venerdì, 19 Aprile 2024
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Recensione Album Jamiroquai “Rock dust light star”

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I Jamiroquai mancavano dal 2005 dalla scena musicale, almeno per quanto riguarda l’uscita di un album. In verità non hanno mai smesso di esibirsi in giro per il mondo, ma dopo il non riuscitissimo Dynamite e il cambio burrascoso di etichetta discografica, dalla Sony alla Mercury, l’attesa non era poca per Rock dust light star.

La ricetta musicale è quella a cui ci hanno abituato dall’ormai lontano 1993, anno dove uscì il pluripremiato e giustamente osannato Emergency On Planet Earth. C’erano state inoltre molte dichiarazioni che facevano intendere un voler ricreare un sound che lo ricordasse: “ Sul primo album, c’ erano molti assoli. Probabilmente ne abbiamo abusato, ma era buono, era creativo. Voglio tornare a quello”.

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Detto questo possiamo dire che questo lavoro è godibilissimo già dal secondo ascolto: il mix tra rock, funk, dance con riferimenti a Stevie Wonder sono indiscutibilmente riusciti.

Il perché è ovvio: fin da subito riconosciamo le caratteristiche sonore tipiche della musica di Jay Kay, il frontman che rimane l’unico superstite della formazione iniziale e anche solo per reminescenza non ne rimaniamo indifferenti.

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Quindi ecco gli assoli di sax in Smoke and mirrors, i momenti disco con i falsetti in White Knuckle Ride e il funk di All Good In The Hood. E’ evidente e rispettabile l’intento di realizzare un prodotto finale non su supporti digitali. Sommare questo a l’indubbia capacità dei musicisti che da sempre suonano per i Jamiroquai fa sì che Rock dust light star spicchi rispetto ai loro ultimi lavori.

Blue Skies insieme a Never gonna be another sono due ballate intelligenti e di richiamo quasi beatlesiano. In Hurtin’ troviamo riff di chitarra alla Ac/Dc, e in Goodbye my dancer ci sembra di sentire una forte ispirazione allo stile Police.

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Il Signor Jay Kay il suo lavoro lo sa fare e pure bene: niente da dire! Sono lontane le meraviglie e l’entusiasmo che accompagnò il primo ascolto di Emergency On Planet Earth, ma probabile che un album del genere “non ritorni mai più”.

In mancanza Rock dust light star non è un album ruffiano a tutti i costi e si fa apprezzare.

Concerto Jamiroquai a Firenze

3 Aprile

Nelson Mandela Forum, Via Pasquale Paoli

ore 21.00

 

 

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