venerdì, 26 Aprile 2024
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Tormentoni estivi? Il trucco c’è, e si sente…

Come nasce un tormentone estivo? Com'è che sotto il sole grandi e piccini cantano tutti lo stesso motivetto? Niente magie. Il trucco c'è e consiste in quattro semplici ingredienti. Anzi, ''semplicissimi''. Lo dice Giuseppe Antonelli, professore di Linguistica.

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Cantava Mina: “La canzone che mi passa per la testa non so bene cosa sia dove e quando l’ho sentita, di sicuro so soltanto che fa…”. Quante volte ci siamo ritrovati a dire o pensare la stessa cosa? Soprattutto d’estate. Eh sì, perché anno dopo anno la stagione delle ferie per eccellenza ha il suo motivetto ricorrente che viene canticchiato da grandi e piccini, secondo quella legge non scritta per cui – continua Mina: “Stamattina la cantavo io soltanto, ma stasera già mi sembra di sentire chiaramente tanta gente che la canta insieme a me”.

LA FORMULA. Ma come nasce un tormentone estivo? La fortuna sicuramente gioca il suo ruolo: ogni anno sono in molti a competere per chi farà ballare le folle di tutto il globo. Ma quello che non tutti sanno è che esiste un codice, una ”formula magica” per creare la canzone tormentone dell’estate. L’ha elaborata Giuseppe Antonelli, professore di Linguistica all’Università di Cassino.  

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QUATTRO INGREDIENTI. Gli ingredienti per la ”ricetta” ideale sono quattro: rime facili, avere un ‘tu’ per destinatario, vocalismi al limite del banale e un ritornello che suona già alla prima frase. “Il tormentone vero – avverte il professore – deve sentirsi già dall’inizio della canzone. Sapore di sale sapore di mare, guarda come dondolo, stasera mi butto”.

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