giovedì, 12 Dicembre 2024
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Un albero di Natale contro la violenza su donne

Al concept store di lungarno Corsini è stata presentata l'installazione "A Work of heArt". In vendita nel periodo natalizio gli accessori made in Tuscany per aiutare Artemisia

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Flo concept store dice no alla violenza. E per farlo ci mette la faccia: è stata presentata oggi, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, “A Work of heArt”, un'installazione ispirata alle forme dell'albero di Natale e realizzata con i ritratti in bianco e nero del team (quasi) tutto in rosa di Flo. Per tutto il periodo natalizio, presso il concept store di lungarno Corsini, saranno in vendita accessori made in Tuscany per aiutare Artemisia, associazione impegnata nella lotta alle violenze su donne e minori.

Gli alberi di Natale di Flo sono ormai un classico del periodo festivo a Firenze. Quest'anno il concept store ha deciso di abbracciare il progetto “Florence 4 Women” e portare l'attenzione su questo delicato tema, scegliendo proprio la data voluta dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per il lancio dell'installazione.

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Un albero di Natale speciale

Alla base del progetto ci sono le immagini di Maurizio Picci, architetto e fotografo professionista che ha scattato i ritratti in bianco e nero di tutta la squadra di Flo, collaboratori compresi. A Riccardo Cont, designer trentino di stanza a Firenze, il compito di compiere la magia: trasformare le foto in una sorta di pattern unico, in grado di rivestire l'albero site specific (un abete stilizzato sorretto da un'anima in legno) e creare un unicum in bianco e nero, con un baffo verde su ogni scatto a ricordare le festività. Un albero corale, un corpus di volti, come a simboleggiare la comunione di intenti della squadra, unita contro gli abusi.

L'edizione limitata e l'impegno per Artemisia

Le stesse foto, rivisitate, sono state trasformate da Cont in una serie limitata di quaderni che riproducono sulla prima e sull'ultima pagina i volti delle donne e degli uomini di Flo. I taccuini, insieme ad una serie di borsette modello clutch prodotte artigianalmente dalle giovani designer del brand Soprasotto di San Gimignano, verranno venduti in negozio a partire dal 25 novembre e parte del ricavato verrà devoluto ad Artemisia, associazione che si batte per sconfiggere la violenza sulle donne e sui minori. “Quello della donna è un tema che ci sta molto a cuore – spiega Elisabetta Renzoni, presidente del social business -. Da sempre Flo seleziona prodotti realizzati da designer, piccole imprenditrici e cooperative in rosa, perché pensiamo che ogni donna abbia il diritto e il dovere di crearsi una vita propria e un'indipendenza economica”. “Ed è lo stesso motivo che ci ha spinto a scegliere Artemisia come interlocutore per questa iniziativa, perché crediamo che sia giusto aiutare chi aiuta le donne in difficoltà ad allontanarsi da chi fa loro del male, e allo stesso tempo siamo convinte che percorsi come quello offerto dall'associazione dia a chi è vittima di abusi la speranza di un riscatto e di una vita diversa”.

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Un'occasione per aiutare chi aiuta

Un progetto dal volto duplice quello concepito dal social business fiorentino, che vede da una parte l'installazione fare bella mostra di sé nella vetrina e dall'altra vede il concept store dare il proprio contributo per aiutare chi aiuta le donne in difficoltà. “L’idea che ci ha proposto Flo ci è piaciuta subito – spiega Petra Filistrucchi, vicepresidente di Artemisia – La crisi economica ha ridotto le risorse delle famiglie e del nostro sistema di tutela e cura. Per riuscire a mantenere un buon livello dei servizi e continuare a dare risposte alle molte donne che a noi si rivolgono abbiamo profondo bisogno, accanto al consueto impegno delle istituzioni, di sinergie forti con le realtà del territorio. Flo è fra queste, una realtà bella per la sorprendente capacità di coniugare una creatività di qualità con una scelta etica consapevole. Combattere la violenza significa lottare per promuovere il diritto delle donne e dei loro figli a realizzare un progetto di vita libero e autonomo”.

Artemisia, l'associazione

Da vent’anni l’Associazione Artemisia è impegnata nel contrasto alla violenza verso le donne, i bambini e gli adolescenti e nella promozione dei loro diritti: il diritto alla sicurezza, all’integrità, alla libertà, alla dignità e all’uguaglianza. All’interno dell’associazione questo impegno giornaliero si realizza grazie al lavoro di 81 donne che si alternano nel prestare la loro professionalità e il loro tempo. Sono avvocatesse penaliste e civiliste, assistenti sociali, educatrici, insegnanti, psicologhe psicoterapeute, psichiatre, infermiere. Tutte svolgono lavoro volontario e alcune di loro, a garanzia della continuità e della professionalità dei servizi sono in parte retribuite. Negli anni abbiamo registrato un continuo e graduale aumento delle richieste di aiuto che sono passate da poco più di un centinaio nel 1995 a oltre 1.400 nell’ultimo anno. Uno dei nostri impegni maggiori è stato ed è quello di facilitare le richieste di aiuto e far emergere la violenza per favorire interventi precoci. Rispetto a questo obiettivo abbiamo istituito sportelli territoriali nelle zone più disagiate e meno collegate alla città di tutta la Provincia di Firenze. Questi sportelli hanno ulteriormente favorito l’emersione del fenomeno confermando la necessità di risposte e servizi sempre più attenti ai bisogni specifici delle donne e dei bambini in situazioni di violenza

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Riccardo Cont, il designer

Nato a Trento nel 1980, si laurea con lode in “Product design” alla Facoltà di Architettura di Firenze, città dove tutt'ora vive. Durante i primi anni di attività lavora come designer e grafico per uno studio di architettura e sviluppa le sue competenze artigianali nel laboratorio creativo Reversus, di cui è co-fondatore. Oggi insegna tecniche di riuso creativo, sviluppa progetti e allestimenti su misura e produce arredi da materiale di recupero. Gestisce la falegnameria della Cooperativa Riciclaggio & Solidarietà, con la quale ha creato ReLab: laboratorio che promuove la cultura del riuso e del riciclo.

Maurizio Picci, il fotografo

Sardo di origine e toscano di adozione. Dal 1997 al 2004 lavora presso lo studio Mondial Foto di Cagliari dove riceve l'incarico prima di aiuto fotografo e archiviazione immagini, poi di secondo fotografo e aiuto stampa. Laurea in Architettura conseguita presso l'Ateneo fiorentino dove affina la tecnica fotografica architettonica e di prodotto. L'attiva collaborazione con l'Associazione angolana Njinga Mbande gli permette di approfondire il reportage e la ritrattistica su temi sociali. Per l'associazione Altrove, dove ricopre la carica di vice presidente, cura la comunicazione per immagini e lo still life nel design. Attualmente architetto nello studio Area-17 e fotografo freelance per perseguire temi personali.

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