venerdì, 26 Aprile 2024
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L’orgoglio viola non basta. la Juve vince al Franchi

La Fiorentina esce sconfitta contro una Juventus cinica ed umile di fronte ad una squadra viola che ha giocato una delle migliori partite della stagione. Un gol regolare di Bernardeschi annullato, un rigore di Kalinic parato da Buffon, una traversa colpita nei minuti finali ancora da Kalinic ma alla fine decide la rete di Morata

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Alla Fiorentina non riesce il miracolo di fermare la Juventus ad un passo dalla conquista del quinto scudetto consecutivo. Una delle migliori prestazioni da parte degli uomini di Paulo Sousa che però non riescono ad ottenere almeno un pareggio. Gara rocambolesca nella parte finale con Kalinic che si fa parare un rigore da Buffon e poi ribatte anche il tap-in di Bernardeschi che aveva recuperato sulla respinta del portiere bianconero. E la sfera non entra nemmeno pochi minuti dopo su un colpo di testa di Kalinic che si stampa sulla traversa. La gara inizia con Sousa che lascia fuori Roncaglia per Tomovic, nella difesa a tre torna Astori mentre Tello gioca a centrocampo. Bernardeschi trasloca sulla trequarti facendo coppia con Ilicic a supporto di Kalinic, Borja Valero arretra in mediana. Nella Juve Allegri schiera Lemina nei panni di perno basso al posto di Hernanes, sugli esterni Lichtsteiner ed Evra, davanti Mandzukic-Dybala.

 

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Primo Tempo

 

La Fiorentina parte subito molto bene con Ilicic che al 14’ ci prova con un sinistro da fuori debole e bloccato facilmente da Buffon. Passa un minuto ed un gol viene annullato a Khedira: il tedesco insacca al di là dei difensori su una sponda di Mandzukic. Al 20’ altra rete annullata. Bernardeschi vede sventolare la bandierina del guardalinee dopo essere partito sul filo dell’offside ed aver superato il capitano bianconero col piattone. Rivedendo l’azione è chiaro che il numero 10 viola era partito in posizione regolare. Il gol non era da annullare. Passa un minuto e il concittadino Barnardeschi costringe agli straordinari Buffon. Poco prima della mezzora Badelj duetta con Kalinic e calcia a lato. Al 32’ tocca a Tello impegnare il portiere della Juve. Al 39’ si sblocca il risultato. Khedira scodella in area per Pogba, sponda aerea per l’accorrente Mandzukic e conclusione al volo del croato che fulmina Tatarusanu. E’ l’1-0 bianvconero. Al 43’ Bernardeschi ci prova con un pallonetto che viene smanacciato in corner da Buffon. Ci prova subito Alonso di testa che mette però fuori. Si va all’intervallo con gli uomini di Allegri in vantaggio.

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Secondo Tempo

 

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La ripresa si apre, al 50’, col sinistro svirgolato dal limite di Ilicic, che si fa male e lascia il posto a Zarate. Al 55’ Pogba s’inventa una giocata e s’inserisce tra le maglie della difesa viola, calciando a lato a tu per tu con Tatarusanu. Al 65’ Zarate ci prova con un sinistro velenoso che viene messo in angolo da Buffon. All’81’ Kalinic sfrutta al meglio un disimpegno errato di Bonucci e disegna un tiro a giro che supera Buffon per l’1-1. Ma non c’è nemmeno il tempo di festeggiare, perché dopo 90 secondi la Juve si riporta avanti col tap-in da due passi di Morata dopo un tiro di Evra respinto dalla difesa viola. All’89’ va in scena un finale thrilling: il neo-entrato Cuadrado stende Kalinic in area e Tagliavento indica il dischetto, ma il croato si fa ipnotizzare da un Buffon che si ripete sulla ribattuta di Bernardeschi. Nei minuti di recupero traversa di Kalinic. Finisce con la vittoria dei bianconeri anche se la Fiorentina non ha demeritato.

 

L’allenatore

 

Paulo Sousa si è detto, comunque, soddisfatto della prestazione della squadra viola. “Queste partite comportano parametri emozionali che ti danno energie extra. La cosa più bella per me è rivedere la continuità di quello che abbiamo fatto in stagione. Li abbiamo messi in difficoltà proponendo il nostro gioco. La mia intenzione – aggiunge Sousa – è creare una cultura vincente, credo che sia vicina con una proposta di gioco propositiva, con possesso palla e migliorando il giocatore dentro un contesto di gioco. Questo lo stiamo facendo e ci rende molto felici. Sento che i giocatori possono ancora crescere, tale da competere contro una squadra con una grande cultura. Sappiamo che durante una stagione è difficile essere sempre così, ma tutti dobbiamo voler arrivare a questo livello di gioco. Questo ti consente di creare una cultura del lavoro che poi può portarti a vincere anche due, tre campionati di fila. Noi abbiamo sempre fatto vedere che possiamo competere a questi livelli, ma per vincere cose importanti dobbiamo alzare il nostro livello. Noi abbiamo dato tutti il massimo, dobbiamo continuare a migliorare. Oggi abbiamo dimostrato che ci stiamo avvicinando a una società e a un club di qualità come la Juve”.

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