venerdì, 19 Aprile 2024
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Pathos e fair play

Che sofferenza, Violetta mia! 50 minuti di passione, col fiato sospeso, tra il baratro e il guizzo liberatorio.

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Il nuovo calendario senza teste di serie ci ha presentato subito la Juve. Bene o male? Diciamo che ci siamo tolti il pensiero, non passeremo così il tempo a contare le giornate che mancano alla sfida clou. E’ vero, c’è il ritorno a Torino il 25 gennaio, ma intanto possiamo concentrarci sugli altri impegni, tutti importanti.

La prima partita non fa testo, si devono ancora registrare i suoni.  E’ già bene accordato il violino di Gilardino: una bella sviolinata per la mia Violetta (vai col gioco di parole) e… riparti di slancio. Sospiro di sollievo, partire col piede sbagliato non fa bene alla classifica e soprattutto al morale. Fa benissimo, invece, la consapevolezza di potersela giocare alla pari con chiunque. Lo dice la mentalità di Cesare Prandelli che si traduce nella capacità di essere in partita fino all’ultimo secondo: la Juve ne sa qualcosa. E se così è, tutto il resto è relativo, comprese alcune distrazioni che nel corso della partita hanno fatto cadere le braccia e il morale dei tifosi viola.

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Fiorentina-Juventus non è stata solo banalmente la partenza col botto di un campionato ricco di attese. E’ stata la partita dei 40mila: uno stadio stracolmo, festoso, senza incidenti. E’ stata la sfida tra due grandi allenatori, Cesare Prandelli e Claudio Ranieri, che hanno pareggiato in campo e anche nel look: entrambi in camicia bianca e pantaloni scuri. E’ stata l’ennesima vittoria del fair play “made in Della Valle”, con strette di mano in campo e poltrone ravvicinate in tribuna, con i dirigenti viola ottimi padroni di casa, a conferma che tra le armi per vincere c’è anche la signorilità.

In tribuna vip, forse per allentare la tensione del big match, si discuteva anche di politica fiorentina e del tema caldo dell’estate: le primarie. Data l’ampia rosa di candidati a disposizione, c’è chi suggerisce anche a Prandelli di ricorrere alle primarie per fare la formazione. E la rosa non cambia. Poche ore dopo la fine di Fiorentina-Juventus si è concluso anche il calciomercato. Papa Waigo resta con noi: non giocherà in Champions League (è fuori-lista) ma può sempre tornare utile, come quel 2 marzo di mezzo anno fa. Che partita era? … ah, sì, Juventus-Fiorentina.

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