venerdì, 19 Aprile 2024
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Viola, una notte da dentro o fuori

Concentrazione. Questa la parola chiave indicata da Prandelli in vista della gara di stasera, il ritorno dei preliminari di Champions contro lo Sporting. Si parte dal 2-2 di Lisbona. Il tecnico: "Voglio compattezza e aggressività". Gilardino: "Siamo pronti e preparati".

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La seconda notte dei preliminari è arrivata. Dopo quella di una settimana fa a Lisbona (“una gara strana”, l’ha definita Gilardino) stasera al Franchi c’è la partita decisiva per le sorti europee della Fiorentina: dentro o fuori dalla Champions. Inutile dire che è un appuntamento da non mancare.

“Domani sera (stasera, ndr) non voglio vedere gioco passivo, voglio compattezza e aggressività giusta, una Fiorentina brillante e con la mentalità giusta. Abbiamo davanti lo Sporting, una squadra che ha grande esperienza: ripeto, sarà importante proporre un buon calcio“. Queste le parole di Cesare Prandelli, che carica i suoi in vista di un appuntamento che, sebbene cada d’agosto, è già fondamentale per la stagione viola.

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Il rischio maggiore per la Fiorentina? “Difendere un risultato che non c’è – risponde il mister – Senza dubbio la partite giocate in Champioons League lo scorso anno hanno dato ai ragazzi la consapevolezza della propria forza. Dal punto di vista fisico stiamo bene, soprattutto come resistenza, magari non a livello di intensità, ma l’intensità è un fattore che acquisisci nel corso della stagione”.

E anche il bomber Alberto Gilardino, a segno all’andata, ha parlato alla vigilia del match. “A Lisbona è stata una gara strana, abbiamo giocato un secondo tempo particolare. In settimana ci siamo preparati bene, riguardando attentamente i nostri errori, anche attraverso le immagini. Siamo pronti e preparati“.

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Ma come sta la Fiorentina? “Io sto bene e ho voglia di migliorarmi. Davanti ho una stagione intera per crescere ancora. Adrian (Mutu, ndr) dal punto di visto fisico non è al massimo, ha bisogno di tempo. Sono felice per la rete che ha siglato sabato. Noi siamo con il nostro numero dieci, è un calciatore determinante, abbiamo bisogno anche di lui”.

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