Tante le iniziative e le promozioni rivolte agli atleti italiani e stranieri, che saranno presentate anche nel lungo tour che porterà lo staff della maratona a promuovere l’evento e la città di Firenze in tutte le più importanti 42 chilometri nazionali e internazionali: da New York a Boston, da Monaco di Baviera a Tokio, da Londra a Parigi.
“Il nostro impegno sarà rivolto a far crescere e a migliorare ulteriormente la Firenze Marathon – spiega Giancarlo Romiti, presidente della Firenze Marathon -, ormai un grande evento internazionale e un fiore all’occhiello per la città, capace di dar vita a un indotto turistico rilevante in un periodo “morto”. Lo scorso anno abbiamo superato i 9 mila iscritti, con circa un terzo di stranieri e una sessantina di nazioni rappresentate, e per la XXVI edizione puntiamo a quota 10 mila. Non ci siamo fermati un attimo e lo staff è già impegnato a pieno per la promozione dell’evento di novembre, con trasferte ai principali eventi nazionali e internazionali e piani di comunicazione-informazione mirati”. Attenzione rivolta ai top runner italiani. “Siamo convinti – ricorda Romiti – che Firenze debba essere una vetrina per i migliori atleti azzurri. Lo testimonia la presenza negli ultimi anni di top runner come Migidio Bourifa, Daniele Caimmi, Denis Curzi, Alberico Di Cecco, Francesco Ingargiola, ma anche Giovanna Volpato, Vincenza Sicari e Anna Incerti. L’edizione di novembre ci vedrà impegnati per confermare questo trend, oltre che sul progetto “Marathonabile”, volto a favorire la partecipazione degli atleti diversamente abili, e alle iniziative di solidarietà connesse alla Family Run”.
La Firenze Marathon riparte così dal grande successo dello scorso anno, forte di un percorso che si snoda in una delle città più belle del mondo, dando la possibilità agli atleti di vivere le sue strade e i suoi monumenti, fra arte, storia e cultura. Un percorso di gara anche estremamente scorrevole, come testimoniano i record della gara, con il 2h08’40”, stabilito dal keniano James Kutto (2006) e il 2h28’12 della slovena Helena Javornik (2002).