- Pubblicità -
Una manifestazione quella iridata di quest’anno, importantissima per la Società Canottieri “Firenze”, che regala all’Italia del canottaggio ben tre atleti. Addirittura quattro se si considera il figliol prodigo Francesco Fossi, campione mondiale Under 23 nel 2008 e pluricampione italiano in biancorosso prima di entrare nelle Fiamme Gialle, dove ha proseguito la crescita fino ad arrivare ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Battuto quindi il record dei Mondiali Assoluti di Monaco del 2007, quando in azzurro figuravano tre rappresentanti del circolo del Ponte Vecchio: lo stesso Fossi sul quattro con e il duo rosa Anna Bonciani/Anito Pinto sul quattro senza femminile.
A contribuire al nuovo primato della “Firenze” insieme a Fossi, in gara nel doppio vicecampione olimpico con Romano Battisti, sono Beatrice Arcangiolini, Stefano Oppo e Fabrizio Caselli.
Beatrice e Stefano, giovanissimi (entrambi classe 1994), arrivano al Mondiale coreano sulle ali di una stagione che fin qui è stata perfetta. Per Beatrice Arcangiolini il 2013 è stato se non proprio l’anno del debutto tra i grandi – lo scorso anno agli Europei Assoluti fu riserva – quello della consacrazione a certezza futura del gruppo rosa italiano: quinta agli Europei Assoluti con la comasca Gaia Marzari sul due senza, ai Mondiali Under 23 di Linz si prende una straordinaria quanto storica medaglia di bronzo, risultato che dà al direttore tecnico della Nazionale, il dottor Giuseppe La Mura, la certezza definitiva di poter contare su questo giovanissimo combo (Marzari è del 1992) per la kermesse iridata assoluta, tanto da inserirle anche sull’otto femminile. Sul Tangeum Lake, Beatrice non avrà vita facile: pur rinnovatissimi, tutti e sei gli equipaggi finalisti dei Giochi di Londra nel due senza saranno in gara, dunque ci sarà da battagliare; per quanto riguarda l’ammiraglia vita difficilissima, essendo stato l’armo approntato per fare esperienza.
Per Stefano Oppo il 2013 è stato l’anno invece del debutto tra i grandi, affrontato senza la minima paura. Nel gruppo PL assoluto dai raduni di inizio stagione, il giovane sardo in forza alla Canottieri dall’anno scorso si è ritagliato uno spazio sempre più importante, passando dalla presenza nella tappa più prestigiosa di Coppa del Mondo a Lucerna sul quattro senza all’oro iridato Under 23 in Austria sempre sul quattro senza, fino a salire su un’imbarcazione, l’otto PL, che non è disciplina olimpica ma che è di grandissima tradizione per la storia azzurra: il titolo manca dal 2009, ma nelle ultime tre stagioni sono arrivati comunque due argenti e un bronzo.
Stefano Caselli invece sarà in gara nel singolo AS, voga solo braccia. Per l’atleta mugellano, approdato al canottaggio grazie alla partnership della Canottieri “Firenze” con il Gruppo Sportivo Unità Spinale di Firenze, si tratta del secondo Mondiale Para-rowing dopo il quindicesimo posto ottenuto a Bled, in Slovenia, nel 2011. Da Chengju inizia ufficialmente la rincorsa di Caselli verso la qualificazione paralimpica per Rio 2016, e il primo impegno è tutt’altro che semplice: dodici gli equipaggi al via, compresi anche cinque dei sei finalisti di Londra 2012; a mancare è giusto l’oro, il cinese Cheng Huang.
- Pubblicità -