sabato, 27 Aprile 2024
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Tra canini e casini

In una Firenze ogni giorno sempre più internazionale si riaccende il dibattito sulla prostituzione e sulla nascita di quartieri a luci rosse. L'editoriale del direttore de il Reporter, Francesca Puliti

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Mentre mandavamo in stampa il numero di ottobre de Il Reporter il Dalai Lama aveva appena lasciato la città e il primo ministro inglese Theresa May stava per arrivare. Non c’è da stupirsi, perché “i fiorentini sanno di vivere in una città protagonista della politica europea e non in un museo ammuffito”, ci ha ricordato il sindaco Dario Nardella.

Vero è che Firenze diventa ogni giorno più internazionale, nei ritmi, nei volti, nelle abitudini. Negozi e servizi estendono l’orario (ne parliamo alle pagine 6 e 7 del nostro mensile), i film si guardano in lingua originale (vedi servizio a pag. 25), piazze e teatri attirano artisti da tutto il mondo (in Cultura una carrellata sui prossimi mesi). E ci prepariamo a festeggiare Halloween in pieno stile anglosassone, sfoderando il nostro set di canini di plastica, cappelli a punta e tortelli di zucca, ché un tocco italico ci sta sempre bene (vedi anche pag. 23).

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Presto potremmo diventare ancora più europei dotandoci di un quartiere a luci rosse dove esercitare la libera prostituzione, magari aprendosi una partita IVA e pagando i contributi. Mentre infuria il dibattito, aperto dallo stesso Nardella, già qualcuno pensa a dove collocarlo questo colorato quartierino.

Si rimette in moto il risiko degli edifici dismessi, dell’area di Castello, del Mercato ortofrutticolo (ah no, lo avevamo già promesso a qualcun altro). C’è chi lo considera un servizio in grado di riqualificare un’intera zona, al pari della tramvia, chi è già pronto a fare le barricate in nome di un altro inopportuno aggravio del traffico sotto casa, chi già regolamenta la distanza minima da scuole e altri luoghi sensibili.

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Al di là delle battute, il dibattito sulla prostituzione è finalmente riaperto e ci auguriamo che non basti una folata di vento autunnale a spegnerlo. Tenere la fiamma accesa su un tema così spinoso, potrebbe sì essere un atto da capitale europea.

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