lunedì, 23 Dicembre 2024
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L’Arno in rosa con il Dragon Boat Festival di Firenze

Per la prima volta arriva in Europa. Le Cascine ospitano la quinta edizione della manifestazione, con oltre quattromila persone che imbracceranno i remi per 3 giorni di sport e di promozione della salute

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Firenze si prepara a vivere, in una festa sportiva che si svolgerà tra il Parco delle Cascine e le acque dell'Arno, la quinta edizione dell' IBCPC Dragon Boat Festival. L'evento, dal carattere sportivo ma soprattutto sociale, avrà come obiettivo primario quello di promuovere e divulgare una cultura della prevenzione e della consapevolezza attraverso la diagnosi precoce e la promozione di corretti stili di vita e la riabilitazione psicofisica dopo il tumore al seno.

Dal 6 all’8 luglio 2018 Firenze e l'Arno si coloreranno di rosa accogliendo più di 4mila atleti, per lo più donne, che stanno superando o hanno superato la difficile prova del cancro e che adesso vivono un  momento di condivisione di grande valore sociale ed emotivo.

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La manifestazione, indetta dall’International Breast Cancer Paddler’s Commission, promossa e organizzata dall’associazione Firenze in Rosa svolge ogni quattro anni e costituisce un evento internazionale partecipativo, senza connotazioni di carattere agonistico, rivolto a squadre di donne, ma anche uomini, operati di tumore al seno (Breast Cancer Survivors), che svolgono la pratica del Dragon Boat come attività riabilitativa post-operatoria.

Il Dragon Boat Festival a Firenze

L'idea di ospitare questo importante evento per la prima volta nel continente europeo nasce dall'entusiasmante partecipazione del team fiorentino alla passata edizione svoltasi in Florida nel 2014. Dalla sua istituzione nel 2005, infatti, il Festival Mondiale di Dragon Boat delle Donne in Rosa ha toccato Canada, Australia e USA, e per la prima volta, coinvolgendo l’Italia, avrà luogo nel continente europeo

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Per tre giorni Firenze farà da scenario ad una vera e propria “invasione” rosa: l’edizione 2018 vedrà infatti la più alta partecipazione mai avuta nella storia del Festival con la presenza di 120 squadre (circa 4000 persone) in rappresentanza di 18 Paesi e soprattutto di tutti i Continenti.

Una barca come riabilitazione

I partecipanti, per la maggior parte donne fra i 20 e gli 80 anni, insieme ai propri accompagnatori, famiglie ed emaici, si ritroveranno nel cuore del Parco delle Cascine per prendere parte alle avvincenti gare di Dragon Boat, confrontandosi a colpi di pagaia nelle acque dell'Arno. Utilizzata da oltre vent’anni come strumento riabilitativo per le “donne in rosa” in tutto il mondo, l’attività del Dragon Boat, imbarcazione di origine orientale con testa e coda di drago composta da un equipaggio di 22 persone, costituisce una tipologia di riabilitazione alternativa fuori dagli schemi tradizionali che raccomandavano un limitato uso del braccio dopo l’intervento e che ad oggi coinvolge nella sua pratica decine di migliaia di persone in tutto il mondo.

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“Firenze fornirà una cornice straordinaria ad un evento di questa portata che arriva per la prima volta in Europa. La precedenza – ha dichiarato Stefania Saccardi, assessore regionale al Diritto alla Salute – è da attribuire non tanto all’aspetto puramente sportivo ma a quello legato alla lotta che tutte queste persone, come tante altre migliaia in tutto il mondo, si sono trovate ad affrontare e che spesso sono riuscite a vincere.  La Toscana sta portando avanti ormai da anni un lavoro sempre più rilevante sugli screening, sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce del tumore, ed i risultati ottenuti sono molto incoraggianti”.

Dragon Boat Festival Firenze


“Finalmente è arrivato il momento di quest'evento così bello ed importante. Sono anni che ne parliamo e adesso siamo al rush finale prima dell'inizio. Con questa manifestazione Firenze si conferma città capace di cose straordinarie – ha detto Andrea Vannucci, assessore allo sport del Comune di Firenze- circondate sempre da enorme calore. Un evento che ha il merito di legare una disciplina simbolo dello sport di squadra a una battaglia dura e difficile da affrontare con la forza e il coraggio della squadra. Un segnale forte per chi si trova ad affrontare un momento difficile”.

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