Al Franchi torna la Coppa Italia.
REGGINA. Non c’è tregua per i viola, che dopo il pareggio (amaro) colto sabato sera a Torino devono già tornare in campo. Martedì (fischio d’inizio alle 20,45) c’è la Coppa Italia, che porta al Franchi di Firenze la Reggina, dopo che nel primo turno i viola hanno eliminato l’Empoli.
PRIMAVERA. E Mihajlovic deve un’altra volta fare i conti con i giocatori a disposizione. Per l’occasione, in vista della gara con la Reggina, sono stati aggregati al gruppo anche sette calciatori della Primavera.
CAMPIONATO. Per preparare la gara di Tim Cup la squadra ieri era già in campo, e solo alla fine degli allenamenti Mihajlovic deciderà chi schierare. Anche perchè c’è da pensare anche al prossimo impegno di campionato, in programma sempre al Franchi: domenica prossima, alle 15, a Firenze arriva il Cagliari, rigenerato dalla “cura” Donadoni, che con la vittoria colta ieri contro il Lecce ha scavalcato proprio i viola in classifica.
DIFESA. Un impegno importantissimo per la banda di Mihajlovic, alla ricerca di punti dopo la doppia trasferta di Milano e Torino. Partita che il tecnico serbo affronterà, ancora una volta, con il problema della difesa.
CAMPO. “Le preoccupazioni sono state fugate e il terreno dello stadio Franchi si conferma il migliore d’Italia”. Sono parole del vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella alla vigilia dell’incontro di Coppa Italia Fiorentina-Reggina, che segue il Test Match di rugby Italia-Australia del 20 novembre. “Come ci era stato ampiamente assicurato dai nostri tecnici – ha aggiunto il vicesindaco Nardella – le ‘sollecitazioni’ derivanti dall’incontro di rugby non hanno creato problemi al manto erboso dello stadio che riconsegniamo alla Fiorentina in perfette condizioni. Per questo un doveroso ringraziamento va agli operatori, coordinati da Fabio Minnella, per il lavoro svolto nel quale hanno dimostrato, una volta di più, grande professionalità. Un grazie anche alla Fiorentina con la quale abbiamo lavorato in stretta sinergia per preparare l’evento”.
Già prima della partita del 20 novembre il terreno era stato adeguatamente preparato per renderlo più resistente. Sia durante l’intervallo che al termine del match, 10 operatori hanno provveduto manualmente a “rizzollare” il manto erboso (la pioggia caduta all’indomani ha contribuito poi al livellamento). Nei giorni successivi è stata effettuata la “sabbiatura”, sono state ripristinate le linee di gioco per il calcio (e cancellate quelle da rugby) ed è stato riscaldato il terreno per favorire la germogliatura. Già ieri sera la Fiorentina ha potuto allenarsi regolarmente. “Tutto questo – ha concluso il vicesindaco Nardella – conferma la qualità del terreno di gioco dello stadio Franchi e ci fa capire come possiamo legittimamente aspirare a ospitare ancora grandi eventi”.