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Natale al Museo, gli orari a Firenze

Bargello aperto per tutto il pomeriggio, Uffizi e Galleria dell’Accademia anche il 5 gennaio: queste le principali novità nella programmazione delle aperture dei musei del Polo Fiorentino nel periodo festivo.

Aperitivo al Bargello

Si allunga di tre ore l'orario di apertura del Museo Nazionale del Bargello. Si comincia venerdì 26 dicembre con l'apertura straordinaria fino alle 21, dal giorno successivo a martedì 6 gennaio 2015 compresi, porte aperte alle 8.15 come di consueto, ma il Museo chiuderà alle 17 invece che al consueto orario delle 14. Fanno eccezione le chiusure già programmate del 1° e del 5 gennaio.

Vigilia di Epifania al Museo

Il 5 gennaio, giorno a cavallo fra la prima domenica del mese e l'Epifania, è prevista la prima apertura straordinaria del 2015 della Galleria degli Uffizi e della Galleria dell’Accademia, dalle 8.15 alle 18.50. Nella stessa giornata saranno visitabili anche il Museo di San Marco (dalle 8.15 alle 13.50), la Chiesa e il Museo di Orsanmichele (dalle 10 alle 17), il Giardino della Villa medicea di Castello (dalle 8.15 alle 16.30), Villa medicea della Petraia (dalle 8.15 alle 16.30), Villa medicea di Poggio a Caiano (dalle 8.15 alle 16.30), Villa medicea di Cerreto Guidi (dalle 8.15 alle 16.30), il Cenacolo di Ognissanti (dalle 9 alle 12), il Cenacolo di Sant’Apollonia (dalle 8.15 alle 13.50), il Chiostro dello Scalzo (dalle 8.15 alle 13.50).

 

Quanto guadagnano (e dichiarano) i fiorentini

Nel giro di un anno i fiorentini hanno guadagnato meno, ma la situazione non è grave come in altre parti d'Italia. Solo 600 cittadini sono “ricchi”, mentre gli under 35 hanno una busta paga più leggera della media.

A mettere le mani nelle tasche dei residenti in città è un’indagine dell’ufficio statistica di Palazzo Vecchio, che nell’ultimo bollettino mensile analizza i dati delle dichiarazioni dei redditi del 2012 a Firenze (e perciò presentate l’anno scorso). Ecco cosa emerge, almeno stando ai redditi messi nero su bianco dai cittadini e comunicati al fisco.

A Firenze si guadagna meno, ma altrove va peggio

Cala dell’1,3% il reddito medio, rispetto a quanto registrato un anno prima: nel portafoglio di un fiorentino “tipo” durante il 2012 sono finiti  in media 25.324 mila euro, un dato leggermente inferiore a quello del 2011.

La situazione delle famiglie fiorentine è però migliore rispetto alla media nazionale: 2 fiorentini su 10 dichiarano di aver guadagnato 35mila euro in un anno, a livello nazionale la media è invece di 1 su 10.

Dove si guadagna di più e dove meno

Nella mappa del 730, il quartiere più ricco è il centro storico (28.800 euro più spiccioli di reddito medio procapite), quello più “povero” il quartiere 4 (Isolotto e dintorni) con una media di 21.500 euro a testa.

Chi è ricco

Si possono definire ricchi – stando alle dichiarazione dei redditi – solo 2 fiorentini su cento: il 2% ha dichiarato al fisco di aver guadagnato più di 100mila euro in tutto il 2012. Si tratta di poco più di 5mila persone. Lo 0,2%, ossia 603 individui, dichiarano un reddito personale che supera i 250mila euro.

Meno di 35 anni, meno guadagni

Secondo l’analisi dell’ufficio statistica del Comune di Firenze, sono i giovani a guadagnare meno. Chi ha un’età inferiore a 35 anni ha un reddito sensibilmente minore: in media un giovane supera di poco i 14mila euro dichiarati in un anno di lavoro, 11mila euro sotto la media cittadina.

E chi dichiara di più

Chi compila di più la dichiarazione dei redditi? Numeri alla mano nel quartiere 4 il 70% degli abitanti ha fatto dichiarazione dei redditi durante il 2013, seguito dalla zona di Campo di Marte. All’ultimo posto il centro storico.

In tutta la città, nel 2013, 3 fiorentini su 10 non hanno presentato la dichiarazione dei redditi, la metà sono donne e ragazzi con meno di 18 anni.

Per conoscere tutti i dati basta consultare il bollettino mensile di statistica dedicato ai redditi dei fiorentini.

Treni: la Toscana investe, ma restano ritardi

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Si investe in innovazione e treni nuovi, ma intanto restano quelli vecchi, aumentano le tariffe e non diminuiscono i ritardi. In Toscana va meglio che in altre regioni, ma restano ancora dei nodi da sciogliere: è questo il quadro che emerge da Pendolaria, il rapporto annuale sulla mobilità sostenibile presentato oggi da Legambiente.

Sit-in per la Faentina

Il rapporto è stato presentato stamani con un sit-in di mobilitazione alla Pensilina Gae Aulenti, appena fuori dal binario 16 della stazione di Santa Maria Novella, per chiedere il potenziamento della Faentina, la linea lenta e non elettrificata tra Borgo San Lorenzo e Firenze sulla quale si continuano a lamentare inefficienze.

Biglietti sempre più cari: +21.8% in quattro anni

In Toscana esistono 1.561 km di rete ferroviaria, 926 treni ogni giorno trasportano 237mila viaggiatori. Tra questi, gli abbonati sono 54.800. La linea più frequentata dai pendolari è la Pisa-Firenze con 20mila passeggeri al giorno. Carrozze vecchie e ritardi continuano restano problemi annosi, ai quali si aggiunge l'aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti: dal 2010 ad oggi i servizi sono stati tagliati del -2,9%, mentre il prezzo del biglietto è salito del +21,8%.

Si continua a investire

La Toscana è una delle regioni che investe di più per il miglioramento del servizio ferroviario. Quest'anno è stato di 45,1 milioni e di 5 milioni per il materiale rotabile, una percentuale dello 0,51% dell'intero bilancio. Tra il 2004 ed il 2013 la Toscana ha investito complessivamente oltre 376 milioni di euro sul sistema ferroviario.

Ogni linea poi ha i suoi problemi

I pendolari del Valdarno chiedono maggiore puntualità, l'aggiunta di nuovi treni regionali e l’ampliamento dei parcheggi scambiatori. A Ovest di Firenze gli Intercity rimasti e i regionali Prato-Bologna non bastano a garantire una copertura completa negli orari dei pendolari. Sulla Tirrenica resta incerto il futuro di un Freccebianca che potrebbe essere deviato su Firenze, indebolendo ancora il servizio a lunga percorrenza tra le città costiere della Toscana, Roma e Genova.

Buone notizie invece dalla Firenze-Pistoia-Lucca-Viareggio, con la rimodulazione dell'offerta che ha avuto esito positivo, riuscendo a mantenere tutte le fermate e sopprimendo soltanto due treni in fasce non pendolari. Nella stessa area sarà fondamentale il raddoppio dei binari sulla tratta Lucca-Pistoia, un investimento da 456 milioni di euro, di cui 220 sono a carico del governo e 236 della Regione. Raddoppio previsto anche sugli 11 chilometri di binari tra Empoli e Granaiolo.

Ancora molto critica la tratta Siena-Grosseto, sulla quale transita un solo treno – lentissimo – per senso di marcia tra le 7 e le 9. Problemi anche sulla Siena-Chiusi.

Occupato Palazzo Medici Riccardi

I dipendenti della Provincia occupano la sede di via Cavour. Circa duecento persone da stamani si sono insediate nei locali di Palazzo Medici Riccardi, intenzionate a rimanervi a oltranza finchè non saranno ritirati i tagli al personale previsti dalla legge di stabilità

i dipendenti a rischio

250 i posti a rischio a Firenze su circa 800 in totale. Alla base della protesta c'è l'emendamento 35bis presentato dal governo alla legge di stabilità, al momento in discussione in parlamento,  che prevede una riduzione della pianta organica del 50% per le nuove Province e del 30% per le Città metropolitane che entreranno in vigore dal 1 gennaio 2015.

''ripercussioni sui servizi''

Una sforbiciata alla forza lavoro che secondo i dipendenti, si legge nel loro volantino, avrà ripercussioni anche su “una serie di servizi al cittadino come la manutenzione di strade, scuole, argini dei fiumi, la protezione civile, la formazione e i centri per l'impiego che saranno drasticamente ridotti se non addirittura interrotti”.

occupazione a oltranza

Da qui stamani mattina un presidio all'esterno della sede della Provincia in via Cavour con bandiere e striscioni appartenenti a tutte le sigle sindacali, e la successiva occupazione di alcuni uffici tra cui la sala dell'ex consiglio provinciale. Qualcuno prepara le brandine per passare la notte. L'idea dei dipendenti della Provincia è di restare in presidio finchè la legge di stabilità non sarà rivista e i tagli scongiurati.
 

Canottieri, soluzione entro gennaio. E arriva il ”soccorso biancorosso”

Entro fine gennaio sarà disponibile una soluzione per i Canottieri comunali gradita anche alla società”. Questa la promessa dell’assessore allo Sport Andrea Vannucci al club che lunedì scorso si è visto sequestrare i locali della propria palestra destinati alla demolizione per la messa in sicurezza dell'Arno.

Il sequestro e le proteste

Tutto ha inizio lunedì, quando la polizia idraulica, su mandato della Provincia, ha apposto i sigilli alla palestra della società canoistica più titolata d'Italia. Il locale adiacente alla sede di lungarno Ferrucci è nell'elenco di quelli da abbattere per garantire la messa in sicurezza dell'Arno. Entro aprile dovrà essere demolito.

La protesta dei canottieri non si fece attendere. I soci occuparono immediatamente la palestra in segno di protesta e per impedire il sequestro. Alle manifestazioni parteciparono anche alcuni campioni di livello internazionale tesserati per la società fiorentina.

Biancorossi in soccorso di biancorossi

Fu immediato il “soccorso biancorosso” delle altre società cittadine: Assi Giglio Rosso, Rugby31 e Rari Nantes Florentia hanno messo le proprie strutture a disposizione dei canottieri che almeno non dovranno interrompere gli allenamenti.

Lunedì una soluzione, da febbraio il “pallone”

Ora si lavora a una soluzione rapida: “Stiamo facendo le necessarie verifiche tecniche – ha spiegato Vannucci – e scioglieremo il nodo già lunedì. Entro fine febbraio, inoltre, sarà realizzato il ‘pallone’ in via Villamagna”, la tensostruttura che sorgerà vicino alla sede di Publiacqua che ospiterà la nuova palestra.

“I Canottieri comunali – ha aggiunto Vannucci – restano esattamente dove sono. Viene meno l’utilizzo dei locali dell’ex Lido, che secondo quanto previsto da una convenzione tra Comune e Provincia di Firenze dovranno essere demoliti. Oltre alla soluzione che sarà messa a disposizione a gennaio, l’amministrazione comunale ha già previsto nel piano triennale degli investimenti di circa 4,5 milioni di euro nel 2015 per la realizzazione di nuovi impianti per gli sport dell’acqua sulle sponde dell’Arno”.

Benigni, il vescovo di Prato: ”Dieci comandamenti in tv trasgressione pura”

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“Egregio signor Benigni, sono un aretino di nascita e un pratese di adozione, un po’ come lei”. Inizia così la lettera scritta dal vescovo di Prato Franco Agostinelli al conterraneo Roberto Benigni. Una manciata di righe per complimentarsi dell'”impresa impossibile”: la messa in scena dei Dieci comandamenti, andati in onda su Raiuno lunedì e martedì in prima serata con un vero e proprio boom di ascolti.

''trasgressione pura”

“Un’impresa quasi impossibile: far diventare il Decalogo uno 'spettacolo' con il format di per sé attualmente più anti-televisivo che c’è: solo la sua persona e la sua voce. C’è riuscito, eccome”, scrive il vescovo. E ancora: “Affermare che le Tavole della legge sono il più grande regalo per l’umanità, che sono la via della libertà per l’uomo è trasgressione pura per le orecchie dell’uomo d’oggi”.

Non manca da parte di monsignor Agostinelli un appunto in risposta alle battute tranchant che Benigni nonn ha risparmiato nemmeno alla Chiesa. “La Chiesa cattolica – scrive il vescovo di Prato – non ha solo demeriti nell’interpretazione dei comandamenti, anzi. E’ innegabile però che tutte le sue parole ci hanno fatto riflettere, anche quelle più provocatorie, comprese quelle che a noi preti e Vescovi non hanno fatto fare una bella figura”.

il post della parrocchiana

“Mi ha colpito – continua il vescovo – un post tra i tanti lasciati su Facebook da una telespettatrice pratese: 'Avessero – scrive la signora Oria – i nostri sacerdoti il 10% dell'entusiasmo di Roberto Benigni nel parlare di Dio… sicuramente le cose andrebbero meglio1. Ecco, sì, avessimo noi sempre un po’ di quel suo entusiasmo! Grazie dunque per averci fatto riassaporare – dal “pulpito” meno scontato – libertà e bellezza dei comandamenti di Dio”.

A chiudere la lettera del vescovo il saluto di don Alfio Bonetti, parroco di Vergaio quando Benigni era un ragazzo. “Nello spettacolo – scrive monsignor Agostinelli – lo ha un po’ bonariamente 'canzonato'; don Alfio, dall’alto dei suoi 96 anni, con la sua ironia toscana, le avrà sicuramente risposto per le rime! Ma – ne sono sicuro – con l’affetto di sempre, che lo lega a quel ragazzo speciale che dal piccolo paese ha fatto il giro del mondo”.

boom di ascolti per roberto

Lo spettacolo del comico toscano premio Oscar grazie alla Vita è bella non convince solo la Curia. Quasi un piccolo miracolo quello dei Dieci comandamenti di Benigni sul fronte dello share.  La prima puntata aveva raccolto 9,1 milioni di telespettatori pari al 33% di share, la seconda ha incollato davanti alla tv 10,2 milioni di  telespettatori, con il 38.32% di share. Meglio di lui, nel 2014, hanno fatto solo la partita dei Mondiali Italia – Uruguay e la serata inaugurale del festival di Sanremo con, rispettivamente, 16 milioni e 10,9 milioni di telespettatori.

Il segreto del successo, come sempre, l'ironia tagliente con cui Benigni rende attuali i Dieci comandamenti allacciandoli ai fatti di cronaca.  “Non rubare? Dio ha fatto un comandamento per noi italiani, sembra che l’abbia scritto proprio in italiano, è il comandamento che sentiamo un po’ nostro”, dice ad esempio facendo riferimento alla recente inchiesta di Mafia Capitale. 

Al Meyer la ricerca è giovane: premiati tre talenti under 40

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Giuseppe Indolfi, Valentina Cetica e Davide Mei: sono loro i tre talenti under 40 vincitori del premio “Anna Meyer” per giovani ricercatori, promosso dalla Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Meyer Onlus. Il riconoscimento è stato consegnato ieri nel corso dell'evento “La ricerca si fa giovane”. E il Meyer giovane lo è per davvero: il 10% dei dipendenti ha un’età inferiore a 30 anni e il 36% non supera i 40.

Premi assegnati da una giuria internazionale

I premiati sono stati scelti da un Comitato scientifico internazionale esterno al Meyer che ha preso in esame le migliori pubblicazioni uscite nel 2014 e scelto i primi autori delle migliori tre.

Il pediatra Giuseppe Indolfi, si legge nelle motivazioni, “è primo autore di una serie di studi importanti che hanno illustrato il meccanismo biologico responsabile della trasmissione materno-fetale di Hcv”, il virus principale responsabile dell'epatite C, e per questo si è aggiudicato il primo premio. Il suo lavoro è stato pubblicato sulla rivista “Nature Reviews Immunology”.

Secondo premio per la dottoressa Valentina Cetica per il suo articolo apparso sul “Journal of Allergy and Clinical Immunology” con il quale ha dimostrato una volta di più l'importanza dello screening dei pazienti affetti da Sindrome emofagocitica. Il premio è anche un riconoscimento della qualità del suo lavoro svolto negli anni.

Sul podio anche il tecnico del laboratorio biomedico Davide Mei, ricercatore che si occupa di epilessie genetiche e delle malformazioni cerebrali. Il suo studio, pubblicato, sulla rivista “Epilepsia”, fornisce un nuovo protocollo per ottimizzare la diagnosi di encefalopatia epilettica collegata ai geni nei maschi.

La ricerca fa bene alla salute

Dove c'è ricerca, l'assistenza migliora. Lo dimostrano i numeri: il confronto con le principali realtà pediatriche nazionali (Bambino Gesù di Roma e Gaslini di Genova) colloca il Meyer al primo posto in termini di complessità della casistica trattata. Non a caso l'ospedale pediatrico fiorentino è sempre più un polo di attrazione extraregionale, con la quota di pazienti arrivati da fuori Toscana che nel 2014 è salita al 24.7%, facendo registrare un +11.3%.

Lampioni hi-tech alle Cascine

Il central park fiorentino è meno buio e più “intelligente”. Sono entrate in servizio le nuove luci led, 122 in tutto, nel parco delle Cascine: distribuite su 2 chilometri e mezzo illuminano, al calar del sole, il viale interno che attraversa il polmone verde . Si va dalla fermata della tramvia, giù fino al piazzale dell’Indiano.

Luci intelligenti, perché

Sono smart perché la potenza è ridotta di più della metà quando non c’è movimento nei dintorni. I lampioni hi-tech invece si accendono al massimo quando passa una persona, grazie a speciali sensori.

Una sorta di grande fratello attento al risparmio energetico e alla sicurezza: sui pali della luce arrivano anche19 telecamere collegate con il quartier generale della polizia municipale, che si aggiungono agli altri 20 occhi elettronici già presenti.

È stato il sindaco di Firenze Dario Nardella a premere il “bottone” dando nuova luce alle Cascine, mercoledì 17 dicembre. Il progetto dell’illuminazione smart è costato 1,2 milioni di euro e realizzato da Silfi, la società che gestisce l'illuminazione pubblica e i semafori a Firenze. La maggior parte dei fondi – 900mila euro – sono stati stanziati dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Nuova illuminazione parco delle Cascine Firenze - luci intelligenti

L'inaugurazione della nuova illuminazione nel parco delle Cascine

“PIù sicurezza”

“Questo progetto, che coniuga illuminazione, sicurezza e risparmio energetico – ha commentato il primo cittadino –  è un altro dei progetti che abbiamo realizzato nell’ambito del piano di riqualificazione del parco delle Cascine a cui purtroppo sono legati anche ricordi molto tristi come la perdita della piccola Alice e della zia Donatella il 27 giugno scorso”. Poi ha concluso: “solo rendendo il parco più sicuro e più vivibile possiamo evitare che si verifichino incidenti”. 

I dipendenti occupano la Provincia

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Circa 200 persone protestano contro i tagli al personale previsti dalla legge di stabilità per la nuova Città metropolitana, in vigore dal 1 gennaio. 250 i posti a rischio

5 presepi da visitare in Toscana

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presepi della Toscana sono piccole opere d’arte che ogni anno si rinnovano grazie all’abilità di appassionati e artisti. Non c’è solo la sacra famiglia nella grotta di Betlemme. Dietro a queste “natività in miniatura” ci sono mesi di duro lavoro per mettere a punto le scenografie, creare scorci suggestivi e giochi di luce che lasciano a bocca aperta.

Da Firenze a Pisa ce ne sono per tutti i gusti. Alcuni sono in movimento, grazie a congegni meccanici messi a punto da mani sapienti. Altri sono stati costruiti addirittura in grotta e per vederli è meglio calzare scarpe da trekking.

Infine ci sono interi paesi che sono invasi dalle creazioni dei presepisti. Ecco i migliori  che vi consigliamo di visitare tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015.

Il presepe “ai Bassi”

Il viaggio inizia dalla periferia di Firenze, a due passi dall’Isolotto. In via dei Bassi (vicino via dell’Argingrosso) la parrocchia del Santissimo Nome di Gesù allestisce un grande presepe meccanizzato. Con il 2014,  dopo 12 mesi ininterrotti di lavoro, è stato tutto rivoluzionato: sono state allestite nuove scenografie e sono arrivati nuovi personaggi.

Dove: via dei Bassi 1, angolo via dell’Argingrosso – Firenze (zona Isolotto)

Per chi: gli amanti del “movimento”

Quando: fino all’11 gennaio 2015. Dal lunedì al venerdì ore 15.30 – 19.00; sabato e domenica 10.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30

Info sul sito del presepe ai Bassi

Il presepe di Lecore a Signa

Da oltre un decennio si rinnova ogni Natale. È il presepe meccanizzato allestito nella chiesa di San Pietro a Lecore, piccolo borgo nel comune di Signa, alle porte di Firenze. L’ideatore è l’artista Sauro Mari, che crea le scenografie con materiali naturali e di recupero.

Il tema del presepe 2014-2015 è “Dalle radici della speranza nasce la vita”. Questa rappresentazione occupa tutto lo spazio dell’altare e dell’abside della chiesa, con oltre un centinaio di personaggi: da Maria, Giuseppe e Gesù bambino nella grotta di Betlemme, fino ai pastorelli e agli artigiani in miniatura.

Il presepe di Lecore a Signa (Firenze) – Foto: Terre di Presepi

L’inaugurazione è la notte della vigilia di Natale, il 24 dicembre alle ore 23, mentre sabato 27 dicembre sono previsti canti con Riccardo Marasco.

Dove: chiesa di San Pietro a Lecore, piazza Lecore 2 Signa

Per chi: gli amanti dei presepi in chiesa, sotto il crocifisso

Quando: dalle ore 23.00 del 24 dicembre al 18 gennaio 2015. Orario: festivi 15.30 – 19.30; prefestivi 17.00-19.00

Info sul sito ufficiale del presepe di Lecore o su Facebook

La via dei presepi a Castelfiorentino

Sessanta sono meglio di uno. È un po’ lontano dalla città, ma il viaggio merita. A Castelfiorentino il centro storico del paese viene invaso da oltre 60 creazioni realizzate dagli stessi abitanti della cittadina, ma anche da artisti.

Una vera e propria caccia al presepe: si possono scorgere natività sui davanzali delle finestre, nelle chiese, lungo le strade e anche all’interno dell’ex carcere. Il più grande? Quello creato nell’oratorio di San Filippo Neri, insieme alla locale Misericordia: 50 metri quadrati di presepe con effetti speciali.

Via dei presepi a Castelfiorentino

Foto: Terre di Presepi

In occasione dei weekend e delle feste anche tanti eventi collaterali, come concerti e rievocazioni storiche.

Dove: nel centro storico di Castelfiorentino

Per chi: chi ama camminare tra i presepi

Quando: fino al 6 gennaio, ogni sabato e domenica e dal 24 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni (eccetto il 31 dicembre). Ore 15 – 19.30

Info sul profilo Facebook della Via dei presepi a Castelfiorentino e su Twitter

Il presepe artistico di Cigoli

È il presepe tecnologico  più grande della Toscana, con i suoi 100 metri quadrati e personaggi che vanno dalla miniatura alta 6 centimetri fino alle statuette grandi dieci volte tanto. Cambia ogni anno grazie all’impegno di un gruppo di presepisti, dei veri e propri maniaci della perfezione.

È ospitato dentro il Santuario della Madre dei Bimbi a Cigoli, una frazione del comune di San Miniato (Pisa), e grazie a moderne tecnologie ricrea il ciclo del giorno (dal mattino, al tramonto e alla sera).

Dove: via Fiume 45 – Cigoli, uscita San Miniato della Fi-Pi-Li

Per chi: i maniaci del dettaglio

Quando: fino all’11 gennaio con orario 9.30 – 12.30 e 14.30 – 19.30

Info sul sito internet ufficiale del santuario di Cigoli o sul profilo Facebook

Presepe nella grotta delle Campore

Spostandoci verso Lucca c’è un presepe in grotta. La natività è ricreata nella suggestiva buca delle Campore a Pescaglia, dal gruppo speleologico alpinistico Val Freddana, che sfrutta lo spettacolo creato dalle formazioni calcaree e da un lago turchese presente nella grotta. È il ventesimo anno che viene allestito.

Presepe in grotta a Pescaglia - Presepi da visitare in Toscana

Foto: gruppo speleologico alpinistico Val Freddana

Per arrivare alla grotta si percorre un sentiero nel bosco lungo 600 metri, illuminato al calar del sole. Consigliato abbigliamento da escursione (calzature da trekking e una torcia elettrica per la sera). L’ingresso è libero.

Dove: Buca delle Campore, Lucca (lungo la strada che va da Convalle, nel comune di Pescaglia, a Piè Lucese).

Per chi: gli escursionisti a caccia di presepi

Quando: fino all’11 gennaio dalle 10 alle 19. Prefestivi, 25 dicembre e primo gennaio solo al pomeriggio dalle 15 alle 19

Info sul sito internet ufficiale del gruppo speleologico alpinistico Valfreddana

Terre di presepi

E se non vi basta c’è sempre una rete di 10 presepi in Toscana, molti sono citati in questo articolo, che hanno fatto squadra creando la “Via dei presepi”, un percorso lungo 70 chilometri che l’anno scorso è stato visitato da oltre 100mila persone.