venerdì, 23 Maggio 2025
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Centri estetici cinesi nel mirino: scoperti undici irregolari

 

Sono scattati i controlli nei centri estetici fiorentini gestiti da cinesi: unici sono stati trovati irregolari.

LE IRREGOLARITÀ. Alla prefettura di Firenze erano state segnalate diverse irregolarità, quindi sono scattati i controlli: è stata fatta un’attenta valutazione all’interno di undici centri estetici gestiti da cinesi. L’imprenditoria cinese attiva nel settore del benessere – viene spiegato – è infatti in questi ultimi tempi un business in forte espansione. Durante i controlli sono stati scoperti sette lavoratori a nero per i quali sono state elevate maxisanzioni per un totale di oltre trentamila euro. Questo per tre centri estetici ha significato la sospensione dell’attività, revocata il giorno dopo a seguito della regolarizzazione dei dipendenti non denunciati. Dove i titolari e i lavoranti erano regolari, mancava invece il pagamento dei contributi previdenziali per un ammontare complessivo di oltre quarantamila euro evasi. In altre situazioni, mancavano le registrazione dell’incasso e le ricevute fiscali ai clienti.

I SIGILLI. Oltre alle varie irregolarità ad uno dei centri estetici controllati sono stati posti subito i sigilli perché all’interno sono stati trovati strumenti estetici senza il possesso della licenza. Non sono stati invece scoperti  dipendenti clandestini né sono emersi elementi certi – viene spiegato ancora – da far ritenere che alcuni siti di massaggio  nascondessero in realtà l’esercizio della prostituzione.

UNA SQUADRA PER OGNI CENTRO. Tanti i gruppi di lavoro che hanno interessato questa indagine. È stato necessario infatti  intervenire sugli obiettivi individuati con undici squadre, una per ogni centro da controllare, composte da poliziotti, carabinieri, Nas, finanzieri, agenti della polizia municipale fiorentina e ispettori di Inps, Inail e Asl. L’azione simultanea delle undici squadre, effettuata lo stesso giorno e alla stessa ora, è stata coordinata e seguita in Prefettura da un’apposita cabina di regia.

DOPPIO RISULTATO. “Abbiamo ottenuto un doppio risultato – ha commentato il prefetto Luigi Varratta – da un lato abbiamo smascherato una serie di situazioni illecite, dall’altro abbiamo dato il via a una sanatoria; alcuni titolari si sono già messi in regola, mentre altre aziende senza autorizzazione verranno riqualificate come imprese artigiane. ” “Al tavolo di lavoro abbiamo registrato subito – ha spiegato Varratta – un frequente turn-over delle aziende cinesi, ditte con una vita media di un anno e mezzo, che chiudevano e riaprivano poco dopo con un altro nome, movimenti ambigui che suscitavano molti sospetti”.

Artigiani si diventa, via ai corsi per gli under 35

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L’artigianato artistico? A Firenze si impara sui banchi, con un ciclo di laboratori rivolti agli under 35, ospitati dal 3 al 16 novembre prossimi al Vecchio Conventino. 

LE LEZIONI. Le lezioni sono completamente gratuite, le iscrizioni saranno aperte fino ad esaurimento posti. Si tratta di due laboratori intensivi di nove ore e quattro laboratori introduttivi di tre ore ciascuno, durante i quali si potranno realizzare in prima persona dei manufatti artigianali e incontrare figure di rilievo del mondo dell’artigianato artistico e del design del prodotto artigianale. Decorazione pittorica, legatoria artistica, decorazione su seta, carta marmorizzata, ceramica sono solo alcune delle ”materie” in programma. 

L’INIZIATIVA. L’iniziativa nasce da un’idea della Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Toscana, Provincia di Firenze e assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Firenze.

I ”PROF”. Le attività in programma al Conventino (un luogo simbolo per l’artigianato,  che da quasi un secolo promuove il ‘fatto a mano ad arte’) prevedono il confronto diretto con maestri artigiani, la scoperta dei materiali, delle tecniche storiche di lavorazione artigianale.

I PARTECIPANTI. Le lezioni sono rivolte a giovani con un’età compresa tra i 16 e i 35 anni. La partecipazione ai laboratori è completamente gratuita. Agli iscritti che non risiedono nella provincia di Firenze (fino ad un massimo di 30 persone extraprovincia) verrà garantito vitto e alloggio per due notti. Il modulo di iscrizione può essere scaricato dal sito www.fondazioneartigianato.it.

Sole, pioggia e forse neve: settimana dal tempo (molto) variabile

Non fatevi ingannare dal sole autunnale di questi giorni, il freddo presto inizierà a farsi sentire.

IN QUESTI GIORNI. Da oggi fino a giovedì il tempo si manterrà, come nella giornata di ieri, sereno o poco nuvoloso. Nel pomeriggio di oggi una nuvolosità un po’ più intensa interesserà solo la parte meridionale della Toscana, in particolare l’Arcipelago e il basso grossetano, e in queste zone in nottata non sono esclusi brevi rovesci. Questi potranno protrarsi anche nella prima parte della giornata di mercoledì. Durante la giornata di giovedì il cielo sarà sereno in gran parte della Toscana, salvo qualche foschia o qualche banco di nebbia durante la mattinata nell’interno. Le temperature sono in lieve diminuzione soprattutto per quanto riguarda le minime: a Firenze, Prato e Pistoia si toccheranno i 9°, ad Arezzo addirittura i 7°. Le massime invece sono stazionarie e questo renderà le temperature di questi giorni, soprattutto quelle pomeridiane, ancora piacevoli.

DA VENERDÌ. Con l’arrivo del week-end il tempo inizierà a cambiare. Il cielo in gran parte della regione si farà molto nuvoloso e precipitazioni sparse in estensione dalla costa verso le zone interne interesseranno un po’ tutte le città toscane. In serata le precipitazioni potranno assumere carattere di rovescio o temporale. Durante la serata di sabato è previsto un decisivo calo delle temperature che ci faranno assaggiare delle prime temperature invernali. Nella giornata infatti non si escludono addirittura delle nevicate lungo la dorsale appenninica e fino a quote collinari.

Il mistero si infittisce: altra tomba a Sant’Orsola. E’ la Monna Lisa?

Scoperta un’altra tomba a Sant’Orsola. E sbucano documenti delle monache francescane. 

L’ALTRA TOMBA. Ormai all’ex convento di Sant’Orsola si sta scavando da luglio: prima era stato trovato un altare francescano della fine del Quattrocento; la sua presenza aveva fatto presumere l’esistenza di resti umani, trai quali magari proprio lo scheletro appartenente alla Monna Lisa. Così si è iniziato a scavare. Dopo le due tombe trovate a settembre, adesso ne è stata trovata un’altra e domani, mercoledì 24 ottobre, verrà aperta la quinta sepoltura trovata nell’ex convento.

I DOCUMENTI. Silvano Vinceti, presidente del comitato per la valorizzazione dei beni storici artistici e culturali, si sta occupando della vicenda sulla Monna Lisa. La domanda fondamentale è: c’è tra i resti trovati a Sant’Orsola lo scheletro della nobildonna Lisa Gherardini, che ispirò Leonardo da Vinci per dipingere la Gioconda? Secondo Vincenti si, e adesso ha annunciato una novità che riguarda le antiche trascrizioni compiute dalle monache francescane, in particolare per quanto riguarda una sepoltura laica di una nobildonna fiorentina. “Questi documenti – ha chiarito Vinceti – aprono altre prospettive sul possibile luogo di sepoltura di Lisa Gherardini”.

Leggi anche: Sarà la Monna Lisa? Aperta una nuova tomba a Sant’Orsola / FOTO

”D’Alema sotto il camper? Solo un gioco”

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E alla fine arrivò la “rivendicazione”. Sarebbe stato il Collettivo Antikunst l’ideatore e l’autore dello scatto che vedeva un finto D’Alema sdraiato davanti al camper di Renzi, pronto per essere investito dal mezzo del sindaco-rottamatore. Tutto questo succedeva a Empoli, a pochi chilometri da Firenze, mentre Renzi era impegnato in un incontro pubblico.

LA POLEMICA. Una foto che aveva suscitato più di una polemica e di una protesta, con lo staff di Renzi che era stato costretto per ben due volte a dissociarsi dal gesto e a sottolinearne l’assoluta estraneità.

LA “RIVENDICAZIONE”. E ora escono fuori gli autori del gesto. Come detto, a pensare e fare quella foto – poi pubblicata sul sito www.gonews.it – sarebbe stato il Collettivo Antikunst. Che in una lettera spiega perché: “E’ stato solo un gioco, un’azione inutile che ci ha fatto sorridere e che ci ha provato ancora una volta come la nostra voglia di vivere non ci abbandoni, al pari delle vostre frustrazioni”. Caso chiuso?

Siena, doppio trapianto di rene. Tra marito e moglie

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Doppia donazione e trapianto ”incrociato” di rene tra due coppie di coniugi al policlinico Santa Maria alle Scotte.

LE DUE COPPIE. I complessi interventi sono andati bene ed hanno impegnato per circa dieci ore oltre trenta persone, a lavoro su tre sale operatorie.Trapiantati e donatori stanno bene e sono già stati dimessi. Una coppia è originaria della provincia di Lucca: il ricevente è la donna di 33 anni e il donatore è il marito di 35 anni. Poiché non c’era compatibilità tra il rene del marito e quello della moglie, il marito ha donato il suo rene ad un’altra coppia, formata da un italiano di 41 anni, ricevente, e sua moglie cinese di 39 anni, che ha quindi donato il rene alla donna lucchese.

L’EQUIPE. La complessa procedura di selezione dei donatori e pianificazione degli interventi è stata effettuata dalla Chirurgia dei trapianti di rene, diretta da Mario Carmellini, e dalla Nefrologia, Dialisi e Trapianto, diretta da Guido Garosi. La singolarità del caso ha richiesto anche il supporto dell’Immunogenetica di Careggi, con il dottor Giovanni Rombolà, della Nefrologia dell’ospedale di Lucca, diretta da Alberto Rosati e il coordinamento del Centro Nazionale Trapianti. Per gli atti operatori sono risultate essenziali anche l’Anestesia di Pasquale d’Onofrio e l’équipe tecnica e infermieristica delle sale operatorie del I lotto. Tutte le procedure sono state autorizzate dal Tribunale di Siena.

GIA’ DIMESSI. “Trapiantati e donatori stanno bene e sono già stati dimessi – spiega Carmellini – i prelievi degli organi sono stati tutti realizzati con tecnica laparoscopica”. La complessità del caso era legata anche alle condizioni di salute dei due riceventi. “Entrambi i riceventi  – aggiunge Garosi – sono stati sottoposti, prima del trapianto, a  procedure di aferesi per eliminare dal sangue gli anticorpi preformati. Il ricevente italiano, infatti, aveva già avuto un trapianto di rene ed era quindi fortemente immunizzato. L’altra ricevente, invece, presentava un alto grado di sensibilizzazione verso antigeni largamente diffusi nella popolazione”.

LE SCOTTE. Nel 2012 il Programma trapianti di Rene delle Scotte, il più produttivo della Toscana, ha già effettuato 51 trapianti per un totale di 594 trapianti dall’inizio dell’attività.  “Questo tipo di procedura – concludono Carmellini e Garosi – consente di effettuare trapianto da vivente anche in coppie che singolarmente non avrebbero i requisiti. Il successo dell’iniziativa è legato anche all’ottimo lavoro di gruppo, anche a livello di rete”.

Maggio e Fondazione Kennedy insieme per i diritti umani

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Maggio Fiorentino e fondazione Kennedy insieme per una serata in musica dedicata alla raccolta fondi a favore dei diritti umani.

L’EVENTO. È in programma per sabato 24 novembre,  proprio nel week end in cui in America si celebra il giorno del Ringraziamento: Firenze ospiterà un evento straordinario, promosso per raccogliere fondi da destinare alla difesa dei diritti umani e in favore della grande musica. Per la prima volta in assoluto, un’opera lirica sarà rappresentata al nuovo teatro dell’Opera. Sarà un connubio originale ed esplosivo quello che prenderà vita durante la serata: il Maggio Musicale fiorentino si esibirà in concerto e la fondazione Kennedy avrà l’opportunità di raccogliere fondi.

IL CONCERTO. Zubin Mehta, da sempre impegnato sul fronte dei diritti umani, dirigerà il coro e l’orchestra del Maggio Musicale per dare vita a una memorabile rappresentazione dell’ultimo capolavoro di Giacomo Puccini, Turandot, insieme ad un cast di altissima qualità.

L’ASTA. Dopo il concerto sarà organizzata una cena di gala e un’asta esclusiva. I proventi dell’asta, insieme a quelli raccolti anche grazie alla cena e a una lotteria win-win, saranno interamente destinati a progetti del Robert F. Kennedy Center e del Maggio Musicale Fiorentino.

MADRINE SPECIALI. Madrine della serata saranno Kerry Kennedy, presidente del ‘Robert F. Kennedy center for justice and human rights’, la defender Marina Pisklakova, attivista leader dei diritti delle donne in Russia, la laureate Aminatou Haidar, in prima fila nella difesa dei diritti del popolo Saharawi nel Sahara Occidentale, e Francesca Colombo, sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino.

Il cibo tarocco? In Toscana costa 30mila posti di lavoro

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In testa ci sono il vino toscano prodotto in Inghilterra con bustine ”fai da te”, il salame made in Danimarca e la polenta confezionata a Barcellona o Madrid. Ecco la hitparade dei prodotti del paniere toscano più contraffatti: specilità tipiche che fanno gola ai pirati del gusto, copiati, emulati e taroccati da mezzo mondo.

IL BUSINESS DEL TAROCCO. Un vero business quello dell’agro-pirateria e dei ”falsi cibi d’autore” che ogni anno, con la sua concorrenza sleale, costa alla nostra regione 30 mila posti di lavoro e un ammanco da 6 miliardi di euro per il Pil agricolo. Mentre 22 mila sono i posti già ”bruciati” dal cibo contraffatto negli ultimi 4 anni.

L’ALLARME. Cifre da capogiro, rese note da Coldiretti all’indomani della chiusura del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione che si è tenuto a Cernobbio e che ha conferito alla Toscana il primato della “regione più taroccata del pianeta”.

LA HIT DEI CIBI TAROCCATI. Vino, in particolare Chianti e Montepulciano, olio, salumi e formaggi, come si diceva, guidano la classifica dei prodotti toscani più copiati, finiti nel cesto della vergogna in vetrina a Villa d’Este insieme a tanti altri falsi made in Tuscany. Coldiretti ad esempio ha scovato  in Inghilterra il kit in bustina fai da te di vino Chianti e Montepulciano, il Chianti californiano, il “Tuscan Moon” spacciato per un vino sangiovese ma di toscano non ha davvero nulla. Poi c’è il “salame” prodotto in Danimarca, il “Fennel Pollin Saleme” venduto in accoppiata al vino, ancora toscano, il “Romulo”, extra virgin olive oil prodotto in Spagna, la polenta prodotta in Spagna fino al pecorino con tanto di marchio giusto per rassicurare il consumatore “natural and italian”.

I PROVVEDIMENTI. Come contrastare questa piaga? La legge regionale salva olio per garantire etichette trasparenti, chiare, leggibili, e non ingannevoli è solo la prima misura messa in campo dalla Toscana. “Ora però – afferma il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli – sta alla politica decidere con chi schierarsi”. La parola d’ordine per Coldiretti è “tornare alla terra”.  “I giovani che lavorano o vogliono lavorare in agricoltura sono in aumento – spiega Marcelli – mentre l’indice economico di produttività è in saldo positivo, ed è l’unico. Ci sono tutti i presupposti per una nuova rivoluzione agricola in Toscana ma la politica deve decidere da che parte stare. Vogliamo leggi decide e decisive”.

Cori su Morosini e Napoli, se il calcio si ”riscopre” cattivo

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Ma quale fair play, di colpo il calcio si ”riscopre” cattivo. Lo fa in un weekend come tanti, dopo la sosta per le Nazionali.

MOROSINI. Il primo gesto da condannare (e da tutti condannato) sono stati i cori di alcuni tifosi del Verona all’indirizzo di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno morto dopo un malore in campo lo scorso aprile. Cori che hanno lasciato il segno e uno strascico di polemiche. E su cui ora la polizia indaga: si vuol infatti scoprire chi è stato a cantarli. Per questo ieri gli investigatori della Questura di Verona, insieme a quelli di Livorno, hanno passato al setaccio i filmati girati alo stadio Picchi durante la partita tra Livorno e Verona: l’obiettivo è appunto di scoprire quali tifosi abbiano intonato i cori incriminati.

JUVENTUS-NAPOLI. Ma non c’è stato solotanto questo episodio in un fine settimana tutto sbagliato per il pallone. A far discutere (e molto) sono stati anche i cori di alcuni tifosi della Juventus nei confronti di Napoli e dei napoletani, in occasione dello scontro al vertice di Serie A il pomeriggio di sabato.

ABETE. “Sono comportamenti inaccettabili e censurabili di frange di pseudo-tifosi che non possono inquinare il nostro mondo”: così si è espresso sui due episodi il presidente della Figc Giancarlo Abete.

Pesta il compagno di bevute ”per divertimento”

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Senza alcun apparente motivo ha aggredito con pugni e calci un occasionale compagno di bevute notturne, infierendo sul suo volto fino a provocargli fratture multiple alle ossa facciali.

L’AGGRESSIONE. Autore dell’aggressione è un 41enne romeno senza fissa dimora. L’uomo è stato fermato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Firenze e adesso si trova nel carcere di Sollicciano, con l’accusa di lesioni gravissime, aggravate per essere state inferte da futili motivi e dall’aver agito con crudeltà.

CALCI E PUGNI AL VOLTO. Tutto è iniziato all’alba di ieri in piazza Santa Maria Novella, con il ritrovamento di un uomo caduto a terra esanime, il volto una maschera di sangue. Trasportato all’ospedale di Santa Maria Nuova, l’uomo ha riferito l’accaduto, raccontando di essere stato vittima dell’aggressione da parte di un conoscente, che si era divertito a prenderlo a pugni e calci. 

LA PROGNOSI. Al malcapitato i medici hanno assegnato 40 giorni di prognosi per una serie di fratture che hanno riguardato le ossa della faccia, facendo dire ai sanitari che si è trattato di un “traumatismo facciale di elevata intensità in quanto queste ossa sono abbastanza resistenti ad un traumatismo non elevato”.

IN CARCERE. I carabinieri si sono subito messi sulle tracce dell’assalitore. Ritrovato in tarda mattinata proprio sulla scena dell’aggressione. L’uomo aveva una scarpa sporca di sangue, e ha fornito un indirizzo inesistente. A quel punto è stato fermato dai carabinieri  e portato nel carcere di Sollicciano.