mercoledì, 10 Settembre 2025
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Terremoto, arriva anche a Firenze la campagna per ridurre il rischio sismico

Terremoti, la campagna nazionale arriva anche nelle piazze di Firenze e di Borgo San Lorenzo.

LA CAMPAGNA. Grandi numeri per la campagna nazionale “Terremoto – io non rischio” per la riduzione del rishcio sismico: saranno oltre millecinquecento i volontari di dodici organizzazioni nazionali della protezione civile impegnati sabato 13 e domenica 14 ottobre in più di centodue piazze italiane.

FIRENZE. I volontari dell’Anpas, insieme alla protezione civile comunale, arriveranno anche a Firenze. Più precisamente si riuniranno in piazza Santa Maria Novella. Nei due giorni, dalle 10 alle 19, saranno quindi presenti i volontari di cinque pubbliche assistenze presenti sul territorio del comune (Fratellanza militare, Fratellanza popolare Peretola, Humanitas Firenze, Humanitas Firenze Nord, TLC) che distribuiranno materiale informativo e risponderanno alle domande dei cittadini sulle possibili misure per ridurre il rischio sismico. I volontari dell’associazione nazionale pubbliche assistenze saranno inoltre presenti anche in piazza Garibaldi a Borgo San Lorenzo (orario 10-13 e 15-19). 

I VOLONTARI. Protagonisti dell’iniziativa sono i volontari che sono stati formati sul rischio sismico, ma che poi a loro volta hanno istruito altri volontari, diventando quindi attori di un processo di diffusione della conoscenza che culminerà nel fine settimana del 13 e 14 ottobre. 

INFORMAZIONI. Per informazioni sull’iniziativa e in generale sul rischio sismico e sulle regole di comportamento da tenere in caso di terremoto visitate il sito internet www.ionorischio.it oppure protezionecivile.comune.fi.it.

Roberta Ragusa, il web non si arrende: ”Continueremo a chiedere la verità”

 

Dalle indagini non arrivano nuove notizie o sviluppi, ma il popolo del we – quel popolo che da mesi la sta disperatamente cercando – non attende certo con le mani in mano.

QUASI NOVE MESI. Sono passati ormai quasi nove mesi dalla misteriosa scomparsa di Roberta Ragusa, sparita dalla sua casa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi. Mesi in cui le indagini non si sono mai fermate, le ricerche sono andate avanti, ma ancora resta da capire che fine abbia fatto la donna.

SUL WEB. La domanda che più di ogni altra tiene con il fiato sospeso coloro che la stanno cercando è: Roberta è viva o morta? E’ quello che si chiedono ogni giorno (anche) le migliaia di persone che, attraverso i social network, seguono il caso. Che discutono, si informano, si sfogano e si incoraggiano. Perché nessuno vuole arrendersi, nessuno vuole restare senza una verità, senza la verità, qualunque essa sia.

APPELLI E INIZIATIVE. E allora su Facebook, sui gruppi nati in seguito alla scomparsa di Roberta per tenersi informati e non far finire la vicenda nel dimenticatoio, si continua a “resistere”. Tra appelli e iniziative. Come l’ultima, in ordine di tempo: “Un piccolo gesto che serva a far capire che noi del gruppo ‘Troviamo Roberta Ragusa’ continueremo a chiedere VERITA’! Condividete il messaggio, salvate l’immagine e lasciatela per una settimana come immagine profilo! Se lo facesse almeno la metà di tutti noi sarebbe un gran bel traguardo! Questo è un modo per far capire che ci siamo e che non ci arrendiamo! Condividete!”, chiede uno dei gruppi nati sul social network per cercare la donna scomparsa.

SFOGHI E PROMESSE. E dovunque, su questi gruppi, ancora messaggi di speranza e solidarietà, insieme a qualche inevitabile sfogo. “Più passa il tempo più il pessimismo aumenta… non si sta muovendo niente… niente di niente…”, si lascia andare qualcuno, stanco dopo mesi e mesi di attesa. Ma c’è subito chi risponde e promette:  “Noi non ci arrenderemo mai, vogliamo trovare Roberta a tutti i costi, viva o no, questo gruppo farà di tutto sia per trovare Roberta sia per alzare sempre di più la voce”. Nessun silenzio, insomma, come conferma anche un altro utente: “Non lasceremo mai cadere il silenzio su Roberta Ragusa e sulla sua triste scomparsa. Vogliamo VERITÀ E GIUSTIZIA PER ROBERTA. Non deve finire così senza colpevoli e senza ritrovarla”. Il popolo del web, insomma, continua la sua battaglia.

Leggi anche. Roberta Ragusa, un dipinto per non dimenticare

La richiesta. Roberta Ragusa, ancora un appello: ”Chi sa, parli”

Ubriaco alla guida, prova a corrompere la polizia con 200 euro

Offre soldi alla polizia per strappare il verbale: denunciato un ventunenne. 

UBRIACO ALLA GUIDA. È successo qualche giorno fa a Marina di Carrara: la polizia ha fermato un giovane di ventuno anni, moldavo, perché stava procedendo sbandando per le vie della città, creando disagi al traffico. Gli agenti lo hanno sottoposto all’etilometro e il ragazzo ai controlli è risultato positivo. Ma non è tutto.

L’OFFERTA. Una volta che gli agenti hanno compilato il verbale, il moldavo gli ha offerto duecento euro per strapparlo. I poliziotti hanno subito rifiutato e il giovane continuava a sventolargli davanti banconote da cinquanta euro per convincerli. Dopo l’ennesimo rifiuto, il ragazzo ha anche invitato i poliziotti ad andare al più vicino bancomat per prelevare altri soldi. Il moldavo è stato così denunciato.

”Palpeggia commessa al supermercato”. Arrestato, si mette a piangere

 

Prima palpeggia una commessa, poi – dopo essere stato scoperto – si mette a piangere. Sarebbe quanto successo ieri a Siena.

IL PALPEGGIAMENTO. Tutto sarebbe avvenuto nel centro commerciale di piazzale Rosselli, di fronte alla stazione: una commessa italiana di trentotto anni sarebbe stata palpeggiata, mentre stava facendo il suo lavoro, da un rumeno di ventotto anni. La donna era distratta perché stava parlando con dei clienti: a quel punto l’uomo le si sarebbe avvicinato e l’avrebbe palpeggiata con forza sul fondoschiena.

L’ALLARME. La commessa ha subito reagito e ha urlato contro l’uomo, ma lui l’ha intimata di stare zitta portandosi un dito alla bocca e poi si è allontanato. La donna così ha subito avvertito il vigile giurato e poi è stato chiamato il 113.

IL RICONOSCIMENTO. Quando la polizia è arrivata, ha iniziato l’identificazione delle persone che sostavano fuori dal centro commerciale. Poi è stata notata una figura sospetta che si allontanava e che corrispondeva alle descrizioni fatte dalla vittima. 

IL PIANTO. Una volta che i poliziotti lo hanno bloccato, vistosi scoperto, l’uomo avrebbe iniziato a piangere, portandosi le mani alla testa. Dopo il riconoscimento della donna fuori dal centro commerciale, il rumeno è stato portato in questura, ma durante il tragitto e nella struttura l’uomo cercava di autolesionarsi sbattendo la testa contro il finestrino dell’auto o contro il pavimento.

Un progetto di ricerca sul cuore degli atleti

 

Ci sono i primi risultati per il progetto dell’ospedale senese e della Mens Sana Basket.

IL PROGETTO. L’idea è nata dall’unione di due passioni: quella per lo sport e quella per la salute degli atleti. Il progetto “The Heart of Mens Sana” è uno studio in campo cardiovascolare portato avanti sugli atleti di alto livello della Mens Sana Basket, in collaborazione con il policlinico Santa Maria alle Scotte. Sfruttando tecnologie di immagine e di analisi dell’allenamento di nuova generazione, il progetto si pone l’ambizioso obiettivo di valutare la funzione cardiaca e l’adattamento cardiovascolare all’allenamento nei cestisti.

MENS SANA BASKET. “Per noi è un grande onore poter partecipare a questo progetto – ha detto il presidente della Mens Sana Basket Ferdinando Minucci – Investire sulla salute degli atleti è fondamentale, per limitare al massimo il rischio di incidenti durante l’attività e per capire quali sono le potenzialità cardiache di ogni singolo giocatore. Ringrazio il professor Mondillo e tutta la sua équipe per averci coinvolto in questo progetto, che ha già dato risultati importanti e che punta ad ottenerne altri altrettanto significativi”.

I PRIMI RISULTATI. È stato il “The international journal of cardiovascular imaging” a pubblicare i primi risultati della ricerca. Il professor Mondillo ha spiegato che il lavoro descrive le peculiarità del cuore destro degli atleti di massimo livello, sia in termini di morfologia che di funzione, ed analizza il funzionamento dell’atrio destro mediante una metodica ecocardiografica innovativa mai applicata finora nel campo della cardiologia dello sport a questa camera cardiaca.

Frutta bomba e musica: suoni e sapori di Cuba sbarcano a Firenze

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Suoni e sapori di Cuba alle Oblate.

CUBA PROTAGONISTA. Questa sera, martedì 9 ottobre a partire dalle 19, alla caffetteria vista Duomo della Biblioteca delle Oblate v in scena il secondo appuntamento gastronomico-musicale con i suoni e i sapori dal mondo. Protagonista Cuba, declinata nell’aperitivo a buffet dai cuochi Armando Siesta e Alessandro Arena e nella selezione musicale di MisterFerri del Consorzio Diggei Indipendenti.

NEL MENU’. Nel menu, frutta bomba (carne di maiale con papaya), insalata di patate ed erba cipollina con crema al formaggio, moros y cristianos (fagioli neri e riso), salsa di peperoni fatta in casa e banane alla cubana.

INGRESSO LIBERO. L’evento è a cura di Cooperativa Archeologia e NEM – Nuovi Eventi Musicali. Ingresso libero al concerto, ulteriori info su www.lospaziochesperavi.it.

Edison, raccolta di firme in libreria: ”Salviamo questo spazio”

Una raccolta firme per ”salvare” (almeno) i locali della libreria Edison.

LA RACCOLTA FIRME. E’ iniziata, all’interno dei locali della Edison di Firenze, una raccolta di firme per una petizione da inviare al Comune. “Purtroppo – viene spiegato – per la Libreria Edison non ci sarà più niente da fare, è destinata alla chiusura entro la fine dell’anno. Ma molto si può fare ancora per lo spazio in cui la libreria opera. Infatti sull’immobile di piazza della Repubblica, così come su altri edifici che ospitano librerie, cinema e teatri, c’è da molti anni un vincolo di destinazione d’uso posto dal Comune. Tale vincolo garantisce che il almeno il 70% dell’area debba continuare ad essere adibita ad attività culturale”.

SPAZIO CULTURALE. “Tra l’altro – continua la petizione – quello di piazza della Repubblica è un spazio dove una libreria ha sempre ben funzionato e quindi, in questo caso, non varrebbe neanche una motivazione di convenienza economica per il cambio di destinazione. Per evitare che il Consiglio Comunale cambi oppure interpreti in modo eccessivamente ampio tale vincolo, per evitare che il centro di Firenze si svuoti semprè più di attività a vocazione culturale, per far sì che in piazza della Repubblica possa di nuovo essere aperta una libreria, vi invitiamo a venire a firmare la nostra petizione”.

“NO A CITTA’ VETRINA”. “I dipendenti della Libreria Edison e tutti coloro non vogliono che il centro di Firenze si trasformi del tutto in una città vetrina e in un parco commerciale, ve ne saranno grati (ricordiamo che col nuovo orario la libreria chiude alle 20.00 e non più alle 24.00)”: questa la conclusione del testo con cui viene chiesto di firmare la petizione.

Leggi anche. Edison, accordo raggiunto: libreria aperta fino al 31 dicembre

Meningite in nave, un uomo in pericolo di vita

 

Sono definite “stazionarie ma ancora gravi” le condizioni dei quattro uomini ricoveratiall’ospedale di Livorno per meningite meningococcica, che facevano parte dell’equipaggio della nave da crociera Msc Orchestra.

IN PERICOLO DI VITA. Particolarmente preoccupanti le condizioni di E.G., indonesiano di 32 anni, ricoverato in rianimazione e valutato in pericolo di vita. Meno gravi, ma sempre preoccupanti, le condizioni di A.P., 47 anni, di Sorrento, unico italiano ricoverato, anch’egli in rianimazione. Confermata la diagnosi di meningite anche per A.K.I., 32 anni, filippino, e D.L.D.A., 26 anni,brasiliano, entrambi ricoverati a malattie infettive: le loro condizioni sono gravi, ma sotto controllo.

I PASSEGGERI. Non sono stati registrati altri casi di meningite meningococcica tra i 1.265 passeggeri sbarcati a Livorno dalla Msc Orchestra. La compagnia navale si è impegnata a fornire al Ministero della salute l’elenco dettagliato di tutti i passeggeri, con la regione di provenienza. Dopodiché, il Ministero invierà gli elenchi a ciascuna Regione, per la sorveglianza sanitaria. Il consiglio da parte degli uffici dell’assessorato regionale al diritto alla salute è comunque quello di rivolgersi ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl di appartenenza e al proprimedico curante.

PROFILASSI. Ieri pomeriggio la Asl 6 di Livorno ha somministrato 2.800 dosi di profilassi anti-meningite al personale di bordo e a tutti i passeggeri imbarcati. “Ringrazio  la direzione dell’azienda sanitaria e tutto il personale sanitario che con tempestività è intervenuto a bordo della Msc Orchestra – ha detto l’assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni – si è trattato di un intervento senza precedenti sia per la quantità delle dosi che per la velocità con cui queste sono state reperite esomministrate. La Asl ha inoltre collaborato attivamente con l’Usmaf, l’Ufficio di sanità marittima e aerea di Livorno”.

MEYER. A identificare in un paio di ore i quattro casi di meningococco sulla nave da crociera – viene spiegato – è stato il laboratorio di Immunologia dell’Azienda ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze. In questo laboratorio – continua la spiegazione – è a disposizione una nuova metodica di biologia molecolare.

Cosa era successo: Meningite in nave da crociera, gravi due membri dell’equipaggio

Firenze, trova duemila euro e li consegna ai carabinieri

Trova una busta con 2.000 euro rimasta incastrata nella cassa continua di una banca e la consegna ai carabinieri.

IN PIAZZA BECCARIA. E’ accaduto sabato scorso, intorno a mezzogiorno, quando un 40enne odontoiatra fiorentino si è recato allo sportello bancomat di un istituto di piazza Beccaria per effettuare un prelievo. A quel punto, si è accorto che una busta era rimasta incastrata nel dispositivo della “cassa continua”.

LA SCOPERTA. Presa la busta, il quarantenne si è accorto che al suo interno c’erano ben 2.000 euro in banconote di vario taglio. A quel punto ha contattato i carabinieri e, al loro arrivo, ha consegnato il prezioso malloppo a una pattuglia del Nucleo Radiomobile.

LEGITTIMO PROPRIETARIO CERCASI. E ora la busta con i 2.000 euro è ben custodita sotto chiave, mentre i carabinieri stanno facendo accertamenti finalizzati a risalire al legittimo proprietario di quei soldi. Che sicuramente sarà il primo ad apprezzare l’onestà del 40enne.

Liceo Galilei, ”ragazzi a scuola solo quando ci saranno tutte le garanzie”

 

Pezzo di soffitto crollato al liceo Galilei di via Martelli, “i ragazzi saranno autorizzati a rientrare a scuola quando i tecnici ci avranno dato tutte le garanzie per la loro incolumità degli studenti”. Parola dell’assessore all’edilizia scolastica della Provincia di Firenze Giovanni Di Fede, dopo che oggi l’istituto è rimato chiuso per precauzione dopo che in un corridoio al secondo piano dell’edificio storico ha ceduto una porzione dell’antico cannicciato che svolge funzione di controsoffitto.

“IMPREVEDIBILE”. “Un fatto che non era prevedibile – spiega l’assessore – due anni fa l’edificio che ospita il liceo Galilei era stato ispezionato nell’ambito un sopralluogo su tutte le scuole, compiuto dal Provveditorato alle opere pubbliche insieme ai nostri tecnici. In quell’occasione non erano emersi problemi o elementi di preoccupazione sulla tenuta dei cosiddetti elementi non strutturali”.

MANUTENZIONE. “Più volte abbiamo evidenziato il fatto che da Roma ormai da tempo non arriva neanche un centesimo per la manutenzione delle scuole – ricorda Di Fede – la Provincia di Firenze fa fronte a tutte le necessità attingendo a risorse proprie, che del resto vengono tagliate in continuazione dal Governo. Ma non per questo noi ci tiriamo indietro. Quest’anno abbiamo investito 1 milione e 400 mila euro per eseguire i lavori programmati nelle scuole, ma secondo una nostra stima per compiere tutte le opere necessarie per gli edifici superiori del territorio fiorentino, dagli interventi di manutenzione al risparmio energetico,  occorrerebbero 96 milioni di euro. Dobbiamo curare la manutenzione di un centinaio di scuole di cui il 25% ospitate all’interno di edifici storico-monumentali, alcuni dei quali sottoposti al vincolo delle Belle Arti”.

LE CAUSE. “Per quanto riguarda il Galilei – precisa l’Assessore Di Fede – la Provincia aveva già programmato per i prossimi anni un intervento di manutenzione straordinaria della struttura. Adesso cambia tutto: partiranno subito i lavori di ripristino. I tecnici stanno valutando le cause del cedimento. Stiamo aspettando una relazione accurata”.

COSA SUCCEDE ORA. “Probabilmente già da domani mattina saranno accessibili per le attività didattiche tutte le aule del piano terra, del primo piano e di tre aule del secondo piano – aggiunge Di Fede – da quello che ci diranno i tecnici dipenderanno anche i tempi per il completo ripristino degli ambienti danneggiati. Io domattina sarò di fronte al Galilei per fare il punto insieme agli studenti, così come ho parlato con loro questa mattina per valutare la situazione che si è venuta a creare. Una cosa è certa: la preside dell’istituto sta valutando una risistemazione dei ragazzi all’interno delle aule. I ragazzi – conclude l’assessore – dovranno affrontare un periodo di disagio, ma studenti e genitori devono stare tranquilli: se faremo rientrare gli studenti sarà perché abbiamo ricevuto tutte le garanzie da parte dei tecnici sulla sicurezza degli ambienti”.

La scoperta. Crolla il soffitto al liceo classico: lezioni sospese, tutti a casa