martedì, 26 Agosto 2025
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Furti nelle scuole, incastrata una gang di fratelli

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Una gang di tre fratelli specializzata in furti in scuole e centri sportivi.

LA GANG. E’ quella che avrebbero fermato i carabinieri, con l’arresto del più grande dei tre fratelli (27 anni) e la denuncia degli altri due, di 16 e 18 anni (quest’ultimo, però, era ancora minorenne all’epoca dei fatti contestati).

ACCUSE. I tre sono accusati di aver messo a segno vari furti (in tutto sarebbero stati una decina) in scuole e centri sportivi. Furti per lo più di oggetti elettronici (per un totale di circa ventimila euro) che poia vrebbero rivenduto su internet.

IN MUGELLO. Il tutto sarebbe successo nel Mugello. Ora i carabinieri hanno fatto scattare l’arresto e le denunce. A incastrare i tre fratelli sarebbero state le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza e la messa in vendita su internet degli oggetti rubati.

Sarà la Monna Lisa? Aperta una nuova tomba a Sant’Orsola / FOTO

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Alla ricerca della Monna Lisa: aperta nell’ex convento di Sant’Orsola la quarta sepoltura.

L’APERTURA. È stata aperta oggi la quarta sepoltura trovata dietro all’altare francescano nell’ex convento di Sant’Orsola. Silvano Vinceti, responsabile del comitato per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, presente durante l’apertura, ha fatto sapere che questa è la fase più significativa degli scavi, perché i resti trovati potrebbero essere davvero quelli di Lisa Gherardini, nobildonna fiorentina che si dice abbia ispirato Leonardo.

LE RICERCHE. Gli scavi sono iniziati all’inizio dell’anno scorso. A luglio la prima grande scoperta: una altare francescano risalente alla fine del Quattrocento. Da luglio sono state poi scoperte altre tre sepolture. Adesso la quarta, che potrebbe contenere i resti della Monna Lisa.

NESSUN DOCUMENTO. Purtroppo i documenti questa volta non aiutano: dalle carte si sa che dal 1300 alla metà del 1400 il convento di Sant’Orsola era abitato dalle monache benedettine. Queste vennero poi sostituite dalle francescane che però hanno lasciato un vuoto nella documentazione dei libri mastri riguardo al periodo che va dal 1530 al 1590. Grazie all’atto di morte reso noto da Giuseppe Pallanti si sa però che Lisa Gherardini venne sepolta nel 1542 proprio all’interno del convento dove morì. Bisognava solo capire dove e adesso, forse, ci siamo arrivati.

GLI INDIZI. Il libro mastro delle badesse francescane dice solo che sotto l’altare, ritrovato a luglio, venne sicuramente sepolta agli inizi del 1600 un’altra nobildonna fiorentina, Maria del Riccio.  Si sa che intorno il 1622 sempre nel convento morì anche la nobile Antinori. Ciò che accomuna queste due donne con la Gherardini, oltre alla loro nobiltà, è l’aver trascorso gli ultimi mesi della loro vita nel convento di Sant’Orsola, donando contributi a sostegno di esso. Visto i punti in comune e il sistema edilizio sepolcrale dell’epoca si sospetta che le tre nobili siano state sepolte vicine tra loro. E se Maria del Riccio è dietro l’altare, come è scritto nei documenti, allora presumibilmente potrebbe esserci anche la Monna Lisa.

LE TOMBE. Inoltre si sa che la sepoltura di persone laiche nell’ordine delle francescane non avveniva nel grande chiostro del convento, riservato a una fossa comune dove venivano poste le monache, e nemmeno venivano seppellite a terra, come era usanza presso le benedettine. Bensì si utilizzavano delle strutture a castello, con una tomba messa sopra all’altra. Il terreno molle e la profondità di quasi due metri dal punto in cui si sta scavando, fanno presumere che sotto alla quarta sepoltura ce ne sia forse anche un’altra.

LE FASI. Gli scavi e la prima fase archeologica terminerà a ottobre. Da novembre poi inizierà la seconda fase in collaborazione con quattro università italiane che si occuperanno dei vari esami per scoprire l’identità dei resti. Lo scheletro verrà inizialmente mandato al dipartimento della conversazione dei beni culturali di Bologna, con sede a Ravenna. Sarà il professor Gruppioni a coordinare gli esami dei metalli pesanti.

GLI ESAMI. Poi inizieranno le collaborazioni con le università dell’Aquila, di Pisa e l’università del Salento: gli esami che verranno effettuati sono quelli per determinare l’età, la datazione attraverso il metodo del carbonio 14 e infine l’esame del Dna come prova definitiva per l’identificazione. Dopo un periodo di circa sei mesi, necessari per compiere tutti gli esami, solo ad aprile del prossimo anno si potrà sapere con certezza se questi resti appartengono o meno alla Gioconda.

IL TESCHIO. Se l’esame de Dna darà esiti positivi e quindi si accerterà che lo scheletro appartenga davvero a Lisa Gherardini, si procederà con la ricostruzione del viso della donna partendo dal teschio. Questa operazione, che verrà eseguita a Toronto, è già stata sperimentata con i resti di Poliziano, anche se ancora il risultato non è stato presentato al pubblico.

LA GIOCONDA A FIRENZE. Ad ottobre Vinceti si recherà a Parigi per una conferenza davanti al Louvre per presentare gli scavi e la scoperta. In quell’occasione il responsabile del comitato ha detto che non si lascerà sfuggire l’occasione per chiedere ufficialmente di far rincasare la Gioconda di Leonardo a dicembre. Si chiederà ai francesi non un rientro permanente del quadro, ma che questo possa essere portato l’anno prossimo a Firenze per circa venti giorni in occasione della presentazione al pubblico dei resti.

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Italia loves Emilia fa sold out. In 150mila per ricostruire le scuole emiliane

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L’iniziativa benefica ‘Italia loves Emilia’ è piaciuta un sacco: i biglietti in pochi mesi hanno fatto sold out. Centocinquantamila le persone che il 22 settembre saranno a Campovolo per assistere al grande concerto.

SOLD OUT. Tutti i biglietti sono stati venduti: centocinquanta mila le persone che parteciperanno all’evento. Le richieste per i biglietti sono state tantissime, ma le autorità competenti e gli organizzatori hanno stabilito questo come numero massimo entro il quale sarà possibile garantire la sicurezza e l’agilità di afflusso e deflusso dell’area del Campovolo.

IL CONCERTO.  Ad esebirsi al Campovolo di Reggio Emilia il 22 settembre sono i big della musica italiana: Biagio Antonacci, Caludio Baglioni, Tiziano Ferro, Elisa, Laura Pausini, Giorgia, Ligabue, Fiorella Mannoia, Renazto Zero, Zucchero, Negramaro, Nomadi e i toscani Litfiba e Jovanotti. I quattordici artisti si sono unti in un unico grande concerto per sostenere le zone terremotate dell’Emilia.

 NON SOLO CANZONI. I quattordici artisti non sono stati i soli ad offrire la loro disponibilità: saranno infatti dieci le radio nazionali che trasmetteranno in diretta l’evento, fornendo anche spunti dal backstage e interviste con i big. Potrete ascoltare il concerto su: Radio 105, Radio 101, Radio Bruno, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Italia, Radio Kiss Kiss, Radio Monte Carlo, RDS, RTL 102.5 e Virgin Radio.

SKY. Il concerto sarà trasmesso in diretta su Sky Primafila (canale 351) e l’intero ricavato dei biglietti televisivi sarà devoluto a sostegno dei terremotati. Oltre al concerto saranno visibili la metà delle inedite performance eseguite sul palco, un ricco backstage, interviste ai cantanti e agli ospiti presenti, tanti contenuti esclusivi e curiosità.

IL RICAVATO. Oggi le scuole sono iniziate in quasi tutta Italia e vista l’urgenza di dare un tetto ai centoquaranta mila studenti emiliani, gli organizzatori e gli artisti hanno deciso di devolvere l’intero ricavato alla ricostruzione di una o più scuole.

Costante Cambiamento: in arrivo il festival che dà voce al Medio Oriente

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Rivoluzioni, passaggi, paesaggi, transizioni: il Festival Costante Cambiamento, dopo aver affrontato lo scorso anno i movimenti rivoluzionari della “Primavera araba”, con la 16esima edizione – “New transitions” – dal 18 settembre al 6 ottobre alle Murate di Firenze, indagherà l’attuale situazione del Nord Africa e del Medio Oriente, per comprendere che cosa veramente sia cambiato con focus su Tunisia, Iraq, Afghanistan, Palestina e sulla drammatica situazione della Siria.

IL FESTIVAL. “Il festival – spiega la direttrice artistica Teresa Zurzolo – è come sempre interessato a richiamare l’attenzione su alcune tematiche di giustizia sociale, per attivare insieme al pubblico un atto creativo di cambiamento e di lotta: un lavoro che comporta un confronto vero e dialogico con la realtà”. “Il Festival – ha sottolineato l’assessore alla cultura Sergio Givone -, dopo che lo scorso anno mirò in particolare alla situazione libica a poca distanza dagli eventi che si conclusero con la morte di Gheddafi, punta quest’anno a fare luce sulla Siria, paese in questo momento al centro di cambiamenti drammatici. Costante Cambiamento si conferma quindi un appuntamento anticipatore, un laboratorio per studiare, approfondire e discutere, con gli strumenti dell’arte, dell’antropologia e della filosofia, i momenti più difficili del nostro tempo”.

IL PROGRAMMA. Tra gli eventi, le esibizioni del danzatore di origine marocchina Khalid Benghrib e la danzatrice di origine algerina Saâdia Souyah (dal 18 al 22 settembre nella Chiesa sconsacrata di Santa Verdiana e negli spazi adiacenti delle Murate), così come del coreografo iracheno Anmar Taha della Compagnia Iraqi Bodies (il 28 e il 29 settembre protagonista di Fever, in prima nazionale), con coreografie di danza e improvvisazioni in cui i gesti evocheranno le tensioni rivoluzionarie e le lotte per la libertà. Temi che verranno approfonditi da numerose iniziative, tra le quali si segnala in particolare Women for Human Rights, incontro con Selay Ghaffar – Executive Director di HAWCA, l’organizzazione che dal 1999 si occupa di assistenza umanitaria e diritti delle donne e dei bambini in Afghanistan (mercoledì 3 ottobre ore 18). La condizione delle donne in Palestina sarà invece affrontato da Worlds: 9 cortometraggi realizzati da Shashat, tra le più significative organizzazioni di cineaste nel mondo arabo (venerdì 5 e sabato 6 ottobre ore 21).

LA NOVITA’. Tra le novità della sedicesima edizione infine, la presenza di un vero e proprio progetto musicale: It will be wonderful. Nato dalla collaborazione fra musicisti arabi e internazionali di diversi generi musicali (hip hop, jazz, musica tradizionale), It will be wonderful è partito da Tunisi nel luglio del 2011 per celebrare la creatività e l’innovazione giovanile nella stagione delle rivoluzioni arabe e ora prosegue attraverso una piattaforma digitale con un lavoro di condivisione aperta che a Firenze troverà un nuovo momento di incontro. Per tutta la durata del festival sarà inoltre visitabile la splendida mostra installativa Memory dell’artista e fotografo Luca Lupi, un omaggio al Medio Oriente e alla Siria.

Renzi, è la vigilia di Verona: ecco il logo. E sul camper una maxi-foto

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Verona meno uno. Domani, giovedì 13 settembre, sarà il giorno in cui partirà, proprio dalla città veneta, il tour di Matteo Renzi in lungo e in largo per l’Italia, in vista delle primarie del Pd.

IL LOGO. Ed è stato lo stesso sindaco, nella sua e-news di ieri, a rendere noto il logo che lo accompagnerà nella sua campagna elettorale. Sfondo bianco, scritta Matteo Renzi in rosso. In blu, invece, “primarie 2012” e, sotto il suo nome, “adesso!”. Il messaggio, insomma, è questo: è arrivata l’ora di mettersi in gioco. “Arriva un momento in cui il coraggio deve essere più forte della comodità e la speranza deve prendere il posto della rassegnazione. Giovedì a Verona inizierà un cammino nuovo, difficile e impegnativo come tutti i sentieri non battuti. Ma con la forza di un sorriso e la libertà di chi non ha nulla da perdere giocheremo questa partita per restituire un minimo di dignità alla politica. Spero di poter contare sull’aiuto attivo di molti amici del popolo delle enews: nelle prossime ore sarà più chiaro il quando e il come ognuno potrà mettersi in gioco. Per chi è curioso qui ce’è il logo della campagna elettorale”, scrive Renzi nella sua e-news.

L’APPUNTAMENTO DI VERONA. L’appuntamento è dunque giovedì 13 alle 11 all’auditorium Gran Guardia di piazza Bra di Verona. Per chi non potrà essere presente, sul sito www.matteorenzi.it sarà disponibile un servizio streaming.

IN VIAGGIO. Insomma, per il sindaco è arrivata l’ora di mettersi in viaggio. Viaggio che avverrà in camper, come annunciato. E proprio sul camper che lo porterà a spasso per l’Italia sarà affisso il logo, insieme a una grande foto dello stesso Renzi.

Alla Festa Democratica. Renzi tra battute, applausi e qualche fischio: ”Bersani, non aver paura di noi” / VIDEO

Maltempo, è allerta meteo per temporali e forte vento

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Arriva il maltempo e scatta l’allerta meteo.

L’ALLERTA. La Regione ha dichiarato l’allerta meteo per tutta la giornata. Dalle 10 alle 23 di oggi, mercoledì 12 settembre, abbondanti piogge arriveranno nel centro Italia.

LE ZONE A RISCHIO. I territori che verranno maggiormente colpiti dai rovesci sono  l’alto Mugello, la Val di Sieve, il Valdarno inferiore e il comprensorio dell’Ombrone-Bisenzio.

FIRENZE. Attualmente non si registrano precipitazioni sul territorio fiorentino. Però su tutta la Toscana, capoluogo compreso, tra il pomeriggio e la sera è atteso il transito della perturbazione che porterà piogge  sparse localmente a carattere temporalesco. La pioggia, inoltre, sarà accompagnata da colpi di vento.

Bagno di folla per Guccini alle Cascine. Tra ricordi, aneddoti e battute / VIDEO

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Non ha cantato, ma i fan hanno apprezzato lo stesso lo spettacolo. Eccome. Erano migliaia ieri sera le persone accorse alla Festa Democratica delle Cascine per vedere dal vivo Francesco Guccini, ospite sul palco centrale insieme a Sergio Staino per l’iniziativa “Gli oggetti che avevamo da ragazzi: conversazione sulla falsariga del suo ultimo libro ‘Dizionario delle cose perdute'”.

RICORDI E ANEDDOTI. E Guccini non si è certo fatto pregare. Una volta sul palco ha cominciato a raccontare, ricordare, narrare episodi e aneddoti della sua vita. Conditi da battute, tante battute, come nel suo stile. Ha iniziato con una gag, il cantautore, facendo finta di andarsene appena arrivato. Ha scherzato con Staino (“è molto più vecchio di me”, ha detto riferendosi al fumettista, nato in realtà appena sei giorni prima), ha parlato di Pavana, del mulino dei suoi nonni, della guerra e del dopoguerra. Ha parlato della sua infanzia, della sua giovinezza, ha ripercorso gli inizi della sua carriera.

 

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APPLAUSI E BATTUTE. Una carrellata di ricordi condita da battute e aneddoti, che il numerosissimo pubblico ha mostrato di apprezzare. Tanti, tantissimi gli applausi per il cantautore. Che ha finito così come aveva iniziato, scherzando con il pubblico. A chi gli chiedeva di come avesse fatto a non passare mai di moda, riuscendo a essere un idolo per tante generazioni di giovani, compresa quella attuale, Guccini ha risposto sicuro: “Qual è il mio segreto? La bellezza fisica”.

IERI E OGGI. Ha anche parlato di politica, Guccini. Nominando Renzi soltanto una volta (“meglio che qui non dica nulla”), concentrandosi sulle differenze tra gli anni della sua giovinezza e quelli attuali. Ha parlato del mondo di allora e di quello di oggi. “Dopo la guerra c’era povertà, ma anche speranza. Le famiglie facevano sacrifici ma sapevano che i loro figli sarebbero andati a stare meglio di loro. Oggi non è così”. E il pubblico ha apprezzato, molto. Un pubblico variegato per età, come quello che si vede ai suoi concerti. C’erano capelli bianchi ma anche ragazzini con magliette e felpe di Guccini. Che continua a essere un idolo per molti. E ieri lo ha confermato ancora una volta.

Incidenti, la metà dei fiorentini non sa cosa fare. Tra ansia e telefonate a casa

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Fiorentini bocciati al volante. Ma non tanto (e non solo) per il comportamento alla guida, bensì per quello da tenere dopo un eventuale incidente. “In caso di incidente stradale le parti coinvolte sono tenute a compilare un modulo che riporta le principali coordinate dell’incidente, i dettagli sulle vetture e i dati personali dei soggetti”, è la regola. Già, ma cosa succede nella realtà? Solo un fiorentino su due (49%) compila il modulo Cai con sicurezza, mentre gli altri dichiarano di trovarsi in seria difficoltà.

LE DIFFICOLTA’. Da un’indagine condotta dal Centro Studi e Documentazione della compagnia di assicurazione online Direct Line emerge infatti che il 35% degli automobilisti intervistati confessa di essere preparato sulla teoria ma che, in stato di shock o preso dall’ansia post-incidente, incontra serie difficoltà a ricordare tutti i passaggi per la compilazione del modulo Cai e quindi, nella pratica, sbaglia o addirittura dimentica di inserire alcuni dati. Inoltre lo stress e il panico portano il 7% a chiamare a casa in cerca di aiuto, mentre il 4% non trovandosi in accordo con la controparte sull’attribuzione del torto o della ragione opta per la soluzione più drastica e sceglie di chiamare la polizia stradale. C’è anche chi, sbagliando, si limita a prendere solo la targa dell’auto (5%).

IN ITALIA. Fortunatamente il 49% degli abitanti di Firenze dichiara di saper compilare correttamente la constatazione amichevole, senza commettere errori o imprecisioni. Queste percentuali purtroppo trovano conferma anche con l’analisi dei moduli Cai compilati dai clienti di Direct Line, compagnia di assicurazione auto che in 10 anni ha gestito oltre un milione di sinistri. L’indagine di Direct Line offre anche uno spaccato regionale: torinesi (64%), cagliaritani (58%) e bresciani (56%) sono tra i più informati in materia di constatazione amichevole, mentre veronesi (36%), fiorentini (35%) e romani (31%) sono tra coloro che maggiormente confessano di sbagliare durante la compilazione del modulo. Il 12% dei palermitani si affida a un aiuto da casa, il 13% dei bolognesi si sente più sicuro a chiamare la polizia locale mentre il 23% dei milanesi si fa prendere dal panico.

COSA E’ IL CAI. Il modello di Constatazione Amichevole di Incidente è un vero e proprio documento di riconoscimento dell’accaduto, che serve alle compagnie assicurative per determinare la dinamica dell’incidente e attribuirne la responsabilità. E’ importante ricordare che il modulo C.A.I., firmato dalle parti coinvolte, risulta vincolante e le dichiarazioni e i dati immessi non possono essere modificati a posteriori, neanche giustificando l’assenza di lucidità del momento. Il modello è infatti un documento di fondamentale importanza per chi è vittima di un incidente e sbagliare, omettere o inserire dati imprecisi, può compromettere la giusta determinazione dei fatti e la conseguente attribuzione di responsabilità con conseguente allungamento dei tempi.

“FONDAMENTALE IMPORTANZA”. “Subito dopo un incidente spesso si fatica a mantenere la lucidità e l’ansia può giocare brutti scherzi – commenta Leonardo Martinelli, direttore Claims Direct Line – Tuttavia è importante ricordare che la compilazione del modulo C.A.I. è di fondamentale importanza per ottenere i rimborsi in modo rapido e evitare contestazioni. E’ giusto, quindi, concedersi un momento per allentare l’ansia e cercare di concentrarsi per compilare con cura il modello. Direct Line per questo ha previsto l’assistenza in linea attraverso il proprio call centre sinistri che, negli orari di apertura, è a disposizione dei propri clienti per aiutarli a compilare il modulo CAI correttamente”.

L’iniziativa: Una prova di guida sicura. In città

Miss Italia, il web impazzisce per Giusy. Migliaia di fan su Facebook

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La novella Miss Italia conquista il web. Dopo essere state eletta, lunedì sera, la più bella d’Italia, la siciliana Giusy Buscemi sbanca anche su internet.

FACEBOOK. Due giorni dopo la sua “incoronazione”, sono quasi settemila i fan della fan page ufficiale della miss nata su Facebook. Ed è proprio qui, sul social network, che la reginetta racconta come sta andando la sua vita da miss. “Sono frastornata dai mille impegni della giornata: conferenza stampa, servizi fotografici, interviste. Ma davvero felice! Vorrei fermare il tempo…ma forse il futuro sarà ancora più bello 🙂 Buonanotte!”, scriveva ieri prima di andare a dormire.

TWITTER. Ma non solo Facebook. Giusy Buscemi può essere seguita infatti anche sul suo neo profilo twitter. Insomma, una reginetta moderna.

MIRIGLIANI. E ora, passata l’emozione per la serata finale del concorso, è tempo di tracciare un primo bilancio. “Miss Italia continua ad essere una garanzia di stile in televisione – ha dichiarato Patrizia Mirigliani, la patron della manifestazione –. Lo testimonia il total look delle ragazze, a partire da quello che io chiamo il ‘costume della bellezza’: un modello intero, nei colori bianco o nero, non eccessivamente sgambato, utilizzato come base per soluzioni sempre diverse. Con esso ci siamo accostati alla bellezza classica e a quella degli anni ’50, dei miti femminili, che ancora oggi ricordiamo e prendiamo ad esempio. La raffinatezza dei costumi ha dato un respiro internazionale al Concorso e ha dimostrato che per essere belle non è necessario scoprirsi”. “Un segno di grande modernità delle ragazze di Miss Italia – ha concluso la patron – è stato il modo in cui hanno vissuto la sfida della bellezza: hanno lottato, hanno tirato fuori la grinta, ma alla fine si sono unite in un grande tifo per la nuova Miss, Giusy Buscemi”.

IL SINDACO. “Miss Italia è un grande evento: non è stato facile, ma la città e tutte le categorie economiche si sono date da fare per la promozione della città – ha detto il sindaco di Montecatini Terme Giuseppe Bellandi -. Sarò criticato, ma credo fermamente nell’importanza che il concorso ha per la visibilità del territorio. Ringrazio in particolare gli albergatori di Montecatini Terme, la Provincia e la Camera di Commercio di Pistoia e tutti gli sponsor locali, che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione”.

FRIZZI. “Quest’anno è stata una gara dura: le ragazze erano così belle da mandare in tilt la giuria – ha detto Fabrizio Frizzi -, ma sicuramente Giusy ha meritato la corona. Dopo 17 anni di conduzione, di cui 15 consecutivi, lascio Miss Italia, che rimarrà sempre nel mio cuore e a cui auguro di continuare a crescere, al passo con i tempi. Questa edizione – ha proseguito -, è la mia edizione più bella: non chiudo la porta al futuro, mai dire mai. Ringrazio tutti coloro che  hanno lavorato duramente, senza sosta, in questi 20 giorni, in particolare Patrizia Mirigliani che, dal padre, ha ereditato non solo il Concorso, ma soprattutto l’entusiasmo”.

Il verdetto. E’ Giusy Buscemi la più bella d’Italia: alla Sicilia il titolo di miss 2012

Le “nostre” miss. Miss Italia, quattro fasce per le toscane

Roberta Ragusa, tutti gli occhi su ”Chi l’ha visto?”

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Torna questa sera in tv, dopo la pausa estiva, il programma di Raitre “Chi l’ha visto?”.

CHI L’HA VISTO. La trasmissione che riparte questa sera, condotta ancora da Federica Sciarelli che ha al suo attivo 374 puntate, è giunta alla 25ma edizione. Appuntamento alle 21: 05 su Rai 3 tutti i mercoledì in diretta dallo storico studio 2 di via Teulada. Nella prima puntata della nuova edizione – viene spiegato – la storia di una donna uccisa a coltellate sulle scale che portano a casa: si chiama Elisabetta, titolare di una agenzia di pratiche automobilistiche, diventata popolare nella sua città per aver visto lacrimare una Madonnina vicino l’ufficio. Follia? Passione? Interessi? Vendetta? Forse l’assassino era una donna… o forse un uomo vestito da donna? Una lettera dalla Sicilia mette fine alla inquietante scomparsa di Vanessa, sparita a metà giugno da Fucecchio in provincia di Firenze. Vanessa ha scritto ai suoi genitori: è viva e sta bene, ma problemi esistenziali e privati non le consentono di tornare. I genitori lanciano un appello attraverso il programma. Nella puntata anche appelli di nuovi casi di scomparsa e nuove storie da risolvere. Anche quest’anno – si legge sul sito della trasmissione – il programma avrà in studio la presenza di pubblico, composto esclusivamente dai più affezionati spettatori della trasmissione che hanno la possibilità di assistere in diretta a “Chi l’ha visto?” prenotandosi attraverso il numero 06.8262.

MISTERI AL FEMMINILE. Insomma, questa sera si parlerà dei casi di Vanessa Rosi ed Elisabetta Esposito, ma dato che in entrambi i casi si tratta di donne il passo che conduce a Roberta Ragusa potrebbe non essere troppo lungo. Così, c’è chi spera che questa sera possano emergere novità anche su questo mistero, che ormai da otto mesi tiene con il fiato sospeso tutti coloro che stanno cercando la donna scomparsa da casa lo scorso gennaio e di cui da allora non si hanno più avuto notizie.

LA RICHIESTA. Ed è proprio questa la richiesta che arriva (ancora una volta) dal web, dalle pagine nate sui social network perché questo caso non finisca nel dimenticatoio. “Questa sera torna su Raitre ‘Chi l’ha visto?’. Noi vogliamo che si continui a parlare di Roberta affinchè si arrivi a qualcosa di concreto. Non vogliamo che questo caso resti irrisolto. Tutte le persone che le vogliono bene devono sapere la verità e se a Roberta qualcuno avesse fatto del male è giusto che questo qualcuno paghi. Mandiamo TUTTI una mail all’indirizzo della trasmissione Chi l’ha visto? ‘[email protected]’ con il seguente testo ‘VOGLIAMO LA VERITA’ SU ROBERTA RAGUSA”’, recita un post apparso sulla pagina Facebook di “Troviamo Roberta Ragusa”.

LA VERITA’. Insomma, si continua a chiedere di cercare, si continua a chiedere di tenere alta l’attenzione sul caso che appare ancora come un mistero. Nei giorni scorsi della vicenda si erano occupate altre importanti trasmissioni tv come Mattino Cinque e Quarto Grado. Ora la speranza di coloro che stanno cercando la donna è quella di far tornare a interessare del caso anche “Chi l’ha visto?”. Con un unico obiettivo: arrivare alla verità.

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