martedì, 19 Agosto 2025
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Agriturismi, B&B e ristoranti, uno su cinque fa il furbo

Operazione “Ponte” a Firenze e Provincia: controllate 56 attività ricettive, il 18% delle quali risultate irregolari nell’emissione dello scontrino/ricevuta fiscale e nell’utilizzo del personale.

L’OPERAZIONE. Su 56 agriturismi, bed & breakfast, alberghi e ristoranti controllati dalla guardia di finanza, sono state constatate 10 violazioni per la mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali e trovati 8 lavoratori irregolari. Sono questi i risultati conseguiti dalle fiamme gialle fiorentine a conclusione dell’operazione “Ponte”, ossia il piano nazionale di controlli nei confronti di bed & breakfast, resort, centri benessere ed agriturismi svolti dalla Guardia di Finanza durante il ponte dello scorso 1° Maggio.

I CONTROLLI. I controlli hanno interessato tutta la provincia fiorentina: per quanto riguarda l’emissione di scontrino/ricevuta fiscale, ecco cosa è emerso. Firenze ed hinterland: 22 controlli di cui 6 irregolari (5 ristoranti – 1 albergo); Valdarno/Valdisieve: 8 controlli di cui 3 irregolari (agriturismi); Mugello: 7 controlli di cui 1 irregolare. Empolese/Valdelsa: 19 controlli, nessuna irregolarità. A Firenze, in due ristoranti, un pub e un B&B, sono sati trovati 8 lavoratori “in nero” impiegati come camerieri.

IN MUGELLO. Nell’ambito dei controlli svolti nei confronti di attività ricettive, spiega ancora la guardia di finanza, “è da segnalare anche la recente conclusione di un’attività ispettiva svolta nel Mugello nei confronti di ‘un’associazione sportiva’ che, in realtà, operava come ‘agriturismo’. Presso l’associazione (nota in Italia e all’estero grazie anche alla pubblicità su siti internet specializzati) era svolta l’attività di ristorazione e ricettiva. I controlli dei finanzieri della Tenenza di Borgo San Lorenzo hanno accertato che le prestazioni erano rese nei confronti di persone non aventi la qualità di socio. Quest’ultimi, peraltro, erano completamente all’oscuro che la struttura avesse natura di ‘associazione’. La formale esistenza dell’associazione serviva unicamente a nascondere un’attività imprenditoriale che si articolava attraverso una serie di servizi quali ristorazione, affittacamere, organizzazione di serate a tema, maneggio, sosta camper ed altri servizi accessori. Per  ricostruire il complessivo volume d’affari della ‘finta’ associazione sono stati eseguite indagini finanziarie nei confronti dei quattro soci che hanno permesso di constatare, dal 2008, un’evasione di oltre € 297.000 (€ 265.800 II.DD. – € 26.500 IVA – € 5.400 IRAP). Individuato anche un lavoratore ‘in nero’ impiegato presso la struttura. Il presidente dell’associazione è stato denunciato alla locale A.G. per la violazione di cui all’art. 109 del T.U.L.P.S.(omessa effettuazione di comunicazione degli alloggiati alla locale P.S.) e sanzionato in materia di commercio, per aver posto in essere un’attività commerciale senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (€ 3.000)”.

Da Firenze a Reggello al galoppo. Per raggiungere i disabili

Raggiungerà i disabili al galoppo, correrà loro incontro nel verso senso della parola. Jack, un bellissimo esemplare di Quarter Horse di 10 anni, partirà domani per il suo impegnativo viaggio.

Un viaggio che dal maneggio di Reggello lo porterà al centro disabili Villa San Luigi di Castello, dove i ragazzi ospiti dell’istituto avranno così un nuovo cavallo per l’ippoterapia. Un viaggio tutto al galoppo. Ha deciso questo Sara Nocentini, proprietaria del cavallo ed educatrice del centro, d’intesa con la direzione dell’istituto, per fare in modo che i disabili potessero continuare ad andare a cavallo dopo che il primo con cui si allenavano (trasferito di recente al maneggio di Serpiolle per avvicinarlo al centro) si è ammalato di tendinite e ha dovuto sospendere il suo lavoro.

LA DECISIONE. Jack, un bellissimo esemplare di Quarter Horse di 10 anni, ha difficoltà a salire sul furgone che lo avrebbe dovuto trasportare più agevolmente dal maneggio di Reggello a quello di Serpiolle, vicino al centro Villa San Luigi. Sono stati fatti vari tentativi, ricorrendo anche alla sedazione e ai metodi di coercizione di prassi (una sorta di morsa che imbriglia il muso dell’animale per trascinarlo). Ma non è servito e per evitare all’animale lo stress di ulteriori tentativi la sua proprietaria ha deciso la trasferta al galoppo. Sarà lei in persona a cavalcare Jack, e a condurlo – attraverso la statale e con una tappa a Bagno a Ripoli – verso il centro dove i disabili lo aspettando trepidanti.

IL VIAGGIO. L’impegnativa trasferta avverrà domani, giovedì 10 maggio, con partenza da Reggello alle 4 di mattina per evitare il traffico. Sara sarà scortata da un’auto e verrà fatta una prima tappa in un maneggio delle Sieci, con pernottamento. L’indomani, venerdì, all’alba, si rimetterà in cammino, sulla statale che passa da Bagno a Ripoli, anche in questo caso “scortata”, per raggiungere il centro disabili e poi il maneggio di Serpiolle. “Prima di arrivare a questa decisione le abbiamo provate tutte – chiarisce la direttrice del centro, la dottoressa Giovanna Sorrentino – ma Sara proprio non ce l’ha fatta a vedere il suo Jack soffrire così tanto. Le tecniche usate per costringere un cavallo a salire su un van possono arrivare fino a prove di vera e propria tortura e Sara ha detto di no. Quindi, domani si parte! Buon cammino Jack!”.

Il precedente. Il cavallo cambia casa per avvicinarsi ai ”suoi” disabili

Morte di Cevenini, Renzi: ”Ogni suicidio è una sconfitta”

Anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi saluta Maurizio Cevenini (nella foto), il consigliere comunale di Bologna e regionale dell’Emilia Romagna del Pd (58 anni) che questa mattina si è tolto la vita lanciandosi dal settimo piano. Un gesto che shoccato un’intera città e non solo.

IL SALUTO DI RENZI. “Piango il Cev, amico e collega. Lo voglio ricordare sorridente mentre entra con la mortadella negli spogliatoi da capitano del Bologna dopo l’ennesimo match tra consiglieri comunali. Lo voglio ricordare amministratore appassionato, innamorato della sua città. Lo voglio ricordare nelle chiacchierate del dopo rinuncia alla corsa per sindaco e alla presentazione bolognese di Fuori. Ma non mi tolgo dalla testa che ogni suicidio è una sconfitta. Quando se ne va uno che conosci è una sconfitta doppia. E le domande rimangono strozzate in gola. Ciao Cev!”: questo il saluto di Matteo Renzi su Facebook.

MANCIULLI. “È  una notizia che ci colpisce profondamente. Il Partito Democratico della Toscana si stringe attorno ai familiari, agli amici, ai colleghi di Maurizio Cevenini e a tutto il Pd dell’Emilia Romagna in questo momento di grande costernazione e dolore”: così il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli esprime il cordoglio a nome del partito.

ROSSI. “Questa morte è una morte che riguarda tutti e che interroga particolarmente il mondo della politica e chiunque abbia deciso di assumere impegni istituzionali. Il mistero della morte rende muti e nessuno può penetrare nell’animo di una persona che decide di togliersi la vita. Ma certo questo suicidio non può non farci riflettere sulla solitudine e il dolore che si può annidare anche nella vita di un uomo fortemente impegnato e di grandissima visibilità pubblica”. In questo modo il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha voluto esprimere il suo cordoglio. “Una tragedia che non segna solo il Pd o l’Emilia Romagna – sottolinea Rossi – e che colpisce ancora di più per la storia di Cevenini, uomo che non si è mai risparmiato e di rara popolarità. Si tratta di un suicidio diverso dai tanti che si stanno verificando nel nostro paese, frutto della drammatica crisi economica. Eppure anche questa tragedia richiama il bisogno di ritrovare un’autentica dimensione di comunità, per non fare sentire più nessuno solo e privo di speranza”.

Asilo di Pistoia, chiesti sei e otto anni per le maestre

Asilo di Pistoia, sono arrivate le richieste del pm per le due maestre.

LE RICHIESTE. Il pm Silvio Franz, al processo in corso a Genova, ha chiesto otto e sei anni di reclusione per Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce, le due maestre accusate di aver maltrattato i bimbi dell’asilo Cip & Ciop di Pistoia.

L’ARRESTO. Le due maestre furono arrestate il 2 dicembre 2009 con l’accusa di maltrattamenti in concorso continuati su minore. Dopo l’esito della perizia psichiatrica sui bambini, il pm ha contestato i maltrattamenti aggravati dalle lesioni gravi.

Calcioscommesse, c’è anche il Siena tra le società deferite

C’è anche il Siena tra le società deferite per il calcioscommesse.

C’E’ IL SIENA. In totale sono ventidue le società di calcio deferite nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse nella parte dell’inchiesta giudiziaria della Procura di Cremona. Tra queste tre giocano in questa stagione in serie A: Siena, Atalanta e Novara (già retrocesso).

“RESPONSABILITA’ OGGETTIVA”. I provvedimenti, che erano stati firmati ieri dal procuratore Palazzi ieri, sono stati notificati oggi. I tre club sono stati deferiti per responsabilità oggettiva.

IN SERIE B. Tra gli altri club deferiti ci sono anche Pescara e Sampdoria, sempre per responsabilità oggettiva.

GIOCATORI. Ma non sono state deferite soltanto 22 società. La Procura federale – spiega una nota della Figc – ha deferito alla Commissione Disciplinare 22 Società, 61 persone fisiche tra cui 52 calciatori in attività al momento delle rispettive contestazioni; 2 calciatori in attività al momento delle rispettive contestazioni; 4 dirigenti o collaboratori di Società; 3 iscritti all’Albo dei tecnici, di cui 2 in attività al momento delle rispettive contestazioni”.

Operazione ”Camaleonte”, imprenditore finisce a Sollicciano

Bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale: un imprenditore finisce a Sollicciano.

IMPRENDITORE E AVVOCATO. Questa mattina i finanzieri della Tenenza di Pontassieve hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Firenze, dott. A. A. Pezzuti, su richiesta del PM dr. Luca Turco, nei confronti di un imprenditore 57enne della Valdisieve, operante nel settore del commercio di telefonia ed elettrodomestici. Nello stesso ambito sono state eseguite perquisizioni domiciliari nell’abitazione e nello studio di un avvocato fiorentino. I reati ipotizzati sono la frode fiscale e bancarotta fraudolenta.

EVASIONE FISCALE. Le indagini, condotte dai finanzieri di Pontassieve a partire dall’ottobre 2010, hanno fatto emergere – spiegano le fiamme gialle – un “vorticoso succedersi di strutture societarie aventi come unico scopo quello di creare un’ingente evasione fiscale nonché di ostacolare i creditori nel recupero dei loro crediti per le vendite fatte alle società oggetto di indagine. Con una catena continua di fallimenti  (complessivamente 7 a partire dal 2005 al 2010) non sono stati dichiarati ricavi conseguiti per oltre 45 milioni di euro, non è stata versata IVA per 8,3 milioni di euro, IRAP per 450.000 €,  ritenute IRPEF per 618.000 di euro”.

MODUS OPERANDI. L’imprenditore gestiva una serie di società (tutte intestate a dei “prestanome”  reclutati tra i suoi dipendenti) aventi per oggetto la vendita di prodotti elettrodomestici ed elettronici. I punti vendita (affiliati anche a noti brand del settore) erano ubicati nel centro Italia (Firenze, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro, Viterbo, Piombino, Tarquinia). Per tutte queste società non è stata mai presentata alcuna dichiarazione fiscale né sono stati effettuati i versamenti di imposte o di ritenute fiscali operate sulle retribuzioni dei dipendenti. Le società acquistavano le merci senza pagarle e, dopo aver operato per un breve periodo in questo modo, chiudevano con un enorme passivo, in danno dei fornitori e dell’Erario. Il passaggio tra la società “decotta” e la nuova società avveniva mediante conferimenti ovvero cessioni di azienda o rami d’azienda ad altra società, appartenente alla medesima organizzazione ed intestata alla solita testa di “legno”.  Tutto questo avveniva poco tempo prima che i creditori iniziassero a intraprendere le dovute azioni legali per il recupero dei loro crediti.

TENORE DI VITA. Con questa condotta – continua la guardia di finanza – sono rimaste “truffate” dall’imprenditore arrestato circa una dozzina di aziende che, dal 2005, avevano fornito merce per un ammontare di oltre 30 milioni di euro. Il tenore di vita dell’imprenditore è risultato essere molto alto. Infatti, l’uomo viveva in una villa nel comune di Rufina (con tanto di piscina coperta riscaldata) ed era solito utilizzare auto di grossa cilindrata. Nel procedimento penale sono interessate altre 9 persone (tra cui 2 professionisti) che avrebbero coadiuvato l’arrestato nella sua condotta criminale. L’imprenditore è stato condotto al carcere di Sollicciano.

Falsa non vedente, lettera del presidente dell’Unione Ciechi: ”Siamo stufi”

Antonio Quatraro, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Firenze, scrive ai fiorentini dopo la scoperta da parte della Guardia di Finanza di una falsa non vedente a Empoli. Ecco la sua lettera:

“Cari fiorentini,
noi ciechi siamo stufi di questo teatrino del falsi ciechi, e vi spiego il perché!
La signora di Empoli è prima di tutto una persona che ha approfittato della buona fede altrui per strappare i benefici accordati alle persone che hanno davvero una invalidità.
E l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, quando sarà il momento, si costituirà parte civile per lesione della sua immagine.
Poi ci sono i falsari, quelli che fabbricano certificati falsi di cecità, ossia certificati che vanno contro la legge.
E i controllori che chiudono un occhio e anche due, per pietà, o per superficialità. La signora infatti,  munita di certificato medico,  ha superato l’esame della commissione di prima istanza, composta da oculisti, che ha il compito di accertare l’esistenza dei presupposti legali per le provvidenze in favore dei non vedenti.
Ma cosa dice la legge?
E qui spunta il teatrino delle marionette.
La legge italiana, la 138 del 2001, classifica cieco totale la persona che non distingue luce e buio, la persona che vede solo il movimento della mano e la persona il cui campo visivo è inferiore a 3 gradi.
Questo significa che vede come attraverso il buco della serratura. Vi immaginate voi che lince?!
E per scovare questi occhi di lince viene mobilitata la forza pubblica.
Nessuno però si chiede mai se il pedinato è o non è nei limiti della Legge!
Mai!
Ebbene, noi a questo teatrino non ci stiamo.
A scoprire le carte è stato il nostro oculista di fiducia il quale, sentendo puzzo di bruciaticcio, ha richiesto un approfondimento, al quale la signora di Empoli si è sottratta.
Noi comunque ci rivolgeremo alle Autorità costituite, per ottenere noi sì giustizia.
La berlina, lo sberleffo ad una categoria di persone che non vede, ma cervello ne ha da vendere e da regalare, è solo la dimostrazione di ignoranza, nel senso latino, intendiamoci, di incapacità del nostro Stato di fare davvero chiarezza sulle responsabilità.
Lo sapete voi come vengono fatte le visite di verifica STRAORDINARIE?
Sulle carte, perché mancano le apparecchiature oculistiche. Eppure costano a noi e a voi.
E lo sapete cosa  chiedono alla visita di verifica?
“Lei è andata a scuola?”
Sherlock Homes è uno scolaretto rispetto a questi detectives!

I commenti a voi”.

Prof. Antonio Quatraro
Presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Firenze

L’indagine: Scoperta una falsa cieca: lavorava come bidella / VIDEO

Blitz della finanza al Monte dei Paschi. Si indaga su acquisizione Antonveneta

L’acquisizione della banca Antonveneta. Sembrerebbe questo il motivo della accuratissima perquisizione delle Fiamme Gialle che dalle prime ore di stamattina vede protagonista la sede Centrale (e non solo) del Monte dei paschi a Siena.

IL BLITZ. Decine di finanziari hanno aspettato l’apertura degli uffici nella sede centrale del Monte dei Paschi, la rocca Salimbeni, in pieno centro a Siena e si sono fatti strada per un accurato controllo, chiedendo ai dipendenti in entrata l’ufficio di appartenenza di ognuno. Perquisita anche la casa dell’ex presidente di banca Monte dei Paschi Giuseppe Mussari, che non risulta tra gli indagati.

LE VERFICHE. Sul blitz, disposto dalla Procura di Siena, vi è ancora estremo riserbo, ma si sa che i finanziaeri del comando provinciale di Siena e del nucleo valutario stanno facendo una serie molto accurata di verifiche.

A SIENA E NON SOLO. Le perquisizioni, che stannop andando avanti in queste ore, riguardo anche sedi di società e abitazioni privati di alcuni dei dirigenti Mps a Siena, Roma, Firenze, Mantova, Padova e Milano.

MPS E IL RIBASSO DELLE AZIONI. “Massima collaborazione con gli inquirenti”, garantisce il Monte dei paschi di Siena in una nota. Sempre agito “nel pieno rispetto delle norme e con la massima trasparenza in tutte le operazioni finanziarie compiute in questi mesi”. E ancora: “La procura di Siena sta indagando su un’ipotesi di manipolazione del mercato circa il valore delle azioni di Banca Mps, che tra l’altro nei primi giorni del gennaio 2012 subirono un anomalo ribasso”. 

Il premier Monti a Firenze. E la Lega organizza un sit-in di protesta

E’ oggi il giorno di Mario Monti a Firenze.

MONTI. Il premier è atteso a Palazzo Vecchio per aprire i lavori di “The State of the Union 2012”, la conferenza sullo stato dell’Unione europea. Insieme al capo dell’esecutivo tecnico anche il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso.  Ad aprire la conferenza il sindaco Matteo Renzi e il presidente della Regione Enrico Rossi. La prima sessione dei lavori sarà dedicata al tema “Governance economica per l’Ue”, e prenderanno la parola il vicepresidente della commissione e commissario per gli affari economici e monetari Olli Rehn, l’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti e il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Alle 13 è in programma l’intervento di Mario Monti.

BARROSO. Nel pomeriggio la seconda sessione dei lavori, dedicata al tema “L’Ue in un nuovo mondo” con l’intervento di Barroso. Domani, giovedì 10 maggio, la conferenza si chiuderà con una sessione incentrata sulla politica energetica nell’Ue.

SIT-IN LEGHISTA. E in occasione dell’arrivo del premier in città la Lega Nord ha organizzato un sit-in di protesta, in programma alle 12,30 in piazza della Signoria, davanti al Comune di Firenze, per contestare il Presidente del Consiglio, Mario Monti. Parteciperanno, tra gli altri, i consiglieri regionali Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri, il capogruppo alla Provincia di Firenze, Marco Cordone, e il capogruppo in Comune, Mario Razzanelli.

Scontro con Rossi, la verità di Ljajic: ”Ecco cosa gli ho detto”

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Tutta la verità di Adem Ljajic. Il giocatore serbo si “confessa” a Violachannel.tv, il sito ufficiale della Fiorentina, e racconta la sua versione su quanto avvenuto al minuto 32 di Fiorentina-Novara. Un minuto che resterà nella storia di questa stagione e non solo, un minuto le cui immagini hanno fatto il giro del mondo.

SCUSE. “Prima di tutto chiedo scusa a tutti, società e compagni, per quello che è successo”, ha detto Ljajic nell’intervista rilasciata a Violachannel.tv. “E’ successa una cosa brutta, dopo 30 minuti sono uscito, ho applaudito e ho detto ‘sei un grande mister, bravo così’. Lui mi ha detto parole brutte”.

LE PAROLE. Il racconto di Ljajic va avanti. “Hanno visto tutti cosa è successo. Io voglio chiedere scusa a tutti, tifosi, società e compagni. Non ho detto frasi in serbo a Rossi, ho detto ‘sei un grande, bravo’ e lui mi ha detto parole brutte, mi ha detto ‘sei uno str… ti voglio ammazzare'”.

IN PANCHINA E NELLO SPOGLIATOIO. Il giocatore spiega poi la sue decisione di restare in panchina dopo il fattaccio. “Volevo rimanere con la squadra, volevo vedere cosa succedeva in campo, aspettare fine primo tempo e dopo andarmene. Nello spogliatoio il mister ha buttato la lavagnetta ed è venuto subito da me, ha detto alcune parole a me e io a lui, poi tutto finito, non è succeso più niente”.

I COMPAGNI. “Non ho mai avuto problemi con altri allenatori. Ho visto la partita di Lecce, sono molto contento per la società e per tutti. Ho sentito i compagni, tanti, ho parlato con loro, penso che loro siano con me e questo è importante per me”, ha raccontato Ljajic.

LA PROSSIMA STAGIONE. Ma cosa succederà la prossima stagione? “Io penso sempre alla Fiorentina, ho comprato casa qua, penso che questo sia il mio futuro”. Uno sguardo a questi giorni difficili: “Per me e la mia famiglia è stato difficile. A me dispiace anche per la mia famiglia, loro hanno visto tutto in Serbia ed è molto brutto”.

Lo scontro: Delio Rossi aggredisce Ljajic. La società non lo perdona: tecnico esonerato Guerini nuovo allenatore. Tre mesi di squalifica per Delio Rossi

La versione del mister: Le scuse di Delio: ”Non sono Padre Pio, ma quanti perbenisti..”