giovedì, 24 Luglio 2025
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Primo maggio, musei no-stop a Fiesole

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Mentre a Firenze per la festa dei lavoratori solo alcuni dei musei statali saranno aperti, sul vicino colle etrusco il Comune ha deciso di aprire i battenti delle strutture espositive.

FESTA NELL’ARTE. In occasione del primo maggio i musei comunali di Fiesole saranno accessibili con orario no-stop: sarà possibile visitare il Museo Bandini, l’Area e il Museo Archeologico dalla mattina alle 10 alla sera alle 19. Nessuna variazione d’orario, quindi, rispetto alla normale programmazione.

LE RASSEGNE. Aperte  le mostre in calendario. Fino al 5 giugno nel museo Civico Archeologico è in programma la mostra “Gli Etruschi e il Sacro. Da Fiesole a Sovana”. L’esposizione ha portato a Fiesole per la prima volta alcuni oggetti straordinari: tra questi due statuette in piombo raffiguranti due personaggi di Sovana, Zertur Cecnas e Velia Satnea. Due figure, un uomo e una donna, nude e con le mani legate dietro la schiena, uniche nel loro genere e risalenti al III secolo a.C.

ARTE CONTEMPORANEA. Aperta anche la mostra “Isole del pensiero. Böcklin, de Chirico, Nunziante” ospitata nella Sala del Basolato del Palazzo Comunale (piazza Mino) fino al 19 giugno. L’esposizione raccoglie i dipinti di Arnold Böcklin, di Giorgio de Chirico e Antonio Nunziante, tre grandi artisti rispettivamente dell’800, del ‘900 e degli anni Duemila..

CERAMICHE. Il 1° maggio è possibile visitare anche la mostra “Antonio Manzi, custode di attimi”, che raccoglie a Fiesole (Basilica di Sant’Alessandro), fino al 30 maggio, le grandi ceramiche di Antonio Manzi con cui l’artista ha modificato, in profondità, il modo di concepire la scultura e la decorazione.

 Arte a Firenze? Tutti gli eventi sul CERCAMOSTRE!

Renzi all’attacco contro i sindacati: ‘Siamo agli scioperi su tutto’

 

Ieri sera lo sciopero del Maggio Musicale che provocato il ritardo della prima dell’Aida, domenica prossima la mobilitazione dei lavoratori del commercio, in arrivo c’è anche lo stop dei bus a Firenze. E il sindaco Renzi non butta acqua sul fuoco, anzi va all’attacco, pubblicando sul suo blog una lunga riflessione che farà discutere.

LA NOTA. “Improvvisamente a Firenze siamo agli scioperi su tutto. Nel giro di 24 ore si è proclamato lo sciopero alla Prima del Maggio, poi annunciato lo sciopero alla Pergola, quindi calendarizzato lo sciopero all’Ataf – scrive il primo cittadino – sembra quasi che questa amministrazione sia diventata , all’improvviso, la nemica delle aziende pubbliche. E chi prova a mettere questo strana coincidenza in relazione con le polemiche nazionali sul Primo Maggio pensa male, ovviamente pensa male”.

IL SINDACO VA ALL’ATTACCO. Renzi si dice così costretto “a mettere i puntini sulle i”, in un lungo articolo, che è possibile leggere in forma integrale a questo link.

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Renzi all’attacco: l’articolo integrale

Ecco l’articolo pubblicato questa mattina dal sindaco Matteo Renzi sul suo blog.

Improvvisamente a Firenze siamo agli scioperi su tutto. Nel giro di 24 ore si è proclamato lo sciopero alla Prima del Maggio, poi annunciato lo sciopero alla Pergola, quindi calendarizzato lo sciopero all’Ataf.

Sembra quasi che questa amministrazione sia diventata – all’improvviso – la nemica delle aziende pubbliche. E chi prova a mettere questo strana coincidenza in relazione con le polemiche nazionali sul Primo Maggio pensa male, ovviamente pensa male…

Sono costretto a mettere i puntini sulle i. Non serve a evitare gli scioperi. Ma almeno i fatti parlino in modo chiaro.

I) Ataf. Sono diventato sindaco a fine giugno 2009. Ataf aveva 1430 dipendenti, 13 società partecipate, 450mila euro di compensi per gli amministratori, 12 milioni di euro di perdite e il 25% di evasione tariffaria (gente che non paga i biglietti). Oggi – dopo venti mesi – i dipendenti sono 1320, le società partecipate 8 (ancora troppe!), i compensi degli amministratori quasi dimezzati (260mila euro), il pareggio è stato portato in bilancio per la prima volta dopo decenni, l’evasione tariffaria è scesa al 7%.

Ok, siamo colpevoli, lo sappiamo: non abbiamo assunto cubiste e parenti di sindacalisti, come accaduto altrove. Però continuiamo a non capire perché fanno sciopero.

E se è vero che il Governo taglia e la Regione pure al trasporto pubblico locale (Firenze è la più penalizzata in Toscana: Ataf ha meno 12% di contributo rispetto allo scorso anno), il Comune di Firenze è l’unica istituzione che aumenta i denari per il TPL: due milioni di euro in più appena stanziati per evitare il taglio delle linee forti e notturne.

II) Il Maggio Musicale Fiorentino non va? Certo. Molte cose delle fondazioni lirico e sinfoniche vanno cambiate, lo sappiamo. Lo faremo. Ma perché prendersela con il nuovo management? Forse perché qualcuno ha perso i privilegi del passato? Esempio. Paragoniamo gli incassi delle due Prime. La Prima 2010 incassa 57.000 euro. La Prima 2011 taglia gli omaggi e incassa 204.000 euro. Pagano tutti, a partire dal Sindaco. Questa dirigenza in una sola serata recupera quasi 150.000 euro. Peccato che lo sciopero proclamato dalla CGIL costringerà la Fondazione a un danno economico perché casualmente organizzato in modo tale da far scattere lo straordinario…

III) La Pergola. Il Governo ha chiuso l’ETI. Per evitare che chiudesse anche il Teatro della Pergola, ci siamo fatti avanti. Abbiamo preso la responsabilità del Teatro, insieme all’Ente Cassa di Risparmio, e abbiamo già stanziato i primi 800.000 euro per l’anno 2011. Perché il Comune crede nella cultura e quindi non taglia. E allora perché improvvisamente tutti scioperano contro l’Amministrazione Comunale?

Ho una vaga sensazione. Che qualcuno pensi che le aziende pubbliche si possano governare per aumentare il consenso, come forse accaduto in passato. Le aziende pubbliche, per me, si devono governare per migliorare la qualità della vita dei cittadini, non le agevolazioni di qualche professionista del permesso sindacale.

Se i sindacati fiorentini hanno voglia di confrontarsi con noi sul futuro della città. sono i benvenuti.

Se invece prevale linea di qualche barricadero fuori stagione che pensa di adeguarci alle consuetudini di un tempo che non c’è più, si sappia che hanno sbagliato obiettivo. Mi hanno eletto i cittadini. Se vorranno mi manderanno a casa i cittadini, non un sindacato in cerca di visibilità”.

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La prima dell’Aida, in ritardo di un’ora

60 minuti di ritardo per l’attesissima prima dell’Aida sul palcoscenico del Maggio Musicale Fiorentino. Ieri la Cgil ha proclamato lo sciopero di un’ora, in occasione della serata inaugurale della 74esima edizione.

LA PROTESTA. L’opera è andata in scena alle 20,30 anziché alle 19,30 per la mobilitazione proclamata contro la direzione del teatro.  In attesa della fine dello sciopero, il pubblico è stato intrattenuto da un’intervista-talk show di Zubin Mehta, del regista Ferzan Ozpetek e dal premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti.

RENZI FUORIOSO. Protesta che non è andata giù al sindaco e presidente del cda del Maggio, Matteo Renzi che prima di entrare ha commentato “Autogol. E’ uno sciopero strano: un’ora e scatta lo straordinario e quindi è un danno economico per il teatro. Così si danno la zappa sui piedi”. Il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan, presente in sala, invece non se l’è presa troppo del ritardo: “La mia presenza – ha spiegato ai giornalisti – è il segno dell’attenzione che il ministero presta al Maggio Fiorentino, uno dei grandi avvenimenti culturali del nostro paese”.

APPLAUSI, OZPETEK PROMOSSO. Lo spettacolo, che sanciva l’esordio alla regia teatrale di Ferzan Ozpetek famoso per i suoi lavori sul grande schermo , è stato comunque applauditissimo. In platea molte personalità note, tra cui le famiglie Ferragamo e Gucci, Bruno Vespa con signora.

Fiamme nella mega centrale dei siti, allarme rientrato

Milioni di utenti sono rimasti con il fiato sospeso per ore: da questa notte numerosi siti internet sono rimasti off line, stessa sorte per altrettante caselle di posta elettronica. La causa? Un principio di incendio che si è sviluppato nel quartier generale di Aruba, ad Arezzo. Il timore era quello di una possibile perdita di dati.

INCENDIO NELLA RETE. Le fiamme hanno interessato la zona degli Ups, senza però intaccare i server dove sono conservati i dati di milioni di utenti, siti internet e blog, si è affrettata a precisare la società. Ad Arezzo esiste la server farm principale di Aruba, che si estende su 2mila metri quadrati, capace di contenere fino a 10mila server. A seguito delle fiamme è entrato in azione il sistema antincendio, che ha fatto scattare il blocco dell’energia elettrica. Così milioni di siti sono diventati inaccessibili. Black out anche per tantissime caselle di posta elettronica.

Computer_infiammeIL LAVORO DEI TECNICI. Con la rimozione della polvere prodotta dal rogo, dalla tarda mattinata è iniziato progressivamente il ripristino del servizio e delle tre sale dati: le prime due sono state riattivate intorno alle 13, l’ultima nel pomeriggio. “L’alimentazione è stata ripristinata in tutte le zone delle tre sale dati della web farm di Aruba interessata nella notte a un principio di incendio”, ha comunicato infine la società.

IL COLOSSO DEL WEB. Aruba è una delle principali aziende italiane che offre servizi di web hosting, e-mail e registrazione nomi a dominio. Sono due i data center del gruppo: uno in Repubblica Ceca, l’altro ad Arezzo, sede principale della società.

Vendevano cellulari su E-Bay in nero per centinaia di migliaia di euro

Vendite in nero su “E.bay”  per 604mila euro, in tre anni venduti oltre 5.000 cellulari importati dalla Cina: è quanto scoperto dalla guardia di finanza.

INTERNET POINT. I militari della Compagnia di Empoli hanno recentemente individuato due internet point che, per circa 3 anni, hanno effettuato la vendita di cellulari utilizzando non il tradizionale canale rappresentato dal punto vendita al dettaglio ma il portale internet “E.bay”. Tale attività è stata svolta rigorosamente “in nero”.

PREZZI BASSI. La particolarità del caso – spiegano le fiamme gialle – sta nel fatto che le due ditte hanno venduto cellulari che, pur prodotti da ditte cinesi, riproducono la linea e le caratteristiche dei più diffusi smartphone di recentissima generazione. Il prezzo di vendita è però risultato inferiore circa un quarto – un quinto di quelli delle più note marche in commercio. Le due imprese, in sostanza, hanno intermediato la domanda locale rivolgendosi, grazie alla conoscenza della lingua, al mercato cinese. In 3 anni le due ditte, gestite da 2 donne di etnia cinese (46enne e 25enne), hanno venduto on-line merce per oltre  604mila euro.

5.000 PEZZI. Le Fiamme Gialle di Empoli hanno individuato le due ditte a seguito di un monitoraggio dei flussi commerciali realizzati su portali on-line. I due internet-point nelle varie annualità hanno venduto telefonini sul sito E.bay senza mai emettere alcun documento fiscale. I telefoni sono stati ordinati a società dell’estremo oriente ad un costo di 35/40 euro ciascuno, mentre il prezzo di vendita è stato pari a circa 100/150 euro per cellulare. Il volume complessivo delle vendite è stato molto alto arrivando, nel caso di un internet point, a oltre 1.300 “pezzi” in un anno. Si stima – conslude la Gdf – che i cellulari complessivamente venduti siano stati oltre 5.000.

Will e Kate, luna di miele in Toscana

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Svelato il mistero sulla location dell’ultima parte della luna di miele degli sposini reali William e Kate. Ad ospitarli sarà il noto giornalista Alan Friedman, a Villa Orsetti, in Lucchesia. LEGGI L’ARTICOLO

Debacle della Menarini Fiorentina Waterpolo

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Una sconfitta brutta per la Menarini Fiorentina Waterpolo nella prima sfida di semifinale scudetto. Il Rapallo gioca una gara perfetta vincendo (12-5) e ipotecando la finale. Panchina corta per Gianni De Magistris che ha sofferto molto per l’assenza di Lucia Recupero, squalificata per sette giornate per lo scontro in allenamento avuto con Giulia Bartolini della NGM Mobile Firenze Pallanuoto e che ha avuto l’epilogo proprio alla vigilia della gara contro il Rapallo. Una sentenza che ha falsato la gara sebbene le liguri abbiano dominato senza lasciare mai spazio alle fiorentine apparse abuliche e senza quella volontà di vincere che invece occorre in gare decisive come queste. Devastante la Biancone, tra le liguri, autrice di quattro reti. Bene le quattro ex: la Cotti in gol con una doppietta, l’Abbate e la Frassinetti con una rete a testa e ottima la Gigli tra i pali. Per la Fiorentina doppiette di Lavorini e Lapi e gol della Masi.

La facilità con la quale la squadra di Sinatra ha dominato e vinto lascia presagire una combattuta ed avvincente finale scudetto dove il Rapallo potrebbe regalare una grande emozione ai propri tifosi. La Menarini Fiorentina Waterpolo onorerà la gara di ritorno col Rapallo martedì 3 maggio alle 15 nella piscina di Camogli.

Esplosione a Marrakech: ”Io, seduto in quel bar tre giorni fa”

Quando si parla di Marocco, la prima città che viene in mente è sicuramente Marrakech, il centro vitale e turistico del regno di Mohammed VI. I kamikaze che, secondo le ultime notizie provenienti da Al Arabiya, questa mattina avrebbero seminato terrore e morte nella piazza simbolo di questa città, e di un intero popolo, con molta probabilità volevano colpire la vicinanza del governo all’occidente.

POCHI GIORNI FA. In piazza Djmaa el Fna sono stato pochi giorni fa, ad inizio settimana. E prima di tornare a Fes, dove avevo base, mi sono fermato a sorseggiare un tè alla menta con alcuni amici proprio all’Argana che, con il Cafè de la Paix, ha una delle terrazze più belle della vecchia medina, dove poter ammirare uno tra i luoghi storici e sempre vivi di Marrakech, tra incantatori di serpenti, cantastorie, venditori di pozioni berbere e baracchini dove con pochi dirham si può bere un’ottima spremuta d’arancio. Non sono stato molto a Marrakech, il tempo di salutare persone che non vedevo da un po’, di fare un giro nei souk che sono proprio dietro l’Argana e poi di ristorarsi proprio in quel cafè e su quella terrazza. Una scelta dettata assolutamente dal caso. Un paio d’ore di relax prima di tornare nella Firenze magrebina, a Fes.

MONDO ARABO. La vita nelle medine va avanti sempre allo stesso modo, con gli stessi rituali. Nulla farebbe pensare a situazioni di pericolo, e dire che anche il Marocco sia stato toccato dalla rivoluzione che sta investendo buona parte dei paesi che si affacciano sul Mare Nostrum è sicuramente un’esagerazione. Certo, di manifestazioni ce ne sono state e ce ne sono, ma non come in Tunisia, Egitto, Libia o Siria. Poche persone con pochi cartelli per chiedere più lavoro, salari più adeguati e più democrazia.

TURISMO. Sono tornato in Italia da poche ore e già pensavo al prossimo viaggio, naturalmente in Marocco. La notizia di questo attentato mi ha scosso perché, a questo punto, credo di essere un miracolato. Poteva accadere tre giorni fa e tra le vittime ci sarebbero stati molti italiani – tutti quelli seduti nei tavolini accanto al mio –, me compreso. Chi ha colpito in Djemaa el Fna vorrebbe che questa nazione Nordafricana diventasse una fucina di islamisti radicali, pronti a punire gli infedeli in una logica quasi medievale di guerra santa. Vogliono che Mohammed VI venga isolato dalla comunità internazionale e che i turisti scelgano altre mete, sicuramente non arabe. Fortunatamente però la gente comune non è sulla stessa lunghezza d’onda e ovunque si andrà, da Tangeri a Ouarzazate, da Essaouira a Rabat, tutti condanneranno questi omicidi, senza se e senza ma, che con l’Islam nulla hanno a che fare. Perché i marocchini sanno bene che buona parte dell’economia è retta proprio dal turismo, e se un domani il flusso di visitatori dovesse inspiegabilmente terminare in molti non avrebbero neanche la possibilità di comprarsi un pezzo di pane.

Estate Fiesolana, parata di star. Da Max Gazzè a Dario Fo e Travaglio

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La voce di Max Gazzé e il piano di Giovanni Allevi, le novelle di Boccaccio “rivedute e scorrette” da Dario Fo e Franca Rame, la pungente ironia di Marco Travaglio e il ritorno di Beppe Grillo. Parata di star al Teatro Romano di Fiesole, per l’edizione 2011 dell’Estate Fiesolana.

DOVE E QUANDO. La lunga stagione artistica e musicale di Fiesole si aprirà il 20 giugno con la musica classica e si chiuderà il 2 agosto con le performance orientaleggianti di Dervisci Mevlevi di Konya e Opera Kun. Nel mezzo un programma quantomai ricco di appuntamenti.

CLASSICA. Per quanto riguarda la musica classica, confermati gli spazi nelle chiese, con le esibizioni della Scuola di Musica di Fiesole (20-21-27/06) e dell’Orchestra Giovanile Italiana (13/7). Il 29 giugno, invece, arriva l’Orchestra regionale della Toscana al Teatro Romano, con il Concerto di gala e la lettura di brani da Delitto e Castigo di Dostoevskij.

giovanni_allevi_2STELLE ITALIANE. Il 3 luglio, sempre al Teatro Romano, Max Gazzè farà rivivere i Pink Floyd, con la sua versione di “The Dark Side of the Moon”. Il 12 luglio invece sarà la volta dell’inconfondibile piano di Giovanni Allevi, che porterà l’Alien world tour a Fiesole.

JAZZ. Per Vivere Jazz, dal 6 al 23 luglio, i grandi protagonisti della scena internazionale e i più interessanti artisti italiani si incontrano. Da Stern a Cassandra Wilson, passando per altri interpreti internazionali, come la formazione di Charles Lloyd con Jason Moran, Eric Harland e Reuben Rogers (23/7). Il 20 luglio sarà la volta dell’omaggio a John Coltrane, ideato da uno dei più appassionati esecutori dell’opera del maestro statunitense, Stefano Cantini, con Ares Tavolazzi, Francesco Maccianti e Piero Borri. Non ultimo uno degli artisti rivelazione della nuova generazione di cantanti jazz & swing, Raphael Gualazzi, di ritorno da Sanremo, premiato nella categoria giovani, dalla critica e dalla stampa (14/7).

beppe_grilloGRILLO E TRAVAGLIO. Dalla musica alla satira politica, “Beppe Grillo is back” il 16 luglio al Teatro Romano, mentre il 22 arriva Marco Travaglio, con uno spettacolo che è tutto un work in progress, con la partecipazione di Isabella Ferrari.

DARIO FO. Doppia data, infine, per Dario Fo e la moglie Franca Rame, con il “Boccaccio, riveduto e scorretto”, in scena il 26 e 27 luglio.