giovedì, 17 Luglio 2025
Home Blog Pagina 2573

Sfida all’ultimo piatto tra giovani chef. In palio c’è un contratto di lavoro

Sfida all’ultimo piatto, obiettivo “vincere” un lavoro.

IL CONCORSO. Giovani chef e sommelier (tutti rigorosamente under 19) provenienti da tutta Italia si sfideranno a suon di ‘polli del Valdarno’, ‘cinta senese’ e ‘fagioli zolfini’ per vincere e conquistare un contratto in una struttura alberghiera/ristorativa nel territorio del Valdarno. Si terrà a Figline, all’Istituto Giorgio Vasari, la prima edizione del concorso “Sapori e saperi dell’enogastronomia del Valdarno”, competizione aperta alle scuole di cucina del territorio nazionale e non, che vedrà sfidarsi tra i fornelli e tra i tavoli i ragazzi dell’ultimo biennio degli istituti alberghieri di tutta Italia: da Catania a Gattinara (Vercelli), passando per Pachino (Siracusa), Locri (Reggio Calabria), Vico Equense (Napoli), Chianciano Terme (Siena), Riccione (Rimini), Sant’Elpidio a Mare (Fermo), con la presenza internazionale dei ragazzi della Tecnical School Makarios di Nicosìa (Cipro).

GIOVANI TALENTI. I giovani talenti saranno sottoposti all’attenta valutazione dei membri dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier), dell’AMIRA (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi) e della Federazione italiana cuochi. “I vincitori dei contratti – spiega la Vicepreside dell’ISIS Vasari Francesca Lascialfari – saranno due per gli chef e per i sommelier. Con questo concorso riusciamo a coniugare la formazione dei nostri studenti, con la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti, grazie al sostegno ed al coinvolgimento delle aziende ed al lavoro delle scuole ospiti”. Il concorso enogastronomico “Sapori e saperi nell’enogastronomia del Valdarno”,  promosso dall’Istituto Giorgio Vasari e patrocinato dal Comune di Figline Valdarno e dalla Provincia di Firenze, si concluderà sabato 16, con la partenza delle scuole protagoniste del concorso.

LA FINALE. Le nove scuole finaliste, selezionate su oltre trenta istituti, si sfideranno nelle prove previste dalla manifestazione  cui allievi avranno la possibilità di vincere contratti di lavoro a tempo determinato, nei mesi estivi, presso alcune tra le più prestigiose strutture alberghiere e ristorative  del territorio. E’ opportuno sottolineare la novità di un premio del genere che, oltre ad impegnare direttamente il mondo dell’impresa nelle attività più strettamente didattiche, tende a valorizzare, nei giovani, il lavoro inteso anche  come  elemento  imprescindibile nella formazione di studenti che hanno scelto percorsi scolastici professionalizzanti.

VALDARNO PROTAGONISTA. La manifestazione, oltre alla competizione culinaria, ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza del patrimonio enogastronomico, culturale e turistico del Valdarno Superiore e di valorizzarne i prodotti tipici al fine di riscoprirne origini e tradizioni. Nei giorni della gara  i docenti e gli alunni saranno impegnati anche in visite guidate nei luoghi di interesse storico-artistico della città di Figline e presso aziende vitivinicole della zona. Da anni, inoltre, gli studenti del Vasari sono protagonisti dell’estate valdarnese, accompagnando, anche durante il periodo estivo, i turisti alla scoperta di Figline.

LA PREMIAZIONE. La kermesse avrà il suo momento centrale il 15 aprile con la premiazione dei vincitori presso l’Istituto Giorgio Vasari, cui farà seguito una cena di gala alla quale  parteciperanno, oltre agli ospiti degli istituti alberghieri concorrenti, il direttore dell’USR Toscana, Angela Palamone, rappresentanti istituzionali della Provincia di Firenze e del Comune di Figline e gli sponsor che hanno contribuito all’organizzazione.

Il vero Giotto eccolo qua. Caccia al tesoro in Santa Croce / FOTO

0

 

Dopo oltre cinque anni di restauri, riapre la cappella maggiore della Basilica di Santa Croce. I ponteggi allestiti per i restauri, però, sono stati volutamente lasciati per permettere ai visitatori di “arrampicarsi” e vedere da vicino gli affreschi restaurati. Tra cui è saltato fuori un ritratto di Giotto.

PONTEGGI. Tra i personaggi raffigurati nel ciclo “La leggenda della Croce” di Agnolo Gaddi potrebbe esserci infatti anche il ritratto di Giotto. Per un anno i visitatori più curiosi potranno salire sul ponteggio, a 30 metri di altezza, e cercare di individuare il volto dell’artista, come in una vera e propria caccia al tesoro.

IL MECENATE. Il restauro, cominciato nella primavera del 2005, è stato finanziato per metà dalla donazione di un ricco uomo d’affari giapponese, il signor Tetsuya Kuroda, che ha deciso di investire nell’intervento più di un milione di euro. Una somma equivalente è stata sostenuta dall’Opera di Santa Croce, mentre il Ministero per i Beni artistici e culturali ha contribuito per 285mila euro. I lavori sono stati eseguiti dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

DAL CANTIERE. Siamo saliti sul ponteggio in anteprima, ecco le foto: scoprite da soli qual è il presunto Giotto.

{phocagallery view=category|categoryid=80|limitstart=0|limitcount=0}

Le donne si mettono in difesa. Con un corso

“Imparare a difendersi consapevolmente”: già il titolo racchiude in sé l’obiettivo del corso.

AUTODIFESA. Cioè quello di sensibilizzare un pubblico tutto al femminile sul tema dell’autodifesa, sia da un punto di vista fisico che psicologico. I docenti, il maestro di karate Massimiliano Ferri e la psicologa Caterina Andricciola, ben rappresentano questa doppia connotazione che caratterizza il corso. “Si parte dalle tecniche di respirazione e dalla gestione dell’ansia, che è la prima reazione alla paura, per arrivare alle modalità pratiche di difesa personale – spiega la dottoressa Andricciola – l’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza delle donne sul concetto di aggressione: essere consapevoli dei rischi è infatti il primo passo per non farsi paralizzare dal panico”. Conoscere i tipi di violenza, soprattutto quella “psicologica”, e saper riconoscere gli indicatori di pericolo aiuta insomma una donna a proteggersi in una situazione di aggressione e a trovare dentro di sé le risorse per reagire.

IL CORSO. Il corso è a ingresso libero, in modo da essere accessibile al maggior numero di persone. “Il Quartiere 2 si è dimostrato subito entusiasta verso l’iniziativa e ha offerto i locali a titolo interamente gratuito – continua la dottoressa Andricciola – l’idea è nata da una tentata aggressione a un’amica: da qui l’esigenza di imparare ad attivare tutti quegli strumenti di autodifesa, che come donne abbiamo a disposizione, per trovarsi preparate in una situazione di pericolo.” Non solo, la progettazione del corso è coincisa anche con una storia di violenza domestica vissuta per cinque lunghissimi anni da una giovane toscana. Che ha voluto affidare la sua drammatica vicenda alle pagine del libro “Il cacciatore di anime”, disponibile in tutte le principali librerie online. Libro che certo ha svolto una funzione ispiratrice per il corso, foss’altro perché leggendolo ci si chiede: ma se Lei avesse saputo riconoscere certi campanelli di allarme, sarebbe comunque andata così? E ancora: ma se i suoi cari avessero saputo riconoscere la situazione di pericolo e di bisogno in cui si trocava, sarebbe andata lo stesso così?

“Imparare a difendersi consapevolmente”, mercoledì 20 aprile – ore 21.00, Parterre “Sala dei marmi”. Info al numero 347.2851254.

La ginnastica? Ora si fa col passeggino

Ginnastica con passeggino per neomamme. E’ l’iniziativa, tenuta da istruttori qualificati della palestra Good, in collaborazione con Baby Bazar Firenze quartiere 4 e il negozio di  abbigliamento sportivo Waki (in collaborazione con la commissione sport del Q4), che partirà il prossimo 5 maggio.

L’INIZIATIVA. L’iniziativa è rivolta a tutte le neomamme che hanno voglia di uscire e muoversi un po’, senza per questo lasciare il bambino a casa. Dopo la gravidanza che trasforma il corpo di una donna e tutti gli eventuali piccoli problemi che ci possono essere nel post parto, avere la possibilità di stare all’aperto, con altre mamme, con chi può dare consigli su alimentazione e ginnastica per tornare “quelle di prima”, e senza i sensi di colpa per aver lasciato il figlio a casa per “pensare al proprio fisico”, è sicuramente un’ottima oppoertunità.

OPPORTUNITA’. E il quartiere 4 continu a dimostrarsi molto attento alla salute non solo dei bambini, ma anche delle mamme (anche i corsi alla ludoteca di via Canova/via Chiusi ne sono la testimonianza), e per questo ha deciso di collaborare a questo progetto. Non resta, dunque, che prendere tuta, scarpe da ginnastica e… passeggino. E mettersi sotto con la ginnastica.

Quando l’agricoltura diventa sociale

L’agricoltura e le sue frontiere: quelle economiche, dall’approccio “chilometro zero” al sistema dei gruppi d’acquisto solidali, e quelle sociali come l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Si parlerà di tutto questo domani (venerdì 15 aprile) all’auditorium di Sant’Apollonia di Firenze, in via San Gallo 25, durante il convegno nazionale “Agricoltura sociale: opportunità di sviluppo economico e di inclusione sociale”, organizzato da Legacoopsociali. All’iniziativa, che inizierà alle 9, prenderanno parte rappresentanti delle Istituzioni, esperti del settore e tante cooperative.

COOPERATIVE E AGRICOLTURA. Negli ultimi anni, infatti, diverse cooperative sociali hanno dato avvio ad attività legate al lavoro agricolo ponendosi un duplice obbiettivo: aprirsi nuove strade di sviluppo imprenditoriale e aumentare le opportunità occupazionali per le persone svantaggiate. “Le cooperative sociali – dice Giancarlo Brunato, responsabile della Cooperazione sociale di inserimento lavorativo per Legacoopsociali nazionale – si caratterizzano per un elemento sociale distintivo, e tuttavia comprensivo della mission stessa della cooperazione sociale: l’occupazione di persone svantaggiate, tema non sempre ‘specifico’ del variegatissimo mondo dell’agricoltura sociale”.

IL CONVEGNO. Il convegno è diviso in tre sessioni. Nella prima, dedicata al ruolo della pubblica amministrazione e coordinata da Eleonora Vanni, vicepresidente di Legacoopsociali e responsabile Cooperazione sociale di Legacoop Servizi Toscana, verrà presentato uno studio comparato sulle norme attualmente in vigore e sulle proposte di legge regionali. Subito dopo saranno i rappresentanti istituzionali ad intervenire: per la Regione Toscana parlerà l’assessore all’Agricoltura Gianni Salvadori, per la Basilicata l’assessore Vilma Mazzocco, per l’Emilia-Romagna Mauro Fini del servizio Territorio rurale e attività faunistico-venatorie, agriturismo e multifunzionalità rurale, per il Lazio Paolo Collepardi dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura.

BUFFET… BIOLOGICO. Durante la seconda sessione dei lavori, invece, si affronteranno due temi: “le buone prassi, la filiera sociale, dal biologico all’inserimento lavorativo” e un focus sul mondo delle cooperative sociali impegnate nella produzione agricola nelle terre confiscate alle organizzazioni malavitose. Dopo la pausa pranzo – un buffet rigorosamente biologico – comincerà il terzo momento della giornata: una tavola rotonda tra le organizzazioni che operano nel settore.

Ricercatori precari di tutta Italia unitevi. A Pisa

Ricercatori precari di tutta Italia in assemblea a Pisa.

L’ASSEMBLEA. Dopo aver partecipato alle grandi contestazioni dell’autunno, il Coordinamento precari della ricerca e della didattica dell’Università (CPU) – la principale sigla che rappresenta i ricercatori e i docenti precari in tutta la penisola – ha deciso di convocare a Pisa la sua seconda assemblea nazionale: l’appuntamento è venerdì 15 aprile alle 11 al Polo Carmignani in piazza dei Cavalieri.

RIFLESSIONE. “La riforma Gelmini comincia a far sentire le proprie pesanti conseguenze sul sistema universitario pubblico, ma i precari della ricerca e della didattica continuano a mobilitarsi per rivendicare i propri diritti e difendere l’Università pubblica”, spiega una nota. I principali obiettivi dell’assemblea nazionale sono due: il primo è  promuovere “una sistematica riflessione sulla gravissima situazione che si sta delineando negli atenei italiani dopo l’approvazione della legge Gelmini. I primi a risentirne sono i soggetti più deboli, a partire dai precari: basti ricordare che il mancato varo di decreti attuativi e regolamenti sta letteralmente decimando i ricercatori non strutturati, che a migliaia sono costretti ad abbandonare il loro lavoro per un futile motivo: non sono state attivate le due principali figure contrattuali a tempo determinato previste dalla nuova legge – assegni di ricerca e ricercatori a tempo determinato – quindi è impossibile stipulare tali rapporti di lavoro. Si tratta di una sostanziale espulsione di massa dall’Università di studiosi preparati, sui quali per anni la Repubblica italiana ha investito denaro pubblico; tali ricercatori sono costretti ad espatriare per permettersi di continuare il lavoro di ricerca fin qui svolto”.

CAMPAGNE. Il secondo obiettivo – continua il comunicato dei ricercatori – “è promuovere e sostenere nuove campagne di rivendicazione che consentano a una componente sempre più insostituibile per le attività svolte all’interno delle strutture universitarie, quella dei lavoratori non strutturati della ricerca e della didattica, di uscire dall’oblio nel quale risulta relegata da chi governa il paese e le Università conquistando finalmente elementari diritti e basilari tutele che finora sono stati loro negati, retribuzioni eque per il lavoro svolto (basti ricordare lo scandalo dei contratti di docenza gratuiti), una programmazione razionale del reclutamento che consenta a ciascuno di pianificare la propria vita”.

PISA. Ma perché è stata scelta proprio Pisa come sede dell’assemblea? “Perché l’Università di Pisa è diventata un simbolo per i ricercatori precari di tutta Italia: nell’ateneo toscano i precari sono riusciti – primo caso nella storia italiana – a ottenere la presenza di un proprio rappresentante in seno alla commissione per la riforma dello statuto d’ateneo, una sorta di Costituente prevista dalla legge Gelmini”. L’assemblea nazionale verrà trasmessa su internet in video streaming su http://www.ustream.tv/channel/cpu2011.

Bancomat: attenti alla colla acchiappa soldi

Artigianale, ma semplice, efficace e a base di colla per topi. Ecco lo stratagemma ideato da due malintenzionati per rubare il denaro agli ignari utenti degli sportelli bancomat.

COLLA PIGLIA TUTTO. Il trucco stava tutto in una barretta di alluminio, su cui veniva  spalmata colla per topi. Questa sorta di strumento “acchiappa soldi” veniva poi inserito nella fessura dei bancomat da cui escono le banconote. In questo modo i contanti rimanevano incollati all’interno e i clienti, ignari del fatto, non riuscivano a ritirarli. Gli inventori di questo espediente, due romeni, un uomo e una donna, sono però stati scoperti dai carabinieri di Lucca, finendo in manette.

COLPI IN TRE PROVINCE. I due sono accusati di tutta una serie di furti: gli inquirenti parlano di decine di colpi, messi a segno tra le province di Lucca, Pisa e Pistoia.

Noi puffi siam così, puffiamo pure in 3d

0

 

Anche i piccoli omini blu tentano il grande salto: passare dal piccolo schermo alle sale cinematografiche e lo fanno in 3d. Ecco le prime immagini del trailer italiano.

L’INVASIONE DEGLI OMINI BLU. Risparmiati fino a questo momento dalla macchina ricicla-successi di Hollywood, i puffi saranno protagonisti di un film in arrivo in Toscana (e in Italia) a settembre. Intanto sul web è iniziato a circolare il trailer in italiano, provocando commenti da parte dei navigatori. Il popolo della rete si divide tra i nostalgici del cartoon tv e chi invece è a favore di un passaggio al cinema.

LA TRAMA. Nel film, diretto da Raja Gosnell e realizzato con un mix di riprese dal vivo e animazione, i piccoli abitanti della foresta verranno catapultati nella Grande Mela, nel bel mezzo di Central Park. Anche qui dovranno affrontare il nemico di sempre, Gargamella.

GUARDA IL TRAILER. (da YouTube)

{youtube}I0OsUilxUHE{/youtube}

Cono o coppetta? Torna il Festival più dolce (e più freddo) che c’è

0

Preparate le papille! Sta per tornare il Firenze Gelato Festival: dal 25 al 29 maggio i gusti più ”alla moda” saranno ”assaggiabili” in due delle più belle piazze fiorentine. Per una golosa esperienza 100% made in Italy.

PIAZZA PITTI SI FA PIU’ “DOLCE”. E quest’anno il Festival sbarca anche in Oltrarno, per coinvogere ancora di più cittadini e turisti. Il Villaggio Artigianale sarà infatti allestito in Piazza Pitti, dove i migliori gelatieri artigianali lavoreranno in diretta per il pubblico del Festival.

“AUGURI ITALIA!”, LO DICE ANCHE IL GELATO. Il Villaggio Industriale si conferma invece nella preziosa scenografia di Piazza della Repubblica, che ospiterà le delizie Sammontana, con la possibilità di scoprire i segreti dell’unico vero gelato industriale all’italiana, quest’anno impegnato “a modo suo” nei festeggiamenti per il 150°  anniversario dell’Unità d’Italia.

UN GELATO DA GUINNES. Ma la storia del Paese sarà rappresentata anche dalla presenza di Fabbri 1905, icona dell’eccellenza del Made in Italy nel mondo: sarà l’azienda di Bologna a “firmare”, con i suoi prodotti per il gelato artigianale, tutti i gusti in scena a Firenze. In testa il Gelato da Guinness, una novità a base di Amarena Fabbri presentata a gennaio.

HAPPY HOUR? HAPPY ICE CREAM. Tante le iniziative collaterali: dal convegno inaugurale al programma degli workshop, dalla cena di gala agli eventi di Fuori Festival. E in programma anche numerosi happy hour a base di gelato.

PIU’ TEMPO PER I GOLOSI. Altra novità sarà l’orario allungato: gli stand saranno aperti tutti i giorni dalle 12 alle 24, perché i visitatori abbiano più tempo a disposizione per vivere il Festival in tutte le sue declinazioni.

Tutte le informazioni su www.firenzegelatofestival.it

Il Chianti vola negli States

 

Da Tavarnelle agli Stati Uniti d’America. Le eccellenze enogastronomiche toscane e italiane volano negli States per farsi conoscere da un pubblico di vip e di importanti personalità della vita pubblica, grazie a un’azienda tavarnellina.

TAVOLE D’OLTREOCEANO. Dal Metropolitan Museum di New York a Washington: dieci aziende enogastronomiche tra le migliori dello stivale hanno messo in mostra i loro prodotti in una ventina di appuntamenti tra gennaio e febbraio, serate esclusive organizzate all’interno della campagna di promozione “Italy at your table”. L’iniziativa, al secondo anno di vita, è portata avanti da “Le Baccanti”, tour operator che organizza viaggi di lusso ed eventi eno-gastronomici, con sede a Tavarnelle. Tra le dieci etichette di vino selezionate per questo viaggio-gourmet, che vedrà una tappa a New York nel prossimo mese di giugno, ce ne sono due che provengono dal Chianti: Isole e Olena di Barberino Val d’Elsa e Fontodi di Panzano.

vigneINIZIATIVE DA LECCARSI I BAFFI. Le iniziative organizzate negli Stati Uniti, grazie alla collaborazione di istituzioni e associazioni locali, sono dei veri e propri viaggi attraverso i sapori, il life style e la cultura italiana, condotti dall’enologo Filippo Bartolotta. Sulle tavole d’Oltreoceano arriva non solo il vino, ma anche le produzioni gastronomiche d’eccellenza da altre parti d’Italia, come la cioccolata preparata secondo un’antica ricetta a Ragusa e l’aceto balsamico modenese.

DA LONDRA A TAVARNELLE, IL TURISMO E’ DI LUSSO. L’idea è arrivata dagli stessi ospiti statunitensi, racconta Vanessa Held, socia de “Le Baccanti” americana d’origine ma tavarnellina d’adozione: affascinati dalle bellezze non solo paesaggistiche dell’Italia, hanno lanciato la proposta di una serie di eventi negli States. L’azienda “Le Baccanti”, nata nel 1999 a Londra e approdata a Tavarnelle cinque anni dopo, si rivolge a un pubblico di alto profilo, per cui organizza vacanze su misura: soggiorni, eventi eno-gastronomici e tour.

OSPITI VIP. Tra i suoi clienti figurano nomi di grosso calibro come gli attori Emma Thompson e Dustin Hoffman. “Uno dei settori che sembra risentire meno della recessione è proprio quello legato un target alto – dice Vanessa Held –. L’Italia però non è un Paese che valorizza le proprie imprese ed è un peccato, vista la sua ricchezza”.