sabato, 12 Luglio 2025
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Gestire un’impresa sociale? Si impara all’università

Come realizzare un’impresa sociale? A sostegno di giovani, imprenditori ed amministratori interessati ad un tipo di impresa che produca profitto, ma svolga anche un’attività di utilità sociale, arriva ora lo Yunus Social Business Centre University of Florence.

IL CENTRO. Novità assoluta nel panorama italiano, è il primo accreditato nel nostro Paese dallo Yunus Centre di Dhaka (Bangladesh).

 Avrà lo scopo di diffondere, ma soprattutto di mettere in pratica, le idee dell’economista bengalese Muhammad Yunus. Il Premio Nobel per la pace 2006 è noto, infatti, per essere il fondatore della Grameen Bank, la prima creata per offrire microcredito a chi è privo di mezzi e, di conseguenza, delle garanzie richieste per accedere ai prestiti delle banche tradizionali.
 Lo Yunus Social Business Centre University of Florence (YSBCUF), che avrà sede presso il Polo universitario “Città di Prato”, nasce grazie all’accordo firmato tra il PIN S.c.r.l. Servizi Didattici e Scientifici per l’Università di Firenze e l’omonimo centro bengalese.

IL LAVORO. Il nuovo Centro opererà per divulgare sul territorio toscano le teorie del social business e offrirà supporto strategico a privati ed istituzioni che vogliono metterlo in pratica. Sarà attivo anche in una dimensione internazionale, svolgendo un ruolo di intermediazione tra lo Yunus Centre di Dhaka e i soggetti italiani che intendano mettersi in contatto con queste organizzazioni e i loro partner.
 Il Centro è già impegnato in alcune ricerche finalizzate a fotografare la presenza di imprese sociali ed esperienze di microcredito in Toscana e in uno studio sul rapporto tra social business e cooperazione internazionale.

 Una prima iniziativa formativa è in programma per sabato 7 maggio prossimo: nell’ambito della “Fiera del lavoro” (dal 6 al 7 maggio a Prato), si svolgerà un workshop, aperto al pubblico, dedicato a “Social business, diventare imprenditori sociali”.

GIOVANI. La nascita dello Yunus Social Business Centre University of Florence è il risultato del lavoro di ricerca e consulenza sui temi del Social Business e dell’Impresa Sociale svolto in questi anni da un laboratorio di ricerca-azione sui temi della cooperazione internazionale e del welfare del PIN di Prato (ARCO – Action Research for CO-development) e da una società cooperativa che offre consulenze nel campo dello sviluppo economico locale (LAMA – Development and Cooperation Agency).
 Il forte carattere innovativo del Centro, infine, trova conferma nella scelta di affidare la sua direzione e gestione a due giovani appena trentenni: Enrico Testi, che già dirige il laboratorio di ricerca ARCO, e Marco Tognetti, presidente della società LAMA. Il Comitato etico e scientifico è invece composto da quattro docenti dell’Università di Firenze: Luca Bagnoli del Dipartimento di Scienze aziendali, Nicolò Bellanca, Mario Biggeri e Mauro Lombardi del Dipartimento di Scienze economiche.

Viola a ”porte aperte”. Aspettando il Milan

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Campionato, al Franchi arriva il Milan. Nel prossimo turno di serie A, i viola – reduci dal pareggio di Cesena che ha frenato la rincorsa all’Europa della squadra di Mihajlovic – affronteranno la capolista Milan, rinfrancata dalla vittoria nel derby della scorsa settimana.

LA PARTITA. La partita è in programma nel porsticipo del campionato, domenica 10 aprile alle 20,45. Una partita difficile e importantissima per i viola, che dopo il mezzo passo falso di Cesena non devono perdere altri punti nella corsa all’Europa, obiettivo ancora raggiungibile. La squadra di Mihajlovic si troverà davanti una formazione più che mai lanciata verso la conquista del titolo, dopo il successo nella stracittadina con l’Inter. Un Milan comunque obbligato a vincere, per tenere a distanza il Napoli.

ALLENAMENTO A PORTE APERTE. Insomma, una partita che sicuramente non farà mancare emozioni, e per cui – per i viola – sarà importantissimo l’appoggio del pubblico. Anche per questo motivo, la società viola informa che ”la sessione di allenamento della prima squadra di giovedì 7 aprile si terrà allo Stadio Franchi e sarà aperta al pubblico”. Ai tifosi sarà aperta la Tribuna Maratona. L’apertura dei cancelli avverrà alle 19, mentre alle 19.30 è in programma una partita di allenamento tra Prima Squadra ed Allievi Nazionali. La Fiorentina ricorda al pubblico “che è assolutamente vietato l’ingresso di animali e di bottiglie/contenitori di vetro”.

GILARDINO E MIHAJLOVIC. Sempre giovedì si terrà la conferenza stampa di Alberto Gilardino, ex di turno della partita, mentre sabato 9 aprile, alla vigilia del match, si terrà la consueta conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic.

Auto sbaglia strada e resta incastrata sui binari: ancora un guaio per il tram

Ancora guai per il tram. Questa mattina, la linea 1 è rimasta bloccata per circa 40 minuti, dopo che un’auto era rimasta bloccata sui binari.

ZONA CASCINE. L’episodio è avvenuto nella zona delle Cascine. Un’auto, che usciva dal parcheggio di piazza Vittorio Veneto, ha sbagliato strada ed è entrata in quello che è il percorso del tram. Qui è rimasta incastrata su un cordolo, non riuscendo più a muoversi nè avanti nè indietro.

LINEA BLOCCATA. La tramvia è così rimasta bloccata: la linea è stata interrotta per circa quaranta minuti. Per risolvere la situazione sono dovuti intervenire i vigili e un carro attrezzi, che ha “liberato” la vettura rimasta incastrata e ha dato così la possibilità alla linea 1 del tram di rientrare in funzione.

NAVETTE. Nel frattempo, Gest aveva predisposto un servizio di navette dalla stazione Leopolda, vicino alla zona in cui era avvenuto l’episodio. “Nessuno ci ha avvertiti, poi, prima che arrivassero le navette, il tram è ripartito”, racconta uno dei circa trenta passeggeri rimasti “a terra” in seguito alla vicenda.

L’INCIDENTE DI SABATO SCORSO. L’episodio è avvenuto a pochi giorni di distanza dall’incidente occorso sabato scorso, quando la tramvia era deragliata in seguito allo scontro con un’auto. In quell’occasione si erano registrati 7 feriti e tanta, tanta paura.

La tramvia deraglia: sette feriti / VIDEO E FOTO

”Abolire il divieto di ricostituzione del Partito fascista”, lo chiede anche Totaro

C’è anche il senatore toscano Achille Totaro tra i cofirmatari del disegno di legge costituzionale presentato in Senato da Cristiano De Eccher (Pdl), che chiede l’abolizione della norma della Costituzione che vieta la ”riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.

IL DISEGNO DI LEGGE. Il disegno di legge, che chiede l’eliminazione dalla Costituzione della dodicesima disposizione transitoria e finale, ovvero quella che vieta la riorganizzazione del Pnf (con un testo dal titolo “Abrogazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione”), è stato presentato in Senato da Cristiano De Eccher del Pdl. Cofirmatari sono i tre senatori del Pdl Fabrizio di Stefano, Francesco Bevilacqua e Achille Totaro, e il senatore di Futuro e Libertà Egidio Digilio.

REAZIONI. E, come era ovvio aspettarsi, non sono mancate le reazioni, da una parte e dall’altra.

TOTARO. Achille Totaro è nato il 24 settembre 1965 a Firenze, iniziando una veloce carriera politica: nel ’95 è stato eletto consigliere comunale a Scandicci e a Firenze, nel 2000 è stato eletto consigliere regionale, mentre nel 2006 è stato eletto Senatore della Repubblica ed è componente della XII Commissione “Igiene e Sanità”. Inoltre è membro sostituto del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa. Nell’aprile del 2008 è stato rieletto Senatore della Repubblica ed è stato designato componente effettivo della Commissione Difesa.

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Ritirano la pensione del nonno. Morto da 22 anni

Muore nel 1982, ma la sua pensione viene riscossa fino al 2004.

LA DENUNCIA. La denuncia arriva dall’Inpdap, la vicenda sarebbe avvenuta a FIrenze. Secondo l’istituto di previdenza, la somma ”illecitamente incassata” dopo la morte dell’uomo ammonterebbe a circa 300mila euro.

PATENTE FALSA. Come detto, dopo la morte dell’uomo, avvenuta nel 1982, la sua pensione sarebbe stata incassata fino al 2004, dunque per 22 anni. Il tutto ”grazie” a una patente falsa che avrebbe reso possibile la riscossione della pensione.

LA VICENDA. Secondo l’Inpdap, il pensionato aveva un conto corrente cointestato con il figlio, che avrebbe continuato a percepire le mensilità. Una volta morto il figlio, i soldi sarebbero arrivati a un consulente finanziario attraverso il nipote del pensionato. L’uomo è ora indagato.

Stop a kebab e fast food in centro: Nardella chiede ”consigli”. Su Facebook

“Un piccolo sondaggio per gli amici di FB su fast-food, pizze al taglio, kebab, piadinerie. Ritenete giusto, sbagliato o è per voi indifferente che si preveda un contenimento di queste attività commerciali nel centro storico di Firenze?”.

La domanda appare su Facebook, sul profilo di Dario Nardella, vicesindaco nonché assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze. Nardella ha così voluto sondare le opinioni degli “amici” su un tema finito più volte al centro del dibattito (e non solo a Firenze), ovvero quello della presenza “illimitata” o meno di attività come kebab, fast food e pizzerie al taglio nel cuore cittadino.

E in tanti hanno risposto al “sondaggio” lanciato dal vicesindaco, con le opinioni più disparate. Ancora una volta, sulla “strada” lanciata dal sindaco Matteo Renzi, la giunta fiorentina si dimostra molto, molto attiva sui social network.

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Fare l’amore fa buon sangue. E viceversa

Stasera no caro, ho mal di testa. E invece no, è tutta colpa del sangue. A far luce sulle recondite ragioni del rifiuto di fare l’amore tipicamente femminile ci hanno pensato gli scienziati. E hanno scoperto che sarebbe meglio mangiare più bistecche per stimolare altri appetiti.

POCO SANGUE. Secondo uno studio della Wayne State University di Detroit la ragione dei no starebbe tutta nel sangue: in poche parole poco sangue nelle vene uguale poco desiderio. Per arrivare a questa conclusione, che scagionerebbe molte esponenti del sesso debole dall’accusa di mentire spudoratamente e inventare le scuse più assurde pur di non finire sotto le lenzuola, il dottor Michael Diamond e il suo staff hanno analizzato il comportamento di un gruppo di 26 donne.

PREGIUDIZI. Bando ai pregiudizi, dunque. Meglio rincuorarsi con una bella grigliata e sperare che faccia buon sangue.

Ospedale psichiatrico di Montelupo, chiusura più vicina

“Il necessario percorso di superamento dell’ospedale psichiatrico giudiziario è già avviato, e noi vogliamo accelerarlo. A tal fine risulta prioritario individuare un iter sanitario che consenta a ciascun paziente di costruirsi un futuro, compatibile con il proprio stato di salute e di autonomia. Inoltre è fondamentale raggiungere accordi con le varie Regioni, per agevolare la presa in carico dei cittadini nelle proprie zone di origine”.  Sono le parole dell’assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, che questa mattina ha visitato l’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo. Ad accompagnarla nella visita, Maria Pia Giuffrida, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria della Toscana,  Antonella Tuoni, direttore dell’Opg, Rossana Mori, sindaco di Montelupo, Eugenio Porfido, direttore generale della Asl 11 di Empoli, Franco Scarpa, dirigente dell’unità operativa psichiatria in carcere della Asl 11.

RISTRUTTURAZIONI. Maria Pia Giuffrida ha illustrato all’assessore le ristrutturazioni in atto nella villa medicea, che dalla metà dell”800 ospita l’ospedale psichiatrico giudiziario, ristrutturazioni che accentueranno il ruolo sanitario della struttura. “Proponiamo un patto, un piano comune con le altre Regioni – ha detto ancora l’assessore – Noi continuiamo ad ospitare nella struttura di  Montelupo i pazienti provenienti da altre regioni del bacino interregionale, ma queste si devono  impegnare, al momento delle dimissioni, ad accogliere i propri cittadini in loro strutture e comunità di accoglienza, secondo le necessità terapeutiche individuali.  Questo piano dovrà ovviamente prevedere la necessaria copertura economica”.

PERCORSO. L’assessore ha ribadito la necessità di definire in tempi brevi i contenuti di un percorso sanitario per i  cittadini internati, che coinvolga tutte le professionalità e le strutture socio-sanitarie presenti sul territorio. “E’ giusto – ha sottolineato Maria Pia Giuffrida – che ogni Regione attivi un proprio piano per accogliere i propri pazienti quando vengono dimessi dall´Opg di Montelupo, a partire da questa fase di attuazione della norma”.  “Il 45-60% delle persone che escono di qui  – ha informato Franco Scarpa – vanno in comunità terapeutiche, il 30% al proprio domicilio, gli altri in residenze sociali”.

NUMERI. Attualmente (al 31 marzo 2011) l´Opg di Montelupo ospita 158 persone: 48 toscani, tutti gli altri provenienti da altre regioni, prevalentemente Liguria, Sardegna, Umbria. Molto veloce il turn over: nel 2010 gli ingressi sono stati 142, le uscite 140; nel primo trimestre 2011, 29 gli ingressi, 43 le uscite. Il personale sanitario: 11 psichiatri (di cui 3 dirigenti), 10 medici, 24 infermieri  (10 dipendenti e 14 libero professionisti a convenzione con parcella oraria), 2 tecnici della riabilitazione psichiatrica, 3 educatori, un tecnico di radiologia, 3 operatori sanitari.

OPERATORI SANITARI. L´assessore ha incontrato anche una rappresentanza degli operatori sanitari dell’Opg, che le hanno consegnato un documento scritto in seguito ai recenti  servizi tv, che hanno riportato all´attenzione mediatica la questione Opg. “Riteniamo – si dice tra l’altro nel documento – che il luogo che dovrà accogliere i pazienti e noi stessi debba avere caratteristiche, logistiche e di organizzazione, prevalentemente sanitarie. Gli operatori sanitari non sono contrari al superamento degli Opg, chiedono soltanto che ai loro pazienti venga fornito un luogo di cura, con un’assistenza adeguata”.

Giappone, Zubin Mehta torna a Tokyo

A un mese dal terribile terremoto che ha sconvolto il Giappone (e i piani del Maggio musicale fiorentino che era in tournée), il maestro Zubin Metha torna a Tokyo. Per beneficenza.

CONCERTO. Il maestro del Maggio dirigerà la Nhk symphony orchestra il 10 aprile, in un concerto in favore delle vittime del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone lo scorso marzo. In questi giorni Mehta è impegnato nella tournée del Maggio musicale fiorentino, proseguita in Cina e poi in India dopo la tappa giapponese, interrotta tra le polemiche proprio a causa delle condizioni in cui versava il paese nei giorni del post-terremoto. Il tour si conclude domani a San Pietroburgo. Ma il maestro è pronto a ripartire subito per Tokyo.

POLEMICHE. Durante il drammatico day after del terremoto Zubin Metha era stato uno dei più strenui difensori della scelta di rimanere in Giappone e portare a termine il tour, nonostante il pericolo nucleare. Ferrea anche la soprintendente Colombo, accusata da alcuni coristi anche di minacce. Nel calderone è finito anche il sindaco Matteo Renzi, accusato di aver autorizzato la “ritirata” troppo tardi. La polemica non si è ancora spenta.

In mostra a Fiesole gli Etruschi mai visti

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Riti e maledizioni degli Etruschi per la prima volta in mostra a Fiesole. Inaugura domenica 10 aprile la mostra “Gli Etruschi e il Sacro” e mette sotto i riflettori il rapporto dei nostri avi con il mondo ultraterreno. Che riserva qualche sorpresa.

STATUETTE MISTERIOSE. L’esposizione, curata da Marco De Marco, conservatore dei Musei di Fiesole, e da Lara Arcangeli, responsabile del servizio cultura e turismo del Comune di Sorano, porta a Fiesole per la prima volta alcuni oggetti straordinari: tra questi due statuette in piombo raffiguranti due personaggi di Sovana, Zertur Cecnas e Velia Satnea. Due figure, un uomo e una donna, nude e con le mani legate dietro la schiena, che evocano fascino e mistero. Queste statuette furono deposte nella camera mortuaria in un secondo momento, circa tre secoli dopo che la tomba era stata costruita, e il fatto che le due figure abbiano le mani legate dietro la schiena, le collega verosimilmente ad una maledizione alla quale i due personaggi furono legati.

PERCORSI TEMATICI. “Questa mostra – dichiara il sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato – rappresenta il punto di contatto fra due luoghi importanti per la storia etrusca, Fiesole e Sovana. La sinergia che si è venuta a creare fra Comune di Fiesole, Comune di Sorano, e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana per la realizzazione di questa mostra, rappresenta un nuovo fruttuoso modo di lavorare che, mettendo insieme circuiti museali di zone regionali diverse, dà la possibilità di vedere unite e di offrire al pubblico, per la prima volta, collezioni museali straordinarie, in un circuito che andrà a toccare, in questo caso, i due territori”. Nell’occasione della mostra gli Amici dei Musei di Fiesole effettueranno visite guidate e percorsi tematici. La mostra, aperta fino al 5 giugno, si trasferirà poi a Sovana dal 9 luglio al 15 settembre 2011.