venerdì, 11 Luglio 2025
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Fiamme in aula, studenti evacuati a San Bartolo a Cintoia

E’ scoppiato all’improvviso, per cause ancora da accertare, l’incendio in un magazzino della scuola Marco Polo, a San Bartolo a Cintoia. Erano circa le 10 di questa mattina quando gli studenti del vicino istituto Buontalenti hanno notato le colonne di fumo. Immediata l’evacuazione.

L’INCENDIO. Le fiamme sono partite da un locale attualmente inutilizzato del Marco Polo, situato al piano terra, dove era stata depositata della carta. A scopo precauzionale, per evitare possibili problemi derivanti dal fumo agli studenti che frequentano il Buontalenti, la scuola è stata evacuata. “Proprio alcuni giorni fa – afferma l’assessore provinciale all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica, Giovanni Di Fede – gli studenti del Buontalenti avevano compiuto un’esercitazione antincendio che oggi è tornata utile. Appena dato l’allarme i ragazzi sono usciti dai locali rapidamente e in modo ordinato ”.

LE CAUSE. Sulle possibili cause dell’incendio l’assessore non si è espresso. “Attendiamo la relazione dei tecnici. E’ ovvio che la carta depositata all’interno di un’aula non prende fuoco per autocombustione. Stiamo cercando di capire se qualcuno possa avare innescato l’incendio, anche inavvertitamente, gettando un mozzicone di sigaretta”.

DANNI. “I vigili del fuoco – spiega Di Fede – sono intervenuti in pochi minuti dal momento in cui è stato visto uscire del fumo, e così hanno potuto spengere subito le fiamme evitando che si producessero danni alla struttura o, peggio, alle persone. Già da domani le lezioni potranno riprendere in modo regolare”. L’assessore ha aggiunto anche che “l’amministrazione ha intenzione di recuperare tutto l’edificio a usi scolastici e per questo provvederà a interverrà nei prossimi mesi”.

A piedi nudi nel parco di Pratolino. Gratis

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Il Parco mediceo di Pratolino apre le porte al pubblico. In occasione della settimana della cultura, dal 9 al 17 aprile, la Provincia di Firenze organizza due visite guidate gratuite.

COME E QUANDO. Le visite si svolgeranno il 12 e il 14 aprile dalle ore 10,00 alle ore 13,00 per un numero di 30 partecipanti per ciascuna visita. Ecco gli itinerari.

MARTEDI 12 APRILE. Itinerario Nord- il Parco Vecchio: dalla Cappella alla Villa Demidoff. Cancello d’ingresso (ritrovo), la Locanda (partenza), la Cappella costruita da Bernardo Buontalenti, la tomba della principessa Maria Demidoff, il Gigante dell’Appennino del Giambologna, la fontana di Giove, le mete di Spugna, la Villa Demidoff (ex-Paggeria medicea) con visita al museo del Parco e alla Sala Rossa.

VENERDI 14 APRILE. Itinerario Sud- il Parco Moderno: dalla Cappella al viale degli Zampilli. Cancello d’ingresso (ritrovo), la Locanda (partenza), la Cappella costruita da Bernardo Buontalenti, il Gigante dell’Appennino del Giambologna, la Villa Demidoff (ex-Paggeria medicea) con visita al museo del Parco, la grande Voliera, la grotta del Mugnone, il viale degli Zampilli, la grotta di Cupido.

INFO. Il ritrovo è previsto al cancello d’ingresso del parco a Pratolino, in via Fiorentina 276, quindici minuti prima dell’inizio della visita. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione al numero telefonico 055-40.80.734 (dalle ore 8.30 alle ore 13.00) oppure al numero telefonico 055-40.94.27 (dalle ore 8.30 alle ore 17.00). Consigliato un abbigliamento sportivo con scarpe basse o da trekking.

Si ribalta autotreno sull’A1, code tra Incisa e Valdarno

Code in entrambe le direzioni sull’A1, tra il casello di Incisa-Reggello e quello di Valdarno, a causa di un incidente. Un autotreno si è ribaltato rovesciando blocchi di cemento sull’autostrada e bloccando il traffico.

L’INCIDENTE. L’incidente è avvenuto alle 15.30 circa. Sul luogo sono intervenuti immediatamente il personale della Direzione IV Tronco di Firenze, pattuglie della Polizia Stradale ed i mezzi di soccorso sanitario e meccanico.

CODE. Code in aumento: verso Roma di 3 km tra Incisa-Reggello e Valdarno a ridosso dell’incidente, e di 2 km all’uscita obbligatoria di Incisa-Reggello. In direzione opposta si sono formati 2 km di coda tra Arezzo e Incisa-Reggello.

ALTERNATIVE. Per le brevi percorrenze si consiglia di uscire ad Incisa, seguire per Figline Valdarno, prendere la statale 69 San Giovanni-Montevarchi con rientro a Valdarno; per le lunghe percorrenze uscita a Firenze Certosa, seguire per Siena, prendere il raccordo Siena-Bettolle, la statale 326 e rientrare a Valdichiana. Per le lunghe percorrenze è consigliata la A11 Firenze-Mare, la ss1 via Aurelia e la A12 Roma-Civitavecchia.

INFO. Costanti aggiornamenti su Isoradio 103.3 Fm, rtl 102.5, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network tv infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni è attivo anche il call center Autostrade al numero 840.04.21.21.

Alla Fnac c’è Immanuel Casto, musica v.m. 18

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Adult Music – Un ascolto per adulti colti, così si intitola il nuovo album di Immanuel Casto, che sarà al Centro Commerciale I Gigli domani pomeriggio alle 17.30.

CASTO DIVO. Poliedrico artista 27enne, Immanuel Casto, al secolo Manuel Cuni, è probabilmente il caso più interessante della nuova scena musicale legata al web. Cinque anni di carriera vissuti embrionalmente su Youtube, collezionando milioni di visite grazie a raffinati e alquanto spiazzanti videoclip, e perfezionando un preciso stile musicale da lui definito ‘Porn Groove’. Senza alcun supporto discografico nei negozi o rotazione televisiva, Immanuel Casto ha segnato finora numerosi concerti sold-out nei principali club italiani.

MUSICA VIETATA AI MINORI. “Adult Music” (JLe/Universal), in uscita oggi 5 aprile 2011, rappresenta l’esordio discografico di Immanuel Casto, e contiene in gran parte canzoni inedite in linea con le tematiche affrontate finora dall’artista. L’album e’ stato anticipato dai fortunati singoli “Escort25” e “Crash”, ed e’ accompagnato dal nuovo brano “Revival” in rotazione da questi giorni su radio e tv. La produzione artistica e’ stata affidata a Stefano Maggiore alias Keen, al Beat Studios di Bologna. Per i fan più sfegatati l’appuntamento è domani alle 17.30 alla Fnac dei Gigli.

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La Gioconda? E’ sepolta sotto Sant’Orsola. Ricerche al via

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A 100 anni dal furto della Gioconda dal Louvre potremmo ritrovare la vera Monna Lisa, o meglio ciò che ne resta, proprio nel cuore di Firenze. Partiranno il 27 aprile le ricerche della tomba di Lisa Gherardini Del Giocondo, morta nel 1542 e sepolta, secondo alcuni inediti documenti, proprio sotto Sant’Orsola.

LE RICERCHE. Studiosi, appassionati o semplici curiosi, affascinati dal sorriso e da quegli occhi che sembrano seguire ogni osservatore, non hanno mai smesso di chiedersi chi fosse la modella di Leonardo. Una ricerca che va avanti da quasi 500 anni. E se il Vasari asserisce che si tratta appunto di Lisa Gherardini, moglie del Giocondo, non tutti gli studiosi sono dello stesso parere.

UOMO O DONNA? C’è chi parla di altre dame, chi afferma che si tratta di pura costruzione ideale del genio di Vinci, che avrebbe voluto raffigurare l’archetipo della femminilità, e c’è pure chi si spinge a dire che non si tratterebbe di una donna, ma di un uomo, lo stesso Leonardo. L’ipotesi più accreditata rimane quella della Gherardini, ma per toglierci ogni dubbio dovremmo poterne vedere il volto e confrontarlo con il quadro.

RICOSTRUZIONE FACCIALE. Ecco lo scopo della ricerca: a partire dalle ossa della donna (sempre che vengano trovate e che ci sia la parte più importante, il cranio), gli scienziati sarebbero in grado di ricostruirne il volto in maniera virtuale. Ma prima, appunto, bisogna trovare i resti e accertare che si tratti proprio di Lisa Gherardini.

GEORADAR. Il primo step sarà quello di esaminare accuratamente tutto il sottosuolo del convento di Sant’Orsola. Un esame preliminare è già stato fatto e fa pensare a una cripta sotto la chiesa più piccola delle due ospitate all’interno del complesso (quella di San Francesco). Cripta che sarebbe stata utilizzata, secondo alcuni documenti scritti dalle stesse suore, per seppellire persone esterne al convento (benefattori o parenti di monache, come era il caso della vedova Gherardini). Qui si troverebbe anche la tomba della più celebre modella al mondo. Per trovarla sarà dunque necessario scavare e poi rintracciare la sepoltura giusta.

DNA. Una volta individuato il corpo si passerà alla fase successiva: gli esami istologici per accertarne età, sesso, corporatura e addirittura alimentazione. Ma soprattutto il dna. Questo verrà confrontato con quello dei figli (sepolti alla Santissima Annunziata) e con quello dei parenti in vita (la contessa Gherardini tuttora afferma di essere una discendente). E allora, solo allora, se il confronto darà esito positivo, si passerà all’ultima sorprendente fase.

MONNA LISA SMILE. “La ricostruzione del viso della vera Monna Lisa – assicura Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei beni storici e artistici, che ha dato il via alle ricerche – sarà effettuato da un team internazionale di esperti”. Il costo dell’impresa: solo 12mila euro, finanziati dalla Provincia di Firenze. E se vi state chiedendo come sia possibile risponde lo stesso Vinceti: “Siamo tutti volontari”.

Recensione Album Noemi “RossoNoemi”

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Chi si scoprirà a tratti a pensare sognante al Vasco che fu, non deve preoccuparsi. Noemi infatti ricorda, in questo suo secondo album, la versione femminile del Blasco dei tempi d’oro, ma non solo.

Fra le stelle, stelline, che sono uscite negli ultimi anni dai format canori di successo, come Amici e X Factor, ci sentiamo di dire che la rossa cantante è quella che ad ora sta dimostrando di più.

Già l’anno scorso aveva pubblicato un buon disco di inediti, con collaborazioni importanti come quella con Francesco Bianconi dei Baustelle e quella del duetto di L’amore si odia con Fiorella Mannoia. L’unico difetto riscontrabile era che forse era troppo “italiano”come album per una come Noemi che ama Janis Joplin.

RossoNoemi è la conferma che la ragazza vuole invece esplorare varie vie musicali, non cercando per forza il vincere facile all’italiana. Il disco è stato registrato a Berkley presso la Fantasy Records, prodotto e arrangiato da Corrado Rustici ed è attento al gusto americano, alle sonorità soul e blues che giovano tantissimo alla voce black di Noemi. Inoltre anche quest’album può vantare collaborazioni celebri e di rango, come il già citato Vasco e poi Federico Zampaglione, Diego Mancino, Pacifico.

La seconda prova in studio di Noemi è quindi un disco carico di personalità. Troviamo del groove intenso e delle sonorità che spesso riportano agli anni settanta (come la bellissima copertina – per inciso era da molto che una Major discografica non si prendeva la briga di inventarne una così d’impatto-) cariche di funk e a tratti di dance, per arrivare al soul degli anni Ottanta. Le tracce sono nove e se da una parte sono molto variegate, si ha la sensazione che la cantante non faccia fatica nell’ interagire con così tante e diverse sfaccettature.

Nel dettaglio Up è canzone energica con citazioni dagli anni 70 agli 80, Vuoto a perdere è una bella canzone (finalmente Vasco!) singolo di lancio dell’album, dove “sono diventata grande senza neanche accorgermene” : il grande non è inteso anagraficamente, ma artisticamente.  La ragazza si sta “facendo”.

Manifesto divertente e divertito è Odio tutti i cantati, canzone schietta e diretta, con una traccia rock orecchiabile e scritta dal bravo Diego Mancino. Sospesa, canzone scritta da Noemi, regala un bel crescendo di riff di chitarra in duetto con la sua voce e c’è spazio anche per brani più intimi come Poi inventi il modo, scritta da Federico Zampaglione, con un bel testo e la giusta melodia che la rende assai orecchiabile e intensa.

E brava Noemi! Perchè capisce i propri limiti e dimostra di avere voglia di migliorarsi senza voler fare la star, ma con l’atteggiamento di chi ha tanto da imparare e vuole farlo. Chapeau!

Concerto Noemi a Firenze
8 Aprile
Fnac I Gigli Campi Bisenzio

Scuola toscana: per Targetti “La situazione è grave”

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Due incontri, in palazzo Strozzi Sacrati, per un primo confronto fra Regione, Ufficio Scolastico Regionale (Usr), sindacati ed enti locali sui numeri relativi al contingente organico del personale docente, in Toscana, nelle scuole dell’infanzia e in quelle primarie oltre che per le attività di sostegno. “Due momenti – sottolinea Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all’Istruzione – che confermano non solo una forte preoccupazione, ma anche un’altrettanto forte volontà di trovare soluzioni adeguate per una emergenza che  chiama tutti alla responsabilità”.

“156 SEZIONI SCOPERTE”. “Per le scuole dell’infanzia è confermato il blocco dell’organico e questo vuol dire – spiega Stella Targetti – che 156 sezioni di scuola materna restano scoperte dall’organico statale con uno scostamento fra richieste e disponibilità che ormai si verifica da tre anni”.

“LA SITUAZIONE E’ GRAVE”. Negli scorsi anni la Regione Toscana si era attivata, con sue risorse, salvando la situazione nelle scuole dell’infanzia e venendo incontro ai bisogni di tante famiglie, “ma questa volta – aggiunge Targetti – il contesto è davvero più grave: stiamo cercando di trovare una soluzione e il confronto, in Giunta, è aperto ma non nascondo le difficoltà”.

498 POSTI IN MENO. Per la scuola primaria è confermato un taglio pari a 498 posti ma, nonostante la cifra importante, la tendenza dell’Usr è quella di confermare tutte le sezioni a 40 ore esistenti, senza peraltro vedere un aumento del numero di alunni per classe.

“CI VOGLIONO PIU’ POSTI DI SOSTEGNO”. Per quanto riguarda i posti di sostegno (con una previsione di alunni diversamente abili che si attesta sulle 9.770 unità, in calo rispetto ai 9.961 dell’anno scolastico in corso) l’Usr ha già chiesto al Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) di incrementare il numero degli insegnanti sulla base di quanto, alla Toscana, spetterebbe se davvero fossero rispettati i parametri di organico ex legge Finanziaria 2008. In ballo ci sono 376 posti che è la differenza fra i 2.857 assegnati dal Miur e i 3.233 spettanti sulla Finanziaria 2008.

A 50 anni dal volo di Gagarin una riflessione sull’uomo e lo spazio

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Era il 12 aprile 1961, quando, fra le 9:07 e le 10:20 ora di Mosca, il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin compì, a bordo della navicella Vostok 1, la prima orbita attorno alla terra. Oggi, a 50 anni dal quel primo volo di un essere umano nello spazio, Firenze ospita la riflessione “Dall’uomo nello spazio allo spazio per l’uomo”, al Cnr di Sesto Fiorentino (via Madonna del Piano 10).

QUANDO? L’appuntamento è per il pomeriggio (dalle 14:30 alle 18:30) di martedì 12 aprile, ma questa volta del 2011…

TRE INTERVENTI “SPAZIALI”. Organizzato dal Cnr insieme ad altri soggetti istituzionali e privati, l’incontro ruoterà attorno a tre interventi: l’astronauta italiano Umberto Guidoni (“Un passo fuori”), l’astrofisica Margherita Hack (“Scoperta di nuovi aspetti dell’Universo”), il docente universitario Giorgio Fiocco, già presidente Asi (“Sviluppi dell’attività spaziale”).

LA TAVOLA ROTONDA. Nella seconda parte del pomeriggio è prevista una tavola rotonda dal titolo “Il futuro utilizzo dello spazio”, moderata per Ctotus (Capacità Tecnologica e Operativa della Toscana per l’Utilizzo dello Spazio) da Bruno Carli con Armando Buccheri di Selex Galileo, Mario Cosmo di Agenzia Spaziale Italiana, Guido Levrini di European Space Agency e Alberto Mugnai del Consiglio Nazionale Ricerche.

Immigrati, altri 200 arrivi al porto di Livorno

Arriveranno domani altri 200 migranti provenienti da Lampedusa. L’attracco a Livorno è previsto per la mattina, tra le 9 e le 10. Si tratta della seconda tranche di trasferimenti in Toscana, dopo i circa 300 profughi sbarcati ieri sera e accolti in sette province.

ALLOGGIO. I circa 300 profughi sbarcati ieri a Livorno hanno trovato alloggio tra la notte scorsa e questa mattina nelle strutture (già previste per l’occorrenza) di sette province della Toscana.

ACCOGLIENZA. Dalla Regione fanno sapere che la traversata è stata “serena e tranquilla”. La nave su cui sono arrivati in Toscana, la “Superba”, ha attraccato a Livorno intorno alle 22,30 di ieri, dopo essere salpata da Lampedusa. Le operazioni di imbarco sui pullman si sono svolte tutte a bordo della nave: i trecento migranti – spiega la Regione – per adesso rimarranno in Toscana. Si tratta dei primi migranti che la Regione e i Comuni si sono dichiarati disponibili ad accogliere.

INTERPRETI E FORZE DELL’ORDINE. In Toscana, i profughi saranno accolti in piccole strutture, dodici per adesso, sparse in sette province: Siena, Pistoia, Grosseto, Livorno, Firenze, Pisa ed Arezzo. La Regione ha messo a loro disposizione l’assistenza sanitaria necessaria e la logistica per l’accoglienza. E da oggi , nelle dodici strutture – fa sapere ancora la Regione – arriveranno anche gli assistenti legali e gli interpreti. I luoghi d’accoglienza saranno presidiati dalle forze dell’ordine, in attesa che venga deciso se sarà applicato o meno l’articolo 20 del testo unico sull’immigrazione, invocato anche dal presidente Enrico Rossi: ovvero il permesso di soggiorno temporaneo per sei mesi, per motivi umanitari, che consentirebbe ai migranti di spostarsi a quel punto liberamente sul suolo italiano ma anche di varcare i confini per i ricongiungimenti familiari.

PROTEZIONE CIVILE. E sarà la Protezione civile regionale – in accordo con le prefetture, gli enti locali interessati, l’episcopato toscano  e con le associazioni del volontariato – a coordinare l’organizzazione della loro accoglienza, dopo che il governo nazionale, garantendo al contempo la necessaria copertura finanziaria, ha accolto la proposta avanzata dal presidente della Regione Enrico Rossi di ospitare gli immigrati in piccoli siti diffusi su tutto il territorio.

PROTESTE. Intanto, si registrano ancora proteste a Calambrone, dove prosegue il presidio davanti all’ex ospedale ortopedico che dovrebbe ospitare un centinaio di persone.

In 75 da Lampedusa a Firenze: costituita unità di crisi

Il pane a Siena, le mele a Pistoia: ecco dove si spende meno in Toscana

Una “guida” utile per fare la spesa.

LA RICERCA. E’ quella stilata dal Codacons, che ha reso noti i dati regionali relativi all’indagine sui prezzi condotta dall’associazione insieme al sito www.spesafacile.com, specializzato nella raccolta e nel monitoraggio delle offerte promozionali di supermercati e ipermercati.

OFFERTE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE. La ricerca – spiega Codacons – è stata realizzata prendendo in esame le offerte promozionali della grande distribuzione, analizzando la quasi totalità dei punti vendita presenti in Toscana e in Italia, e considerando un paniere composto da 28 beni, che rappresentano la spesa settimanale tipo di una famiglia media. Nel paniere si trovano generi alimentari come latte, uova, pane, pasta, carne bovina, e beni legati alla persona come sapone, detersivo e dentifricio.

”VINCE” SIENA. Dallo studio emerge come la città della Toscana (e di tutta Italia) più economica sia Siena, mentre quella dove i prezzi risultano più salati è Grosseto. Le divergenze esistenti tra le varie città della regione sotto il profilo dei prezzi al consumo – continua Codacons – incidono pesantemente sui bilanci delle famiglie e sul loro potere d’acquisto, in quanto differenze di pochi euro sulla spesa settimanale equivalgono a differenze di centinaia di euro a fine anno.

PRODOTTI. Scendendo nel dettaglio dei singoli prodotti, dal report di Codacons emerge che la città più conveniente in cui comprare la farina sia Siena (che si aggiudica anche la maggiore convenienza per aranciata, bagnoschiuma, caffè macinato, carta igienica, tonno e pane), mentre è meglio andare ad Arezzo per comprare acqua naturale, crackers, detersivo liquido per lavatrice, pasta di semola, prosciutto cotto e riso. A Firenze è meglio acquistare il parmigiano, a Prato birra, carne di bovino, latte parzialmente scremato, olio e tavolette di cioccolato, a Pistoia burro, mele e uova. E ancora, il prezzo più basso per il dentifricio è a Livorno, per le patate a Massa-Carrara e per la polpa di pomodoro a Grosseto.

PROVINCE. Sul blog del presidente Codacons www.carlorienzi.it è pubblicata inoltre la classifica delle 110 province italiane, ordinate in base alla loro economicità. E sul sito è possibile scoprire quale posizione occupano le città della Toscana.