domenica, 8 Giugno 2025
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”Nemico di classe”, la scuola sbarca a teatro

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Dopo il successo recentemente ottenuto a Brescia e Milano, The Kitchen Company andrà in scena a Firenze dall’ 8 al 12 marzo 2011 al Teatro Puccini con lo spettacolo Nemico di Classe, di Nigel Williams. A 27 anni dalla prima messa in scena italiana, la The Kitchen Company ripropone questo testo duro, difficile ma quanto mai attuale. Si tratta di un testo messo in scena per la prima volta in Italia nel 1983 al Teatro dell’Elfo da Elio De Capitani (con dei giovanissimi Claudio Bisio, Paolo Rossi, Antonio Catania, Riccardo Bini, Sebastiano Filocamo e lo stesso De Capitani) e che oggi Massimo Chiesa e sette giovani attori della The Kitchen Company cercano di riproporre e riattualizzare.

IL PROMO VIDEO (da Youtube)

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LA TRAMA. Nemico di Classe racconta alcune ore di sei ragazzi chiusi dentro un’aula di una scuola di periferia di una grande città. Sono abbandonati, sono isolati dal mondo, sono soli, in attesa dell’arrivo di qualcuno che li possa salvare e introdurre nella vita… ma sono anche loro stessi che vogliono emarginarsi. Sono sei ragazzi isolati in uno spazio ben delimitato che fa emergere con forza le tensioni, le urla, la cattiveria, la violenza unita a una profonda umanità.

SCUOLA. Questi sei giovani sono i ragazzi della V C: indomabile, teppistica, violenta, distruttiva, annoiata, con un’evidente compiacimento per questa loro condizione; una classe dove i banchi sono rovesciati creano delle barricate, i muri imbrattati, un luogo all’interno del quale nessun professore ha potuto resistere. La scuola, al di fuori di quest’aula, prosegue nella sua normalità mentre la V C resta abbandonata a se stessa in attesa di un insegnante che, probabilmente, non arriverà mai: l’azione si svolge in questa attesa. I ragazzi aspettano qualcuno che porti loro la conoscenza di cui hanno bisogno, che non è soltanto quella dei libri, prestabilita, è qualcosa di più e di diverso. È in questa attesa che decidono di organizzarsi e autogestirsi provando a insegnarsi da soli qualcosa che gli sia utile, qualcosa che sia loro.

REALTA’. Uno spettacolo denso che emerge per la sua crudezza di linguaggio e di gesto, per i suoi significati  ma soprattutto per i suoi rimandi a una realtà talmente contemporanea da rendere questo spettacolo quanto mai attuale. Ma questa pièce non comprende solo violenza e rabbia; il tutto è velato da sarcasmo e umorismo capace di far ridere e sorridere lo spettatore; uno spettacolo ricco in grado di creare momenti di tensione, momenti di vuoto, momenti comici e poetici. Uno spettacolo che divertirà il pubblico lasciandolo alla fine senza respiro.

LA COMPAGNIA. The Kitchen Company è la Compagnia teatrale nata dalla volontà di Massimo Chiesa, impresario teatrale che, dopo aver prodotto per 20 anni spettacoli interpretati da artisti prestigiosi come Sergio Castellitto, Stefano Accorsi, Claudia Cardinale, Nancy Brilli, Stefania Sandrelli, Alessandro Gassman, Paolo Villaggio, Claudio Bisio, Luca Barbareschi, Claudia Gerini, Ricky Tognazzi e molti altri, ha deciso di puntare tutto su una quarantina di attori molto giovani e preparati (quasi tutti diplomati all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e con un’età media di 25 anni).

LO SPETTACOLO. Nemico di classe, di Nigel Williams

traduzione di Susanna Basso
scena di Props and Decors
costumi di Isabella Rizza
canzoni e musiche di Vasco Rossi
luci di Raffaele Perin

regia di Massimo Chiesa

Personaggi e interpreti:

Luca Avagliano è Bago
Gabriele Bajo è Spillo
Nicola Nicchi è Iron
Daniele Aureli è Broz
Giovanni Prosperi è Kermit
Carlo Zanotti è Kinder
Marco Zanutto è l’insegnante

Domani si imballano le Poste

Le ex Poste di via del Pratellino finiscono imballate a mò di pacco da spedire. Il primo passo verso la demolizione del mostro verde e ruggine si farà domani alle 15, sotto gli occhi del sindaco. Con un mese di ritardo rispetto alle previsioni.

100 LUOGHI. Domani, in occasione dell’impacchettamento dell’edificio, si terrà la seconda tappa del tour dei 100 luoghi, partito ieri sera da piazza San Jacopino.

AMIANTO. L’operazione di copertura dell’edificio è necessaria alla bonifica dall’amianto. Solo in seguito, quando non ci sarà più pericolo di dispersione delle particelle tossiche, si procederà alla demolizione delle ex Poste.

COVERCIANO. Sabato mattina alle 11, invece, sarà la volta della scuola di Santa Maria a Coverciano, in via Salvi Cristiani. La nuova struttura verrà inaugurata alla presenza di Renzi e dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi. “I fiorentini che vogliono partecipare – dichiara il sindaco nella sua tradizionale e-news – sono i benvenuti. Perché in tempi di crisi della politica coinvolgere, discutere, partecipare, decidere sono strumenti fondamentali per tornare a credere nelle istituzioni. E noi vogliamo provarci, sul serio”.

Ripercorri la storia del “mostro” di via del Pratellino:

Via del Pratellino, inizia la fine delle ex Poste Vecchie Poste addio: saranno demolite

San Jacopino 2012, ecco come sarà – GUARDA LE FOTO

2012, fine dell’Odissea San Jacopino. Cassonetti interrati, rastrelliere per le bici, panchine e tanti alberelli in fiore: la tanto attesa riqualificazione della piazza è alle porte. Si comincia in autunno e si finirà a primavera dell’anno prossimo.

COSTI E TEMPI. Il progetto, presentato ieri sera dal sindaco Matteo Renzi in persona alla prima delle 100 riunioni post-100 luoghi, prevede 8 mesi di lavoro per un costo di 800mila euro.

DETTAGLI. In particolare la nuova piazza avrà alberi ornamentali (ciliegi), rastrelliere per biciclette, panchine, cassonetti interrati ‘intelligenti’, ovvero che non si aprono più una volta colmi e Quadrifoglio potrà monitorarli in tempo reale, nove posti in più per i motorini, una nuova pensilina Ataf. I sensi di marcia rimarranno invariati.

LE FOTO

Guarda com’è e come sarà la piazza.

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LA LETTERA – Lungarno Acciaiuoli e l’ostacolo dei motorini

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Strada e marciapiede troppo stretti per poter ospitare il parcheggio dei motorini: è quanto sostiene un lettore in una lettera che ha inviato alla nostra redazione, insieme ad alcune fotografie. Così che ognuno possa giudicare…

LA LETTERA. Riportamo qui di seguito alcune parti della lettera inviata alla nostra redazione, all’indirizzo redazione@ilreporter.it:

“Ho un piccolo laboratorio e un negozio di argenteria, e anche la mia residenza è in pieno centro storico, in via della Vigna nuova, e pertanto vivo quotidianamente e direttamente a contatto con i tanti turisti, la realtà del centro storico Fiorentino.

La presente vuole  segnalare una irragionevole collocazione di un parcheggio motocicli, segnalazione. Mi sono trovato personalmente ad assistere al transito di una signora tedesca in carrozzina che percorrendo il marciapiede di lungarno Acciaiuoli si è trovata di fronte agli ostacoli dei motocicli parcheggiati (peraltro regolarmente secondo l’irragionevole segnaletica).

Voglio evidenziare che ci troviamo in Lungarno Acciaiuoli all’angolo con Via Dei Tornabuoni,  una collocazione di straordinario pregio monumentale e storico che solo un’irrispettosa inconsapevolezza per non usare termini che sarebbero più idonei, può disporre una cosa simile ostacolando in modo evidente il transito in un luogo di così pregio”.

Luca Sacchi


Dieci cinesi quasi schiavi a Empoli

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Quindici centesimi per fabbricare una scarpa, bagno e zona pranzo tutto insieme, nell’area di lavoro. La polizia ha scoperto a Empoli un giro di manodopera clandestina: 10 cittadini cinesi irregolari costretti a condizioni igienico-sanitarie penose.

DORMITORIO. All’interno del locale la polizia ha inoltre riscontrato violazioni edilizie con la creazione di locali in cartongesso adibiti a dormitorio, cucina e bagni e condizioni igienico-sanitarie precarie con commistione tra zona lavoro e zona pranzo.

A NERO. Gli stranieri hanno confermato agli agenti di lavorare al nero a ritmi incessanti, con retribuzioni da 1 euro a 15 centesimi a calzatura, a secondo del tipo del modello di calzatura prodotta. Il titolare della ditta, un cinese regolare del ’72 è finito in manette per favoreggiamento alla permanenza di cittadini clandestini sul territorio nazionale al fine di trarne profitto e impiego di manodopera clandestina. I locali sono stati sequestrati e i cittadini stranieri irregolari sono stati segnalati per le violazioni inerenti la normativa sull’immigrazione. Attivate le procedure per l’espulsione delle dieci persone.

Multificio autovelox, valanga di ricorsi accolti. Ma ci costano lo stesso

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Autovelox in viale Etruria e viale Lavagnini, è una valanga di ricorsi accolti. Oggi i giudici di pace Agostino Virzì e Sonia Salerno ne hanno accolti un’altra trentina. Il motivo? Quegli autovelox su quelle strade non potevano starci. E così si va avanti a suon di annullamenti. E spese legali, rimborsi…

VIALE ETRURIA. La maggior parte degli annullamenti sono per l’autovelox di viale Etruria (foto da www.aduc.it) con la sua dote di circa 50.000 multe (dati 2010 al 6 ottobre) rispetto alle 150.000 multe autovelox di tutta la città. Ma c’è una novità: il giudice Virzì ha accolto due ricorsi, uno per viale Etruria, l’altro per Lavagnini, adducendo la motivazione che in quelle strade i velox non potevano essere attivati senza agenti accertatori. “L’amministrazione – denuncia l’Aduc – ha fatto carte false, spacciando alcune strade per ciò che non erano, facendosi approvare gli autovelox dal prefetto (che non ha fatto i dovuti controlli…). Quindi gli autovelox di viale Lavagnini e viale Etruria, ma anche – di conseguenza – viale Gramsci, viale Matteotti e via Senese, oltre ad altri validi motivi specifici, sono tutti irregolari, non essendo queste strade classificate come di scorrimento”.

CLASSIFICHE. Le uniche strade considerate di scorrimento, secondo il piano urbano del traffico, sono infatti alcuni tratti di viadotto dell’Indiano, viale Marco Polo e viale XI Agosto. “Le sentenze di accettazione dei ricorsi dei giudici Virzì e Salerno – sottolinea l’Aduc – si aggiungono a quelle che nei giorni scorsi avevano emesso i giudici Alfredo Iorio, Maria Barbara Benvenuti e Simone Bozzi. Nei prossimi giorni gli stessi e altri giudici dovranno nuovamente pronunciarsi”.

SPESE. E così le spese si accumulano, tra corsi e ricorsi, sia a carico dei cittadini che di Palazzo Vecchio (e quindi, di nuovo, dei cittadini). “Ogni ricorso, tra tasse e altro – spiegano dall’Aduc – costa mediamente un importo tra 40 e 70 euro che, anche se viene accolto, non comporta la restituzione di questi soldi. Se poi il cittadino si fa assistere da un avvocato (e in diversi ne abbiamo visti nelle aule dei giudici di via Fattori), c’è anche la parcella di quest’ultimo”. E invece per quanto riguarda la parte pubblica, “ci sono i funzionari del Comune che assistono alle udienze e che, per ogni udienza, hanno preparato memorie che consegnano per l’occasione. Perdendo tutti i ricorsi, il Comune vede sfumare la possibilità di recuperare qualche soldo di questi già spesi con il pagamento della multa e, se c’è un avvocato, il giudice condanna il Comune anche a versare a questi un importo medio di 150 euro”. Che in tempi di crisi farebbe comodo tenersi stretti.

Società e valori a picco concentrati in un ‘Berlusconismo’ autolesionista

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LA TERRA DEI CACHI. Ruby sì, Ruby no, 'la terra dei cachi'. Mentre il 'Berlusconismo' (una sorta di Grande Fratello politico) invade pagine dei media e di tutti programmi televisivi, i giornali e le famiglie, guardiamo cosa succede in Italia. E' arrivato il momento di una riflessione basata non soltanto su un dato politico, ma sul primo dei principi morali e etici. Lasciamo da parte magistrati ed escort. Sara Tommasi è la punta di un iceberg, le base è sommersa nella nostra società. Massimo Sensini, sindaco leghista di Fossalta di Piave, ha proibito a quattro maestre e due bidelle della scuola d’infanzia Il Flauto Magico, di cedere i loro buoni pasto per far mangiare in mensa una bimba di 4 anni figlia di immigrati in difficoltà. Una storia di inciviltà che avrà, purtroppo, pochi plastici da far vedere ma che palesa lo stato del nostro Bel Paese.

SURREALISMO MORALE. Ma la storia si aggrava. Quando maestre e bidelle hanno ufficializzato la loro decisione con una lettera alla direttrice, il sindaco ha risposto che:  “Il personale della scuola non può cedere il proprio pasto senza incorrere in un danno erariale per il Comune di Fossalta di Piave”. Anche a me personalmente, mangiando tantissimo, alle Elementari 'donavano' metà pranzo 3 o 4 bambini. Andrò nel Girone dei Golosi, ora vorrei sapere dove andrà il Sindaco del Comune di Fossaltà di Piave.
Non leggevo una notizia così umiliante dai tempi di Oscar Lancini, sindaco leghista di Adro, che lo scorso aprile aveva escluso dalla mensa della scuola 42 bambini in larga parte figli di immigrati, poi aiutati da un benefattore che aveva estinto il debito con un assegno da 10.000 euro. E anche in questo caso, assestando uno schiaffo morale al pragmatico menefreghismo leghista, qualcuno rimasto anonimo ha pagato di tasca propria tre blocchetti di buoni pasto per far mangiare la piccola.

COSA SIAMO DIVENTATI. Ecco, senza scomodare i diritti dell’infanzia e le convenzioni Onu, non mi pare questo il caso, la domanda è:  quando, esattamente, siamo diventati così cinici? Qualcuno può davvero pensare che vada bene umiliare un bambino nella sua dignità prima ancora che nei bisogni primari, che regola ha violato la piccola bambina?! Quella di nascere povera, solo quella. Quali regole ha violato, invece, il nostro Sindaco, forse quella più importante: la dignità umana.

Mix di farmaci illegali, muore un bimbo cinese di 9 mesi

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Un mix di farmaci illegali con quelli prescritti dai medici dell’ospedale oppure la somministrazione sbagliata delle dosi indicate. Un bimbo cinese di 9 mesi è morto ieri sera all’ospedale di Prato, forse anche a causa di un errore nella traduzione delle prescrizioni.

MEDICINALI. Il neonato, che aveva una gastroenterite, era già morto quando i genitori hanno raggiunto l’ospedale, circa alle 21.30. Ancora da accertare le cause del decesso, probabilmente dovuto a un mix di medicinali illegali assunti insieme a quelli regolarmente prescritti dai medici dell’ospedale o forse in dosi scorrette. Una parte della colpa va senz’altro alle difficoltà comunicative. Forse c’è di mezzo anche l’errore di un mediatore, un conoscente dei genitori, che avrebbe sbagliato a leggere la ricetta. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri. A casa della coppia sono stati trovati alcuni farmaci illegali.

Mi hai espulso? E io ti faccio ingoiare il fischietto!

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Sono 20 mesi di squalifica per il calciatore di Terza categoria Andrea Biondi, giocatore dell’Albereta 72 di Pelago, che, in preda ad uno scatto d’ira, ha tentato di far ingoiare il fischietto all’arbitro che dirigeva la partita.

E IO TI FACCIO INGOIARE IL FISCHIETTO! Il fatto è avvenuto durante la partita Sancat-Albereta 72 (2-2). Il calciatore, dopo essere stato espulso per aver offeso il direttore di gara, e’ detto nella motivazione, ”gli metteva un braccio al collo cercando poi con la mano di spingergli il fischietto in bocca”. Non contento ha poi continuato ad inferire con offese e minacce.

LA SQUALIFICA. In seguito all’accaduto il giudice sportivo ha deciso la squalifica di Biondi per 20 mesi.

Il pieno sì, ma di droga: arrestato un benzinaio

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Il pieno di carburante e… anche di droga. Con l’accusa di rifornire alcuni clienti del distributore di carburante (di cui era dipendente) anche di sostanze stupefacenti, un benzinaio è stato arrestato dai carabinieri.

RIFORNIMENTI. L’episodio è accaduto a Montespertoli. Secondo i militari dell’arma, il giovane benzinaio (di 23 anni) avrebbe appunto rifornito alcuni clienti del distributore non solo di carburante, ma anche di droga.

CONTROLLI. I carabinieri avevano disposto una serie di accertamenti: in seguito a questi hanno controllato un’auto che aveva appena fatto sosta alla stazione di servizio di Montespertoli dove il giovane lavorava, e hanno trovato un piccolo quantitativo di marijuana.

L’ARRESTO. Il giovane è stato quindi perquisito dai militari, che l’hanno trovato in possesso di oltre 100 grammi di marijuana e di  circa 5 grammi di hashish. Il 23enne è quindi stato arrestato.