giovedì, 22 Maggio 2025
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Arte e beneficenza a Montecatini

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Arte e beneficenza a Montecatini Terme. Domani sera i dipinti di Silvia Slitti, insieme alle acconciature di Edi Magnani e le prelibatezze del luogo saranno presentate insieme alla raccolta fondi per la fondazione Tommasino Bacciotti, che da anni si occupa di bambini malati di tuomre curati dall’ospedale Meyer.

L’ARTISTA. Silvia Slitti ha iniziato a dipingere tre anni fa anche se ha sempre amato l’arte e tutto ciò che è strano ed estroso. La sua è una tecnica innovativa e spazia dal dipinto a mano libera fino a dipingere foto riproiettate e disegni astratti, utilizzando materiali particolari come le piume di struzzo, di pavone, polvere di swarowsky, perle e pietre, fiori e rami particolari, tempere metallizzate e colori con effetto volume che creano superifici tridimensionali, resine lucide e malte.

Ha realizzato circa 40 tele, attualmente esposte in una mostra presso il Grand Hotel Imperiale di Forte dei Marmi, incoraggiata in tutto questo dalla amica Direttrice Roberta Bonfanti. Questo successo l’ha portata a voler realizzare un evento nella splendida cornice di Montecatini Terme, evento in cui l’arte si unisce con la bellezza della cura del corpo, l’arte dei capelli, l’arte culinaria.

LA FONDAZIONE BACCIOTTI. La serata sarà anche concentrata sull’aspetto più emotivo, coinvolgendo la Fondazione Tommasino Bacciotti che da sempre aiuta e sostiene i bambini malati di tumore dell’ospedale Meyer di Firenze.

La serata avrà inizio alle ore 21.00, successivamente Gianfranco Monti presenterà la mostra delle opere esposte, sorseggiando un buon cocktail e assaggiando prelibatezze dei migliori artigiani della zona come le famose cialde di Montecatini e il cioccolato Slitti, il tutto accompagnato da musica dal vivo e da ospiti d’eccezione.

Verranno presentate durante la serata le meravigliose acconciature di Edi Magnani alle bellissime Miss Wella Toscana e Miss Cinema. Durante l’evento verrà donato un contributo alla Fondazione Tommasino Bacciotti, ed il divertimento proseguirà fino a tarda notte.

Completata la demolizione della pensilina

Sono finalmente terminati i lavori di demolizione della pensilina progettata dall’architetto Toraldo di Francia ed è stato smantellato ieri pomeriggio il cantiere che dal 9 agosto scorso interessava l’area di fronte alla stazione di Santa Maria Novella.

La pavimentazione in porfido dell’area è stata completamente ripristinata e il marciapiede è stato restituito alla cittadinanza.

LA SODDISFAZIONE DI MATTEI. “Finalmente i fiorentini possono rivedere la stazione di Santa Maria Novella – dice l’assessore al decoro Massimo Mattei – con la prospettiva voluta dall’architetto Michelucci e possono riappropriarsi di una zona della nostra città che nel tempo era diventata luogo di degrado”.

I PARCHEGGI DEI MOTORINI. La fisionomia della stazione cambia, il Sindaco Renzi spiega come: “Non sarà consentito parcheggiare dove si parcheggiava prima, gli 86 posti moto davanti al Mac Donald non ci sono più, lì ci saranno fioriere e quindi quel lembo di ingresso sarà libero dai motorini. Per 86 posti in meno, nella zona adiacente metteremo 100 posti moto in più, 36 in via Alamanni e 62 dal lato opposto, nel piazzale Montelungo, ovvero tra la Fortezza e il binario 16”.

I PARCHEGGI DELLE BICI. “Per le due ruote ciclabili – continua il sindaco – ci sono adesso circa 450 posti bici, non controllati, con parcheggio selvaggio delle due ruote che nel tempo diventano rottami e rimangono lì, causando degrado ed occupando posti necessari, questo fa sì che chi arriva si senta in diritto di poter assicurare il mezzo a sostegni di fortuna”.

“Da 453 che sono, noi aggiungeremo altri 52 posti aumentando del 12% da subito ed entro ottobre ne arriveranno altri 100, 600 posti bici a regime, con pulizia programmata una volta al mese, e chi lascia il mezzo lo troverà asportato”.

Sequestrati oltre 15mila prodotti senza marchio CE

Oltre alla marcatura i prodotti erano tutti sprovvisti della dichiarazione di conformità Ce e delle indicazioni e istruzioni in lingua italiana. La merce è stata trovata in un capannone dell’Osmannoro dove ha sede una società gestita da un cinese, multato per 21.360 euro.

IMBALLAGGIO E VENDITA IN MAGAZZINO. Un giovane cinese 30enne dal 2008 aveva preso in affitto un capannone nella zona dell’Osmannoro e in questo commercializzava un’enorme quantità di apparecchi elettronici ed elettromagnetici tutti ‘Made in China’. Il fabbricato era stato attrezzato per lo stoccaggio.

OLTRE 15.000 OGGETTI SEQUESTRATI. Una zona del capannone era addirittura adibita a zona di vendita al pubblico, con la merce esposta sugli scaffali. Quando le Fiamme Gialle fiorentine hanno fatto irruzione, il magazzino e gli scaffali erano ricolmi di merce completamente priva della marcatura CE, della dichiarazione di conformità CE, nonché delle indicazioni ed istruzioni in lingua italiana.

La merce era venduta a prezzi molto concorrenziali, alcuni oggetti raggiungevano oltre la metà del prezzo di vendita di prodotti regolari. Gli acquirenti erano sia ambulanti che negozianti che poi reimmettevano in consumo gli oggetti a bassissimo costo. Tutta la merce è stata sottoposta a sequestro amministrativo.

“Arbitri, ci vuole più rispetto”

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“Innanzi tutto, nel constatare i ripetuti errori avvenuti a proprio danno in questo inizio di stagione, evidenzia come non sia propria abitudine protestare o lamentarsi per gli errori dei direttori di gara, consapevole che un’esasperazione dei toni non può giovare alla loro serenità.

Il comportamento dei nostri tesserati è stato, in questo, esemplare, anche nelle prime due giornate del nuovo Campionato, benché la squadra abbia subito errori tanto evidenti e per certi versi clamorosi.

Questo atteggiamento di estremo fair-play, educazione e correttezza non deve, però, essere scambiato per debolezza ed accondiscendenza verso una situazione che vede la Fiorentina fortemente penalizzata da parte del mondo arbitrale.

Le incredibili sviste avvenute ai danni della Fiorentina in queste due prime giornate di campionato non hanno bisogno di proteste sguaiate per evidenziarsi in tutta la loro limpidezza.

L’ACF Fiorentina crede pertanto sia giusto, in questa situazione, chiedere al mondo arbitrale maggiore rispetto ed attenzione verso la propria squadra.

Solo così potrà essere mantenuta da parte di tutti quella serenità indispensabile per fare sì che il gioco del calcio sia davvero un divertimento per tutti”.

Dal 1° novembre scatta la rivoluzione della sosta

Ieri la giunta comunale ha approvato, su proposta dell’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei, la delibera che introduce sostanziali modifiche alla attuale disciplina della sosta e dell’accesso al centro storico.

LE MODIFICHE ALLA ZTL. Per quanto riguarda la ZTL, la delibera prevede una diversa disciplina dei settori. Verrà infatti lasciato invariato il settore A e saranno unificati gli altri B, C, D ed E in un unico settore B. Gli autorizzati a questo potranno circolare e sostare ovunque all’interno, senza differenziazioni, ma non nel settore A.

REVISIONE DELLE AUTORIZZAZIONI. Questa riorganizzazione sarà anche l’occasione per una totale e approfondita revisione delle autorizzazioni che scatterà ad anno nuovo. Entro febbraio infatti gli uffici della mobilità dovranno provvedere ad una completa revisione delle regole per l’accesso alla ZTL, individuando delle nuove categorie di autorizzati, e conseguentemente rivedere tutti i permessi attualmente rilasciati.

LE AUTORIMESSE IN CENTRO STORICO. Particolare attenzione dovrà essere dedicata secondo le indicazioni della Giunta ai permessi collegati alle autorimesse private all’interno del centro storico che fanno contare oggi circa 4.000 telepass. Inoltre l’intenzione della giunta è quella di procedere all’ampliamento delle aree pedonali nella zona A e lungo le principali direttrici dei flussi turistici pedonali.

LE MODIFICHE ALLE ZCS. Rivoluzione in arrivo anche per la ZCS. Le attuali quattordici zone saranno ridotte a cinque: una unica intorno alla ZTL, estesa fra i viali di circonvallazione e l’anello ferroviario e comprendente anche l’Oltrarno, e quattro periferiche adiacenti alla prima ritagliate lungo i confini dei quartieri.

L’accorpamento e la maggiore estensione delle zone consentirà prima di tutto una maggiore mobilità dei residenti all’interno dei loro quartieri. I posti riservati ai residenti continueranno ad essere delimitati, come oggi, dalle strisce bianche.

I CONTRASSEGNI  “VIOLA”. La delibera prevede anche la possibilità di riservare un congruo numero di posti all’uso esclusivo dei residenti a titolo oneroso, come previsto dal Codice della strada. Si tratta in sostanza del cosiddetto contrassegno viola, i cui possessori potranno parcheggiare in uno o più posti ad essi riservati previo il pagamento di un abbonamento annuale.

GLI ABBONAMENTI. Altra importante novità è la possibilità, offerta a chiunque, di abbonarsi alla sosta all’interno di una o più ZCS, acquistando un abbonamento mensile od annuale. La possibilità di acquistare l’abbonamento non sarà legata soltanto ad esigenze lavorative con orari prestabiliti come avviene oggi.

L’abbonamento mensile sarà di 50 euro nella ZCS 1 a ridosso del centro storico e di 40 nelle altre e sarà disponibile anche versione annuale con la riduzione di due mensilità.

4.000 POSTI LIBERI NELLE ZCS. Torna inoltre la sosta libera all’interno delle ZCS: infatti circa 4.000 posti nelle zone periferiche non saranno soggetti ad alcuna regolamentazione. L’obiettivo in questo caso è di incentivare l’interscambio con il mezzo pubblico da parte di coloro che provengono da fuori città.

Questa rivoluzione sarà attuata anche attraverso il ricorso a sistemi tecnologici avanzati, con l’uso dispositivi elettronici associati ai contrassegni, che permetteranno una immediata identificazione degli autorizzati e il ricorso ai pagamenti e agli abbonamenti on-line.

In memoriam Jorge Eielson alla Galleria del Palazzo

Giovedì 16 settembre la Galleria del Palazzo-Coveri presenta una selezione di lavori di Román Hernández e Michele Mulas, artisti che, partendo da un’attenta osservazione della realtà, approdano a due diverse e personali forme di astrazione.

Il percorso espositivo si sviluppa sul rapporto che i due artisti hanno intrecciato con la figura di Jorge Eielson, artista, poeta e scrittore di origine peruviana fra le personalità più interessanti della seconda metà del secolo scorso. L’esposizione si conclude idealmente con alcune delle opere che hanno reso celebre Eielson, in cui si evince lo scambio e dialogo continui fra campi del sapere e universi del reale.
In data e ora da concordare ci sarà nella sede della galleria un monologo teatrale di Ivano Malcotti intitolato “Il Gallerista”.
La mostra, organizzata in collaborazione con il Centro Studi Jorge Eielson di Firenze, si sposterà a novembre al museo di Sant’Agostino di Genova.

Román Hernández nasce a Tenerife nel 1963.
Scultore, è Doctor en Bellas Artes e Profesor Titular de Escultura presso la Facultad de Bellas Artes dell’Universidad de La Laguna, Tenerife.
La sua poetica artistica si fonda su una concettualizzazione geometrica in aperto dialogo con gli artisti del XX secolo, lavorando con la materia grezza o, talvolta, interpolandola con vernici, elementi naturali, metalli. Le opere esposte in galleria fanno parte della serie basata sulla mesa (tavola), nata attraverso la lettura di un saggio scritto da Rafael-José Díaz nel quale osservava attentamente “los instantes casi mágicos” vissuti su o intorno a questi oggetti.
I lavori riflettono sulla forma improntata alle linee rette, che l’artista rielabora in una costante ricerca di espressione.
Suoi lavori sono presenti nelle collezioni pubbliche di: Universidad de La Laguna, Ayuntamiento de Los Realejos, Ayuntamiento del Puerto de la Cruz, Caja General de Ahorros de Canarias, Ibercaja Valencia (Spagna), e in quelle private in Germania, Francia, Portogallo, Russia, Venezuela, Argentina, Messico, Cina, Turchia, U.S.A. e Israele.

Michele Mulas. Pittore e scultore, Michele Mulas nasce a Bari Sardo (NU) nel 1936.
Nel 1960 incontra a Roma Jorge Eielson e inizia fra i due artisti quel “dialogo infinito” in cui amicizia e ricerca artistica si intrecciano e si compenetrano lungo l’arco delle loro vite.
Tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70 i due artisti cambiano spesso residenza, tra Parigi e varie città italiane, stabilendosi definitivamente a Milano dalla fine degli anni ’70.
L’opera di Mulas è stata definita da Eielson come “l’estremo frutto di una ricchissima e antica cultura”, espressione di quel mondo arcaico che fonda la propria essenza nei profumi e negli scorci del Mediterraneo. Il pittore e scultore di origine ogliastrina raggiunse un raro equilibrio tra immagini attuali e contenuto arcaico”; “tutta la grazia ed il rigore della sua opera riposa nella visione di questo suo mondo verginale e senza tempo”. Le opere esposte suggeriscono il molteplice percorso e la grande capacità di sintesi dell’ultima produzione dell’artista.
Dopo aver lottato con determinazione e toccante serenità contro una grave forma di leucemia, Mulas muore il 19 dicembre 2002.

Testimone di un’assenza. In memoriam Jorge Eielson
Artisti: Román Hernández, scultore. Michele Mulas, pittore.
Ideazione e cura: Galleria del Palazzo in collaborazione con il Centro Studi Eielson di Firenze
Evento collaterale: “Il Gallerista” monologo teatrale di Ivano Malcotti
Organizzazione e allestimento: Francesco Dama
Sede: Galleria del Palazzo Coveri – 19 Lungarno Guicciardini Firenze
Inaugurazione: 16 settembre 2010 ore 18.30
Periodo: 16 settembre – 22 ottobre 2010
Orario: da martedì a sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00
Tel. 055 281044

Nicoletta Curradi

L’auto intralcia il bus? Ataf chiede i danni

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L’Ataf dichiara guerra agli automobilisti indisciplinati, colpevoli di intralciare lo svolgimento del servizio parcheggiando in maniera irregolare. Dopo l’ennesimo episodio, che ha costretto gli autisti a effettuare una deviazione di percorso per più di un’ora, l’Ataf ha lanciato la propria battaglia: chi ostacola i bus pagherà i danni all’azienda di trasporto pubblico.

DEVIAZIONE FORZATA. L’ultimo eclatante episodio risale al 9 settembre, quando, dalle ore 6.45 alle ore 8, i bus sono rimasti bloccati a causa di alcune auto in sosta in via Redi angolo via Toselli. È stato così necessario mettere in atto la deviazione “Maragliano-Boccherini-Gagliano-Verracini” dalle 6.45 fino alle 8, mentre un bus della linea 18 è rimasto bloccato fino al completamento delle rimozioni. Sul posto è intervenuta la polizia municipale che ha provveduto a sanzionare e rimuovere una Toyota Yaris e una Fiat 500. Lo stop alla circolazione è durato un’’ora e 15 minuti e il bus bloccato è tornato in servizio alle ore 8.18 al Cimitero di Sesto Fiorentino direzione Cascine. Ora, ai  proprietari di queste due vetture, Ataf  richiederà il risarcimento danni.

CHI OSTACOLA PAGA. Il provvedimento è destinato a ripetersi, “nei confronti degli automobilisti che, contravvenendo alle norme della sosta, causano l’’interruzione del servizio pubblico di trasporto urbano, con conseguente “salto corsa” o, comunque, mancato rispetto della puntualità”, spiega il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi. L’azienda di trasporto pubblico chiede pertanto che gli indisciplinati “vengano perseguiti penalmente – continua Bonaccorsi – per creare un deterrente a questo comportamento e ottenere il risarcimento del danno economico sofferto””.

I PRECEDENTI. A proposito esiste una consolidata giurisprudenza, che fa riferimento in particolare alle città di Milano, Roma e Torino. Il danno da intralcio rientra nella fattispecie di cui all’art. 2054 Cod. Civ (il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno). Possono inoltre venire in evidenza, dal punto di vista legale, altre due ipotesi criminose: il delitto previsto e punito dall’art. 340 cod. pen. – interruzione di un servizio pubblico – e la fattispecie descritta dall’art. 1 D.Lgs. 22/1/1948 n. 66 – blocco stradale – teso a garantire la libera circolazione dei cittadini sul territorio.

Prato, la carica dei donatori di sangue dagli occhi a mandorla

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I donatori di sangue pratesi scarseggiano, ma la comunità asiatica fa sentire sempre di più il suo contributo. Conta di raggiungere quota 5mila donatori entro due anni l’associazione “China-Italy Consulting”, attiva a Prato, nel cuore di una delle più ampie comunità cinesi del Paese. L’integrazione passa anche da qui.

UN CASO UNICO. L’associazione, che conta anche alcuni cittadini di Prato, raggruppa 150 iscritti, la maggior parte di origine cinese: un caso unico nel Paese. “Quasi tutti donano il sangue regolarmente – assicura Alfredo Murroni, responsabile dell’iniziativa – Ma entro due anni tenteremo di raggiungere quota 5 mila iscritti”. Per il momento la sede è quella di via Cadamosto.

ABITUDINE ASIATICA. L’idea è nata dalla constatazione che in Cina, donare sangue è una prassi comune. Da qui il lancio dell’associazione, con una sua peculiarità cinese, “che – continua Murroni – dimostra una volontà specifica più forte di contribuire a un gesto come quello di donare sangue, come forma di condivisione con la comunità locale. Abbiamo avuto anche l’incoraggiamento dell’Asl: i donatori pratesi di sangue del resto scarseggiano sempre più”.

Tagli alla scuola, a Sollicciano 6 classi cancellate

“A causa dei tagli decisi dal Governo, quest’anno al carcere di Sollicciano ci saranno 6 classi in meno per le Superiori. Sarà attivata soltanto una 5^, tra l’altro a metà tra tecnico e professionale. Ciò significa che il prossimo anno, a conclusione del ciclo, l’istruzione Superiore sparirà del tutto da Sollicciano. E’ un fatto incredibile e gravissimo che non accettiamo: l’istruzione carceraria si è sempre fatta, fin dai tempi dello Statuto albertino”.

LA RABBIA DELL’ASSESSORE. Con queste parole Giovanni Di Fede, assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Firenze, è intervenuto nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina all’interno del carcere circondariale fiorentino, alla presenza del direttore della struttura carceraria Oreste Cacurri e del responsabile dell’area pedagogica Gianfranco Politi.

PRIMA VOLTA CHE SI NEGA L’ISTRUZIONE IN CARCERE. “Per la prima volta – ha aggiunto l’Assessore provinciale – A Sollicciano viene negata una opportunità di reinserimento sociale prevista dall’articolo 27 della Costituzione: come si può tendere alla rieducazione del condannato se non è più possibile fare educazione nelle carceri?”

UN CENTINAIO I DETENUTI PRIVATI DELL’ISTRUZIONE. Secondo quanto indicato dall’assessore Di Fede saranno circa un centinaio i detenuti di Sollicciano – di cui 25 nuovi iscritti alla prima classe – che non potranno più usufruire dell’educazione scolastica.

“Inoltre – conferma Di Fede – abbiamo ricevuto anche richieste di materiali e di strumenti didattici da parte del direttore del carcere di Sollicciano, a cui sicuramente faremo fronte”.

6 CLASSI CANCELLATE. Per il direttore del carcere, Oreste Cacurri “La cancellazione di 6 classi delle Superiori diventa anche una questione di sicurezza all’interno di un carcere che ha tutti i problemi legati all’eccessivo affollamento della struttura”.

“A oggi – prosegue il direttore – ospitiamo 1013 detenuti, più del doppio di quanto previsto. La scuola, oltre a garantire la possibilità di istruzione, era anche un modo per allentare le inevitabili tensioni interne alla popolazione carceraria. Se si toglie anche questa possibilità, la situazione si fa davvero difficile”.

Regione, niente nuove tasse, tagli ai Cda

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Un “buco” da 350 milioni di euro quello con cui dovrà avere a che fare la Regione Toscana a causa dei tagli decisi dal Governo. Ma il bilancio non verrà ripianato con aumenti su Irpef e Irap, che rimangono le più basse in Italia, parola del governatore Enrico Rossi.

TAGLI ALLA CONVEGNISTICA. La Regione si appresta perciò a mettere in atto una serie di provvedimenti diretti al contenimento della spesa. “Nei giorni scorsi abbiamo cancellato spese per oltre 5 milioni di euro in convegni della sanità – ha ricordato il presidente – E certo questa è una misura che è stata accolta con favore. Però gli studi dimostrano che per ogni euro investito in convegnistica ne ritornano sei in un indotto, legato per esempio alle attività alberghiere e commerciali. Visto da questo punto di vista, in realtà questi sono 30 milioni di euro che non arriveranno all’economia toscana”.

MENO SOLDI AI CDA. Anche i vari consigli di amministrazione subiranno una pesante sforbiciata. “Tagliare le indennità per i membri dei vari consigli di amministrazione, introducendo al loro posto un gettone di presenza di 30 euro, è una scelta opportuna, che risponde anche a un bisogno di rinnovato spirito di servizio civile – ha spiegato Rossi – E una misura del genere ci consentirà di recuperare anche un 10% dei tagli previsti dalla Tremonti, così come si prevede per le amministrazioni che introducono effettive misure di risparmio”.

TURN OVER. “Un’altra trentina di milioni li potremo risparmiare attraverso provvedimenti nazionali che nessuno può negare che siano pesanti e dolorosi – aggiunge Rossi – quali quelli sul turn over, sui lavoratori a tempo determinato e sul blocco degli stipendi pubblici. E anche tutto questo avrà sicuramente effetti recessivi. Ma con tutto questo siamo lontani ancora anni luce dalle risorse che sarebbe necessario reperire”.

UNA LEGGE “SUBDOLA”. “La Tremonti è particolarmente subdola – dichiara Rossi –  perché non impone nuove tasse, ma di fatto costringe le Regioni a imporle. È una trappola in cui non vogliamo cadere. Basterebbe aumentare l’addizionale Irpef dello 0,5% per recuperare 150 milioni, ma alla fine a pagare sarebbero sempre i soliti”. Ma in un momento come questo, in cui la crisi continua a mordere forte, “il governo regionale non intende aumentare le tasse” conclude il presidente della Regione.