lunedì, 18 Agosto 2025
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Verso la Slovacchia: Montolivo sì, Gila in forse. E Bolatti sorride

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Montolivo sì, Gilardino “nì”. Sono queste le indicazioni emerse negli ultimi allenamenti dell’Italia del ct Lippi, in vista della partita decisiva per il passaggio agli ottavi di finale, in programma giovedì 24 giugno alle 16 contro la Slovacchia. Gara diventata decisiva dopo i due pareggi degli azzurri nelle precedenti partite: alla formazione di Lippi potrebbe bastare anche un pareggio (ma dovrebbe però attendere il risultato dell’altra gara, quella tra Paraguay e Nuova Zelanda, per conoscere il suo destino) ma con una vittoria sarebbe certa del passaggio del turno, anche se la prima posizione non è garantita.

Per quanto riguarda i violazzurri Montolivo e Gilardino, il centrocampista è sempre più sicuro del posto. Le buonissime prestazioni offerte nelle prime due partite sembrano aver convinto definitivamente Lippi, che contro la Slovacchia dovrebbe schierare il capitano viola in un centrocampo a 3 con De Rossi (sicuro) e Gattuso (che farebbe così il suo esordio al Mondiale). Ma, quali che siano i suoi compagni di reparto, il posto per Montolivo sembra assicurato.

Diversa la situazione di Gilardino, rimasto a bocca asciutta (come tutti i suoi compagni di reparto, eccezion fatta per Iaquinta andato a segno su calcio di rigore) nelle prime due gare del Mondiale. Lippi sceglierà proprio alla fine chi mandare in campo tra lui e Pazzini come punta centrale nel tridente che il commissario tecnico sembra intenzionato a schierare.

Intanto, per due viola alle prese con le difficoltà per il passaggio del turno, ce n’è uno che già sorride: è l’argentino Bolatti, ieri in campo per tutti i 90 minuti (e anche molto vicino al gol) nella partita vinta 2-0 dalla squadra di Maradona sulla Grecia. L’Argentina ha staccato il biglietto per gli ottavi di finale a punteggio pieno: incontrerà il Messico.

Santa Maria del Carmine, finito il restauro

I lavori, spiegano i tecnici, hanno riguardato il completo restauro della facciata, comprensivo anche della croce sulla sommità, la pulitura completa delle superfici lapidee, l’asportazione delle vecchie stuccature fra i conci dove eseguite con malta cementizia, l’esecuzione di nuove stuccature con malta di calce aerea, il trattamento di consolidamento e protezione delle pietre di facciata e dei cornicioni, il rifacimento completo dell’infisso in metallo posto a protezione della vetrata storica decorata, e la tinteggiatura delle parti intonacate ai lati dell’ingresso principale.

I tecnici hanno completamente restaurato anche il portone in legno, con sverzatura delle assi e trattamento a cera. Hanno concluso i lavori il rifacimento completo di porzione della copertura del tetto del convento che confina con l’Albergo Popolare, e il restauro della facciata absidale, vicina al giardino del convento.

Presentato il rapporto Irpet-Unioncamere sulla Toscana

Dal punto di vista settoriale le difficoltà, pur estese alla maggior parte dei comparti, si sono concentrate soprattutto sull’industria ed in modo particolare su quella manifatturiera che, nel 2009, ha visto un calo della produzione di oltre il 17%, con punte particolarmente gravi per i comparti della moda e della meccanica nei quali i cali produttivi hanno superato il 20%. Il settore delle costruzioni, dopo un biennio di contrazione della propria attività, ha ulteriormente aggravato la propria posizione realizzando un calo del 7%. Anche per l’agricoltura il 2009 è stato un anno negativo con un calo della produzione lorda del 9,6%, determinato congiuntamente dalla riduzione delle quantità prodotte e dalla diminuzione dei prezzi.

La diffusione della crisi al mercato interno ha colpito anche il terziario. Sono soprattutto i servizi market ad avere avvertito le conseguenze più pesanti del calo della domanda interna, in modo particolare il commercio che vede una riduzione della propria produzione di oltre il 9%.

La tanto agognata ripresa dovrebbe affacciarsi anche per la Toscana nel 2010, seppur con una crescita davvero modesta (+0,7%). In realtà il 2010 potrebbe configurarsi solo come l’anno in cui si arresta la recessione, dopo una caduta del PIL che nel 2009 ha raggiunto il 5%, mentre per una ripresa davvero tangibile dovremo probabilmente aspettare il 2011. Certamente ciò che accadrà di qui a tre anni dipenderà anche da come i governi imposteranno la exit strategy dalla crisi, visto che gli interventi pubblici attuati fino ad ora sono andati ad aggravare il debito pubblico. L’ipotesi più probabile è quella di una crescita che si attesti intorno all’ 1,2-1,3% nei prossimi 3-4 anni, per poi calare al di sotto dell’1% negli anni successivi.

Su questo scenario gia di per sé non esaltante, si sono addensate le nubi dovute al rischio default della Grecia e di altri paesi dell’area euro. Lo spettro di un contagio della situazione greca, unito alle drastiche misure di risanamento dei conti pubblici messe in atto dai governi europei, portano a pensare che lo scenario fin’ora descritto sia ancora troppo ottimistico; di certo la ripresa dovrà poggiare sulla capacità di esportare più che sulla domanda interna.

Il nuovo ciclo espansivo della domanda mondiale coinvolgerà anche le esportazioni della Toscana, in particolare il comparto manifatturiero che tornerà finalmente a crescere. Più lenta sarà invece la ripresa del settore edilizio che solo nel 2012 potrebbe tornare in terreno positivo (+0,3%).

Seppure su ritmi piuttosto contenuti, anche il terziario market vedrà dei miglioramenti, mentre per i servizi non market (pubblici) si prevede una sostanziale stagnazione a causa delle ferree politiche di controllo della spesa.

Il mercato del lavoro continuerà a soffrire
E’ noto come la caduta della produzione abbia pesantemente colpito la domanda di lavoro. Tuttavia, anche una volta superata la crisi, sarà difficile un ritorno ai livelli occupazionali del 2007 prima di qualche anno. Perché se è vero che la ripresa potrà essere trainata dalle esportazioni, queste saranno legate ad un recupero di competitività del sistema produttivo attraverso un aumento di produttività non solo dell’intera filiera esportatrice, ma anche del sistema pubblico e privato nel suo complesso. La domanda di input di lavoro, si è ridotta di circa 35 mila unità nel 2009 e potrebbe perderne altre 35 mila nel corso del 2010, giungendo complessivamente a circa 80 mila unità di lavoro in meno dai massimi del 2007. A questo si aggiunga che, nonostante il massiccio ricorso alla cassa integrazione, la disoccupazione potrebbe superare la soglia del 7% già entro il 2010.

Le strategie di crescita

Per agganciare le nostre esportazioni alla crescita globale il nostro commercio con l’estero dovrà inserirsi nei nuovi mercati in espansione dell’Asia e dell’America Latina, nei quali le imprese toscane troveranno una concorrenza aspra e crescente. Anche per questi motivi appare urgente un ritorno alla crescita della produttività del lavoro e del capitale, privilegiando le attività ad alto valore aggiunto.

L’importanza del settore manifatturiero
La necessità primaria è quella di attivare per la Toscana un percorso di rafforzamento del settore manifatturiero, attraverso la rimozione di vincoli burocratici, favorendo la nascita di nuove imprese e la crescita di quelle esistenti che possa fare da volano anche alla crescita della parte più avanzata del terziario.

Riaperto il Tepidarium, al volo delle farfalle

Veder nascere una farfalla, ammirarne il suo volo magico e leggiadro, assistere a uno dei più incredibili miracoli della natura come la metamorfosi del bruco, godere lo spettacolo variopinto del volteggiare delle Morpho blu, della farfalla Monarca e di altre specie rarissime. Da oggi (e fino al 10 settembre) questo e altro ancora sarà possibile al Tepidarium del Roster, la serra più grande d’Italia costruita a Firenze nella seconda metà dell’800 al Giardino dell’Orticoltura (ingresso via Vittorio Emanuele 4), che riapre al pubblico con un evento eccezionale – “Un tè con le farfalle” – ospitando una oasi faunistica nel suo interno con centinaia di farfalle tropicali.

Alla cerimonia inaugurale di ieri hanno partecipato il sindaco Matteo Renzi, l’assessore all’ambiente Stefania Saccardi, l’autore Fabio Di Gioia, l’entomologo Enzo Moretto e il presidente regionale degli Amici della Terra Sergio Gatteschi. L’evento ideato per Drops Comunicazione dagli autori Fabio Di Gioia, Antonella Lollobattista e lo scenografo televisivo Roberto Ciambrone, con la collaborazione della Direzione Ambiente del Comune di Firenze, di “La Scenografia International”, “Butterfly Arc” di Montegrotto Terme, “Esapolis”, dell’Associazione Amici della Terra e dell’Associazione “Cultura è”, è alla seconda edizione dopo il successo di pubblico ottenuto a Roma nell’Uccelliera della Galleria Borghese nella scorsa primavera.

“C’è intelligenza e fantasia dietro a questo progetto – ha detto il sindaco Renzi -. Il Giardino dell’Orticoltura è di per sé un luogo magico, il tepidarium lo è ancora di più. Grazie a coloro che sono riusciti a realizzare questa suggestione straordinariamente bella. Sono certo che Firenze saprà apprezzare e vorrà e conoscere e capire questa nuova realtà che abbiamo a disposizione fino a settembre”. Grazie a nome di Firenze agli organizzatori che sono riusciti a ultimare i lavori in così breve tempo – ha aggiunto l’assessore Saccardi -. Questa iniziativa è una vera e propria oasi nel centro di Firenze e mi auguro che possa essere visitata da tante persone. E’ la cosa più bella da quando sono assessore”.

Il magnifico spazio interno della serra, rivisitato e adattato con piante e fiori all’habitat di meravigliose farfalle tropicali è pronto ad accogliere uno degli spettacoli più affascinanti della natura. Il pubblico sarà accolto da biologi e entomologi che forniranno informazioni sulla vita delle farfalle, mentre il “Bar delle Farfalle” servirà tra le altre cose una selezione dei tè più pregiati in tazze di porcellana finissima concesse per l’occasione da Richard Ginori di Firenze. In occasione di questo evento il Tepidarium rinasce e diventa un vero giardino delle fiabe, un luogo incantato dove imparare tanto e trascorrere anche momenti di relax, dove leggere, sorseggiare un tè e parlare col sorriso sulle labbra mentre le più belle farfalle del mondo volteggiano libere. Un luogo ideale e sorprendente dove esporre, organizzare iniziative culturali e naturalistiche ed eventi di grande prestigio. E proprio per questi il Tepidarium sarà dotato in maniera discreta ed elegante di impianti per effetti luce spettacolari proiezioni di grande suggestione e potrà restare aperto anche la sera.

Orario di apertura: tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 19.30; ingresso: 8 euro (ridotto anziani e bambini 5 euro), gratuito per i bambini al di sotto dei 3 anni. Per informazioni: www.teconlefarfalle.it.

Pietro da Cortona a Casa Buonarroti

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Il nome di Pietro Berrettini (1597-1669), più noto come Pietro da Cortona, è senza dubbio sinonimo del Barocco in pittura, e non soltanto per il periodo romano dell’artista, ma anche per quanto riguarda Firenze: egli operò lungamente, a più riprese, tra il 1637 e il 1647, nel capoluogo granducale, lasciando sue tracce come frescante nelle celebri stanze di Palazzo Pitti, come pittore nelle chiese, e anche come architetto.
Personaggio chiave della permanenza fiorentina dell’artista fu Michelangelo Buonarroti il Giovane, mecenate, letterato di nome ma anche cortigiano fedele alla casata medicea e proprietario della Casa Buonarroti, dove il Berrettini dimorò nei suoi soggiorni a Firenze, lasciandovi, per manifestare riconoscenza all’amico e generoso ospite, testimonianze importanti della sua arte, cui si ispira questa mostra. Per esempio l’affresco Buonarroto di Lodovico è nominato conte palatino da papa Leone X (nella Camera della Notte e del Dì) ma, soprattutto, le preziose e raffinatissime tarsie lignee: la meravigliosa Vergine col Bambino inserita sopra la mensa dell’altare della Camera degli Angioli e le sei porte a doppia anta della Galleria, splendenti di legni di vari colori e di intarsi madreperlacei. Questi pezzi faranno parte della mostra, pur rimanendo nelle sale secentesche del museo, che verrà così coinvolto nel percorso espositivo.
L’evento è particolarmente significativo, sia per la presentazione di importanti pezzi inediti o comunque poco noti, sia per l’impostazione critica, affascinante e insolita, inesplorata, di nuova angolatura. Per il decennio che vide Firenze aprirsi al Barocco, saranno esposti dipinti e disegni eseguiti da Pietro da Cortona prima e durante il suo periodo fiorentino. Provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, le opere in mostra testimoniano i nuovi percorsi artistici indicati dalla Roma dei Barberini e destinati ben presto a diffondersi in tutta l’Europa.
Verso il 1660, prima della morte del grande artista, il contagioso fenomeno del “cortonismo” era già diffuso nelle maggiori corti europee: opere originali del Berrettini erano state inviate quali doni diplomatici, o acquistate da ambasciatori e agenti. Allievi prediletti, quali Ciro Ferri, e seguaci più o meno diretti, come il Volterrano, Raffaello Vanni, Livio Mehus, Giovan Battista Foggini e molti altri, per citare solo gli italiani, contribuirono a diffondere il lessico cortonesco. L’ultima sezione della mostra presenta una splendida campionatura di dipinti inediti, sculture e preziosi oggetti d’arte relativi alla tarda stagione secentesca e all’immenso lascito di Pietro da Cortona, artista papale ma anche granducale.
La mostra è stata realizzata con il determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Informazioni
Una gloria europea. Pietro da Cortona a Firenze (1637-1647)
Casa Buonarroti, Firenze, via Ghibellina 70
apertura al pubblico: 23 giugno-11 ottobre 2010
ingresso: intero € 6,50, ridotto € 4,50, scuole € 2,25, € 8,00 cumulativo con il complesso monumentale di Santa Croce
orario: 9.30-16.00, chiuso il martedì e il 15 agosto
Su prenotazione, aperture straordinarie fuori orario per gruppi
Informazioni in mostra
tel 055 241752 fax 055 241698 [email protected] www.casabuonarroti.it

Sbanda con lo scooter, perde la vita a 16 anni

Il ragazzino ha perso la vita in seguito al forte trauma cranico. Due settimane fa, sempre a Signa, un altro ragazzo di 16 anni aveva perso la vita a causa delle ferite riportate in un incidente stradale con il suo motorino.

Tenta il suicidio per amore, salvata da una telefonata

Fortunatamente prima di partire la ragazza si era confidata al telefono con un’amica, la quale prendendo tempo, è riuscita ad avvertire la madre dell’aspirante suicida. A salvare la ragazza l’intervento dei carabinieri, allertati dalla mamma.

Alla base del disperato gesto, pare, una forte delusione d’amore.

San Giovanni, tra festa e… sosta

La musica di John Cage invaderà Palazzo Vecchio. Giovedì 24 giugno, in occasione della festa di San Giovanni, oltre 40 musicisti di Flame (Florence Art Music Ensemble) realizzeranno, dalle 10 alle 18, un evento non-stop occupando la maggior parte delle sale del Museo, dal Salone dei Cinquecento alla terrazza di Saturno, eseguendo un vasto repertorio di musica da camera.

Il pubblico-spettatore, quindi, avrà la possibilità, passando da una sala all’altra del museo, di scegliere quale opera ascoltare e per quanto tempo. Il programma completo è sul sito www.museicivicifiorentini.it.

Sempre per la festa di San Giovanni, il museo Stefano Bardini è eccezionalmente aperto al pubblico dalle 17.30 alle 22.00. Per quel giorno ci sarà la possibilità di entrare con un biglietto a prezzo ridotto e saranno organizzate visite guidate gratuite alle 17.30, alle 19 e alle 20.30.

Poi, al calar del buio, sarà la volta dei tradizionali Fochi, come al solito tutti da ammirare.

VIABILITA’. Per quanto riguarda la mobilità, nella zona interessata dalla festa sono previste restrizioni e divieti. Dalle 8 di domani sul piazzale Michelangiolo scatterà il divieto di sosta; inoltre dalle 23 di domani alle 4 di venerdì 25 giugno saranno istituiti il divieto di sosta e di transito veicolare e pedonale in viale Poggi (da via dei Bastioni al piazzale Michelangiolo, comprese le rampe pedonali di accesso al piazzale): prevista una deroga per i residenti.

Passando alla giornata di San Giovanni, si inizia con i divieti di sosta dalle 8 (fino alle 4 del giorno successivo) in lungarno della Zecca Vecchia (lato Arno sull’area normalmente adibita alla sosta dei bus turistici), lungarno Pecori Giraldi (zona adibita alla sosta dei bus turistici) e lungarno del Tempio (lato giardini sul fronte compreso fra via Piagentina per 25 metri verso via del Campofiore).

La serra dell’Orticoltura riapre. Piena di farfalle

Attesi all’inaugurazione il sindaco di Firenze Matteo Renzi, l’assessore all’Ambiente Stefania Saccardi, Enzo Moretto, entomologo e Sergio Gatteschi, presidente dell’associazione Amici della Terra Toscana.

Le farfalle rimarranno ospiti della magnifica serra ottocentesca fino a settembre, arco di tempo durante il quale sarà possibile assistere alla trasformazione del bruco in uno splendido esemplare alato. Idea, la più leggiadra tra le farfalle, Cobra, la più grande del mondo, capace di imitare il profilo del serpente, Morpho blu, Monarca e altri rarissimi esemplari abiteranno il parco fino al 10 settembre. E fino ad allora il Bar delle Farfalle, dotato anche di una piccola biblioteca, servirà una selezione di tè in tazze di porcellana finissima concesse per l’occasione da Richard Ginori.

Il Tepidarium sarà aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30. Ingresso 8 euro, ridotto anziani e bambini 5 euro, gratis al di sotto dei 3 anni.

Sabato torna “NottArno”

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Un’atmosfera magica, quasi da fiaba, con un ricco calendario di eventi. L’iniziativa vuole rivitalizzare il territorio e riportare l’attenzione di tutta la cittadinanza su uno dei quartieri storici della città spesso trascurato e poco valorizzato. “Nottarno” è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dal vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Dario Nardella e dal presidente di Oltrarno Promuove Roberto Ciulli.

Tante le strade e le piazze della “rive gauche” che ospiteranno eventi di tutti i tipi. Dalle 21 di sabato 26 giugno fino alle tre del mattino del giorno dopo tutta la città è invitata a trascorrere una notte in allegria e divertimento.

In piazza del Cestello andrà in scena l’”Anfitrione”, spettacolo di commedia dell’arte con gli allievi del Laboratorio di commedia dell’arte del Teatro Cestello, giocolieri e acrobazie aeree seguiti da un assaggio di vini biologici con concerto jazz.

E ancora in piazza San Felice largo agli stornelli fiorentini mentre in piazza Pitti ci sarà musica d’autore dal vivo e in piazza del Carmine si ballerà ai ritmi della musica latino-americana.

Per questa edizione è stata chiesta anche l’apertura di vari musei presenti in zona, tra cui la casa Museo Siviero che è poco conosciuta ma possiede una collezione di quadri di grande valore, e il Convitto della Calza.