mercoledì, 27 Agosto 2025
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Una giornata per sconfiggere l’ictus

È una delle malattie più frequenti e gravi, la terza causa di morte in assoluto dopo i tumori e l’infarto, ma la prevenzione e l’informazione sono ancora poco diffuse. Si tratta dell’ictus celebrale, che ogni anno in Italia provoca circa 69.000 morti a fronte di 200.000 persone colpite per un totale di quasi un milione di casi complessivi. E in Toscana sono circa 10.000 le persone che ogni anno sono colpite da ictus: il 10-15% di queste muore entro 30 giorni e circa la metà dei sopravvissuti deve imparare a convivere con una disabilità residua che compromette, spesso in modo drastico, la vita sociale e lavorativa. Senza dimenticare poi l’impatto economico: la spesa annuale per l’assistenza all’ictus cerebrale in Italia è stimata intorno ai 3.5 miliardi di euro e in Toscana per assistere le vittime dell’ictus, solo nei primi 3 mesi dall’evento acuto, si spendono 50 milioni di euro all’anno.

Proprio per rilanciare l’importanza dell’informazione e per promuovere i temi della consapevolezza e dei diritti delle persone colpite da ictus, sabato 15 maggio si celebra la giornata nazionale per la lotta all’ictus. In questa occasione i volontari di Alice, l’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, saranno presenti con un gazebo in piazza Bartali (ma anche all’Ipercoop di Sesto Fiorentino, al mercato di Scandicci e all’ingresso dell’ospedale San Giuseppe di Empoli) per informare i cittadini sui fattori di rischio, sui sintomi e anche sulle possibilità messe a disposizione dalla medicina nell’ambito delle terapie e della riabilitazione.

L’iniziativa è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Stefania Saccardi, da Domenico Inzitari presidente di Italian Stroke Forum e da Alessandro Viviani, presidente dell’Associazione Alice Firenze. “La lotta all’ictus arriva anche a Firenze grazie all’attività di Alice, associazione che ha sede presso Montedomini – ha dichiarato l’assessore Saccardi –. L’ictus rappresenta una delle più importanti cause di morte e soprattutto di invalidità nella popolazione. Si tratta infatti di una patologia con un impatto sociale ed economico molto forte perché, dopo la cura in ospedale del momento acuto della malattia, necessita di un lungo percorso di riabilitazione e di reinserimento nella società. Per questo motivo come Amministrazione e come Società della Salute consideriamo le iniziative di prevenzione come quella di sabato molto importanti. La prevenzione – ha continuato l’assessore – è infatti utile non soltanto per ridurre i fattori di rischio ma anche per saper riconoscere i sintomi in modo da attivare in tempi brevi le terapie necessarie”. L’assessore ha inoltre ricordato che a Firenze esiste un centro di assoluta eccellenza nell’ambito della cura dell’ictus presso l’Azienda ospedaliera di Careggi diretto dal professor Inzitari aggiungendo che “sia i servizi territoriali che la Società della Salute sono impegnati per ridurre l’impatto di questa patologia sulla popolazione e, in caso di malattia, attenuare le conseguenze sulle persone in un percorso virtuoso ospedale-territorio”.

Speriamo che in tanti vengano a trovarci, è bene che si diffonda la cultura della prevenzione – ha spiegato Viviani –. E’ fondamentale per vincere questa battaglia compiere tre azioni precise: assicurare a tutte le persone a rischio la migliore prevenzione, fare sì che qualsiasi persona colpita da un ictus riceva negli ospedali il trattamento più moderno ed efficace, indipendentemente dal luogo dove è stato colpito, dalle condizioni economiche, garantire alle persone che superano la fase acuta con esiti invalidanti il miglior trattamento riabilitativo ed un adeguato supporto psicologico e sociale a loro stessi ed ai loro familiari”.

Negli ultimi venti anni si sono accumulate prove scientifiche inequivocabili del fatto che interventi diagnostici, terapeutici, ed organizzativi possono contribuire a ridurre in modo notevole la frequenza della malattia e la gravità degli esiti e quindi il carico sociale. Tre sono le fasi principali che caratterizzano il percorso del paziente: l’identificazione e il trattamento dei fattori di rischio, la gestione del paziente colpito da ictus (riconoscimento dei sintomi, avvio urgente in ospedale, trattamenti della fase acuta e ricovero in una unità dedicate , e quella finalizzata al migliore recupero funzionale deve essere perseguito al domicilio e nel territorio con un costante supporto riabilitativo e psico-sociale. L’ictus cerebrale è una malattia frequente ed importante, con un notevole carico di costi per le famiglie, il servizio sanitario e la società intera. Il percorso si articola in più fasi, per ciascuna delle quali esistono ad oggi provate possibilità di cura. Ciascuna delle fasi prevede un approccio basato su più funzioni, strutture e figure professionali, che devono essere opportunamente integrate. Il sistema deve essere regolato e monitorato con adeguati strumenti di misura della performance. A livello politico-amministrativo l’ictus deve essere considerato una priorità assoluta con conseguente forte impegno istituzionale, adeguata pianificazione e congrua attribuzione di risorse.

“L’ictus cerebrale rimane una delle più frequenti e gravi malattie dell’era moderna – ha precisato Inzitari –. Nel nostro paese un milione di persone sono state colpite da ictus e sopravvivono con vario grado di invalidità, con gravi problemi motori, di linguaggio e compromissione delle facoltà mentali. L’ictus è più frequente negli anziani ma non risparmia i giovani. Le donne sono colpite quanto gli uomini. I costi ed il carico sanitario e sociale sono elevatissimi. La spesa per l’assistenza diretta si aggira in Italia sui 4 miliardi di euro all’anno, equivalente allo 0,25% del prodotto interno lordo, oltre ai costi indiretti sostenuti dalle famiglie”.

Il Parco della musica aprirà il 21 dicembre 2011

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Presenti al sopralluogo il sindaco Matteo Renzi, il direttore principale del Maggio musicale fiorentino Zubin Mehta, il commissario delegato dal Governo Elisabetta Fabbri, il sovrintendente Francesco Giambrone, il direttore artistico Paolo Arcà. C’erano anche alcuni parlamentari, Alessio Bonciani, Rosa De Pasquale, Marco Perduca, Andrea Marcucci, e alcuni sindacalisti del teatro.

Quando sarà pronto, il nuovo auditorium avrà una sala per la lirica da 1.800 posti, una sala concertistica da 1.100 posti, una cavea per spettacoli musicali all’aperto da oltre 2.000 posti. Ma ci saranno anche 18 sale prove (di cui 12 individuali), spazi per uffici e mensa, parcheggi e un museo del teatro. L’area complessiva è di 4,6 ettari.

Il costo iniziale del progetto era di 156.797.674 euro, di cui 42,5 milioni a carico del Comune, 40 milioni da parte della Regione e il resto della presidenza del Consiglio dei ministri. Il costo dell’intervento approvato con le integrazioni e prescrizioni degli enti partecipanti, è di 236 milioni, ma viene stimato che il costo totale dell’opera potrà raggiungere i 255 milioni.

Il ‘Pantaleo Corvino show’ al centro dell’Estate viola

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Per cinque sere a settimana, dalle 19 all’1 di notte, la Torre Maratona sarà il faro dell’Estate viola. Oltre agli eventi in programma, sarà allestito un maxischermo per seguire in diretta le partite del Mondiale di calcio in Sudafrica. Per una o più serate Pantaleo Corvino salirà sul palco per rispondere alle domande dei giornalisti e del pubblico. In calendario anche la presentazione della squadra viola.

L’Estate Viola si svolgerà sul lato della curva ferrovia, con il palco e lo schermo per le partite che verranno installati dietro la porta. Alcune siepi separeranno poi la zona spettacoli dal resto del campo. Della curva verranno resi agibili circa 2.000 posti, il resto verrà chiuso all’accesso con sistema di controllo di stewards in modo che le persone non possano raggiungere il settore superiore della curva. La scelta della curva ferrovia è stata fatta per non contrastare le esigenze degli abitanti del quartiere, in quanto è la più lontana dalle abitazioni rispetto agli altri settori dello Stadio. Sarà allestito anche uno stand dedicato alla Fiorentina.

Ilaria Alpi, ipotesi a confronto a Palazzo Medici con Scalettari

L’incontro rientra nel ciclo di appuntamenti “Una nuova primavera per la pace e i diritti umani“, organizzato in preparazione alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi, in programma il prossimo 16 maggio.

L‘omicidio di Ilaria Alpi, secondo Scalettari, va inquadrato nell’ambito di un tumultuoso mutamento della situazione politica che poi trovò il suo epilogo nelle elezioni italiane del 27 e 28 marzo 1994. Tra le varie ipotesi dei motivi che hanno portato all’eliminazione fisica di Ilaria Alpi, l’inchiesta della giornalista di Rai3 sui misteri della cooperazione italiana in Somalia e sui traffici di rifiuti tossici e di armi. “È un percorso a ritroso nella storia italiana e in quella internazionale – ha detto il giornalista – che ci fa scoprire elementi sorprendenti e possibili collegamenti tra questi omicidi, le vicende Repubblicane, i piani eversivi mafiosi“.

Scalettari ha poi dato un’anteprima del suo prossimo libro, in uscita entro il 2010, che si intitolerà “1994” e rappresenta il tentativo di rileggere a oltre 15 anni di distanza tre omicidi italiani irrisolti: quello di Mauro Rostagno, di Vincenzo Li Causi e di Ilaria Alpi.

Ai Gigli arriva la Notte Verde

È stato presentato questa mattina, al centro commerciale I Gigli, il programma delle iniziative dedicate all’ambiente, promosse in collaborazione con il Comune di Campi Bisenzio, Quadrifoglio spa, Legambiente Toscana e alcune associazioni del territorio, che si terranno dal 17 maggio al 6 giugno.

“In questi anni la responsabilità sociale dei Gigli è cresciuta – ha dichiarato il direttore del centro commerciale Alessandro Tani – si è articolata grazie anche all’incoraggiamento costante della pubblica amministrazione locale, con numerose azioni e molti progetti di impegno e sensibilità legate allo sviluppo sostenibile. I Gigli hanno maturato una forte consapevolezza: il valore della società e del territorio a cui il centro appartiene sono fra i fattori vitali”.

Nell’ambito dei 13 anni di vita del centro commerciale sono state organizzate alcune iniziative rivolte alla promozione delle azioni virtuose verso la sostenibilità ambientale che culmineranno, il 6 giugno, con una bicilettata che condurrà centinaia di appassionati dal centro di Campi fino al centro commerciale.

NOTTE VERDE. Ma non solo. Perchè il 21 maggio è in programma la Notte Verde, che terrà aperti i negozi del centro commerciale fino all’una di notte proponendo spettacoli e iniziative promozionali, tra cui sconti praticati in tutti i punti vendita.

“Grazie anche ad un contributo regionale per il conseguimento degli standard di qualità dell’aria, l’amministrazione comunale di Campi sta installando 5 colonnini di ricarica dei veicoli elettrici in tutto il territorio – ha spiegato l’assessore all’ambiente Serena Pillozzi – nel parcheggio del centro commerciale sarà inaugurato (il 17 maggio) il primo di questi punti, in cui i proprietari di auto, cicli e motocicli elettrici potranno ricaricare i loro mezzi, dopo essersi registrati ed aver ricevuto un’apposita presa da attaccare all’apparecchio di ricarica”.

Sempre all’interno del parcheggio sarà inaugurato uno dei 5 punti di bike sharing in progetto su tutta la rete di itinerari pedo-ciclabili del territorio campigiano. Il centro commerciale promuoverà con l’amministrazione comunale “L’acqua del sindaco”, un progetto realizzato dal Comune con un contributo della Provincia per gli interventi finalizzati alla riduzione della produzione di rifiuti, in cui verrà inaugurato un fontanello per la distribuzione di acqua di alta qualità a San Donnino.

“Saremo presenti e seguiremo il meeting ambientalista che si terrà ai Gigli e in altri luoghi di Campi – ha detto il presidente di Legambiente Toscana Piero Baronti – la presenza di Legambiente dal 31 Maggio al 6 Giugno vuole essere  un’occasione per poter avvicinare le migliaia di persone che ogni giorno affollano il centro commerciale. Ci saremo per far conoscere le buone pratiche ambientali e le campagne che, da anni, portiamo avanti sui temi più vari dai rifiuti all’acqua, alla qualità dell’aria, alle energie rinnovabili, ai parchi e aree protette, dalle ecomafie agli ecosistemi urbani e scuola, alle campagne storiche come Piccola Grande Italia e Puliamo il Mondo, affinché la presenza di Legambiente possa essere un motivo di sensibilizzazione  e di apertura verso queste tematiche il più delle volte sconosciute ai più”.

“Per Quadrifoglio partecipare a questo appuntamento è l’occasione per incontrare l’utente nella sua accezione più vera di  consumatore – ha spiegato Livio Giannotti, amministratore delegato di Quadrifoglio –  non in una piazza virtuale ma in un luogo reale, dove inizia gran parte del ciclo dei rifiuti. Poter illustrare i nostri servizi e ricevere dai clienti del Centro Commerciale i suggerimenti sarà utile ad entrambi: è infatti possibile coltivare e far accrescere l’attenzione per comportamenti che possono aumentare la qualità e la quantità dei materiali  avviati al riciclaggio, sino a compiere scelte d’acquisto che indirizzino sempre di più  le aziende verso la realizzazione di prodotti di qualità secondo processi  industriali orientati alla riduzione dei rifiuti. L’Europa ci chiede di responsabilizzare il ‘produttore di rifiuti’, nessuno escluso: ognuno di noi, nel ruolo di  ‘cliente’, diventa attore del primo passo che porta ad una vera sostenibilità ambientale”.

Mercanti per un giorno, a Fiesole si può

Soffitta in piazza, a Fiesole i cittadini diventano mercanti per un giorno.

Domenica 16 maggio, infatti, in piazza Mino a Fiesole si terrà l’iniziativa chiamata “Ripuliamo Soffitte e Cantine”, che permette ai fiesolani di improvvisarsi mercanti per un giorno e di liberarsi di quello che non serve più.

Girando tra i banchi si potrà trovare di tutto: dalle monete antiche ai vestiti usati passando per lampade e mobilia di ogni epoca e genere. Aperto gratuitamente a tutti i residenti di Fiesole, il mercatino dell’usato mette a disposizione dei partecipanti tavoli e sedie per esporre gli oggetti.

Partita la lotta alle zanzare

Inoltre, per tutta la stagione estiva, saranno effettuati monitoraggi con migliaia di prelievi sia nei 450 ‘pozzetti sentinella’ che in 108 aree sensibili (giardini pubblici e parchi): in caso di positività saranno eseguiti interventi abbattenti contro le forme adulte alate degli insetti. I trattamenti, sospesi per le intense piogge e le basse temperature, condizioni che ne precludevano l’efficacia, sono ripresi in questi giorni.

Per l’area urbana il servizio principale consiste nell’immissione di una compressa predosata, contenente principio attivo larvicida Diflubenzuron, all’interno di tutte le caditoie stradali contenenti acqua (possibili focolai stabili di sviluppo delle larve di zanzara). L’intera città è stata divisa in 85 itinerari operativi nei quali saranno effettuati nel periodo 6 cicli di trattamento (ogni 4 settimane) per un totale di più di 500.000 compresse erogate nella stagione nelle circa 60.000 caditoie presenti in strade e piazze. Il ciclo degli interventi si concluderà il prossimo 31 ottobre e potrà essere suscettibile di variazioni o integrazioni in base alle condizioni meteo.

Dopo due settimane da ogni ciclo di trattamento saranno indagati i 450 pozzetti sentinella, unità di campionamento organizzate in 22 macroitinerari operativi: saranno così garantiti 6 controlli a distanza di circa 15 giorni dal trattamento antilarvale. Se sarà riscontrata rilevante presenza di zanzare adulte anche in un solo pozzetto (superamento livello di soglia) saranno eseguiti interventi adulticidi abbattenti all’interno dell’intero macroitinerario in cui si trova il focolaio positivo.

Nelle 108 aree urbane sensibili (giardini pubblici, aree verdi, zone ad alta frequentazione di cittadini) sarà svolto analogo servizio antilarvale con 6 passaggi nelle caditoie eventualmente presenti; anche in ognuno di questi siti sarà individuato un pozzetto sentinella in cui saranno effettuati campionamenti regolari per verificare la presenza di larve o adulti di zanzara ed eventualmente intervenire con trattamenti adulticidi. In queste aree, inoltre, saranno posizionate complessivamente più di 100 ovitrappole (da 1 a 4 per ogni giardino o parco, secondo l’ampiezza dell’area) controllate ogni 10 giorni. Questo sistema permetterà di monitorare la presenza di Aedes albopictus (zanzara tigre) mediante la valutazione sulla deposizione di uova deposte in questa postazione di controllo (piccolo contenitore con acqua provvisto di una stecchetta di masonite sopra la quale la zanzara depone le proprie uova).

Il numero di uova sulle stecche sarà contato al microscopio ed in caso di superamento di valore soglia di presenza Quadrifoglio (dopo autorizzazione dell’Amministrazione Comunale) potrà programmare trattamenti mirati alla vegetazione del giardino o parco al fine di abbattere il maggior numero di forme adulte di zanzara. I trattamenti saranno eseguiti in aree specifiche, durante le primissime ore del mattino con atomizzatore o pompa irroratrice.

L’intero programma di lavoro messo in atto da Quadrifoglio sarà rivolto esclusivamente alle aree urbane di pertinenza pubblica. Tuttavia,  considerando il fatto (ormai accertato da numerose ricerche e da studi sul campo) che in media il 70% dei focolai di zanzara riscontrabili su territorio urbano si rintracciano in zone private e risultano quindi irraggiungibili dai servizi sopracitati, è indispensabile che anche i cittadini facciano la propria parte nelle aree private. Per evitare l’istaurarsi di possibili focolai larvali è necessario eliminare le raccolte di acqua anche minime (sottovasi, contenitori abbandonati, bidoni …) oppure trattare con opportuni prodotti antilarvali i ristagni ineliminabili (in particolare caditoie e pozzetti di cortili, garages e piazzali interni), al fine di evitare di vanificare quanto fatto a pochi metri di distanza in area pubblica.

1,5 mln per turismo sostenibile, nasce rete Comuni toscani

Ciascuna di queste amministrazioni riceverà una cifra variabile da 15.000 a 100.000 euro, finalizzata a favorire rapporti di collaborazione, scambio di buone pratiche e a costituire Osservatori turistici di destinazione.

Le principali azioni promosse anche dell’Unione europea per un turismo più sostenibile riguardano le garanzie di vitalità delle imprese del settore, quelle per assicurare la prosperità dei territori, la qualità dell’occupazione nel settore, un’ampia distribuzione sociale dei vantaggi economici che derivano dal turismo, l’aumento del livello di soddisfazione dei visitatori, la crescita del potere delle comunità locali nella programmazione delle azioni, la qualità della vita e il livello di benessere delle comunità, il rispetto della cultura della storia e delle tradizioni locali, il mantenimento dell’integrità dei luoghi, la protezione della diversità biologica, l’uso delle risorse rinnovabili, la riduzione dell’inquinamento ambientale.

Della rete fanno parte Comuni di ciascuna delle dieci province della Toscana. Si tratta di 11 amministrazioni fiorentine (Firenze, Barberino, Fiesole, Tavarnelle, Calenzano, Greve in Chianti, Scarperia, Vinci, Campi Bisenzio, Scandicci e Montaione), 8 grossetane (Grosseto, Castiglion della Pescaia, Isola del Giglio, Follonica, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Roccastrada e Santa Fiora), 6 lucchesi (Lucca, Viareggio, Forte dei Marmi, Barga, Borgo a Mozzano e Capannori), 5 senesi (Siena, Chianciano, San Gimignano, Poggibonsi e Colle Val d’Elsa), 5 pistoiesi (Pistoia, Montecatini Terme, Quarrata, Monsummano Terme e Abetone), 4 livornesi (Livorno, Portoferraio, San Vincenzo e Piombino), 4 aretine (Arezzo, Montevarchi, Cortona e Anghiari), 3 pisane (Pisa, Pontedera e Cascina), 3 apuane (Massa, Carrara e Montignoso) e Prato.

Pesca, stop ami con ardiglione. Cambia piano provinciale

D’ora in poi saranno quindi vietati i prelievi sulla fauna ittica che insiste nei torrenti. Le modifiche nascono da una richiesta avanzata dalle associazioni dei pescatori.

Consiglio dei ministri Ue simulato a Palazzo Vecchio

L’iniziativa è promossa dalla James Madison University in collaborazione con l’Ufficio Centro Europe Direct del Comune, dall’Università di Firenze e dal Parlamento Europeo.

Alcuni studenti americani del master in European Union policy studies della James Madison University, insieme ad altri loro colleghi della facoltà di Scienze Politiche di Firenze e da studenti Erasmus, sono stati divisi in 27 team, in rappresentanza dei 27 paesi membri dell’Ue, più la presidenza e la Commissione Europea e altre figure istituzionali. Ad essere discussa è una proposta di direttiva della Commissione Europea riguardante l’aumento della produzione di energia attraverso fonti rinnovabili.

Alle varie squadre sono state date istruzioni vincolanti sulla posizione del proprio paese e sugli obiettivi negoziali da perseguire. Sulla base di tale posizione, che rimarrà segreta, ogni team dovrà eleborare una posizione negoziale ‘ufficiale’, e inviare i propri emendamenti alla presidenza. Nel corso della simulazione, tutta in lingua inglese, sono stati discussi gli emendamenti e sottoposte al voto le proposte di modifica.

L’obiettivo è facilitare la comprensione dei processi decisionali dell’Unione, e soprattutto delle difficoltà del negoziato con 27 paesi che hanno posizioni molto diverse, a volte divergenti, sulle varie questioni in discussione.