sabato, 17 Maggio 2025
Home Blog Pagina 3417

Rugby, Italia-Sudafrica spostata a Udine

0

Termina dunque così la “telenovela” della gara di rugby tra Italia e Sudafrica. E’ stato il presidente della Federazione Italiana Rugby, Giancarlo Dondi, “appurata la concomitanza del Cariparma Test Match Italia-Sudafrica del 21 novembre con l’anticipo del campionato di calcio Serie A Fiorentina-Parma, sentito il parere del responsabile organizzativo dei test match autunnali della Squadra Nazionale “RCS Sport” in merito alle condizioni del manto erboso dello stadio Artemio Franchi e alla prossimità dell’appuntamento internazionale con gli impegni di Champions League della ACF Fiorentina, constatata l’impossibilità di pervenire ad una soluzione in grado di soddisfare tutte le parti in causa”, a disporre lo spostamento della partita tra Italia e Sudafrica allo stadio Friuli di Udine, “grazie all’interessamento e alla disponibilità della Regione Friuli Venezia Giulia”.

Il Comune di Firenze e la Lega Calcio sono stati informati della decisione. “Alla luce della situazione venutasi a creare nell’ultimo periodo – ha dichiarato il Presidente federale – abbiamo preferito optare per una sede alternativa a Firenze per tutelare i nostri partner, la nostra Nazionale e i nostri ospiti sudafricani. I tempi tecnici per l’allestimento dello Stadio Franchi tra la partita di Serie A, il test-match internazionale di rugby e l’incontro della Fiorentina in Champions League erano troppo esigui per garantire la perfetta riuscita di tutte le tre manifestazioni e non era pensabile affrontare i Campioni del Mondo in una situazione di precarietà. Ringrazio il Comune di Firenze per gli sforzi profusi e per aver compreso che la nostra decisione di non disputare Italia – Sudafrica allo Stadio Franchi non andrà in nessun modo a inficiare i nostri rapporti futuri. La volontà di riproporre Firenze quale sede di uno dei futuri impegni autunnali dell’Italia, da parte della FIR, rimane immutata. Desidero inoltre rassicurare i nostri tifosi già in possesso dei biglietti per la partita: potranno ottenere il rimborso dei tagliandi o riconvertirli per l’utilizzo presso la nuova sede dell’incontro. Voglio anche ringraziare le autorità friulane che hanno dato la loro disponibilità ad ospitare l’incontro a poco più di due mesi dal calcio d’inizio”.

La data d’inizio della prevendita per i biglietti dell’incontro di Udine verrà comunicata a giorni. Tutti coloro che avevano già acquistato il biglietto per la partita originariamente programmata allo stadio Franchi Firenze troveranno sui siti di TicketOne e Listicket le indicazioni previste dai rispettivi regolamenti per il rimborso o la sostituzione del biglietto di Firenze con quello per la nuova sede.

CAVANDOLI. “Si tratta certamente di un’occasione persa per la nostra città. Come Amministrazione comunale, a più riprese, abbiamo fatto il possibile affinché questo evento si potesse svolgere allo stadio Franchi nella data stabilita, prospettando anche una serie di soluzioni che potessero conciliare le esigenze di tutti i soggetti interessati”. E’ questo il commento dell’assessore allo sport Barbara Cavandoli, una volta appresa la notizia ufficiale dello spostamento della sede del test match di rugby Italia-Sudafrica del 21 novembre da Firenze a Udine.

“In queste settimane – ha detto ancora l’assessore Cavandoli – al nostro fianco abbiamo avuto l’ambasciata sudafricana, gli albergatori fiorentini e le categorie economiche della città, il mondo della scuola e quello del rugby che avevano messo a disposizione collaborazioni, idee, iniziative collaterali e risorse per costruire un fitto calendario a corollario della giornata clou del 21 novembre. Senza dimenticare ovviamente il gran numero di appassionati che attendevano con grande entusiasmo questo appuntamento. Nel prendere atto della decisione assunta – ha concluso l’assessore Cavandoli – raccogliamo con favore l’intenzione della Federazione Italiana Rugby di riproporre Firenze, in tempi ragionevolmente brevi, quale sede di un evento di pari livello”.

Patti Smith suona in strada

0

Passeggiare per Firenze e scoprire che, seduta in qualche angolo delle vie del centro, Patti Smith con la sua chitarra sta suonando. E’ quanto accaduto ieri mattina, quando la poetessa del rock si è esibita, tra la gente, al mercato di Sant’Abrogio, in Piazza Santa Croce, al Museo del Bargello.

E per questa mattina è previsto un bis. Patti Smith è in questi giorni a Firenze per “I was in Florence”, la rassegna dedicata al trentennale dello storico concerto che tenne nella città.

Fiaccole e candele contro l’omofobia

0

L’iniziativa è nata in risposta ai recenti fatti che hanno colpito le persone lesbiche, gay e transgender in tutta Italia, dai pestaggi fino al lancio di bombe carta alla Gay Street a Roma, e ha trovato l’appoggio delle Istituzioni. Alla manifestazione, infatti, hanno aderito Regione, Provincia e Comune di Firenze. Stasera, dunque, Ponte Vecchio, Ponte Santa Trinita e Ponte alle Grazie saranno illuminati da fiaccole e candele e da striscioni con scritto ‘No all’omofobia’, ‘No alla transfobia’, ‘No alle discriminazioni’.

Alla fiaccolata parteciperà anche il presidente della Provincia Andrea Barducci, con il Gonfalone della Provincia, mentre durante l’intera giornata la bandiera a sei colori, simbolo del movimento lgbt (Movimento di liberazione lesbico, gay, bisessuale e transessuale), sventolerà da Palazzo Medici Riccardi.

L’appuntamento è dunque in programma oggi a partire dalle 19.

“Chi attacca il ‘diverso’ attacca la democrazia e le istituzioni – sottolinea l’assessore regionale alle riforme istituzionali ed ai rapporti con i cittadini Agostino Fragai – e proprio per questo abbiamo deciso oggi di presentare l’iniziativa nella sede della presidenza della Regione. Sosteniamo la fiaccolata, una manifestazione nel cuore di Firenze per parlare al cuore dei fiorentini e dire no alle discriminazioni omofobe“.
 
“Questa è una battaglia culturale che deve scuotere dall’indifferenza – prosegue Fragai – abbiamo bisogno di fare capire che quando viene fatta violenza ad un singolo la stessa violenza viene fatta a tutti noi. È necessaria un’educazione contro il bullismo, l’omofobia, le violenze in genere che inizi dalle scuole, per creare una Toscana del futuro più civile, armonica, in cui a tutti sia concesso di esercitare in piena libertà i propri convincimenti e le proprie idee. Saremo insieme per testimoniare il ‘No’ forte di una regione civilissima, come la Toscana, alle violenze ed agli episodi di violenza ai danni degli omosessuali che sono verificati recentemente”.

“Avanzo una proposta – conclude Fragai, rivolgendosi alla presenza dei rappresentanti del Comune di Firenze, della Provincia e di numerose associazioni Lgbt fiorentine – quella di creare un ‘Osservatorio’ interistituzionale, in cui siano coinvolte tutte le associazioni e le istituzioni toscane e che sia costantemente operativo su questi temi. Mi piacerebbe una struttura sull’esempio del Comitato permanente per la difesa delle istituzioni repubblicane”.

Torna la Festa del camionista

0

Una festa per i camionisti. Ma non solo. Torna sabato 12 e domenica 13 settembre, allo Stadio dei Pini di Foiano della Chiana (Arezzo), la “Festa del Camionista”, organizzata dagli autotrasportatori di Cna Fita Arezzo, con il Patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Foiano.

La festa, negli anni, ha avuto un’eco nazionale e una vasta partecipazione di pubblico, richiamato dalle attrazioni spettacolari e le performance acrobatiche di livello internazionale, oltre che da momenti di spettacolo ed intrattenimento apprezzati e vissuti con partecipazione dai visitatori.

Nel programma dell’edizione 2009 tanti spettacoli, divertimenti per tutti i gusti e per tutte le età, acrobazie, musica, cabaret e l’elezione della Miss, ma anche momenti di dibattito sulla sicurezza stradale e il rispetto delle norme di circolazione, mettendo in primo piano il complesso lavoro dell’autotrasportatore e il ruolo del settore nel sistema economico nazionale.

 

Se i detenuti diventano chef

0

Al carcere di Volterra tornano le “Cene galeotte”. Saranno circa trenta i detenuti impegnati nell’organizzazione delle otto cene, che non avranno nulla da invidiare ai ristoranti più blasonati. Una volta superate le porte del carcere, ricavato in una splendida fortezza medicea, i detenuti accoglieranno gli ospiti con un aperitivo consumato all’interno del cortile. La cena sarà invece servita nella  cappella sconsacrata del carcere per l’occasione trasformata in una sala da pranzo con tanto di candele, tavole impeccabilmente apparecchiate, camerieri/carcerati sempre attenti e disponibili, sommelier e vini importanti (a cura della Fisar di Volterra).

Promossa da Unicoop Firenze, che come ogni anno fornirà le materie prime e assumerà i detenuti retribuendoli regolarmente, in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia, Fisar, Slow Food e la direzione della Casa di reclusione di Volterra, l’iniziativa prevede il coinvolgimento di chef di fama. Le otto cene in calendario saranno infatti sempre preparate e servite dai carcerati, ma in cucina i detenuti potranno contare sull’esperienza e la maestria di un rinomato chef individuato dall’enogastronomo Leonardo Romanelli in collaborazione con lo Studio Umami.

Un appuntamento unico che, nella scorsa edizione, ha permesso a circa ottocento persone di vivere un’esperienza emozionante e formativa come quella di entrare in un carcere e avvicinarsi ai detenuti. Il ricavato sarà integralmente devoluto alla campagna internazionale “Il Cuore si scioglie”, che dal 2000 vede impegnata Unicoop Firenze, insieme al mondo del volontariato laico e cattolico. Come accaduto per gli oltre 25.000 euro della passata stagione, il denaro raccolto sarà impiegato in progetti di solidarietà per realizzare scuole e centri di accoglienza, per garantire cure mediche, per creare opportunità di lavoro e per promuovere l’adozione e l’affidamento a distanza dei bambini in otto paesi del Sud del mondo: Brasile, Burkina Faso, Camerun, Filippine, India, Libano, Palestina e Perù.

Non solo. Non bisogna dimenticare infatti che le Cene Galeotte sono un momento importante per molti carcerati, che, grazie anche all’esperienza formativa in cucina con gli chef e in sala con la Fisar di Volterra, sono riusciti ad acquisire un bagaglio lavorativo che in ben otto casi si è tradotto in un vero impiego in ristoranti locali, secondo l’art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere.

Ecco il calendario:

Venerdì 18 Settembre 2009
Cena in favore di Movimento dei Focolari in favore del Camerun
Chef: Arturo Dori
Personal Chef – Firenze

Venerdì 23 Ottobre 2009
Cena in favore di Movimento Shalom per il Burkina Faso
Chef: Famiglia Santandrea
Tenda Rossa – San Casciano Val di Pesa (FI)

Venerdì 20 Novembre 2009
Cena in favore di ARCI per le Filippine
Chef: Famiglia Colzi
Trattoria Mario – Firenze

Venerdì 18 Dicembre 2009
Cena in favore di ARCI per il Perù
Chef: Giovanni Mancino
Ristorante Piccolo Principe dell’Hotel Principe di Piemonte – Viareggio (LU)

Venerdì 22 Gennaio 2010
Cena in favore di Diocesi di Fiesole per la Palestina
Chef: Famiglia Gori
Trattoria Burde – Firenze

Venerdì 19 Febbraio 2010
Cena in favore di Suore Francescane di S. Elisabetta per l’India
Chef: Fratelli Saporito
La Leggenda dei Frati – Monteriggioni (SI)

Venerdì 26 Marzo 2010
Cena in favore di ARCI per il Libano
Chef: Massimo Bottura
Osteria La Francescana – Modena

Venerdì 23 Aprile 2010
Cena in favore di Progetto Agata Smeralda per il Brasile
Chef: Fabio Picchi
Cibrèo – Firenze

L’apertura del carcere al pubblico prenotato avverrà alle ore 19.30.
La cena avrà inizio alle ore 20.00 e costa 35 euro a persona.
 
Informazioni e prenotazioni:
Agenzie Toscana Turismo (Argonauta Viaggi)
Tel. 055 2342777

Il basket per l’integrazione

0

L’iniziativa “Firenze città amica” si svolgerà nei giorni 19,20 e 23 settembre presso i palazzetti di San Marcellino, PalaFilarete e PalaCoverciano. Il programma del torneo di basket è stato presentato oggi, 8 settembre, dall’assessore allo sport Barbare Scaletti insieme alla console Usa Mary Ellen Countrymen, in visita a Firenze.

Al torneo parteciperanno 8 squadre (4 maschili e 4 femminili), composte da studenti italiani e americani. “Un’occasione importante di accoglienza e integrazione per i numerosi studenti che frequentano le università americane sul nostro territorio” le parole dell’assessore Cataldi.

“Esistono oltre 40 programmi di studio americani con 10.000 studenti – ha aggiunto la console Countryman – che vogliono fare amicizia con i ragazzi italiani e integrarsi con la comunità fiorentina. Questo torneo di basket offre l’opportunità perfetta per avviare questo percorso. Per questo desidero esprimere la mia soddisfazione e ringraziare il Comune dei Firenze per il pieno sostegno a questa iniziativa”.

Al termine della finale il 23 settembre al PalaFilarete verranno offerti a tutti i partecipanti prodotti della gastronomia fiorentina e americana.

 

 

 

Serata di beneficenza tra le boutique di The Mall

0

A partire dalle 19.00, infatti, avrà inizio l’evento di beneficenza Heart’s Party 2009, per i bambini dell’Ospedale Pediatrico Meyer, organizzato dal Coordinamento dei Rotaract Fiorentini. La serata prevede anche una lotteria a premi.

La serata si aprirà con un tour di degustazioni eno-gastronomiche per poi proseguire con l’estrazione da parte di Fondazione Meyer di alcuni prestigiosi premi della lotteria devoluti dalle boutiques del centro outlet The Mall.

Nel corso della serata anche i bambini avranno la loro parte da protagonisti. Sarà infatti premiato il “disegno del cuore” più bello e fantasioso che i bambini avranno realizzato a casa e che consegneranno all’ingresso dell’outlet il giorno della festa. E per finire, a partire dalle 23.00, night disco presso l’Open Terrace del Caffè DOT.COM all’interno del centro Outlet The Mall.

Eccezionalmente per questa serata i negozi del Centro Outlet The Mall rimarranno aperti fino alle 22.00.

Congresso SIAPEC e AIOM: nuove linee contro il cancro al seno

0

“L’attività del nostro gruppo di lavoro – ha spiegato il prof. Vincenzo Adamo, direttore dell’Oncologia Medica e della Scuola di Specializzazione di Oncologia del Policlinico ‘G. Martino’ di Messina – è iniziata tre anni fa e possiamo dire di aver raggiunto un risultato straordinario che ci permetterà di cambiare la storia naturale di questo tumore. Saremo in grado di determinare con la maggiore accuratezza possibile la positività per HER2, che si osserva in circa il 20% dei casi di tumori del seno. Le pazienti che presentano questa espressione biomolecolare potranno infatti beneficiare della terapia con trastuzumab, un anticorpo monoclonale che ha dimostrato di essere efficace contro questo tipo di tumori”.
“I nostri obiettivi fondamentali – ha affermato il prof. Giuseppe Viale, Professore ordinario di Anatomia Patologica all’Università di Milano e direttore della Divisione di Anatomia Patologica dell’Istituto Europeo di Oncologia – sono stati la definizione di requisiti minimi di refertazione, la standardizzazione della refertazione e l’individuazione di percorsi diagnostico-terapeutici integrati. È importante che il patologo si renda conto dell’importanza clinica dei dati che produce, una consapevolezza che storicamente è mancata all’anatomia patologica italiana. Ciò che il patologo scrive nel referto diventa infatti uno dei pilastri fondamentali delle successive scelte terapeutiche”.
L’Italia è il primo Paese in Europa, e tra i primi al mondo, ad aver avviato una collaborazione di questo genere tra patologi e oncologi. “I principi indicati nel documento – ha continuato il prof. Gianluigi Taddei, presidente SIAPEC-IAP – saranno applicati subito dopo il Congresso di Firenze. In futuro sarà indispensabile il coinvolgimento anche della figura del chirurgo della mammella. L’attività dei patologi si colloca ‘a metà strada’ fra il lavoro dei chirurghi e quello degli oncologi. Ed è essenziale, perché può permettere, grazie a una corretta diagnosi, di migliorare le prestazioni di entrambi”.
“AIOM e SIAPEC-IAP – ha sottolineato il prof. Francesco Boccardo, Professore ordinario di Oncologia Medica all’Università di Genova e Presidente Nazionale AIOM – hanno ritenuto indispensabile unire le competenze dei propri professionisti per mettere a punto un documento che vuole essere nello stesso tempo la sintesi dello stato dell’arte ed un modello di comportamento che, in questo momento, è il più avanzato nel trattamento post-chirurgico del tumore della mammella”.

Atti osceni in viale Redi, dieci denunciati

0

La situazione, infatti, era diventata insostenibile per gli abitanti della zona, che si trovano a fare i conti ogni sera, al calar del sole, con la piaga della prostituzione. Ma anche gli “incontri” nel cortile, a cielo aperto, quelli non li hanno potuti mandare giù. Così hanno presentato un esposto alla Polizia, denunciando lo stato di non poco disagio in cui erano costretti. Gli accertamenti e i controlli disposti dalla questura di Firenze hanno portato alla denuncia per atti osceni in luogo pubblico di 9 stranieri e un italiano, beccati in flagrante tra auto e cespugli. Tra loro ci sono diverse prostitute.

Il restauro della Tribuna degli Uffizi

0

Considerate la delicatezza del pavimento e la necessità di consentire al pubblico il pieno godimento delle tavole del Bronzino, del Pontormo, del Rosso, del Vasari e degli altri maestri che vi sono rappresentati, la Direzione ha ritenuto opportuno che la sala – restituita alla sua ricchezza di nucleo prezioso – dovesse offrirsi soltanto a una vista d’insieme, con affacci dalla porta sul corridoio e da quelle sulle contigue salette.
L’affaccio dalla saletta successiva alla Tribuna richiedeva però un intervento sul corridoio. E lì difatti è stato già riaperto quel varco che le guide, le carte, i disegni antichi e le indagini termografiche, attestano proprio di lato alla Tribuna e ch’era il solo a dare adito alle stanzette dell’armeria. Ora, come in antico, di fianco all’accesso al vano buontalentiano si apre un passaggio alla prima di quelle stanzette. Passaggio che, al pari d’ogni porta sui corridoi degli Uffizi, è inquadrato da mostre in pietra serena, con ante lignee in tutto identiche alle altre di Galleria. Nei lavori di ripristino del varco sono state ritrovate le decorazioni settecentesche dell’imbotte.
I restauri interesseranno la decorazione architettonica (compresi gli affreschi nella lanterna, le conchiglie che decorano la cupola e le madreperle nel tamburo), le celebri sculture antiche e i prestigiosi arazzi. Le pareti saranno tappezzate con un velluto liscio rosso cremisi, documentato negli inventari e tessuto appositamente con antichi telai.
Esclusa la possibilità di tornare all’originaria raccolta di oggetti pensata da Francesco I (e nel tempo migrati in altri musei fiorentini), sono stati scelti, per l’esposizione futura, dipinti che evocassero la primitiva magnificenza del vano senza tuttavia esigere una lettura ravvicinata. Dipinti che, comunque, sono tutti nel novero di quelli la cui presenza, nei trascorsi allestimenti della Tribuna, sia attestata dalle carte d’archivio.
I capolavori che vi erano esposti prima della chiusura, sono stati trasferiti nella sala 35 (quella del Barocci e della Controriforma, nel corridoio di fronte) e lì collocati su quattro pareti tinteggiate nello stesso color cremisi del velluto: quel rosso violaceo che appunto si può vedere nelle nuove strutture messe oblique in questa sala a evocare il perimetro ottagonale dell’architettura buontalentiana. Alla consegna delle sale del progetto ‘Nuovi Uffizi’, questi stessi capolavori verranno trasferiti negli ambienti al primo piano dedicati alla pittura del Cinquecento.
I lavori termineranno nel giugno del 2011.
Il restauro e il nuovo ordinamento della Tribuna – compresi i lavori nella sala del Barocci – saranno economicamente sostenuti dalla Fondazione Friends of Florence, che da tempo offre contributi cospicui ai musei statali fiorentini.
Sono i Friends of Florence che agli Uffizi hanno, per esempio, resi possibili gli interventi alle celebri statue della Loggia dei Lanzi e a dipinti ragguardevoli (come l’elegante Ritratto di Ortensia de’ Bardi di Alessandro Allori), oltre al recupero straordinario delle opere nella Sala della Niobe. Sempre alla Fondazione americana si deve il restauro di numerosissime sculture della collezione di antichità conservata nei corridoi di Galleria.