L’Accademia Italiana, che ormai è considerata un punto di riferimento internazionale per lo sviluppo della creatività giovanile con programmi di studio e affiliazioni in vari paesi, ha proposto una serata con la partecipazione di prestigiose firme del mondo della moda e del design. La manifestazione ha avuto per titolo “25 years of design & love”.
Spiega Vincenzo Giubba, Presidente dell’Accademia Italiana: “Il titolo che abbiamo scelto quest’anno sottolinea il percorso di 25 anni vissuti all’insegna dell’amore per il design e il contributo di tanti maestri della moda e del design che hanno messo a disposizione dei giovani la loro esperienza e la loro passione.”
L’evento si è svolto sabato 18 aprile 2009 al teatro Saschall di Firenze. Alle ore 17,30 è avvenuta l’inaugurazione della mostra di design a cui hanno partecipato gli allievi laureandi di Firenze (sezioni di Arredamento e Product Design, Grafica e Comunicazione Visiva). con il contributo dell’Accademia Italiana di Roma diretta dallo scenografo Gianni Quaranta (vincitore di un premio Oscar) e degli studenti che frequentano i programmi di Bangkok e Skopje. Alle ore 19,30 hanno sfilato le creazioni degli allievi che frequentano i corsi di laurea e il master in Moda e Costume.
Fra i premiati di quest’anno con la “Piramide dell’Eccellenza” per il settore moda, Carla Fendi e Ottavio e Rosita Missoni. Per il design sono stati premiati Andrea Branzi, Alessandro Mendini e l’imprenditore Alberto Alessi.
I 25 anni di Accademia Italiana
“Maratona” del consiglio comunale
Sei sedute in tre giorni: parte oggi la “maratona” del consiglio comunale. L’assemblea di Palazzo Vecchio, infatti, è stata convocata sei volte da oggi fino a mercoledì 22 aprile.
I lavori della mattina avranno orario 10-13.30, nel pomeriggio si comincerà alle 14.30. In programma 26 delibere, 28 mozioni, 9 risoluzioni e 2 ordini del giorno.
Tra gli atti in discussione nelle sedute del consiglio comunale c’è anche la delibera che contiene il piano strutturale.
Tramvia, test sulla linea 1
Doppio test per la tramvia. Il primo sarà effettuato martedì 21 aprile dalle 2 alle 5 del mattino e consiste nella prova di corto circuito (consistente nella verifica che, in caso di corto circuito sulla linea di alimentazione, scattino immediatamente le protezioni), da eseguire tassativamente prima di mettere in tensione una nuova tratta delle linea aerea di contatto.
Per ragioni di sicurezza, saranno chiusi al traffico tutti gli attraversamenti veicolari e pedonali sulla linea tranviaria per l’intero tragitto viadotto Aldo Moro-Leopolda. Restano aperti al traffico il sottopasso di viale Talenti verso viale Etruria in uscita città e la rotatoria che connette via Foggini, viale Talenti, via Canova e viale Etruria e consentirà ai veicoli di prendere qualunque direzione. Inoltre resta transitabile la rotatoria all’altezza del nuovo viadotto Aldo Moro che consentirà a chi proviene da Firenze di raggiungere l’ospedale Torre Galli riprendendo l’itinerario Stradone per l’Ospedale. Durante l’intera operazione postazioni fisse della Polizia Municipale presidieranno il tracciato tranviario in corrispondenza delle intersezioni chiuse al transito veicolare e qualunque deviazione e comunicazione sarà indicata sul posto.
Il giorno successivo, mercoledì 22 aprile, dalle 9.30 alle 17 sarà invece effettuato il test di compatibilità tra il pantografo del tram e la linea di contatto. Anche in questo caso sul percorso viadotto Aldo Moro-Leopolda la rete di alimentazione sarà elettrificata ma non sono previsti divieti di transito se non al momento del passaggio del tram.
Maggio Musicale per l’Abruzzo
Il Maggio Musicale per l’Abruzzo. L’appuntamento è stasera al Mandela Forum. “Questo straordinario concerto – spiega il sindaco Leonardo Domanici – potrà essere la prima concreta iniziativa del gemellaggio tra Firenze e L’Aquila, per il recupero del patrimonio culturale e artistico danneggiato dal terremoto. Sono certo che i fiorentini sapranno rispondere al meglio ed esprimeranno ancora una volta il cuore solidale e generoso della nostra città: perché questo grande evento è importante non solo per i fondi che saranno raccolti, ma anche per dimostrare che siamo coinvolti e vicini alle popolazioni colpite dal sisma anche dopo i primi giorni di grande emotività e mobilitazione. Dal Mandela Forum, le note della grandiosa ‘Resurrezione’ di Mahler, eseguita dall’orchestra e dal coro del Maggio e diretta da Zubin Mehta, arriveranno virtualmente fino all’Abruzzo e saranno un ponte di solidarietà e di vicinanza tra le nostre città”.
Il sindaco, il sovrintendente del “Maggio” Francesco Giambrone e il maestro Mehta si appellano anche alle istituzioni cittadine, alle categorie economiche e alle associazioni perché il palasport si colmi di spettatori come avvenne lo scorso primo dicembre, e l’evento confermi ancora una volta la straordinaria vocazione dei fiorentini alla solidarietà.
Questa volta ci sarà un biglietto simbolico di dieci euro per ascoltare la monumentale Seconda Sinfonia di Gustav Mahler, non a caso intitolata “Resurrezione”, che vedrà schierati sul palco oltre duecento artisti fra strumentisti e coro, la stessa grandiosa partitura con cui il Maggio ha concluso fra gli applausi la Stagione sinfonica e che ha appena portato con successo in tournèe negli Emirati Arabi. La vendita è iniziata martedì 14 aprile sia alla biglietteria del Teatro Comunale che in tutti i punti vendita del circuito Box Office, punti vendita Coop e Teatro del Maggio.
“Una storia nel cuore”, sulla motonave Paganini
Si tratta di una tragedia dimenticata dagli storici, che riviste però un’importanza notevole sia per il numero delle vittime – oltre 200 e in gran parte provenienti dalla Toscana – sia per il contesto in cui si svolse. Questo affondamento fu infatti il primo anello della lunga catena di sciagure che caratterizzarono la campagna contro la Grecia voluta con forza da Galeazzo Ciano: i soldati della Paganini si stavano dirigendo in Albania, per la preparazione dell’attacco che avrebbe dovuto portare l’esercito italiano diritto a Salonicco “in ventiquattro ore” e che invece rivelò l’impossibilità da parte dell’Italia fascista di condurre una guerra parallela rispetto all’alleato tedesco, allora trionfante su tutti i fronti. L’improntitudine, la faciloneria, la colpevole incapacità da parte delle autorità nel predisporre gli strumenti adeguati a condurre a buon fine le operazioni militari si vede molto bene anche nei fatti della Motonave Paganini: soldati, animali, armi e macchinari sistemati a forza in coperta, mancanza di scialuppe di salvataggio e di vie di fuga – la nave passeggeri affittata alla Tirrenia non aveva scalette abbastanza larghe per far uscire i soldati in massa – nessun tipo di addestramento per le operazioni di evacuazione.
Il libro rivela come la tragedia sia ancora viva nei ricordi della gente che l’ha vissuta sulla propria pelle e come susciti ancora molte discussioni. Al sabotaggio come volle la versione delle autorità del tempo, Daniele Finzi contrappone la tesi di un attacco inglese, testimoniata dalle modalità dell’incendio e dalla presenza di sottomarini inglesi nelle acque adriatiche. La ricerca, condotta nell’arco di tre anni tra diverse province e negli archivi di molti enti e istituti anche esteri, ha messo in luce come le vittime della Paganini fossero in gran parte toscani. Soldati e ufficiali giovanissimi provenienti da tutta la regione, molti anche nelle vesti di tecnici, come gli sfortunati stampatori dell’Istituto Geografico militare di Firenze. Tra “i caduti rurali” della Paganini, figli di quell’Italia contadina che si immolerà tra le nevi dell’Ucraina e le dune del Sahara, ci furono anche molti mezzadri e coloni di Arezzo, San Sepolcro, Calenzano e Greve in Chianti.
Il libro è anche un saggio sulle modalità con cui si effettuano le ricerche sul campo, si vagliano le fonti e la documentazione e si ricostruisce filologicamente un avvenimento complesso e dalle molte implicazioni storico-politiche. E’ soprattutto un doveroso omaggio alla memoria delle vittime, “una storia nel cuore”, che merita il giusto spazio tra gli avvenimenti che caratterizzarono la storia locale e nazionale durante la Seconda Guerra Mondiale.
Passo falso a Udine
La Fiorentina torna dal Friuli con una sconfitta. Il 3 a 1 subito con l’Udinese frena la rincorsa al quarto posto che poteva concretizzarsi grazie al ko casalingo del Genoa nei confronti della Lazio. Sabato al Franchi arriva la Roma, che con la vittoria di oggi si avvicina pericolosamente alla zona Champions League.
Rugby: Il Giunti schianta l’Alghero
Dopo il calcio piazzato di Ainley è necessaria un’intuizione di Sordini che intercetta un passaggio dei tre quarti avversari e dando fondo a tutte le sue energie percorre sessanta metri di campo inseguito dagli avversari per andare a schiacciare in mezzo ai pali.
Dieci minuti più tardi, con il Giunti Firenze in inferiorità numerica, è Rodwell, all’esordio dal primo minuto, a concretizzare al largo un’azione nata da un calcio di punizione ai cinque metri. Quando sembra che la gara possa incanalarsi favorevolmente per i padroni di casa, è Lorenzini a riaprire il confronto con una meta che a molti è parsa viziata da un precedente passaggio in avanti. Decisamente migliore la ripresa che si apre con un piazzato di un preciso Falleri e una fantastica meta nata sull’asse Lacatus-Rios, con il primo autore di una profonda ripartenza, finalizzata dal centro biancorosso che scavalca con un calcetto la linea di difesa avversaria per poi recuperare palla e realizzare.
La gara vive poi di fasi alterne, con Firenze che tiene bene nelle mischie ordinate, ma non sfrutta a volte il gioco al largo con la squadra ben schierata. La meta del bonus arriva in seguito ad una touche sulla linea dei cinque metri, ben giocata dagli avanti fiorentini che con un maul portano Lacatus oltre la linea di meta.
Grande l’esultanza del Padovani, raffreddata solo allo scadere dalla segnalazione di un giudice di linea che porta Mancini a mostrare il giallo a Segundo (sanzione che toglierà uno dei protagonisti del derby contro I Cavalieri Prato (sabato prossimo – ore 16.00, a Iolo) e nel dopo partita dalla notizia dell’inaspettata vittoria dell’Udine contro il Colorno a influenzare non poco la corsa salvezza.
La Canottieri Firenze a Piediluco
Sempre tra gli Junior poi Andreucci e Gattai hanno conquistato un’altra sorprendente quanto ottima seconda piazza nel ‘quattro con’ con Andrea Marcaccini, Ruben Turci ed il timoniere Marco Diodati, dietro gli altri napoletani del Posillipo, mentre tornando alle Ragazze, Arcangiolini e Ferrara con Beatriz Espana e Greta Pieri, quest’ultima al primo anno assoluto di attività, hanno conquistato l’argento nel ‘quattro senza’, specialità che a livello Senior femminile ha visto la vittoria di Sacco e Roccarina, in equipaggio misto con due atlete della Marina Militare, Samantha Molina e Enrica Marasca.
Passando ai Senior, la spedizione ha portato sulle rive dell’Arno altri risultati prestigiosi, come la vittoria di Andrea Decoro nel ‘quattro con’, misto con CUS Pavia e Posillipo; lo stesso Decoro ha anche conquistato il bronzo sulla barca ammiraglia, l’otto, vogando con atleti di Billi, Pontedera, Arno Pisa e Fiamme Oro, tra cui Filippo Cozzi, fiorentino che da sei anni ormai è tesserato per il Gruppo Sportivo della Polizia. Nel ‘quattro senza’ infine, è ottimo il secondo posto di Massimiliano Landi, in barca con altri tre canottieri selezionati direttamente dal Centro Tecnico Nazionale, dietro al misto Fiamme Gialle/Aniene.
Con il risultato del ‘due senza’ Junior e le affermazioni di Sacco e Roccarina tra le Senior, questa rappresenta forse l’affermazione più importante per la “Firenze”, perchè potrebbe aprire a Landi, così come agli altri atleti già citati, le porte del Memorial D’Aloja, prima gara internazionale della stagione che si terrà proprio la settimana prossima a Piediluco e che sarà riservata alle squadre nazionali di tutto il Mondo.
In chiusura citazione doverosa per Francesco Fossi, fiorentino campione mondiale Under 23 che da quest’anno voga per le Fiamme Gialle ed autentica promessa del remo italiano: impostosi sull’otto assemblato direttamente dalla Federazione, per lui la partecipazione al Memorial sembra essere già certezza.
Canoa: Fianchisti azzurro
Si tratta di un risultato importante per il giovane portacolori della Comunali Firenze allenato da Niccolò Pandolfini in quanto Fianchisti è un atleta della categoria Under 23 e in questo caso ha gareggiato confrontandosi con i migliori atleti del mondo, acquisendo nel contempo un prezioso bagaglio di esperienza che gli sarà utile in futuro. Fianchisti è stato il terzo degli atleti azzurri, preceduto dal pagaiatore di Maratea Mariano Bifano (nono) e dal tifernate Carlo Mercati (sedicesimo). Sabato e domenica prossimi lo vedremo a Pontassieve, insieme al resto del gruppo biancorosso, nella due giorni della Prova nazionale organizzata proprio dalla Comunali.
Intanto a Firenze presso la sede della società in una serata tra soci e consiglieri che rimarrà nella memoria a Stefania Cicali (ora in forza alle Fiamme Azzurre) è stata consegnata la tessera di socia benemerita della Comunali in una serata condotta dal presidente della società Francesco Conforti alla presenza dell’assessore allo sport del Comune di Firenze Eugenio Giani. “Questa tessera – ha detto Stefania – rappresenta il senso di appartenenza che non è mai venuto meno con questa società”. “Stefania – ha detto l’assessore Giani – sarà sempre un punto di riferimento per l’attività agonistica di questa società e per Firenze”.
Il tecnico di Stefania, Marco Guazzini ha ricordato che “i ventinove titoli italiani vinti, i due campionati del mondo e il campionato europeo vinti, le cinque medaglie di bronzo in rassegne continentali o iridate e la partecipazione a una finale olimpica a Pechino 2008 sono solo la sintesi del lavoro svolto insieme e di una carriera che è appena cominciata. Non nascondo – ha ribadito Guazzini – che l’obiettivo è quello di andare con le due sorelle Stefania e Susanna alle Olimpiadi di Londra nel 2012”.
Vivicittà: il bis di Too. La Vannucci vince tra le donne
Nonostante una giornata all’insegna del maltempo, con cielo coperto, molta umidità e asfalto bagnato dalla pioggia notturna, alla partenza della Firenze Half Marathon Vivicittà 2009, organizzata dal Comitato e dalla Lega Atletica Uisp di Firenze, in collaborazione con l’Assessorato allo Sport e l’Assessorato ai Nuovi stili di vita e al consumo critico del Comune, e con la partecipazione di Quadrifoglio, Ataf e Publiacqua, si sono presentati in quasi 2.500, di cui più di 1.300 agonisti impegnati nella 21 chilometri, fra cui anche Elisabetta Perrone, campionessa della marcia azzurra che ha concluso il suo test di allenamento in 1h49’32”.
Tanti anche gli amatori che hanno scelto il percorso non competitivo di 10 chilometri, corsa a cui ha preso parte anche Eugenio Giani, assessore allo Sport del Comune, mentre il maltempo non ha favorito la partecipazione dei bambini alla Tommasino Run di un chilometro, in cui si sono misurati un centinaio di campioncini in erba.
Il via ufficiale alle 9,30 da piazza Santa Croce, dopo il minuto di accoglimento per le vittime del terremoto in Abruzzo, sulle note del “Silenzio” eseguito dalla fanfara dei Bersaglieri. Sono Julius Kipkurgat Too e Nahashon Rugut, keniani del Team Olio Sardelli, a dettare il ritmo della gara, con l’esperto Said Er-Mili e keniano-scozzese Joseph Tanui a stretto contatto, mentre iniziano aperdere metri Rabattoni, Saadouni, Picchi e Taras. Con il passare dei chilometri, Too e Rugut allungan progressivamente, passando al 10° chilometro in 31′ e spiccioli, seguiti a oltre un minuto da Er-Mili, che precede di una ventina di secondi Tanui, più staccati gli altri. Fra le donne, prende subito il controllo della gara Veronica Vannucci, reduce dalla maratona di Treviso di marzo, che non ha problemi a staccare le avversarie, passando al 10° in poco meno di 38′, con un vantaggio di 4′ sull’esperta Emma Iozzelli del Lammari Lucca,inseguita a qualche centinaio di metri da Daniela Del Negro degli Assi Banca Toscana e poco più indietro da Francesca Caroti Ghelli de La Galla Pontedera. Nella seconda parte di gara, la progressione di Julius Too non lascia scampo al compagno di colori Nahashon Rugut, che deve accontentarsi della seconda piazza, a 1’27” dal connazionale. Terzo gradino del podio per Said Er-Mili, che controlla agevolmente il ritorno di Joseph Tanui, chiudendo a 3’46” dal vincitore. Successo in solitario anche per Veronica Vannucci, che chiude con un vantaggio di 6’42” su Emma Iozzelli e di 10’04” su Francesca Caroti Ghelli.
La 26^ Firenze Half Marathon Vivicittà devolverà un euro per ogni iscrizione alla gara agonistica e alla non competitiva alla protezione civile dell’Abruzzo, per dare un aiuto alle vittime del terremoto. Nel corso della mattinata è stato inoltre possibile effettuare anche donazioni spontanee. In gara, con la scritta “L’Aquila è viva, grazie a tutti” sulla maglietta, anche Valerio Di Nella, atleta abruzzese, tesserato per l’Atletica Vinci, che, subito dopo aver tagliato il traguardo della 21 chilometri ha voluto ringraziare lo staff della Uisp, la Firenze Half Marathon Vivicittà e tutta la città: “Devo ringraziare Firenze, per
questo ennesimo gesto che ci aiuta a non sentirci soli. Oggi ho corso con il dolore nel cuore, per gli amici che ho perso e per tutte le persone
morte nel terremoto, ma volevo esserci, perché anche manifestazioni come questa sono una spinta per ripartire e non arrendersi”.
E’ stata una Firenze Half Marathon Vivicittà all’insegna della sostenibilità, con tante iniziative a tutela dell’ambiente, promosse da Cristina Bevilacqua, assessore ai Nuovi stili di vita e al consumo critico del Comune, in collaborazione con Quadrifoglio, Ataf e Publiacqua. Quadrifoglio ha attrezzato la zona per la raccolta differenziata dei rifiuti, che aveva ottenuto un notevole successo lo scorso anno, mentre Ataf ha dato la possibilità a tutti coloro in possesso del pettorale di gara di utilizzare gratuitamente il mezzo pubblico dalle 10 di sabato alle 16 di domenica. Publiacqua ha invece reso possibile l’utilizzo dell’acqua
di rete ai ristori, per cui l’Assessorato ai Nuovi stili di vita e al consumo critico ha messo a disposizione bicchieri in Mater-Bi, materiale ottenuto dal mais e smaltito come rifiuto organico.