giovedì, 21 Agosto 2025
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Sì al nuovo “Parco della musica”

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Parco della Musica, ok all’acquisto dell’area in cui sorgerà. La delibera per l’acquisto dell’area per realizzazione del Nuovo Auditorium Parco della Musica e della Cultura è stata approvata ieri dal consiglio comunale: 25 i voti favorevoli e 12 i contrari, mentre un consigliere non ha partecipato al voto.

“Con questo atto – ha commentato il vicesindaco Beppe Matulli – si mantiene l’impegno del Comune di garantire comunque la disponibilità dell’area per il nuovo auditorium indipendentemente dal disegno complessivo di utilizzo degli spazi della città che sono definiti nel Piano Strutturale. Piano Strutturale che sarà presto oggetto di discussione”.

Minuto di silenzio per Eluana

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Un minuto di silenzio per la morte di Eluana, dunque, in consiglio comunale. La decisione è stata presa non appena giunta la notizia del decesso della donna.

“Ben sapendo delle differenze di valutazioni su un tema così lacerante, che ci ha coinvolto tutti con crudezza e asprezza e che riguarda le nostre coscienze – ha detto il sindaco Leonardo Domenici rivolto all’assemblea – vorrei chiedervi un momento di raccoglimento e riflessione“.

A Via Larga una mostra in occasione della Giornata del Ricordo

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Si tratta di 41 tavole, in mostra fino a domenica 15 febbraio ad ingresso libero, che illustrano carte storico-geografico, ma soprattutto sculture e architetture di capolavori lungo la costa italiana e lungo la costa dalmata affacciate sull’Adriatico.
La mostra è realizzata in collaborazione con la delegazione di Firenze dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
“Negli anni scorsi come Amministrazione Provinciale abbiamo celebrato questa ricorrenza con sedute tematiche del nostro Consiglio – ha ricordato il Presidente Massimo Mattei – e ricordo lo splendido intervento di Lucio Toth nel 2007. Quest’anno abbiamo accettato volentieri la proposta dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia per questa mostra che è anche un modo per ricordare la tragedia delle foibe e l’esodo di 350.000 esuli dell’Istria e della Dalmazia costretti a lasciare la loro casa, la loro terra, la loro storia”.

Nuovo passo falso del Giunti

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Ma i biancorossi hanno giocato bene. Dopo l’uno-due iniziale la squadrai Paolo Ghelardi si riorganizza ed il Giunti tiene in mano il gioco ma il possesso territoriale non si concretizza e la prima frazione si chiude senza ulteriori punti di nessuna delle contendenti.

Firenze rientra in campo consapevole che la gara può essere riaperta e mantiene la conduzione della partita riuscendo a realizzare due mete che la portano a condurre per 12 a 10.

A questo punto però, da un calcio stoppato che costa una touche contro il Firenze, seguono un cartellino giallo e una meta dei veneti, che in superiorità numerica fanno la differenza con i loro tre quarti, riuscendo ad aggiudicarsi il confronto.

Per l’allenatore Ghelardi niente da dire ai suoi ragazzi per l’impegno profuso in campo, rimane l’amarezza per la posizione in classifica ed un calendario che sta riducendo le possibilità di riagganciare almeno due contendenti.

“Carne e anima” a cura di Franco Mariani

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Che cosa unisce un marchettaro/prostituto/escort, Luca Scandaletti (nome d’arte) ad un giornalista cattolico, vaticanista, che ha frequentato lo Studio Teologico Fiorentino aggregato alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e, fra le altre cariche, anche quella di Presidente Nazionale del Collegio dei Garanti dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (fino a gennaio 2009)?
La pubblicazione di un documento scabroso come questo libro. “Un crudo “documento umano” costituito dalle memorie di un escort, che vende il suo corpo a uomini (in prevalenza), donne, coppie, col desiderio di denunciare una realtà largamente diffusa, ma di cui non si parla (o si parla solo in occasione dell’affiorare di scandali ormai incontrollabili), esigenza di verità, desiderio di far emergere una realtà umana di solito scarsamente nota al grande pubblico.
Il giornalista cattolico Franco Mariani riferisce di aver ricevuto il memoriale da un giovane che esercita la professione più antica del mondo, che l’ha pregato di pubblicarlo, dopo un incontro casuale in una stazione, per documentare la condizione sua e di molti altri escort che ne condividono la condizione. Dopo le iniziali, comprensibili, incertezze, Mariani ha deciso di accondiscendere con spirito di carità cristiana, alla luce anche di quello che è stato l’impegno di Don Bensi per il mondo della prostituzione femminile extracomunitaria, alla richiesta “di questo ragazzo che vuol far conoscere questo mondo particolare e del tutto sconosciuto”; tale scelta è stata condivisa dalla casa editrice, che ha deciso di scommettere su questo testo scabroso, ma di notevole valore umano.
Le memorie del marchettaro Luca Scandaletti – nome naturalmente di fantasia, visto che l’autore vuol rimanere nell’anonimato e solo Mariani conosce la vera identità – sono ora un libro che senz’altro farà discutere.
È giusto però ricordare che l’esperienza umana e “professionale” dell’escort viene descritta in queste pagine con un linguaggio realistico ma privo di compiacimenti morbosi, solcato in certi casi da una sottile vena di malinconia.
Il giovane Luca si rivela infatti nel corso della narrazione una vittima della società, un ventiseenne che porta sulla sua anima le tracce degli abusi subiti a dodici anni da un pedofilo e, anche se i particolari crudi che costellano la sua narrazione possono ingannare, nelle sue pagine c’è più tristezza per la propria condizione che compiacimento per le soddisfazioni economiche ottenute.
Come scrive Mariani nella prefazione, che è anche un ampio excursus storico sulla prostituzione, “quando una moglie o una fidanzata viene a conoscenza che il suo uomo frequenta un escort cade nella disperazione. Può sembrare strano, facendo sicuramente gridare alcuni allo scandalo, che un giornalista cattolico, tra l’altro Presidente del Collegio Nazionale dei Garanti dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, abbia accettato la richiesta di un giovane escort di scrivere la prefazione al suo libro verità, dove racconta tutta la tragicità e fragilità di una scelta difficile di vita che si “rinnova” di giorno in giorno, senza prevedere sbocchi migliori. Alcune pagine sono crude, volgari, a volte leggerle ti “violentano” nell’anima. Eppure il lavoro di Luca Scandaletti permette di entrare a contatto con una realtà che fa parte di questa nostra società, viziata e senza freni. Non si può combattere, o cercare di capire quello che non si conosce. Per questo ho accettato volentieri la “provocazione” a scrivere la presentazione, divenendo però io stesso “provocatore” verso questa situazione”.

Un catasto delle terre bruciate

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Previsto sia dalla legge nazionale che da quella regionale, in realtà questo catasto è stato portato a termine da neanche la metà dei comuni. E tra questi adesso c’è anche l’Amministrazione fiorentina.

Oggi il consiglio comunale ha dato l’ultimo via libera all’istituzione del catasto e all’elenco dei terreni da inserire nel registro. Arriva così a conclusione un lavoro lungo e complesso che ha visto la collaborazione del Corpo Forestale provinciale e dello Stato, della Regione Toscana e dei Vigili del Fuoco.

È stato infatti necessario fare una attenta analisi dei terreni che potevano rientrare nell’elenco individuando quelli che rispondono ai criteri di legge. Poi sono state individuate esattamente le aree sul campo, sono state delimitate, verificare e riportate sulle mappe catastali.

“Siamo soddisfatti di questa delibera – ha dichiarato il presidente della commissione consiliare urbanistica Antongiulio Barbaro – anzi tutto perché attiva una procedura utile per scoraggiare gli incendi dolosi con fini speculativi. Poi perché la procedura seguita dall’Amministrazione comunale, ovvero l’intervento direttamente sul Piano regolatore, consente la massima trasparenza a favore di tutti i cittadini”.

I terreni che rientrano nei parametri di legge e quindi inseriti nel registro sono tre: si trovano rispettivamente a San Lorenzo a Serpiolle, in via Montalbano e in via Bolognese. Per questi, una volta che saranno espletate le procedure previste (approvazione del consiglio comunale, pubblicazione dell’elenco all’Albo Pretorio, osservazioni dei cittadini, controdeduzioni e definitiva approvazione) scatteranno i vincoli previsti dalle norme. Ovvero divieto di cambio di destinazione d’uso per almeno 15 anni, inedificabilità per 10 anni, divieto di caccia e pascolo, divieto di attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale con risorse pubbliche (a meno di specifica autorizzazione).

Allungato il percorso del 36

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Questo intervento è funzionale al prolungamento del servizio della linea 36 dell’ATAF nell’abitato delle Cascine del Riccio, nel Quartiere 3. Il percorso proseguirà anche nell’area industriale nel Comune dell’Impruneta ed al confine con il Comune di Bagno a Ripoli.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli e dal presidente della commissione politiche del territorio Luciano Pecci. “Dopo quattro anni di costanti sollecitazioni è stata adottata la soluzione più logica ed anche l’unica perseguibile in attesa della futura realizzazione del by pass. Dove per anni sono passati i TIR dell’area industriale ed i camion di Autostrade ora, grazie a qualche accorgimento tecnico, transiterà anche il mezzo pubblico”.

In particolare, sarà realizzato l’impianto semaforico a tre tempi, sarà modificata la viabilità nel senso unico in via di Poggiosecco e sarà istituito il divieto di sosta in via Guido Rossa, che rimarrà a doppio senso di circolazione.

“Con questo provvedimento – hanno spiegato Ceccarelli e Pecci – gli abitanti, i numerosi lavoratori della vicina zona industriale del Comune dell’Impruneta e gli operai del cantiere autostradale saranno agevolati nel collegamento diretto con il centro città e con la stazione di S. M. Novella. Inoltre, l’estensione, con capolinea alle Cascine del Riccio, porterà un sicuro miglioramento anche di tutto il trasporto pubblico e privato della zona perché sarà possibile sfruttare tutte le aree di sosta presso l’impianto sportivo e la zona industriale utilizzabile come parcheggio scambiatore naturale”.

Per l’attuazione del servizio e l’adozione della migliore soluzione possibile, è stato necessario un confronto di tutte le Amministrazioni, del Consiglio di Quartiere 3, dei Comuni di Firenze, Impruneta e Bagno a Ripoli, delle direzioni mobilità e polizia municipale, della Provincia di Firenze e di ATAf.

“Il Quartiere – conclude il presidente Ceccarelli – non dimentica che l’estensione della linea 36, consentirà di rivedere le condizioni di parcheggio anche dell’abitato del Molino Nuovo, che non sarà più capolinea e punto di sosta ma solo di fermata e di transito”.

Daspo per 10 tifosi laziali

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Particolare, come avvenimento. Perchè di solito non sono i biglietti dei treni a portare al Daspo.

E invece così è andata ieri: erano in 60, tifosi laziali, e tutti e 60 inizialmente non volevano pagare il supplemento per prendere l ‘Intercity.

Dopo l’intervento di Polizia e Carabinieri, la maggior parte ha desistito e si è convinta ad aggiungere i soldi del supplemento, ma dieci tifosi biancocelesti si sono ostinati a non voler pagare, e per questo la Questura di Firenze avvierà a loro carico le procedure per il Daspo.

Le “trattative” hanno causato circa tre ore di ritardo al treno.


A “caccia” di un trequartista

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In casa Lazio la sconfitta subita ieri non va proprio giù. A ribadire il concetto ci pensa il presidente della società biancoceleste, Claudio Lotito: “C’è carenza di risultati, non di gioco. “La qualità del gioco c’è – ha osservato – anche ieri abbiamo dimostrato di aver dominato e creato 7 palle gol. E’ stata una beffa e mi fa piacere che lo abbiano notato. Il vero problema é che non riusciamo più a segnare. E’ un momento negativo ma dobbiamo serrare le fila e ritrovare la concentrazione”.

Nonostante la buona prova del giocatore, sembra invece bocciato lo spostamento nel ruolo di vertice alto di Montolivo, che nel secondo tempo è tornato a lavorare vicino al cerchio di centrocampo. Resta da vedere, quindi, se per le prossime partite Prandelli tornerà al vecchio 4-3-3 oppure affiderà il ruolo di Santana a Semioli o Jovetic, che dovrebbe tornare disponibile per la prossima partita.

 

Fuga di gas in via Valfonda

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Dureranno senz’altro per alcuni giorni i lavori di riparazione e verifica per una fuga di gas in via Valfonda.

La strada adesso è a doppio senso alternato, e questo inevitabilmente causa rallentamenti.

I lavori, informa il Comune, dureranno alcuni giorni.