martedì, 16 Settembre 2025
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Gian Gastone, l’ultimo dei Medici

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Uomo depravato, circondato di persone inette e profittatrici i “ruspanti”. Interprete della dissolutezza….questa è l’immagine che la critica e la letteratura hanno tramandato di Gian Gastone, l’ultimo Granduca de’ Medici, quasi che la “dissolutezza” fosse stata causa della “dissoluzione”del grande regno.
L’occasione, dettata dal ritrovamento della sua sepoltura durante i lavori del Progetto Medici e dagli studi derivanti, porta a leggere diversamente la figura di Gian Gastone. La sua personalità appare oggi fortemente contrassegnata da una grande malinconia, una tristezza profonda che inclinava, fin da bambino, verso la depressione.
I contemporanei lo indicarono come “principe di gran mente, di somma affabilità e di una volontà tutta inclinata al pubblico bene”. Mostrò fin da giovanissimo grandi doti diplomatiche, grazie anche alla conoscenza di almeno quattro lingue straniere. Sensibile a tutte le arti, che aveva frequentato con grande diletto, colto e raffinato, come si addiceva ad un principe, la sua vita sarebbe stata segnata dal “dovere politico” verso la casata e verso lo stato, una stretta ‘rete’ che lo costrinse senza soluzione di continuità. Vissuto per molti anni all’ombra dell’ estroverso fratello il gran principe Ferdinando, fu intemperante verso il padre Cosimo III, ai cui ordini comunque dovette sempre piegarsi.
Questo e molto altro nel volume di studi, casa editrice Giunti, in uscita il prossimo autunno.
La mostra, ospitata nella Cappella dei Principi, si compone di più sezioni.
Una selezione iconografica che lo raffigura in varie fasi della sua vita; una scelta accurata di monete e sigilli legati al regno dell’ultimo Granduca; una raccolta di documenti e manoscritti che testimoniano l’attività politica del Principe: lettere autografe, libri, pergamene e documenti che disciplinavano la vita pubblica e privata della Toscana per terminare con la Relazione dell’ultima malattia morte e sepoltura, di Gian Gastone, edita nel 1737.
Al centro della Cappella, entro una vetrina ottocentesca ottagonale, restaurata per l’occasione, trova posto il ‘tesoro’ scoperto durante i lavori del Progetto Medici: le magnifiche medaglie d’oro di Luis Siries, la corona Granducale, la lastra dedicatoria… e quanto altro legato all’ultimo atto dei Medici e al “magnifico funerale”, voluto dal nuovo granduca Francesco Stefano di Lorena, allestito, secondo le indicazioni di Anna Maria Luisa de’ Medici, in San Lorenzo il 9 ottobre 1737, con il progetto scenografico e teatrale di Ferdinando Ruggieri. Si tratta dell’ultimo atto della storia medicea, concepito nella tradizione delle celebrazioni pubbliche (matrimoni, nascite, funerali) fin dagli inizi del Granducato nella seconda metà del Cinquecento.

Gian Gastone (1671-1737)
Testimonianze e scoprte sull’ultimo Granduca de’ Medici
Dal 16 luglio al 2 novembre 2008
Museo delle Cappelle Medicee

I paesaggi di George Tatge

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Non si tratta di immagini che documentano, ma immagini usate come metafore, come pagine di un libro di poesie che raccontano, una per una, storie, frammenti, sensazioni, nel rigore del bianco e nero. Immagini che non proclamano verità, ma che pongono quesiti sull’uomo e sulla sua Presenza su questa terra.
George Tatge è uno dei più rinomati e apprezzati fotografi italiani, che Villa Bardini ospita fino al 28 settembre, grazie all’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze e alla curatela di Walter Guadagnini.
E’ un nuovo contributo che Ente Cassa e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron propongono nel contesto di un programma di iniziative che hanno per scopo la valorizzazione del paesaggio e del rapporto tra uomo e natura. “Non si tratta di un esercizio di presunzione”, ha spiegato il presidente Edoardo Speranza in conferenza stampa, “bensì di un’assunzione di responsabilità, di un sentimento profondo che scaturisce da una radicata cultura ambientale. Purtroppo è solo da pochi anni che il paesaggio è stato scoperto e valorizzato”.
Nato a Istanbul, educato negli Stati Uniti, prima giornalista e poi fotografo, Tatge si è stabilito ormai da due decenni a Firenze, dove ha lavorato a lungo come direttore della fotografia della Fratelli Alinari. Ha pubblicato libri, partecipato a una infinità di mostre ed è dunque una star indiscussa dell’obiettivo, oggetto di attento collezionismo internazionale.
In questa nuova esposizione presenta un album di 66 scatti quasi tutti inediti, che arricchiscono una serie dedicata al paesaggio, alla quale Tatge lavora da 30 anni, facendone tema di tale primaria importanza da trasformarlo, nell’arco della carriera, in paesaggio interiore. Nella circostanza esamina essenzialmente il modo con cui l’uomo si è fin qui misurato con la terra. E’ un racconto in tre sezioni che inizia dalla preistoria e approda ai residui della società post industriale, ossia ai giorni nostri.
La prima è la sezione dei paesaggi incontaminati. Fiumi, boschi, montagne quasi verginali. Una natura che Tatge vede con rispetto e devozione in virtù della sua solidità, della sua Presenza intesa come sinonimo di forza e dignità. La seconda sezione esplora invece i modi in cui l’uomo, con le sue colture e i suoi vari insediamenti, la terra l’ha bene o male trasformata e fatta propria, definendo confini ed erigendo barriere. Nella terza sezione il paesaggio naturale inizia infine a riempirsi delle molte diverse strutture che l’uomo ha costruito intorno a sé. In una sorta di celebrazione della Land Art, ecco anche immagini che ritraggono le tracce dell’uomo, il suo trovarobato.
Per evitare equivoci, va detto che Presenze non è tanto una mostra di denuncia del degrado ambientale, quanto una specie di poema epico. L’artista ci porta quasi antropologicamente per mano in un viaggio dall’Innocenza all’Esperienza, con lo scopo di esplorare i simboli, le sacre geometrie, gli archetipi visivi, ossia le Presenze che animano il mondo e che caratterizzano il lungo e complesso rapporto di convivenza tra Uomo e Terra.
Tatge ha sempre prediletto una fotografia ricca di simboli ed epifanie, aperta a più strati di interpretazione: ogni immagine deve quindi esser letta a lungo perché se ne possano cogliere i dettagli fino a entrare sotto la pelle di ciò che essi rappresentano. Peraltro, Tatge stampa da sé e questa sua qualità artigiana contribuisce non poco a dare alle immagini la speciale nitidezza dei particolari e la sicura ricchezza dei toni, che invitano a uno sguardo lungo e meditativo. Poco a poco, diventa chiaro come ogni fotografia, oltre a raffigurare un luogo, può diventare il riflesso dell’anima. Lo specchio, appunto, di un paesaggio interiore.

Presenze – Paesaggi italiani Fotografie di George Tatge
Villa Bardini Costa Sam Giorgio 2 Firenze
Orario: 9-19 Chiuso 1° e ultimo lunedì del mese Ingresso libero
Dal 15 luglio al 28 settembre 2008

Ecco la nuova piazza Istria

 

La pavimentazione della piazza è sopraelevata rispetto al marciapiede, in modo da dare risalto allo spazio. Sul lato del loggiato e su quello di fronte, la pietra si ripiega in un bordo rialzato che va a formare una lunga seduta. All’inaugurazione, che avverrà martedì 15 luglio alle 21, sono invitati tutti i cittadini insieme all’assessore alla partecipazione democratica Cristina Bevilacqua e al presidente del quartiere 3 Andrea Ceccarelli. Il programma della serata, organizzata in collaborazione con la ditta Vescovi Renzo Spa che ha eseguito i lavori, prevede la sfilata in costume di una rappresentanza del corteo storico della Repubblica Fiorentina, un rinfresco e lo spettacolo dei ‘No Profit band’ che devolverà il ricavato del concerto ad alcune associazioni di volontariato.

La nuova piazza (il costo è di circa 800mila euro) è stata presentata stamani dall’assessore Cristina Bevilacqua insieme al presidente del quartiere 3 Andrea Ceccarelli e all’architetto Alberto Breschi capogruppo dei progettisti vincitori del progetto (Studio Ferrara Associati). “Piazza Istria è stata progettata come cuore dell’insediamento di Sorgane, tra il 1962 e l’inizio degli anni Settanta per divenire il centro sociale, aggregativo e funzionale del quartiere di Sorgane. La ristrutturazione va nella direzione di ridare questa identità alla piazza, per ricostituire attorno ad essa il centro vitale del quartiere – ha dichiarato Cristina Bevilacqua, assessore alla Partecipazione Democratica e ai Rapporti con i Quartieri – la nuova piazza, pensata con un processo di partecipazione dei cittadini, costituirà un luogo di incontro, sia nelle occasioni della quotidianità, sia in momenti destinati ad eventi e manifestazioni culturali e per il tempo libero.”

Piazza Istria rientra nel progetto “Tre piazze per Firenze” per sperimentare forme di coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali riguardanti spazi aperti. “Finalmente una grande piazza per il quartiere – ha detto Andrea Ceccarelli– uno spazio recuperato e restituito alla città dove i cittadini potranno sostare e che rientra nel progetto più grande della riqualificazione di tutta la zona di Sorgane dove poco tempo fa abbiamo inaugurato il nuovo parco vicino a via Isonzo. Non solo. – ha continuato Andrea Ceccarelli – in questi anni abbiamo rivolto una particolare attenzione alla riqualificazione anche con interventi di miglioramento della viabilità, rifacimento di alcuni spazi verdi, apertura di nuovi giardini pubblici, oltre alla ormai prossima realizzazione di percorsi naturalistici e di trekking sulla Collina di Sorgane”. L’area pedonale è delimitata sui lati nord-sud da due lunghe sedute. Complessivamente sono state sistemate 14 panchine più due lunghi sedili in pietra per altri 36 posti per un totale di 96 posti nella piazza. Le zone d’ombra sono aumentate di numero con la collocazione di due filari di liriodendrom in corrispondenza con le sedute, in questo modo lo spazio centrale resterà libero per i giochi, gli spettacoli, le esposizioni. Sono stati rifatti gli impianti di illuminazione, tutti con elementi a risparmio energetico, a cura della Silfi Spa e quelli per lo smaltimento delle acque. In particolare la piazza sarà illuminata da 6 coppie di lampioni e da vari altri punti luce che sono stati collocati distanti rispetto alle abitazioni per evitare disagi causati dall’inquinamento luminoso agli abitanti degli edifici limitrofi.

“Questa è una piazza nuova che nasce a Firenze – ha sottolineato l’architetto Breschi – ma che non ha che fare con certe caratteristiche tipiche della fiorentinità, ma piuttosto uno spazio di respiro contemporaneo, europeo, con un’impronta adeguata al tempo che stiamo vivendo”. E’ stato anche collocato un fontanello costituito da una struttura a forma di parallelepipedo realizzata in continuità con gli elementi e i materiali utilizzati per la piazza. Altre a questo, nell’area interessata sono stati eseguiti alcuni interventi migliorativi, non previsti dal progetto originario. In particolare, è stata risistemata con un nuovo muretto l’aiola che si trova dietro la pensilina abbellendola con una fila di rose, è stato predisposto l’impianto d’irrigazione in tutte le aiole, sono stati piantati 7 nuovi oleandri oltre alle alberature previste nel progetto: 10 liriodendrom e 10 susini. Il loggiato ha un rivestimento interno in acciaio e un’illuminazione diffusa. Dal loggiato aperto sulla parte posteriore si intravede il verde retrostante. Così come richiesto dai cittadini è stata risistemata, a cura del Quartiere 3, anche la piccola rampa di accesso e il muretto sul lato della piazza e un dissuasore per evitare l’accesso alle autovetture.

L’integrazione? Si impara a scuola

Dunque, sui banchi delle scuole toscane arriveranno, dal prossimo anno, materie “speciali” come tolleranza, pluralismo, e intercultura. Questo è quanto prevede la delibera, approvata dalla giunta regionale durante la giornata conclusiva del meeting di San Rossore.

La regione metterà a disposizione 5 milioni di euro per realizzare una serie di interventi concreti: all’inizio di ogni quadrimestre, le scuole approveranno un particolare “Piano di gestione della diversità” per stabilire gli obiettivi formativi. Particolare attenzione verrà posta alle differenze linguistiche e agli interventi per rimuovere questo ostacolo all’integrazione: quello che arriva è stato infatti dichiarato dalla regione “l’anno scolastico del dialogo interculturale e dell’inclusione” contro razzismo, intolleranza e antisemitismo. Sui banchi troverà dunque spazio l’educazione a principi quali la non violenza, la comprensione, l’accoglienza e l’amicizia.

“La riunione della giunta ha valore simbolico, siamo qui per bonificare i luoghi che 70 anni fa ospitarono la firma delle leggi razziali – ha spiegato il governatore della Toscana Claudio Martini a margine dell’annuncio della delibera – Oggi adottiamo un nuovo atto che cancella e sostituisce quello del 1938. La delibera che assumiamo ha un valore simbolico ma anche concreto, è un indirizzo al sistema scolastico, nell’ambito dell’autonomia scolastica, che fino ad oggi non avevamo mai utilizzato”. Premessa di questo atto della giunta, ha spiegato Martini, è l’aver assunto idealmente il manifesto degli scienziati antirazzisti presentato ieri: “Siamo venuti qui spinti da un anniversario infausto, abbiamo sviluppato dibattito forte, con momenti emotivamente alti- ha concluso Martini- e chiudiamo con un atto deliberativo assumendo culturalmente il manifesto”.

Torna il Maggio con Zeffirelli

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A novembre Siegfried, e in aprile Gotterdammerung (Il crepuscolo degli Dei), concluderanno infatti l’impresa dell’intera Tetralogia messa in scena dal Maggio in coproduzione con il Palau de les Arts di Valencia, che già è valsa al gruppo catalano il Premio Abbiati per le più belle scene e costumi “tra fantascienza e poesia” (il nuovo allestimento del Crepuscolo in prima assoluta proprio a Firenze).

La prossima Stagione del Teatro del Maggio, che va da da novembre ad aprile, e il programma preliminare del Maggio musicale Fiorentino 2009, sono stati illustrati al Sovrintendente del Teatro Francesco Giambrone e dal Direttore Artistico Paolo Arcà’. Ma prima dell’inaugurazione ufficiale della Stagione autunnale, al Teatro Comunale si sperimenterà una nuova iniziativa che vuole conciliare il sistema del repertorio in uso nelle case d’opera tedesche e del centro Europa con la tradizione italiana: in due settimane dall’11 al 26 ottobre si alterneranno ogni sera tre titoli popolarissimi come Tosca, La Bohème e Cavalleria rusticana – insieme a due balletti – per un inedito “invito all’opera” rivolto ad ampliare il pubblico avvicinando anche chi non ne ha consuetudine. “Recondita Armonia”, così si chiama l’originale cartellone che vuole richiamare nuovi spettatori per il binomio Puccini – doveroso tributo nel 150° anniversario – e Mascagni, abbinati a due balletti e identificati con sentimenti immortali come amore-gelosia-tradimento passione.

Per tutto il periodo di Recondita Armonia gli spettatori potranno ammirare nei foyer del Teatro Comunale sia l’esposizione del prezioso bozzetto di Felice Casorati per la Vestale del 1° Maggio Musicale 1933 – da allora perduto, e recentemente ritrovato ed acquisito dall’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze (la Banca CaRiFi contribuisce a Tosca) -, che la mostra dedicata a Fedora Barbieri, per ricordarne il debutto a Firenze con i costumi, i gioielli, le lettere, le fotografie e i documenti ora custoditi dal Museo Teatrale Carlo Schmidl di Trieste.

La Stagione si aprirà dunque il 20 novembre con Siegfried; dopo Wagner, sarà Donizzetti a dominare la Stagione con due titoli: per L’Elisir d’amore, che riappare a distanza di undici anni, protagonisti Eva Mei, Cinzia Forte e Francesco Meli, torna a dirigere al Comunale il fiorentino Bruno Campanella, assente da quindici; Lucia di Lammermoor viene riproposta nel bellissimo allestimento creato nel ’98 da Graham Vick e Paul Brown e applaudito anche in Giappone, sul podio Stefano Ranzani.

Un grande, atteso ritorno è quello di Franco Zeffirelli, che firma in febbraio uno spettacolo per il Maggio a distanza di ventun’anni dalla lontana Bohème del 1987: e sarà Pagliacci di Leoncavallo, di cui ha ideato regia e scene, con Amarilli Nizza e Fabio Armiliato, direttore Patrick Fournillier. Sul fronte concertistico, spicca per la prima volta nella storia del Maggio l’esecuzione integrale di tutti i concerti per strumento solista e orchestra e di tutte le sinfonie di Johannes Brahms. Li dirige tutti Mehta, accanto a lui sommi virtuosi e amici, alcuni dei quali non si esibivano al Comunale da lungo tempo: i pianisti Rudolf Buchbinder e Yefim Bronfman, i violinisti Pinchas Zukerman e Julian Rachlin, il violoncellista Mischa Maisky (con il contributo di Banca Toscana). E se sono graditi ritorni quelli di Roberto Abbado – (con la Missa in angustis per il bicentenario di Haydn, dopo il successo della Phaedra di Henze -, Andrey Boreyko e Stéphane Denève, debuttano invece nomi nuovi, quali i direttori Kazushi Ono e Constantinos Carydis, i pianisti Emanuele Arciuli e Piotr Anderszewski, e la violinista Arabella Steinbacher. Una prima assoluta sarà, il 21 e 22 febbraio, l’esecuzione del Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Lorenzo Ferrero; Mehta concluderà la Stagione sinfonica (31 marzo, 1° aprile) con la Sinfonia n. 2 “Resurrezione” di Gustav Mahler, soprano Barbara Frittoli, mezzosoprano Mariana Lipovsek.

La danza, che vede il Direttore della Compagnia MaggioDanza Vladimir Derevianlo spesso impegnato come interprete ed ora anche in qualità di coreografo, inanella in gennaio il suo Don Chisciotte creato per Dresda e presentato in prima italiana in un nuovo allestimento; in gennaio una Serata Fokine – con L’Uccello di fuoco, Petruska e Chopiniana – in omaggio al centenario della nascita dei mitici Ballets Russes fondati da Diaghilev nel 1909, di cui Michel Fokine fu il primo coreografo e ai quali verrà in contemporanea dedicata una mostra in Teatro, e prima ancora, in ottobre, la nuova creazione di Luciano Cannito Le quattro stagioni su musica di Giuseppe Verdi e Paganini di Vassiliev, nell’ambito di Recondita Armonia

Si chiude “Colori dal mondo”

Il progetto The Claw nasce nel settembre 2005 tra Ferrara e Bologna dall’incontro tra Stefano Parma (chitarra elettrica), Alessandro Belletti (basso) e Maurizio Lettera (batteria) con Luca Lelli( voce) e Giovanni Zordan (chitarra acustica e cori). I Claw, con la loro miscela di new country & texas music, sono ormai una realtà del panorama italiano ed europeo di questo genere.

In meno di tre anni hanno collezionato importanti esibizioni in Italia, Svizzera e in Germania, suonando anche presso il Four Corners, considerato il locale di riferimento tra gli honky-tonk bar europei. Per i non addetti ai lavori, il New Country/Texas Music è una rivisitazione in chiave moderna della musica country e coniuga l’ascolto con balli coinvolgenti. Ingresso libero. Informazioni al numero 055 2767828.

Bagno pubblico a villa Favard

Ubicato in quella che una volta era l’area per saccoapelisti, sarà affidato dalla Ronda della Carità e Solidarietà, che lo gestirà col personale proveniente dagli inserimenti socio terapeutici dell’assistenza sociale del comune di Firenze.

Per il momento, gli orari di funzionamento sono legati all’utilizzo del parco da parte della cittadinanza. In seguito verranno stabilite aperture più definite e strutturate. Per informazioni: 055 2767813.

 

Spettacoli al parco di Pratolino

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Lo scorso fine settimana il Parco di Villa Demidoff ha aperto le porte alla seconda edizione del Festival OFF-ON, la rassegna promossa da Cult-er, Associazione culturale che progetta e cura percorsi culturali di innovazione e di relazioni fra arti e territori e realizzata con il contributo della Provincia di Firenze e la collaborazione dell’Istituzione Parco Mediceo di Pratolino. Il Festival – dal 5 luglio al 17 agosto – regala un’estate ricca di spettacoli a ingresso gratuito con artisti di circo contemporaneo di alto livello. Le esibizioni sono precedute nel pomeriggio da laboratori dedicati ai più piccoli e nei week-end di luglio e agosto offre spettacoli e degustazioni per tutta la famiglia.

Il prossimo week-end (12 e 13 luglio), si potrà assistere allo spettacolo La Caravane degli spagnoli Circ Panic, uno dei gruppi più interessanti della scuola catalana di teatro-circo di strada. Tre personaggi di struggente innocenza che appaiono e spariscono a seconda della melodia, effettuando salti ed acrobazie sopra la carovana ed utilizzando il palo cinese ed il cavo installato sul cavallo. Il programma prosegue, dalle 16 alle 18, con lo spazio dedicato ai bambini, che ospiterà la Bottega di Geppetto a cura di Fantulin: laboratorio di costruzione di giocattoli e sculture con pezzi sagomati di legno recuperato e tanti piccoli attrezzi da falegname.

Il 19 luglio invece si esibiscono due clown teneri e pensosi, Claudio Cremonesi e Davide Baldi in Ciarlatown: un moderno Ciarlatano, dipendente della “Ke Te Serve Service”, cerca di vendere i suoi prodotti adattandosi alle regole del mercato globale. Uno spettacolo tra clownerie e cabaret, comico e pensoso, accompagnato dal vivo da uno stralunato musicista ciarlatano. Il 20 luglio il parco accoglie la prima tappa di un viaggio che, come per le antiche compagnie di girovaghi, porta una carovana di 20 giovanissimi artisti circensi, fra i 12 e 17 anni, dalla Svizzera lungo tutta l’Italia con lo spettacolo “Hotel. Salti e sussulti”.

“Respiri sotto la terra”, lo spettacolo della compagnia ‘C’èchi ha’, animerà invece le giornate del 26 e del 27 luglio: uno spettacolo poetico e surreale, delicato e suggestivo, che attraversa tutti i linguaggi del circo contemporaneo, danza, acrobatica e pantomima. Due gnometti cyborg costretti a vivere sotto la superficie terrestre dopo una catastrofe planetaria nascondono l’intento di narrare la vita di due comuni mortali che vivono una situazione catastrofica di guerra, paura e disperazione, come ancora troppe se ne vedono sul nostro pianeta. Si tratta quindi di un programma fortemente variegato e adatto a un pubblico di tutte le età, che dal pomeriggio alla sera potrà trascorrere alcune ore di piacevole intrattenimento nella verde frescura di uno dei parchi più belli di Firenze.

In più, questa seconda edizione del festival Off-On si arricchisce, grazie alla collaborazione con Territori in Festival, di una firma importante del mondo della cultura gastronomica come Davide Paolini. Territori in Festival nasce a Montecatini nel 2007 e porta anche a Villa Demidoff un programma articolato di degustazioni gratuite che varieranno ogni settimana. La selezione dei prodotti e degli accostamenti è il racconto di una ricerca decennale che ha portato alla scoperta dei tesori gastronomici italiani. Cibo come cultura, frutto della grammatica e dei segni del territorio. A Villa Demidoff, per questo fine settimana degustazioni a base dei salumi Ronchei e dei Brigidini di Lamporecchio, il tutto accompagnato dal vino delle Cantine Leonardo.

Mercantia, teatro di strada in festa

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L’edizione numero 21 di Mercantia si svolgerà dunque dal 16 al 20 luglio a Certaldo. Sempre più punto di riferimento, in Italia e all’estero, per questo tipo di spettacolo, Mercantia, dopo aver festeggiato le venti edizioni, propone un progetto teatrale nuovo: da un lato rimane la grande kermesse dionisiaca e coinvolgente, fatta di musiche, colori e grandi spettacoli scenografici; dall’altro crescono le atmosfere rarefatte, per pochi spettatori, con spettacoli creati appositamente per una torre, un giardino, una cripta.

I NUMERI

Mercantia è, e rimane, un’esperienza spettacolare unica per i numeri che propone: 80 gruppi diversi per sera, per un totale di 500 repliche nei cinque giorni di Festival, con oltre 350 artisti coinvolti. Prosa, nuovo circo, teatro di figura, teatro etnico, teatro danza, balletto, performance, musica classica, street band, arte di strada i generi coinvolti, con contorno di lavorazioni artigianali dal vivo e installazioni artistiche, in simbiosi con la cornice unica e affascinante del borgo medievale di Certaldo Alto, caro a Giovanni Boccaccio.

“QUARTO TEATRO”

Questa edizione, spiega il direttore artistico Alessandro Gigli, si svolge sotto le insegne de “Il Quarto Teatro”, termine coniato per questo modo di fare spettacolo “per e tra la gente”: “Non ci riconosciamo più in certo “teatro di strada”, moltiplicatosi in superficialità, consumato in facili stereotipi – spiega Gigli – è il tempo di allontanare il teatro dalla “gente” per avvicinarlo ad ogni “persona”, è la persona che deve “cercare il teatro” che più gli si addice. Il Quarto Teatro raccoglie i frutti di chi ha saputo portare l’esperienza della strada nel campo della prosa, del circo, della musica, del teatro di figura, costruendo spettacoli veri e propri che mantengono un “di più”: il rapporto vero e vitale con la persona che vi assiste, che lo fa essere diverso sia dal teatro di strada ormai inflazionato, che dal teatro accademico che si consuma nelle cattedrali nel deserto istituzionali della prosa o della sperimentazione. Ci chiameremo “Quarto Teatro” perché ci sentiamo figli del Terzo Teatro, perché quattro sono i punti cardinali, quattro gli arti umani, e perché… non ci interessa salire su nessun podio!”.

TANTI MINIFESTIVAL

Mercantia è quindi un unico grande spettacolo coinvolgente e insieme un palcoscenico nel quale convivono, paradossalmente, generi e stili precisi e talvolta contrastanti nelle logiche tradizionali, come i gruppi etnici internazionali ed il cabaret toscano, o la danza classica e le street band. Queste le principali articolazioni del vastissimo programma: “Street & square band”: la musica è il collante che coinvolge e accompagna gli spettatori da uno spettacolo all’altro, bande musicali itineranti per strada o protagoniste di veri e propri spettacoli nelle piazze, formazioni “unplugged” capaci di far saltare all’unisono migliaia di persone. Mabò Band (già vista al Costanzo Show); “Fantomatik Orchestra”, “Zastava Orchestra” (musiche balcaniche), e poi “Mo Better Band”, “Bandita”, “Jig Rig” e altri ancora. “Toscanacci: risate e anticorpi”: sulla scia di Nuti e Benigni, il meglio del cabaret toscano di ieri e di oggi, una comicità sana e viscerale che nasce nelle osterie come nei salotti buoni, celebrata al cinema e negli show televisivi di Carlo Conti, ma ricca di capacità introspettive. In scena a Mercantia uno dei capostipite, Carlo Monni (“Berlinguer ti voglio bene”, ecc), la giovane Anna Meacci (la “Meacci indignata Anna” lanciata in tv da Serena Dandini), e poi Katia Beni, Andrea Cambi, e il pirotecnico Andrea Kaemmerle.

“Nuovo circo”: dopo le produzioni originali delle scuole di circo di Torino e di Bologna degli scorsi anni, Mercantia presenta due innovative compagnie. Dall’Australia i This Side Up con “Controlled Falling Project”, uno spettacolo mozzafiato, con l’altezza e il brivido della barra russa, nel quale gli artisti si cimenteranno con l’illusione del cadere. Ispirato invece alle scene mozzafiato del cinema lo spettacolo dei torinesi “Compagnia Kinema” che col montaggio delle attrazioni e l’equilibrio delle immagini stabiliranno singolari paralleli tra cinema e arti circensi. “All’improvviso”: Tornano i “Match di improvvisazione teatrale”. Ventidue attori si alterneranno in un recinto costruito come fosse un campo di gioco recitando all’improvviso su temi ed idee estratti a sorte o indicati dal pubblico. Oltre al classico “match”, in scena anche due pièce aperte alla collaborazione del pubblico: “Redattori” e “Improvisti”.

“Cinque Continenti”: tanti ospiti d’eccezione, a partire dai Merdules Bezzos di Ottana, maschere carnevalesche ancestrali, la cui tradizione è conosciuta in tutta Europa, rappresentano tramite il loro rituale la continua lotta tra l’uomo e l’animale, atta a stabilire il predominio del primo sul secondo con danze con uso di maschere, strumenti musicali, laccie bastoni. Dall’India i Maruthi Kalari, danze tradizionali con duelli di spade e fuochi. “Arti di strada”: non possono poi mancare spettacoli piccoli e grandi nella miglior tradizione del teatro di strada. Seguipersone, trampolieri, mangiafuoco, incantatori di serpenti e poeti improvvisati che rispondono ai nomi di Ari Nunes, Art-it, Compagnia Sirteta, Octava Rima, Lazy Step, Drago Nero, Nouvelle Lune, Yoshi Tomo, Fire Fingers, e altri ancora. “Le mani che muovono sogni”: è questo lo spazio dedicato a bambini e famiglie, con spettacoli di teatro di figura della miglior tradizione europea, marionette, burattini e animazioni di vario genere, come Microcirco degli ungheresi Figurina, le atmosfere rarefatte dei russi Minidlin, lo Skel Cabaret del Babaciu Theater.

“GIARDINI SEGRETI”

Un vero e proprio festival nel festival, con decine di eventi a numero chiuso in sotterranei, piccoli giardini, balconi, torri, diviso quest’anno in tre sezioni: 1) teatro e danza, con performance sperimentali, letture, teatro di narrazione, e danza; intervengono il Teatro sperimentale della Versilia; L’Oranona di Carlo Romiti, Ahrat Teatro, Kuntari Ballet con performance ideate da un allievo di Bejart; 2) musica, con spazi relax di musicoterapia e spazi di musica classica allestiti in giardini o direttamente negli appartamenti dei certaldesi, come quello di Filippo Marcori, pianista classico che suona nel proprio appartamento, una casa torre del ‘400 dove saranno condotti pochi spettatori per volta; 3) arte contemporanea, con le creazioni interattive di Eraldo Ridi, che manipola la luce e crea oggetti con materiali riciclati.

ARTIGIANATO, MERCATO E RISTORO

Previsti oltre 50 stand con lavorazioni artigianali dal vivo di oggettistica e artigianato artistico di varia natura (legno, carta, pelle, vetro, marmo e pietre dure, oreficeria, ecc…), ed altrettanti spazi di mercatino di vendita di prodotti artigianali. Vari stand con ristorazione tipica toscana e prodotti tipici aperti durante la manifestazione.

INFORMAZIONI

Mercantia si svolge a Certaldo (Firenze) da mercoledì 16 a domenica 20 luglio 2008, ogni giorno dalle 18 alle 1 circa. L’ingresso è libero nella parte bassa del paese, a pagamento nella parte alta. Parcheggi e servizio di bus navetta sono gratuiti. Info turistiche: tel. 0571 656721. Programma completo e info utili su www.mercantiacertaldo.it.

“In Fortezza” prende il via

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Concerti, teatro, cinema, animazione per bambini e un momento di riflessione per la città e i cittadini: “In Fortezza”, evento estivo al via oggi, è un contenitore culturale che mette insieme attività e iniziative diverse.

“La Provincia vede in questa iniziativa una vera opportunità di dialogo con i cittadini – aveva detto il presidente della Provincia Matteo Renzi il giorno della presentazione della kermesse – e un momento nel quale possiamo discutere di quello che stiamo facendo in settori chiave quali il lavoro, la formazione professionale, l’ambiente e l’energia. Condividiamo pienamente la filosofia di In Fortezza: liberare cioè lo spazio della Fortezza Medicea e renderlo sempre più vivibile e aperto per i cittadini”. La Provincia di Firenze partecipa a In Fortezza con l’allestimento di uno stand con il quale l’amministrazione potrà incontrare target diversi: i giovani con il tema della formazione professionale e i Centri per l’Impiego, le famiglie con i temi legati all’ambiente e allo sviluppo sostenibile.

In Fortezza proseguirà fino al 3 agosto, dalle 19 fino a tarda notte. La manifestazione è organizzata da Promopoint con il patrocinio della Provincia di Firenze e vuole dare alla città uno spazio dove incontrarsi e partecipare alle tante iniziative culturali e spettacolari in programma, adatte a un pubblico di tutte le età. Oltre 400mila le persone previste che faranno vivere i piazzali, le palazzine, i padiglioni, le mura della Fortezza da Basso, che diventerà un ritrovo per bere qualcosa o fissare con gli amici, nel solco di un rapporto già consolidato tra i fiorentini e la Fortezza durante l’estate in città.

L’ingresso alla Fortezza sarà gratuito; il biglietto dei concerti oscillerà tra i 10 e i 20 euro. Il cartellone dei concerti sarà aperto dal cantante fiorentino Piero Pelù, che presenterà in anteprima il suo disco “Fenomeni”. Tra gli altri concerti anche Fabri Fibra, Bluvertigo, Marlene Kuntz, Giuliano Palma & The Bluebeaters, Baustelle, Killer Queen, Editors, i ragazzi di “Amici”, Caparezza. Oltre ai grandi artisti anche il progetto di Controradio “Firenze e il Rock Contest – i venti anni del concorso nazionale per gruppi musicali emergenti”.

Un’arena concerti da 5.000 posti; uno spazio teatrale dedicato alla comicità toscana e non solo; una libreria di oltre 2.000 metri quadri con ospiti autori e personaggi di rilievo. Ristoranti multietnici per gustare la cucina di ogni parte del mondo. Uno spazio per i più piccoli con animatori e giochi; per gli sportivi una pista da pattinaggio di 300 metri quadri, un campo da minigolf e una palestra con corsi di danza e attrezzature. Immancabili il cinema alla Sala della Volta ed altre attività che coinvolgeranno la città con mostre ed iniziative benefiche. Tutte le informazioni su www.infortezza.com.

STAND DELLA PROVINCIA

Lavoro, formazione professionale, energia e ambiente. Queste le parole chiave dello stand della Provincia di Firenze per “InFortezza”. Lo stand dell’amministrazione provinciale vuole essere un luogo dove i cittadini possono trovare opportunità e servizi. “La Provincia vede in questa iniziativa una vera opportunità di dialogo con i cittadini – ha detto il presidente Matteo Renzi – e un momento nel quale possiamo discutere di quello che stiamo facendo in settori chiave quali il lavoro, la formazione professionale, l’ambiente e l’energia”.

Lo stand dell’amministrazione a “InFortezza” ha lo slogan “Pensiamo al futuro, oggi”. Nello stand la Provincia presenta i suoi 11 Centri per l’impiego. I cittadini potranno così conoscerne i servizi, consultare le posizioni di lavoro aperte, le offerte per lavori stagionali o a più lunga scadenza e avere informarsi sui concorsi. Allo stand ci si potrà iscrivere a un breve corso di formazione per registrare un innovativo video-curriculum. Nello spazio dedicato alla Formazione si parlerà del Fondo Sociale Europeo, di voucher formativi individuali, formazione permanente, didattica e osservatorio del mercato del lavoro. Allo stand provinciale di “InFortezza” i cittadini sono invitati a rispondere al sondaggio online sui “bisogni di formazione permanente”. Il sondaggio si intitola “se avessi 1000 euro al mese per la formazione, farei…” e si trova all’indirizzo util.lineacomune.it/provinciafi.

Non manca lo spazio dedicato alle politiche ambientali della Provincia. In questa sezione dello stand saranno diffuse informazioni sui progetti legati al Piano Energetico Provinciale: il bando “Mille x mille”, i pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole superiori, l’educazione ambientale, la possibilità di finanziamenti per i privati e le famiglie per l’uso di energie pulite.