sabato, 14 Giugno 2025
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Raccolta carta, bene Firenze

Presentato ieri a Roma il 13° rapporto nazionale Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) sulla raccolta , il recupero ed il riciclaggio di carta e cartone: ottimo il risultato di a Firenze dove, nel corso del 2007, sono state avviate al riciclaggio ben 41.732 tonnellate di materiali cellulosici, corrispondenti a ben 85,6 chilogrammi per abitante raccolti separatamente e avviati al riciclaggio.

Questo dato conferma Firenze al secondo posto in termini assoluti (preceduta da Trento, che con 11.257 abitanti si è attestata ad una produzione pro capite di 94,4 kg/abitante/anno), ma saldamente in testa tra le grandi città italiane anche nel 2007: dietro al capoluogo toscano Brescia con 77,7 kg/ab ; Milano con 71,7 kg/ab ; Torino con 69,5 kg/ab; Bari con 48,3 kg/ab; Roma con 41,4 kg/ab ; Genova con 31,3 kg/ab; Napoli con 29,1 kg/ab; Perugia con 25,7 kg/ab ; Palermo con 14,5 kg/ab.

Il capoluogo toscano raggiunge questo nuovo risultato grazie ad un livello di intercettazione della carta e del cartone consistente, frutto di un modello di servizio modulare: contenitori in cartone in tutti gli uffici pubblici e le scuole; cassonetti per la carta sulla più gran parte del territorio comunale; sistema porta a porta nel centro storico e nel borgo di Peretola; raccolta mirate presso tutti gli uffici e gli esercizi pubblici del Castrum romano. L’azione congiunta di questo “mosaico” di servizio e la partecipazione attiva dei cittadini hanno permesso a Firenze di confermarsi ai vertici italiani nel riciclaggio di carta e cartone.

 

Folk, sul palco Bombardella

La cantante presenterà uno dei suoi spettacoli più conosciuti, “Leggende, strumenti e voci dei popoli”. La compositrice, polistrumentista, cantante e ricercatrice sarà da sola sul palco in compagnia della consueta batteria di strumenti, come sax baritono, fisarmonica, clarinetti, violini, violoncelli e steel drum (tamburo d’acciaio, originario di Trinidad, ottenuto da vecchi bidoni metallici).

Attenta da sempre alla musica e agli strumenti etnici, Bombardella unisce il lavoro di compositrice ad un’accurata ricerca per le sue esibizioni di testi originali in varie lingue. Così è normale sentirla cantare in armeno, mongolo, sefardita, persiano, ungherese, zingaro, oltre che, naturalmente, in italiano e nelle maggiori lingue europee.

Proprio in questi giorni alla poliedrica cantante è stato assegnato dalla giuria astigiana il premio “Teresa Viarengo”, uno dei maggiori riconoscimenti italiani per gli artisti impegnati nella musica tradizionale ed etnica. Ingresso libero. Per informazioni: 055 2767828.

 

Premio per le tesi di dottorato

Firenze University Press (FUP) ha bandito la seconda edizione del “Premio Tesi di Dottorato”, che prevede la pubblicazione in cartaceo e in digitale – a totale carico della casa editrice di ateneo – di cinque tesi discusse nelle Scuole di Dottorato e nei Dottorati dell’Università di Firenze nel periodo compreso tra l’ 1 novembre 2007 e il 30 giugno 2008.

Il numero delle tesi premiate corrisponde a quello delle aree in cui è suddivisa l’attività di ricerca dell’ateneo fiorentino: biomedica, scienze sociali, scientifica, tecnologica, umanistica. Per ogni area sarà premiata una sola tesi.

Le domande dovranno essere presentate entro l’1 agosto 2008. La selezione sarà effettuata da una commissione giudicatrice, nominata dal presidente della Firenze University Press Giovanni Mari e composta da dodici professori emeriti indicati da tutte le facoltà dell’ateneo. Il bando è disponibile integralmente all’indirizzo www.unifi.it/upload/sub/borse/fup_010808.pdf.

 

Accoltella a morte un uomo, arrestata rumena

La vittima aveva 53 anni. Da una prima ricostruzione dei fatti effettuata dagli inquirenti, sembra che i due stessero viaggiando insieme a bordo della motrice del tir quando, forse dopo un violento litigio, la donna ha colpito tre volte l’uomo con un coltello.

Il fatto è avvenuto in viale degli Olmi. Dopo essere stato accoltellato, l’uomo ha perso il controllo del grosso mezzo, che ha finito la sua corsa contro un cancello. Sul posto, dopo l’allarme lanciato da un automobilista, sono intervenuti i carabinieri.

Le indagini sull’omicidio vanno avanti, perchè gli inquirenti vogliono chiarire il movente del gesto. La rumena, dopo essere stata portata in ospedale per le ferie riportate in seguito all’episodio, è finita in manette.

Scossa sismica sull’Appennino

Sono stati i vigili del fuoco a rendere nota la scossa sismica di lieve entità che si è verificata sul territorio dell’Appennino. Alcuni cittadini della zona hanno avvertito i vigili del fuoco.

In tutta la zona, comunque, non si sono verificate, almeno al momento, conseguenze, nè per quanto riguarda persone nè cose. Il terremoto che ha colpito il territorio fra la Garfagnana e la provincia pistoiese è stato infatti di live entità.

Nasce il Parco della Memoria

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E’ stato presentato ieri, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Medici, il Parco Culturale di Monte Giovi. Si tratta della concretizzazione di un progetto promosso dalla Provincia di Firenze, dalle Comunità Montane Mugello e Montagna Fiorentina e dai Comuni di Borgo San Lorenzo, Dicomano, Pontassieve e Vicchio. Le caratteristiche del parco culturale della memoria sono state illustrate dagli interventi degli assessori provinciali Valerio Nardini e Tiziano Lepri, dai Sindaci Giovanni Bettarini (Borgo San Lorenzo), Ida Ciucchi (Dicomano), Elettra Lorini (Vicchio) e Marco Mairaghi (Pontassieve), accompagnato dall’Assessore alla Cultura, Alessandro Sarti. Presenti anche Alberto Alidori della Presidenza Provinciale dell’Anpi di Firenze, il Presidente della comunità Montana del Mugello, Stefano Tagliaferri, e il Presidente della Comunità Montana della Montagna Fiorentina, Tiziano Lanzini.

Il territorio di Monte Giovi narra la storia di una presenza umana continuativa, testimoniata da reperti archeologici preistorici, etruschi e romani fino ad arrivare alla storia più recente che comprende gli eventi di Resistenza al nazifascismo e l’esperienza didattica e sociale della scuola di Barbiana. L’iniziativa intende rinnovare memoria della Resistenza in un territorio che fu teatro di importanti eventi nella guerra di Liberazione. Nello stesso tempo intende promuovere i luoghi significativi per la cultura del Novecento come la scuola di Barbiana di Don Milani. Attraverso il messaggio della scuola voluta da Don Lorenzo questa montagna è rimasta famosa in tutto il mondo, dopo che in questa sperduta località vi approdò un prete scomodo, considerato nocivo e pericoloso dal potere ecclesiale di quel tempo. L’iniziativa coinvolge un territorio che è stato uno degli epicentri della Resistenza in Toscana: “la Montagna dei Ribelli”, che ha accolto le prime formazioni spontanee di partigiani e ha assistito al loro sviluppo e alla loro successiva organizzazione. In questi luoghi nascono figure di rilievo come il partigiano Bube, “ribelle tra i ribelli”, che ha ispirato, insieme alla sua compagna Nada, il romanzo di Carlo Cassola “La ragazza di Bube”.

Il complesso collinare-montuoso di Monte Giovi è localizzato a nord-est di Firenze e interessa i territori comunali di Pontassieve, Rufina, Dicomano, Vicchio e Borgo San Lorenzo. Rappresenta l’estremità più orientale della dorsale che separa il Mugello dal bacino del Valdarno e dalla bassa valle della Sieve. Monte Giovi, con i suoi 992 metri sul livello del mare, è la cima principale. Il territorio circostante presenta notevole interesse sia per le vicende belliche successive all’8 settembre 1943 e ricordate ogni anno con una festa per la commemorazione sia da un punto di vista naturalistico, poiché vengono riconosciute a questo rilievo, a dispetto della sua quota non troppo elevata, caratteristiche paesaggistiche tipicamente montane. Il nuovo parco culturale di Monte Giovi prevede cinque percorsi tematici: vie privilegiate che permettono di visitare questo ambiente naturale di profondo valore naturalistico e di significato storico. Grazie a cartelloni descrittivi collocati lungo i sentieri vengono ricordate le voci dei personaggi e raccontate le storie che hanno segnato per sempre questa terra.

Ecco alcune indicazioni storiche per i cinque itinerari del Parco Culturale di Monte Giovi:

SENTIERO N. 1
Pievecchia – Acone – Accesso principale da Pontassieve a Le Colline (8,5 chilometri); da Scopeti a Acone (6 Km). In questi luoghi si ricorda un triste momento del processo di Liberazione del territorio della Valdisieve con la rappresaglia della Pievecchia, quando, l’8 giugno del 1944, i tedeschi trucidarono 14 innocenti. Se il Monte Giovi è stato il monte amico dei “ribelli”, Acone è stato sicuramente il paese che questi ribelli li ha partoriti, assistiti e protetti. Il paese in cui ogni abitante ha avuto parte attiva nel processo lungo e doloroso della resistenza.

SENTIERO N. 2
Barbiana – Padulivo – Accesso principale da Dicomano a Tamburino (7,0 chilometri). Si può scegliere il sentiero Don Milani, ossia il sentiero di accesso alla scuola di Lucianino, allievo della scuola di Barbiana, oppure recarsi verso il Mulino di Baldracca. Lungo questo itinerario si trova l’abitato di Padulivo, noto per i tragici eventi bellici del 10 luglio del 1944, che portarono all’eccidio di 15 persone.

SENTIERO N. 3
Madonna del Sasso – Accesso principale da Polcanto alla cascina di Monterotondo (5,2 chilometri). Presso il Santuario della Madonna del Sasso nel 1945 in seguito ad un’accesa discussione, vennero uccisi un maresciallo dei carabinieri, il figlio e un militante comunista. Fatti che ispirarono poi il romanzo di Carlo Cassola “La Ragazza di Bube”.

SENTIERO N. 4
Monte Giovi – Accesso principale da Dicomano fino all’intersezione con il sentiero Cai 11 (8,5 chilometri). Recenti ritrovamenti hanno accertato che qui, in epoche remote, esisteva un luogo di culto, probabilmente dedicato a Giove, come fa supporre il nome del monte (Jovis = Giove). Lungo questo itinerario si trova anche la piramide delle Brigate partigiane e Casa al Cerro (una delle basi più utilizzate dai partigiani). Presso Fonte alla Capra si tiene ogni anno, nella seconda domenica di luglio, il Raduno dei Partigiani e dei giovani di Monte Giovi.

SENTIERO N. 5
Monte Rotondo – Accesso Principale da Sagginale all’intersezione con il sentiero Cai 3. Qui si trova la villa Cerchiai, attaccata verso la metà di agosto del 1944 dai tedeschi, che tentavano un accerchiamento delle forze partigiane e che fu sventato dalle stesse.

Università, missione in Cina

Lo scopo della missione è fornire supporto tecnico-scientifico alle autorità locali per la gestione delle problematiche del post-emergenza, con particolare riferimento alla valutazione dei rischi associati ai numerosi laghi effimeri che si sono formati in seguito alle frane indotte dal terremoto.

Il Dipartimento di Scienze della Terra – che è centro di competenza per i rischi geologici del Dipartimento della Protezione Civile nazionale – ha, infatti, presentato, nell’ambito della riunione del Comitato governativo Italia-Cina svoltasi martedì 10 giugno a Pisa, il progetto di cooperazione internazionale “Monitoraggio delle condizioni di stabilità delle frane di sbarramento e delle dighe danneggiate dal terremoto nella regione di Sichuan mediante tecnologie radar interferometriche ed analisi del rischio ad esse connesso”. Il progetto, a cui partecipano il Politecnico di Milano e l’azienda Ingegneria dei Sistemi di Pisa, è promosso dalla Regione Toscana – Settore Attività internazionali, in cooperazione con il Comitato Italia-Cina del Ministero degli Affari esteri ed il Dipartimento della Protezione Civile nazionale.

La missione scientifica prevede un incontro con il responsabile della Protezione Civile cinese a Pechino, la partecipazione all’ “International Landslide Symposium” a Sian, dove saranno presentati i risultati delle attività in corso sulle frane di sbarramento da parte della comunità scientifica internazionale, nonché una serie di sopralluoghi nei siti interessati dalla formazione di laghi effimeri.

“Gli ultimi due” alle ex Murate

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Promossa dall’Associazione Panta Rei, con il patrocinio dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e del Quartiere 1, la performance teatrale porterà sul palco il nuovo testo della fiorentina Donatella Contini. Scrittrice di racconti brevi e di atti unici, autrice, tra gli altri, de L’ombra del Manzoni e di Cocci Rotti, la Contini consegna al pubblico un’opera come sempre efficace, ma questa volta particolarmente angosciante. «Un apologo sulla perdita», come lo definisce nella prefazione la psicoanalista Graziella Magherini, che scrive: «Donatella Contini non ha mai vezzeggiato il suo spettatore e il suo lettore, ma questa volta lo ha gettato in un vuoto angoscioso, come mai prima d’ora». È la fine del mondo, infatti. Guido e Lapo, sono soli, in cima ad una collina brulla. E, insieme, assistono al dissolversi dei loro ricordi, nella coscienza che il computer, che Guido porta con sé, non permetterà, nelle sue immagini virtuali, di ritrovare gli odori, i colori, il senso di ciò che è stato. E che – si domandano i due protagonisti – è veramente esistito?

Per l’età dei protagonisti del testo, poco più che trentenni, e per il tema trattato, lo spettacolo si rivolge anche ai giovani. «È un testo, quello della Contini – spiega il regista Francesco Tarsi – particolarmente adatto ad un pubblico di giovani, che, nell’era dei cellulari e di internet, corrono spesso il pericolo di mescolare realtà e immagine virtuale».

Guido sarà interpretato da Gabriele Tiziani, Lapo da Giuseppe Marchese. Le voci sono di Alberto Cavallaro e Lavinia Parissi. Lo spettacolo, che in autunno verrà riproposto agli studenti delle scuole superiori fiorentine, si svolgerà all’interno delle ex Murate in piazza Madonna delle Neve. L’inizio è fissato per le 21.30. L’ingresso è libero Per info: Panta Rei 339-3886256 (10-15 e 18-21).

Scoprendo il Chianti: fra arte e gastronomia

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Il Chianti fiorentino e il Chianti senese protagonisti tra storia, pittura, poesia e buona tavola! Il Centro di Studi Chiantigiani “Clante” ed il Castello di San Donato in Perano, presentano con il contributo dell’’Ente Cassa di Risparmio di Firenze la rassegna “CHIANTI FIORENTINO E CHIANTI SENESE. LA FLUIDITA’ DI UN CONFINE”: una serie di incontri pensati per celebrare a trecentossensanta gradi il territorio chiantigiano “di frontiera” per antonomasia, quello che, passando per i centri di Radda, Castellina e Gaiole in Chianti, rappresentava il punto di incontro – e a volte di scontro – fra possedimenti, usanze e stili di vita di Firenze e Siena.

Cinque le serate in calendario (sabato 12 e 19 luglio, sabato 9 e 30 agosto, sabato 13 settembre), aperte al pubblico ed allestite nel suggestivo contesto del ristorante del Castello di San Donato in Perano: appuntamenti che vedranno a braccetto le espressioni artistiche e mangerecce più tipiche di quest’’angolo di Chianti, portando alla ribalta fra pittura e folklore, costume e poesia secoli di contaminazioni derivanti dalla vicinanza con i due principali centri culturali di Toscana.

Agli incontri, curati a partire dalle 18.30 da artisti ed esperti degli argomenti di volta in volta oggetto di approfondimento (dalle differenti scuole di pittura affermatesi nei secoli XII e XIV alle rime che raccontavano, spesso con ironia graffiante, tic e contese delle eterne rivali Siena e Firenze), seguiranno momenti di convivialità celebrati ai tavoli del ristorante. E qui, golosi protagonisti e fedeli rappresentanti di chiantigianità, si alterneranno i prodotti e le preparazioni stagionali che più si legano al territorio: il tutto, ovviamente, annaffiato da calici di Chianti Classico del Castello di San Donato in Perano.

Un’’occasione da non perdere insomma per vivere e scoprire in prima persona le eredità storico-gastronomiche di una terra davvero unica, circondati da un contesto che vale già di per sé una visita!

Per informazioni e prenotazioni
Ristorante San Donato in Perano – Gaiole in Chianti (SI)
Tel/fax: 0577.744104
Mail: [email protected]
Sito : www.sandonatoinperano.it

Calendario:

SABATO 12 LUGLIO

Ore 18.30 – La formazione del confine politico tra Firenze e Siena nel Chianti” a cura di RENATO STOPPANI

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano


SABATO 26 LUGLIO

Ore 18.30 – Taucchi, dragoncelli, falòttici. Definizioni culturali tra Firenze e Siena” a cura di PAOLO DE SIMONIS

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano


SABATO 9 AGOSTO

Ore 18.30 – Firenze e Siena: contrasto in ottava rima” con REALDO TONTI e EMILIO MELIANI

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano


SABATO 30 AGOSTO

Ora 18.30 – Scuola senese e scuola fiorentina. La pittura nel Chianti nei secoli XIII-XIV” a cura di SERENA PAGLIANTINI

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano


SABATO 13 SETTEMBRE

Ora 18.30 Parole piluccate in Chianti” a cura di ANNALISA NESI

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano

Centro, nuove regole per ristoranti

Il documento, che in concreto fissa nuove regole per aprire attività di ristorazione nel territorio comunale, con requisiti ben precisi, per quanto riguarda il centro storico, è nato dopo l’avvio di liberalizzazione, voluto dall’ex ministro Bersani, e poi proseguito da una legge regionale. “La scelta di attuare alcune misure – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Silvano Gori – è stata presa per fare in modo che il centro di Firenze non subisca trasformazioni pesanti con l’apertura di nuovi locali, e in particolare di quelli che possono rimanere aperti la notte. E’ una decisione che coniuga la liberalizzazione con la gestione del territorio e con gli interessi ambientali, sociali e di vivibilità del contesto urbano, di cui il Comune si deve fare tutore”.

Di fatto per le attività nel centro storico e nell’Utoe 21 (Duomo, Oltrarno, parte del vecchio centro) sono richiesti i seguenti requisiti: la dimensione del servizio al pubblico, per il quale si prevede che almeno il 40% della superficie del locale sia destinato agli utenti; accessibilità totale dei locali ai diversamente abili; obbligatorietà di spazi di immagazzinamento della merce per limitare il ricorso a forniture, anche più volte al giorno, che provocano incremento di traffico; sicurezza dei locali; servizi igienici di cortesia, liberamente accessibili a tutti, quindi anche ai non fruitori del locale; sicurezza dei locali, secondo le normative previste, in materia, anche per i lavoratori di esercizi; parcheggi, previsti per le attività superiori a 250 mq di superficie; insonorizzazione dei locali; smaltimento differenziato dei rifiuti; inserimento estetico del locale nel contesto urbano.

Il piano prevede anche la possibilità per le strutture alberghiere con ristorante, di lavorare anche con clienti esterni. Infine, per salvaguardare gli esercizi storici, che sono simboli e punti di riferimento della città, l’assessore Gori ha ricordato che per questi, d’ora in poi, secondo il documento approvato in Giunta, non saranno previsti cambi di destinazione.