lunedì, 15 Settembre 2025
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Vigili, interrogazione di Ciulli

Ciulli è membro della Commissione Affari Istituzionali di Palazzo Panciatichi competente in materia di polizia locale. Nell’interrogazione, Ciulli rappresenta l’importante opportunità offerta alle amministrazioni locali dalla legge regionale 12 del 2006, che ha profondamente innovato l’organizzazione della polizia locale, proprio dalla costituzione dei corpi, non più vincolata ad un numero minimo di addetti ma alla tipologia del servizio, che prevede inderogabilmente due turni giornalieri per tutto l’anno e la prestazione di un turno serale-notturno per la vigilanza del territorio per almeno 120 giorni anche non continuativi. Un’opportunità che comporta però costi aggiuntivi, che, nell’attuale situazione di finanza pubblica, coi tagli realizzati e previsti ai trasferimenti erariali, possono diventare per i Comuni, specie per quelli più piccoli, un vero e proprio ostacolo alla realizzazione del progetto.

“La legge regionale di riorganizzazione del servizio di polizia municipale – spiega Ciulli – prevede espressamente il sostegno della Regione alla creazione diffusa dei corpi di polizia municipale, prevedendo il ricorso alle risorse stanziate annualmente per le politiche per la sicurezza. Sulla base di questa specifica previsione vorrei quindi conoscere quali iniziative la Giunta intenda mettere in campo, e in che tempi, per poter sostenere i Comuni di minori dimensioni in questa importante operazione”.

L’Ateneo cerca 46 volontari

Il bando nazionale è reperibile, con tutte le ulteriori informazioni necessarie (progetti, personale di riferimento, modulo di domanda ecc.) all’indirizzo: www.unifi.it/servizio_civile.

Potranno usufruire di questa importante opportunità i giovani (uomini e donne) che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età. Per il periodo di servizio civile, che è valutabile nei concorsi pubblici ed utile ai fini previdenziali, gli studenti universitari potranno ottenere da 2 a 10 crediti formativi.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino al 7 luglio 2008 alle 14 all’Ufficio Gestione del Rapporto di Lavoro del Personale Tecnico Amministrativo e dei Collaboratori ed Esperti Linguistici – Area Risorse Umane (Stanza 73, 2° Piano in piazza San Marco, 4), aperto lunedì, mercoledì e venerdi dalle 9 alle 13 e martedì e giovedì dalle 15 alle 16,30.

Raccolta carta, bene Firenze

Presentato ieri a Roma il 13° rapporto nazionale Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) sulla raccolta , il recupero ed il riciclaggio di carta e cartone: ottimo il risultato di a Firenze dove, nel corso del 2007, sono state avviate al riciclaggio ben 41.732 tonnellate di materiali cellulosici, corrispondenti a ben 85,6 chilogrammi per abitante raccolti separatamente e avviati al riciclaggio.

Questo dato conferma Firenze al secondo posto in termini assoluti (preceduta da Trento, che con 11.257 abitanti si è attestata ad una produzione pro capite di 94,4 kg/abitante/anno), ma saldamente in testa tra le grandi città italiane anche nel 2007: dietro al capoluogo toscano Brescia con 77,7 kg/ab ; Milano con 71,7 kg/ab ; Torino con 69,5 kg/ab; Bari con 48,3 kg/ab; Roma con 41,4 kg/ab ; Genova con 31,3 kg/ab; Napoli con 29,1 kg/ab; Perugia con 25,7 kg/ab ; Palermo con 14,5 kg/ab.

Il capoluogo toscano raggiunge questo nuovo risultato grazie ad un livello di intercettazione della carta e del cartone consistente, frutto di un modello di servizio modulare: contenitori in cartone in tutti gli uffici pubblici e le scuole; cassonetti per la carta sulla più gran parte del territorio comunale; sistema porta a porta nel centro storico e nel borgo di Peretola; raccolta mirate presso tutti gli uffici e gli esercizi pubblici del Castrum romano. L’azione congiunta di questo “mosaico” di servizio e la partecipazione attiva dei cittadini hanno permesso a Firenze di confermarsi ai vertici italiani nel riciclaggio di carta e cartone.

 

Folk, sul palco Bombardella

La cantante presenterà uno dei suoi spettacoli più conosciuti, “Leggende, strumenti e voci dei popoli”. La compositrice, polistrumentista, cantante e ricercatrice sarà da sola sul palco in compagnia della consueta batteria di strumenti, come sax baritono, fisarmonica, clarinetti, violini, violoncelli e steel drum (tamburo d’acciaio, originario di Trinidad, ottenuto da vecchi bidoni metallici).

Attenta da sempre alla musica e agli strumenti etnici, Bombardella unisce il lavoro di compositrice ad un’accurata ricerca per le sue esibizioni di testi originali in varie lingue. Così è normale sentirla cantare in armeno, mongolo, sefardita, persiano, ungherese, zingaro, oltre che, naturalmente, in italiano e nelle maggiori lingue europee.

Proprio in questi giorni alla poliedrica cantante è stato assegnato dalla giuria astigiana il premio “Teresa Viarengo”, uno dei maggiori riconoscimenti italiani per gli artisti impegnati nella musica tradizionale ed etnica. Ingresso libero. Per informazioni: 055 2767828.

 

Premio per le tesi di dottorato

Firenze University Press (FUP) ha bandito la seconda edizione del “Premio Tesi di Dottorato”, che prevede la pubblicazione in cartaceo e in digitale – a totale carico della casa editrice di ateneo – di cinque tesi discusse nelle Scuole di Dottorato e nei Dottorati dell’Università di Firenze nel periodo compreso tra l’ 1 novembre 2007 e il 30 giugno 2008.

Il numero delle tesi premiate corrisponde a quello delle aree in cui è suddivisa l’attività di ricerca dell’ateneo fiorentino: biomedica, scienze sociali, scientifica, tecnologica, umanistica. Per ogni area sarà premiata una sola tesi.

Le domande dovranno essere presentate entro l’1 agosto 2008. La selezione sarà effettuata da una commissione giudicatrice, nominata dal presidente della Firenze University Press Giovanni Mari e composta da dodici professori emeriti indicati da tutte le facoltà dell’ateneo. Il bando è disponibile integralmente all’indirizzo www.unifi.it/upload/sub/borse/fup_010808.pdf.

 

Accoltella a morte un uomo, arrestata rumena

La vittima aveva 53 anni. Da una prima ricostruzione dei fatti effettuata dagli inquirenti, sembra che i due stessero viaggiando insieme a bordo della motrice del tir quando, forse dopo un violento litigio, la donna ha colpito tre volte l’uomo con un coltello.

Il fatto è avvenuto in viale degli Olmi. Dopo essere stato accoltellato, l’uomo ha perso il controllo del grosso mezzo, che ha finito la sua corsa contro un cancello. Sul posto, dopo l’allarme lanciato da un automobilista, sono intervenuti i carabinieri.

Le indagini sull’omicidio vanno avanti, perchè gli inquirenti vogliono chiarire il movente del gesto. La rumena, dopo essere stata portata in ospedale per le ferie riportate in seguito all’episodio, è finita in manette.

Scossa sismica sull’Appennino

Sono stati i vigili del fuoco a rendere nota la scossa sismica di lieve entità che si è verificata sul territorio dell’Appennino. Alcuni cittadini della zona hanno avvertito i vigili del fuoco.

In tutta la zona, comunque, non si sono verificate, almeno al momento, conseguenze, nè per quanto riguarda persone nè cose. Il terremoto che ha colpito il territorio fra la Garfagnana e la provincia pistoiese è stato infatti di live entità.

Nasce il Parco della Memoria

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E’ stato presentato ieri, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Medici, il Parco Culturale di Monte Giovi. Si tratta della concretizzazione di un progetto promosso dalla Provincia di Firenze, dalle Comunità Montane Mugello e Montagna Fiorentina e dai Comuni di Borgo San Lorenzo, Dicomano, Pontassieve e Vicchio. Le caratteristiche del parco culturale della memoria sono state illustrate dagli interventi degli assessori provinciali Valerio Nardini e Tiziano Lepri, dai Sindaci Giovanni Bettarini (Borgo San Lorenzo), Ida Ciucchi (Dicomano), Elettra Lorini (Vicchio) e Marco Mairaghi (Pontassieve), accompagnato dall’Assessore alla Cultura, Alessandro Sarti. Presenti anche Alberto Alidori della Presidenza Provinciale dell’Anpi di Firenze, il Presidente della comunità Montana del Mugello, Stefano Tagliaferri, e il Presidente della Comunità Montana della Montagna Fiorentina, Tiziano Lanzini.

Il territorio di Monte Giovi narra la storia di una presenza umana continuativa, testimoniata da reperti archeologici preistorici, etruschi e romani fino ad arrivare alla storia più recente che comprende gli eventi di Resistenza al nazifascismo e l’esperienza didattica e sociale della scuola di Barbiana. L’iniziativa intende rinnovare memoria della Resistenza in un territorio che fu teatro di importanti eventi nella guerra di Liberazione. Nello stesso tempo intende promuovere i luoghi significativi per la cultura del Novecento come la scuola di Barbiana di Don Milani. Attraverso il messaggio della scuola voluta da Don Lorenzo questa montagna è rimasta famosa in tutto il mondo, dopo che in questa sperduta località vi approdò un prete scomodo, considerato nocivo e pericoloso dal potere ecclesiale di quel tempo. L’iniziativa coinvolge un territorio che è stato uno degli epicentri della Resistenza in Toscana: “la Montagna dei Ribelli”, che ha accolto le prime formazioni spontanee di partigiani e ha assistito al loro sviluppo e alla loro successiva organizzazione. In questi luoghi nascono figure di rilievo come il partigiano Bube, “ribelle tra i ribelli”, che ha ispirato, insieme alla sua compagna Nada, il romanzo di Carlo Cassola “La ragazza di Bube”.

Il complesso collinare-montuoso di Monte Giovi è localizzato a nord-est di Firenze e interessa i territori comunali di Pontassieve, Rufina, Dicomano, Vicchio e Borgo San Lorenzo. Rappresenta l’estremità più orientale della dorsale che separa il Mugello dal bacino del Valdarno e dalla bassa valle della Sieve. Monte Giovi, con i suoi 992 metri sul livello del mare, è la cima principale. Il territorio circostante presenta notevole interesse sia per le vicende belliche successive all’8 settembre 1943 e ricordate ogni anno con una festa per la commemorazione sia da un punto di vista naturalistico, poiché vengono riconosciute a questo rilievo, a dispetto della sua quota non troppo elevata, caratteristiche paesaggistiche tipicamente montane. Il nuovo parco culturale di Monte Giovi prevede cinque percorsi tematici: vie privilegiate che permettono di visitare questo ambiente naturale di profondo valore naturalistico e di significato storico. Grazie a cartelloni descrittivi collocati lungo i sentieri vengono ricordate le voci dei personaggi e raccontate le storie che hanno segnato per sempre questa terra.

Ecco alcune indicazioni storiche per i cinque itinerari del Parco Culturale di Monte Giovi:

SENTIERO N. 1
Pievecchia – Acone – Accesso principale da Pontassieve a Le Colline (8,5 chilometri); da Scopeti a Acone (6 Km). In questi luoghi si ricorda un triste momento del processo di Liberazione del territorio della Valdisieve con la rappresaglia della Pievecchia, quando, l’8 giugno del 1944, i tedeschi trucidarono 14 innocenti. Se il Monte Giovi è stato il monte amico dei “ribelli”, Acone è stato sicuramente il paese che questi ribelli li ha partoriti, assistiti e protetti. Il paese in cui ogni abitante ha avuto parte attiva nel processo lungo e doloroso della resistenza.

SENTIERO N. 2
Barbiana – Padulivo – Accesso principale da Dicomano a Tamburino (7,0 chilometri). Si può scegliere il sentiero Don Milani, ossia il sentiero di accesso alla scuola di Lucianino, allievo della scuola di Barbiana, oppure recarsi verso il Mulino di Baldracca. Lungo questo itinerario si trova l’abitato di Padulivo, noto per i tragici eventi bellici del 10 luglio del 1944, che portarono all’eccidio di 15 persone.

SENTIERO N. 3
Madonna del Sasso – Accesso principale da Polcanto alla cascina di Monterotondo (5,2 chilometri). Presso il Santuario della Madonna del Sasso nel 1945 in seguito ad un’accesa discussione, vennero uccisi un maresciallo dei carabinieri, il figlio e un militante comunista. Fatti che ispirarono poi il romanzo di Carlo Cassola “La Ragazza di Bube”.

SENTIERO N. 4
Monte Giovi – Accesso principale da Dicomano fino all’intersezione con il sentiero Cai 11 (8,5 chilometri). Recenti ritrovamenti hanno accertato che qui, in epoche remote, esisteva un luogo di culto, probabilmente dedicato a Giove, come fa supporre il nome del monte (Jovis = Giove). Lungo questo itinerario si trova anche la piramide delle Brigate partigiane e Casa al Cerro (una delle basi più utilizzate dai partigiani). Presso Fonte alla Capra si tiene ogni anno, nella seconda domenica di luglio, il Raduno dei Partigiani e dei giovani di Monte Giovi.

SENTIERO N. 5
Monte Rotondo – Accesso Principale da Sagginale all’intersezione con il sentiero Cai 3. Qui si trova la villa Cerchiai, attaccata verso la metà di agosto del 1944 dai tedeschi, che tentavano un accerchiamento delle forze partigiane e che fu sventato dalle stesse.

Università, missione in Cina

Lo scopo della missione è fornire supporto tecnico-scientifico alle autorità locali per la gestione delle problematiche del post-emergenza, con particolare riferimento alla valutazione dei rischi associati ai numerosi laghi effimeri che si sono formati in seguito alle frane indotte dal terremoto.

Il Dipartimento di Scienze della Terra – che è centro di competenza per i rischi geologici del Dipartimento della Protezione Civile nazionale – ha, infatti, presentato, nell’ambito della riunione del Comitato governativo Italia-Cina svoltasi martedì 10 giugno a Pisa, il progetto di cooperazione internazionale “Monitoraggio delle condizioni di stabilità delle frane di sbarramento e delle dighe danneggiate dal terremoto nella regione di Sichuan mediante tecnologie radar interferometriche ed analisi del rischio ad esse connesso”. Il progetto, a cui partecipano il Politecnico di Milano e l’azienda Ingegneria dei Sistemi di Pisa, è promosso dalla Regione Toscana – Settore Attività internazionali, in cooperazione con il Comitato Italia-Cina del Ministero degli Affari esteri ed il Dipartimento della Protezione Civile nazionale.

La missione scientifica prevede un incontro con il responsabile della Protezione Civile cinese a Pechino, la partecipazione all’ “International Landslide Symposium” a Sian, dove saranno presentati i risultati delle attività in corso sulle frane di sbarramento da parte della comunità scientifica internazionale, nonché una serie di sopralluoghi nei siti interessati dalla formazione di laghi effimeri.

“Gli ultimi due” alle ex Murate

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Promossa dall’Associazione Panta Rei, con il patrocinio dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e del Quartiere 1, la performance teatrale porterà sul palco il nuovo testo della fiorentina Donatella Contini. Scrittrice di racconti brevi e di atti unici, autrice, tra gli altri, de L’ombra del Manzoni e di Cocci Rotti, la Contini consegna al pubblico un’opera come sempre efficace, ma questa volta particolarmente angosciante. «Un apologo sulla perdita», come lo definisce nella prefazione la psicoanalista Graziella Magherini, che scrive: «Donatella Contini non ha mai vezzeggiato il suo spettatore e il suo lettore, ma questa volta lo ha gettato in un vuoto angoscioso, come mai prima d’ora». È la fine del mondo, infatti. Guido e Lapo, sono soli, in cima ad una collina brulla. E, insieme, assistono al dissolversi dei loro ricordi, nella coscienza che il computer, che Guido porta con sé, non permetterà, nelle sue immagini virtuali, di ritrovare gli odori, i colori, il senso di ciò che è stato. E che – si domandano i due protagonisti – è veramente esistito?

Per l’età dei protagonisti del testo, poco più che trentenni, e per il tema trattato, lo spettacolo si rivolge anche ai giovani. «È un testo, quello della Contini – spiega il regista Francesco Tarsi – particolarmente adatto ad un pubblico di giovani, che, nell’era dei cellulari e di internet, corrono spesso il pericolo di mescolare realtà e immagine virtuale».

Guido sarà interpretato da Gabriele Tiziani, Lapo da Giuseppe Marchese. Le voci sono di Alberto Cavallaro e Lavinia Parissi. Lo spettacolo, che in autunno verrà riproposto agli studenti delle scuole superiori fiorentine, si svolgerà all’interno delle ex Murate in piazza Madonna delle Neve. L’inizio è fissato per le 21.30. L’ingresso è libero Per info: Panta Rei 339-3886256 (10-15 e 18-21).