lunedì, 15 Settembre 2025
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Scoprendo il Chianti: fra arte e gastronomia

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Il Chianti fiorentino e il Chianti senese protagonisti tra storia, pittura, poesia e buona tavola! Il Centro di Studi Chiantigiani “Clante” ed il Castello di San Donato in Perano, presentano con il contributo dell’’Ente Cassa di Risparmio di Firenze la rassegna “CHIANTI FIORENTINO E CHIANTI SENESE. LA FLUIDITA’ DI UN CONFINE”: una serie di incontri pensati per celebrare a trecentossensanta gradi il territorio chiantigiano “di frontiera” per antonomasia, quello che, passando per i centri di Radda, Castellina e Gaiole in Chianti, rappresentava il punto di incontro – e a volte di scontro – fra possedimenti, usanze e stili di vita di Firenze e Siena.

Cinque le serate in calendario (sabato 12 e 19 luglio, sabato 9 e 30 agosto, sabato 13 settembre), aperte al pubblico ed allestite nel suggestivo contesto del ristorante del Castello di San Donato in Perano: appuntamenti che vedranno a braccetto le espressioni artistiche e mangerecce più tipiche di quest’’angolo di Chianti, portando alla ribalta fra pittura e folklore, costume e poesia secoli di contaminazioni derivanti dalla vicinanza con i due principali centri culturali di Toscana.

Agli incontri, curati a partire dalle 18.30 da artisti ed esperti degli argomenti di volta in volta oggetto di approfondimento (dalle differenti scuole di pittura affermatesi nei secoli XII e XIV alle rime che raccontavano, spesso con ironia graffiante, tic e contese delle eterne rivali Siena e Firenze), seguiranno momenti di convivialità celebrati ai tavoli del ristorante. E qui, golosi protagonisti e fedeli rappresentanti di chiantigianità, si alterneranno i prodotti e le preparazioni stagionali che più si legano al territorio: il tutto, ovviamente, annaffiato da calici di Chianti Classico del Castello di San Donato in Perano.

Un’’occasione da non perdere insomma per vivere e scoprire in prima persona le eredità storico-gastronomiche di una terra davvero unica, circondati da un contesto che vale già di per sé una visita!

Per informazioni e prenotazioni
Ristorante San Donato in Perano – Gaiole in Chianti (SI)
Tel/fax: 0577.744104
Mail: [email protected]
Sito : www.sandonatoinperano.it

Calendario:

SABATO 12 LUGLIO

Ore 18.30 – La formazione del confine politico tra Firenze e Siena nel Chianti” a cura di RENATO STOPPANI

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano


SABATO 26 LUGLIO

Ore 18.30 – Taucchi, dragoncelli, falòttici. Definizioni culturali tra Firenze e Siena” a cura di PAOLO DE SIMONIS

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano


SABATO 9 AGOSTO

Ore 18.30 – Firenze e Siena: contrasto in ottava rima” con REALDO TONTI e EMILIO MELIANI

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano


SABATO 30 AGOSTO

Ora 18.30 – Scuola senese e scuola fiorentina. La pittura nel Chianti nei secoli XIII-XIV” a cura di SERENA PAGLIANTINI

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano


SABATO 13 SETTEMBRE

Ora 18.30 Parole piluccate in Chianti” a cura di ANNALISA NESI

Ore 20 – Cena nel ristorante di San Donato in Perano

Centro, nuove regole per ristoranti

Il documento, che in concreto fissa nuove regole per aprire attività di ristorazione nel territorio comunale, con requisiti ben precisi, per quanto riguarda il centro storico, è nato dopo l’avvio di liberalizzazione, voluto dall’ex ministro Bersani, e poi proseguito da una legge regionale. “La scelta di attuare alcune misure – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Silvano Gori – è stata presa per fare in modo che il centro di Firenze non subisca trasformazioni pesanti con l’apertura di nuovi locali, e in particolare di quelli che possono rimanere aperti la notte. E’ una decisione che coniuga la liberalizzazione con la gestione del territorio e con gli interessi ambientali, sociali e di vivibilità del contesto urbano, di cui il Comune si deve fare tutore”.

Di fatto per le attività nel centro storico e nell’Utoe 21 (Duomo, Oltrarno, parte del vecchio centro) sono richiesti i seguenti requisiti: la dimensione del servizio al pubblico, per il quale si prevede che almeno il 40% della superficie del locale sia destinato agli utenti; accessibilità totale dei locali ai diversamente abili; obbligatorietà di spazi di immagazzinamento della merce per limitare il ricorso a forniture, anche più volte al giorno, che provocano incremento di traffico; sicurezza dei locali; servizi igienici di cortesia, liberamente accessibili a tutti, quindi anche ai non fruitori del locale; sicurezza dei locali, secondo le normative previste, in materia, anche per i lavoratori di esercizi; parcheggi, previsti per le attività superiori a 250 mq di superficie; insonorizzazione dei locali; smaltimento differenziato dei rifiuti; inserimento estetico del locale nel contesto urbano.

Il piano prevede anche la possibilità per le strutture alberghiere con ristorante, di lavorare anche con clienti esterni. Infine, per salvaguardare gli esercizi storici, che sono simboli e punti di riferimento della città, l’assessore Gori ha ricordato che per questi, d’ora in poi, secondo il documento approvato in Giunta, non saranno previsti cambi di destinazione.

Pomodoro fiorentino in crisi

E’ una stagione da dimenticare per il pomodoro fiorentino, con le colture in pieno campo decimate dagli attacchi della peronospora (Phytophthora infestans). Un colpo durissimo per la produzione di uno degli ortaggi più tipici della piana fiorentina, con l’infezione fungina, manifestatasi in forma estremamente virulenta, che non ha risparmiato neanche le altre colture di pomodoro in tutta la provincia e quelle di patate bianche in Mugello.

Se in alcuni casi sembra ancora possibile intervenire con prodotti specifici, in gran parte delle colture si dovrà procedere a ripiantare ex novo i pomodori, ma anche questo non sempre sembra possibile.

Il Bilancino va a gonfie vele

“L’invaso ci toglie la tradizionale ansia estiva per la possibile sete e l’ottimo lavoro di monitoraggio compiuto da Arpat testimonia anche la buona qualità delle sue acque, considerando che si tratta di quelle di un invaso. Tuttavia non possiamo stare del tutto tranquilli perché siamo di fronte ad un contesto delicato, che occorre continuare a monitorare e rispettare, a partire dallo stato dei luoghi circostanti”.L’assessore regionale alle risorse idriche, Marco Betti, ha sintetizzato così lo stato dell’invaso di Bilancino nel corso del seminario “Invaso di Bilancino, una risorsa da tutelare” che si è svolto questa mattina presso l’Auditori um del Consiglio regionale e che è stato promosso dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Toscana.

Il direttore generale di Arpat, Sonia Cantoni, ha sottolineato come Bilancino rappresenti anche uno strumento formidabile di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici in atto e ai fenomi estremi, dalle siccità alle alluvioni, che sempre più spesso si verificano anche in Toscana.

«L’invaso – ha aggiunto Cantoni – va continuato a studiare e va difeso perché è un elemento strategico dell’ecosistema in relazione dinamica con gli altri elementi. Dobbiamo valutare attentamente l’impatto che le grandi opere possono avere su questo serbatoio, adoperando tutte le buone pratiche nella conduzione dei lavori pubblici più rilevanti e mantenendo i territori e i boschi circostanti perché reagiscano positivamente alla pressione delle attività umane e agli stress ambientali».

A lezione in ospedale

Per il 98% di loro, questa possibilità si è tradotta con un successo scolastico: 38 hanno frequentato le elementari, 30 le scuole medie, 40 le superiori, per un totale di oltre mille ore di lezione, delle quali 192 dedicate all’utenza straniera. La fotografia per cifre del progetto è stata presentata questa mattina dai vertici dell’ospedale e delle istituzioni scolastiche coinvolte, che hanno ratificato un protocollo d’intesa (che coinvolge anche Comune e Provincia di Firenze) per continuare e rafforzare l’iniziativa. Obiettivo dell’accordo implementare il servizio domiciliare, l’alfabetizzazione per i piccoli degenti stranieri e la formazione degli insegnanti.

La “Scuola Ospedaliera” è organizzata con modalità differenti secondo il livello. Mentre per la scuola primaria e secondaria di primo grado la formula è quella classica della sezione interna all’ospedale, (gestita da insegnanti di ruolo e da 35 docenti volontari) per quella secondaria è stato attivato un modello diffuso, che coinvolge una rete di 14 scuole fiorentine che assicurano, ciascuna per la sua parte, interventi nelle diverse aree disciplinari.

È una scuola flessibile, quella interna al Meyer, che consente ai ragazzi di seguire le lezioni sia durante il periodo breve del ricovero, sia a domicilio, grazie all’impegno degli insegnanti (quelli della scuola ospedaliera e quelli della scuola di provenienza dei pazienti) che fanno squadra per evitare che bambini e ragazzi debbano interrompere il proprio percorso a causa della malattia.Il progetto “Scuola Ospedaliera” prevede anche la possibilità, quando le condizioni dello studente-paziente lo impongono, di scrutini ed esami interni alla struttura ospedaliera e per i bambini stranieri e le loro famiglie sono stati attivati percorsi di alfabetizzazione ad hoc.

Mehta, medaglia d’oro a Napoli

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Sarà il momento culminante di una serata imperdibile, con l’abbraccio ideale fra i popoli a cui invitano i versi del poeta e la musica di Beethoven, scelti per questo quale Inno ufficiale europeo fin dal 1972, eseguiti fra Palazzo Vecchio, gli Uffizi e la Loggia dei Lanzi, davanti al quale è stato montato il palco per l’Orchestra e il Coro del Maggio. Orchestra e Coro che, ancora con il Maestro Mehta, loro Direttore Principale (e Onorario a vita), e con gli stessi solisti il giorno successivo si trasferiranno a Napoli, si invito del Commissario del Teatro San Carlo Salvatore Nastasi, per “raddoppiare” – in tutti i sensi – l’esecuzione: a loro si uniranno infatti l’Orchestra e il Coro del Teatro San Carlo per bissare la “Nona” in Piazza del Plebiscito, in un nobile gesto di solidarietà con una città umiliata e con un Teatro che vogliono e debbono rinascere, in nome della grande storia culturale e musicale che Firenze e Napoli hanno in comune.

Il concerto straordinario di Napoli verrà trasmesso in diretta dalla televisione di Stato su RAI 3; al Maestro Mehta, la mattina del 2 luglio, il Sindaco Rosa Russo Jervolino conferirà a Palazzo San Giacomo la Medaglia d’Oro della città di Napoli, che è stato fra l’altro il primo scalo europeo del giovane direttore indiano quando, diciottenne, lasciò in nave la nativa Bombay per trasferirsi a Vienna ed intraprendere gli studi per quella che poi divenne una luminosissima carriera.

Appena tornati dalla missione napoletana, i complessi del Maggio inizieranno le prove con  Riccardo Muti, per un nuovo “Viaggio dell’Amicizia” fra Ravenna, Mazara del Vallo e Atene, promosso dal Ravenna Festival, a conferma del rinnovato e consolidato sodalizio artistico con il grande Maestro.

Spagnulo, mostra a villa Vogel

L’inaugurazione è in programma il 3 luglio dalle 19 alle 21. Il 28 agosto (ore 19) è prevista la presentazione del catalogo dei lavori dell’artista. Nel segno della stretta collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, il Quartiere 4 continua a proporsi come polo metropolitano per l’arte contemporanea ospitando, nello straordinario scenario del Chiostro di Villa Vogel, le sculture di Giuseppe Spagnulo.

Spagnulo esprime una tensione alla rivisitazione mitica che non è possibile disgiungere dalla scelta e dall’impiego dei materiali. La terracotta, il ferro o il bronzo sono materiali arcaici e mitologici che richiedono una lavorazione col fuoco, elemento che contribuisce alla trasformazione della materia in una relazione tra forma e idea. Le sue sono sculture forgiate come “alchimie del fuoco”, concetti che prendono forma attraverso gesti eroici di liberazione della materia, in una lotta titanica con lo spazio e con il vuoto.

L’orario della mostra (ingresso libero) è da lunedì a sabato ore 9-13, martedì e giovedì ore 9-17, domenica chiuso. Per informazioni Consiglio di Quartiere 4 – Commissione Cultura, tel. 055/2767113-135.

Estate, emergenza anziani

Oggi è il decimo giorno critico consecutivo: una situazione che è il frutto della morsa di caldo che, secondo le previsioni, dovrebbe proseguire almeno fino a venerdì. Per quanto riguarda oggi e domani, la colonnina dovrebbe attestarsi sui 34. “Si tratta di una situazione di disagio soprattutto per gli anziani che vivono soli e per quelli più fragili” spiega alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni che nell’occasione rinnova i consigli dei medici per affrontare la situazione. “Evitare di uscire o di fare attività fisica all’aria aperta nelle ore più calde della giornata, non rimanere sotto il sole a lungo. Ancora fare una colazione abbondante e pasti leggeri, bere più acqua e mangiare molta frutta e verdura, utilizzare vestiti chiari e leggeri. E in caso di bisogno telefonare al numero verde 800/801616 per avere un aiuto concreto nella vita di tutti i giorni”.

Sono infatti sempre in funzione i servizi di sostegno del pacchetto “Aiuto anziani” che da oggi sono potenziati per dare una risposta ancor più incisiva soprattutto in concomitanza di condizioni climatiche sfavorevoli. E’ quindi sempre attivo il numero verde 800/801616, la cosiddetta “sorveglianza passiva” per chiedere un sostegno nella vita quotidiana, come essere accompagnato a sbrigare commissioni o a visite mediche, avere assistenza domiciliare, di avere compagnia, avere qualcuno che porta la spesa a casa e ricevere il pasto a casa. Sempre in funzione anche la “sorveglianza attiva”, ovvero il servizio rivolto agli anziani agli over 75 anni la cui condizione a rischio viene segnalata e che modulata sulla base delle effettive condizioni climatiche. Da non dimenticare, poi, i “Pasti in amicizia” a Montedomini per i residenti a Firenze over 65 anni. Per prenotare chiamare i numeri 055/2339600 e 055/2339601 oppure al numero verde 800/801616.

Infine, da oggi sono partite a pieno regime anche le iniziative di socializzazione e di svago organizzate da Ancescao, Auser e Uisp. Per esempio i pranzi gratis al centro Il Quercione alle Cascine per tutti gli over 60 organizzati dall’Ancescao o la ginnastica nei parchi a cura dell’Uisp. Per informazioni contattare l’Ancescao (055/2343021), l’Auser (055/674573) e l’Uisp (055/6583523).

Corso propedeutico allo Shiatsu

Lo Shiatsu, tecnica a meditazione corporea di origine medico filosofica cinese è una tecnica che, attraverso precise pressioni delle di dita, palmo della mano e gomito lungo i tragitti dei meridiani energetici, permette di normalizzare il flusso vitale dell’individuo, flusso che se congestionato può esprimersi attraverso disagi sia fisici che emotivi.

Partecipando ad un corso propredeutico allo Shiatsu si acquisiscono le conoscenze iniziali riguardanti le qualità di questa tecnica e le originalità che la differenziano da altre tecniche di trattamento corporeo.
Si comincia a comprendere che, entrando “in contatto” con l’altro attraverso la pressione Shiatsu, si riscopre innanzitutto il contatto con se stessi e poi con gli altri.
Durante il corso verrà privilegiato l’aspetto pratico, attraverso esercizi di respirazione guidata e attraverso l’apprendimento di alcune semplici sequenze di lavoro sul corpo utilizzando stretching e pressioni.

Si potrà così approcciarsi a questa tecnica antichissima attraverso alcuni suo principi cardini quale:
una corretta respirazione addominale e coordinazione del respiro
una corretta impostazione posturale durante gli esercizi
una corretta pressione, portata senza sforzo, con spostamento del baricentro e conseguente uso del peso
un iniziale addestramento ad una giusta attenzione durante il lavoro

Per chi fosse interessato, gli orari i costi e la durata del corso sono i seguenti:
10, 17, 24 luglio con orario 20,00-23,00 (per complessive 9 ore di formazione) che si svolgerannoa Firenze in ia Landucci, 42.
Il costo del corso è di euro 100 comprensivo di assicurazione per le lezioni in aula.

per informazioni ed iscrizioni:
Beatrice Gori, operatrice Shiatsu – Tel. 335 5318564 – [email protected]
Veronica Dolfi, operatrice Shiatsu – Tel. 347 0889969 – [email protected] – http://shiatsu-veronica.blogspot.com

Tramvia, aperto l’infopoint

Lo sportello raccoglierà le osservazioni dell’area omogenea della linea 2, ovvero il tratto di via di Novoli compreso fra via Baracchini e via Allori. “I cittadini possono ricevere e consultare vario materiale, dai progetti alle mappe, e presentare suggerimenti e proposte su una scheda da consegnare al personale dello sportello – ha spiegato l’assessore alla partecipazione democratica Cristina Bevilacqua -. Inoltre, con il supporto di tecnici e facilitatori, si svolgeranno le attività di Laboratorio organizzate in due incontri in orari concordati con i cittadini e i referenti delle attività economiche che si inscriveranno. A questi si aggiungerà un appuntamento finale in cui saranno definite le indicazioni condivise dai partecipanti che poi saranno sottoposte all’esame dei tecnici. Le osservazioni già arrivate, insieme a quelle che saranno raccolte presso lo sportello, saranno utili ai tecnici per completare la stesura del progetto esecutivo di quel tratto della linea 2. Si tratta – ha precisato l’assessore – dell’ultima occasione per approfondire il progetto e presentare suggerimenti migliorativi”.

L’assessore Bevilacqua ha poi ricordato l’attività del primo infopoint già aperto presso la stazione dello Statuto: “Dal 5 maggio ad oggi sono stati oltre 500 i cittadini che hanno chiesto informazioni, visionati i progetti e presentato osservazioni e proposte. E in parte hanno partecipato all’attività del Laboratorio. Per questo abbiamo deciso di prorogare l’apertura dell’infopoint fino al 31 luglio”. Il vicesindaco Giuseppe Matulli si è invece soffermato sulle novità contenute dalla proposta migliorativa rispetto al progetto approvato relativa al tratto di tramvia di via di Novoli compreso tra via Baracchini e via Allori. “Come per via dello Statuto, dove siamo riusciti a mantenere la posizione a centro strada delle alberature, recuperare posti auto ed eliminare i cordoli, anche in questo caso la nuova proposta presenta delle migliorie evidenti superando la criticità rappresentata dalla strettoia causata dall’impossibilità di demolire un edificio vincolato”. Si tratta di un immobile di proprietà privata al numero civico 95 apparentemente senza particolari pregi, in realtà sottoposto a vincolo monumentale. Per mantenere una larghezza della carreggiata tale da far coesistere i binari del tram, una corsia per il traffico privato e il marciapiede, il progetto prevedeva l’esproprio di una fascia di pertinenza dei condomini situati sul lato nord con l’abbattimento di un muro.

La nuova proposta consente invece di superare questa criticità limitando la demolizione a una porzione molto limitata. La sede tranviaria si mantiene infatti sul lato nord di via di Novoli fino a poco prima dell’edificio vincolato, in modo da ridurre l’area condominiale da espropriare. Tutta l’area intorno a questo immobile diventa una vera e propria area pedonale, con la creazione di un giardino piantumato con nuovi alberi. Per evitare eccessivi restringimenti della carreggiata e dei marciapiedi di questo tratto di via di Novoli e limitare la velocità delle auto, la corsia per il traffico ordinario dopo l’incrocio con via Valdinievole si sposta sul lato sud della strada per poi tornare sul lato nord superata via Vecchi. In corrispondenza della strettoia, proprio per moderare la velocità dei veicoli, la parte di strada a fianco della sede tranviaria sarà pavimentata e leggermente rialzata. Pedoni e auto disporranno comunque di spazi di transito dedicati. Anche la sede tranviaria sarà leggermente rialzata rispetto alla carreggiata e separata da un cordolo sul lato dell’Istituto Geografico Militare. I punti di attraversamento pedonale e di intersezione della carreggiata stradale con la tramvia saranno semaforizzati.

Per quanto riguarda la fermata, la nuova proposta prevede un suo spostamento dalla originaria collocazione di fronte a via Vecchi a un tratto dopo questa strada, in asse con la aree a verde pubblico indicate dal Prg. L’obiettivo è creare un sistema di spazi pubblici nel cuore del quartiere servita dalla tramvia. Infine la zona a parcheggio in corrispondenza di via Vecchio sarà completamente riorganizzata per consentire l’inserimento di alberature e spazi pedonali. “Si tratta di modifiche elaborate per rispondere positivamente alle criticità emerse, anche dal confronto con i cittadini che abitano e lavorano nella zona – ha spiegato il vicesindaco Matulli -. Quindi il progetto è cambiato, ma non per errori o approssimazione ma perché abbiamo cercato di migliorarlo adeguandolo anche alle esigenze della città”.

“Il passaggio della tramvia comporta una significativa riqualificazione urbanistica della zona rispetto alla situazione attuale – ha aggiunto la presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei -. Già il progetto originario approvato conteneva elementi migliorativi che vengono accentuati nella nuova proposta. Saranno infatti piantati alberi, allargati marciapiedi, rifatta la pavimentazione e grazie allo spostamento della fermata anche la zona di fronte ai supermercati, ad oggi senza una destinazione, avrà una sua precisa identità”. Il prossimo sportello sarà in funzione nel mese di settembre presso il Dopolavoro Ferroviario di via Alamanni e riguarderà l’area di viale Belfiore.