martedì, 20 Maggio 2025
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Lavori nei viali Talenti e Nenni

L’intervento in viale Talenti inizierà alle 7.30 e comporterà la chiusura della strada nel tratto da via Furini a piazza Batoni nella carreggiata in direzione di via del Sansovino.I lavori termineranno alle 19.

Nel pomeriggio sarà la volta di viale Nenni: dalle 15 alle 19 nel tratto da via degli Arcipressi a via Pisana sarà chiusa al traffico la carreggiata in direzione di via Pisana.

Esplosione in un’azienda di gas

L’incidente è avvenuto questa mattina in un’azienda di gas liquido a Sesto Fiorentino, quando, nella ditta si sono verificati un’esplosione e un incendio.

Ad essere rimasto ferito è stato un operaio, mentre un collega è rimasto in stato di choc in seguito alla vicenda. Le condizioni dei due non sono gravi. Bloccato, per circa un’ora, il traffico in tutta la zona dell’Osmannoro, anche per permettere le operazioni di soccorso.

La zona è poi stata riaperta al traffico. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia municipale, i carabinieri e i mezzi di soccorso. Secondo gli esperti, non ci sarebbe alcun rischio ambientale dovuto all’esplosione. ”Le fiamme che hanno causato l’ esplosione sono divampate da un’autocisterna vuota in movimento: i motivi sono ancora da appurare”, queste le parole del sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi, che ha poi ringraziato vigili del fuoco, polizia, carabinieri, vigili urbani e protezione civile per il “tempestivo e coordinato intervento, avvenuto pochi istanti dopo l’incidente”.

Risparmiare energia si può

L’assessorato ai nuovi stili di vita e consumo critico e alcuni circoli Arci e SMS hanno organizzato, a partire da venerdì 18 aprile e fino al 15 maggio, cinque incontri durante i quali saranno illustrate le buone pratiche che possono incidere sulla riduzione dei consumi energetici sia a livello individuale che a livello collettivo. Dall’efficienza energetica nelle case, alla mobilità sostenibile, agli incentivi pubblici per utilizzare le fonti rinnovabili. Tutti temi che verranno affrontati durante gli incontri. A partire da domani alle 17 alla SMS di Rifredi (via Vittorio Emanuele II) dove si parlerà delle “Nuove tecnologie per l’efficienza energetica negli edifici pubblici e privati”. Durante l’incontro verranno presentati gli interventi di installazione di impianti fotovaltaici che il Comune sta realizzando negli edifici pubblici ma anche la normativa in base alla quale è possibile attuare tale scelta anche per gli edifici privati. Sarà illustrato il progetto di ristrutturazione energetica del complesso ospedaliero di Careggi che produrrà un risparmio di circa 4.000 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) all’anno, corrispondenti ad un risparmio di energie fossili equivalenti del 23,7%.

L’intervento consentirà, inoltre, di evitare l’emissione in atmosfera, in un sito particolarmente sensibile, di 7.000 tonn/annuo di CO2 (biossido di carbonio). Verranno, inoltre, illustrati, a cura del Quartiere 5, alcuni interventi di risparmio energitico realizzati a Firenze in alcune scuole, fra i quali quello effettuato presso la Scuola Cadorna. Interverranno Renato degl’Innocenti di Toscana Energia S.p.a., Matteo Nanni, tecnico del Quartiere 5, Alessio Papini di WWF Firenze, oltre a Cristina Bevilacqua, assessore ai Nuovi Stili di Vita e Consumo Critico del Comune di Firenze.

Il ciclo di incontri è stato presentato stamani dall’assessore ai nuovi stili di vita Cristina Bevilacqua insieme alla presidente provinciale dell’Arci Francesca Chiavacci. “Tanti sono i piccoli gesti quotidiani – ha detto l’assessore Cristina Bevilacqua – che possono consentire un maggiore risparmio energetico: a partire dall’utilizzo delle lampadine a basso consumo fino all’impiego di impianti ad alto risparmio nelle case. Sensibilizzare i cittadini ad evitare sprechi e a risparmiare risorse preziose produce effetti benefici per l’economia e per l’ambinete”. “Gli stili di vita individuali sono importanti ma con questi appuntamenti informativi vogliamo sensibilizzare anche i circoli arci e sms ad un impegno concreto per la riduzione del consumo di energia anche per dare il buon esempio – ha sottolineato Francesca Chiavacci, presidente provinciale arci”. Questo ciclo di incontri si inserisce nell’ambito delle iniziative di cui l’assessorato ai rapporti con i quartieri, nuovi stili di vita e consumo critico si è fatto promotore per la diffusione di stili di vita improntati alla sostenibilità e al risparmio delle risorse, come ad esempio la distribuzione gratuita presso lo Sportello EcoEquo di lampadine a basso consumo.

Agli incontri parteciperanno esperti di diversi enti (Università di Firenze, Ataf, Toscana Energia, Silfi, Enea) ed associazioni ambientaliste fiorentine (WWF, Legambiente, Associazione per lo studio picco di petrolio, FirenzeInBici Onlus, Pop Point of Presence). I circoli Arci coinvolgi sono Andreoni, Isolotto, Porta Romana e le Società di Mutuo Soccorso di Rifredi e Peretola.

“L’illuminazione – ha aggiunto l’assessore Cristina Bevilacqua – costituisce circa il 10 per cento del consumo di elettricità e tanti piccoli accorgimenti come ad esempio spegnere la luce quando si esce da una stanza, usare gli elettrodomestici a pieno carico evitando temperature molto alte, non lasciarli in stand-by, possono consentire ad ogni famiglia un risparmio economico in bolletta, ridurre notevolmente la domanda di energia complessiva e contribuire ad abbassare le emissioni di CO2. Per andare in questa direzione un kit di lampadine a basso consumo e riduttori di flusso è stato inviato a 176.000 famiglie fiorentine con un’iniziativa che Publiacqua Spa ha realizzato insieme al Comune di Firenze”. Per quanto riguarda gli incontri l’appuntamento successivo è mercoledì 23 aprile alle 21 al Circolo di Porta Romana (via del Poggio Imperiale 6) per parlare di risparmio energetico e innovazione tecnologica nell’illuminazione pubblica. E poi il 29 aprile (Sms di Peretola), l’8 maggio (Circolo Isolotto) e il 15 maggio (Circolo Androni), tutti alle ore 21, per affrontare l’efficienza energetica nelle abitazioni, la mobilità sostenibile, gli incentivi pubblici per l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia.

Acqua più “cattiva” tre giorni

L’impjanto è la struttura principale di potabilizzazione dell’intera area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, risorsa per circa 600.000 abitanti. Nello specifico: per la sostituzione delle protezioni alla cabina elettrica del sistema di filtrazione messo in funzione nella primavera 2003. I lavori di manutenzione straordinaria in programma si rendono necessari per evitare il rischio di arresto improvviso dell’impianto di filtrazione e quindi per mantenere costante la produzione e distribuzione di acqua di buona qualità dell’impianto dell’Anconella.

“Per quei giorni – spiega il presidente di Publiacqua Amos Cecchi – l’acqua che uscirà dal rubinetto sarà perfettamente potabile e potrà essere tranquillamente bevuta. Sarà tuttavia alterata la gradevolezza dell’acqua che ormai il quasi 40% della popolazione beve con continuità”. A tal proposito è noto il dato della città di Firenze (che indica anche un trend per l’area circostante): la percentuale complessiva dell’uso, regolare o saltuario, dell’acqua di rubinetto per bere è passato, a distanza di tre anni, dal 58,5 al 67,6%; quello regolare dal 24,6 del 2004 al 39,3% del 2007. Un salto in avanti su cui ha inciso anche la scelta di usare soltanto acqua del rubinetto per bere nelle scuole comunali fiorentine. Oltre a segnalare una larga diffusione di una cultura di sostenibilità ambientale, c’è da considerare il dato materiale di una significativa riduzione di produzione e smaltimento di bottiglie di plastica (1.800.000 in meno nel 2007). Così come il positivo riflesso economico del passaggio dall’uso di acqua minerale (1000 volte più costosa) a quella di rubinetto.

I lavori all’acquedotto rivestono una importanza rilevante per gli utenti. Con la loro esecuzione sarà data maggiore garanzia strutturale alla distribuzione di acqua di buona qualità dall’impianto dell’Anconella. La durata prevista dei lavori è (in via cautelativa) di tre giorni: lunedì 21 (alle ore 12 è programmato l’arresto della sezione di filtrazione a carbone attivo granulare), martedì 22, mercoledì 23 aprile, ma la percezione (odore/sapore) dell’acqua emessa dal rubinetto potrà perdurare per ulteriori 2 giorni. L’operazione è stata concordata con tutte le Asl presenti sul territorio coinvolto, che costituiscono le autorità di controllo sulla qualità dell’acqua distribuita da Publiacqua.

Per evidenti problemi organizzativi (relativi al problema dell’impossibilità di fare scorta di acqua da bere), oltre che per un suggerimento di estrema precauzione dell’Asl, nelle mense scolastiche gestite dal Comune di Firenze (dove da diversi anni si fa uso per bere dell’acqua di rubinetto), per il periodo 21-24 aprile, sarà distribuita acqua minerale. Publiacqua consiglia ai consumatori abituali di fare scorta preventiva di qualche bottiglia e conservarle in frigo.

Blitz nel capannone: 3.000 oggetti sequestrati

Gravi carenze igieniche e di sicurezza, ma anche borse e zainetti “taroccati”. E’ quanto hanno trovato gli agenti della polizia municipale dei reparti antidegrado nel corso di un controllo a un capannone effettuato insieme agli addetti del dipartimento Prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro della Azienda sanitaria di Firenze.

Il magazzino ospita decine di laboratori artigiani di proprietà di cittadini cinesi che lavorano e dimorano nell’edificio. I tecnici della Azienda sanitaria hanno trovato cucine in disastrose condizioni igieniche e di sicurezza con presenza di numerose bombole a Gpl. E ancora laboratori con impianti elettrici volanti, idranti antincendio al servizio dell’edificio non funzionanti, spazi adibiti a dormitori non idonei all’uso. Per questo gli operatori dell’Azienda sanitaria chiederanno al sindaco l’adozione di un’ordinanza urgente a tutela della pubblica incolumità per gravi irregolarità in materia di sicurezza e igiene, ordinanza che disponga anche il distacco della fornitura della energia elettrica.

Dall’ispezione però è emerso anche qualcosa di inaspettato. In quattro laboratori presenti all’interno dell’edificio, gli agenti di polizia municipale hanno trovato anche zainetti e borse con marchi contraffatti di Walt Disney e Warner Bros. In totale 3.413 oggetti che sono stati sequestrati. Scattata anche una denuncia a piede libero per tre persone trovate all’interno dei laboratori. Una di queste è stata sottoposta a fotosegnalazione perché risultata priva di documenti d’identità e non in regola con le leggi sull’immigrazione.

Al rush finale il VW Junior Masters

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Il 19 e 20 aprile il torneo vivrà l’emozione dell’assegnazione del titolo nazionale al Centro Federale di Coverciano. Le fasi locali si sono tenute dal 16 marzo al 13 aprile in varie sedi italiane. L’evento è stato annunciato in Palazzo Vecchio nei giorni scorsi. Per la finale tricolore VW offrirà alle 12 squadre finaliste la possibilità di coronare il sogno di giocare sul campo di Coverciano, dove di consueto si allenano i campioni della Nazionale azzurra. Al termine di ogni fase eliminatoria, per incoraggiare i valori di rispetto dell’avversario e la passione per una sana competizione, Tirolo Austriaco ha assegnato il premio “Fair Play” al team che secondo una apposita giuria ha dimostrato di saper vivere la gara nel rispetto di tutti i giocatori. Le 12 squadre finaliste sono: Pol. Nikè, ACV Scandicci, Vado FC 1913, Pol. Stella, Giunone Calcio, Pontevecchio, SGB, Oratorio 3 G, Stezzanese Calcio, Pol.Montegranaro Calcio, Garcia Moreno Arzignano, Terzana Calcio.

Adriana Secci: una vita per il Vernacolo fiorentino

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Incontri Adriana Secci – mostro sacro del teatro fiorentino con la bellezza di 60 anni di carriera e una rappresentazione in corso d’opera al Teatro il Cestello, nel cuore di San Frediano dove va in scena fino al 4 maggio I’Pateracchio di Ferdinando Paolieri – e ti accoglie in casa, senza fronzoli, lustrini e cipria da camerino. Già da questo inquadri la genuinità del personaggio.
Oggi il teatro in vernacolo fa storcere la bocca a certi snob, ma è quello che è storia di Firenze e da cui si è originato il moderno teatro del ventesimo secolo se è vero che il genovese Govi e il romanesco Durante ad esempio, dalle opere dei nostri autori hanno attinto a piene mani.
Novelli, Paolieri, e Càglieri sono per dirne alcuni, nomi di tutto rispetto e non solo toponimi dello stradario fiorentino: teatri come l’Alfieri, il Lido, il Giardino e l’Africo fanno battere ancora oggi il cuore a molti fiorentini e poi che dire di attori del calibro di Giovanni Nannini, Flora Barbieri, Cesarina Cecconi, Renzo Biagiotti, Dory Cei, Masino Masi, Bruno e Alvaro Focardi, Gianna Sammarco, Franco Fontani Adriana Secci (appunto) e su tutti sua maestà Wanda Pasquini?
Ma come se la passa oggi il bistrattato teatro fiorentino? Quanti spaccati di vita della nostra città ha da raccontarci un’attrice da una così lunga e fulgida carriera? Facciamo allora quattro chiacchiere con un attrice con la A maiuscola.

Signora Secci da quanti anni calca i palcoscenici?
60 precisi! Ho iniziato che ne avevo 16 ed oggi ne ho 76. Appena uscita dal collegio andai subito a bussare alla porta del teatro di Sant’Ambrogio a sentire se mi prendevano, ma erano pieni ed allora, il professor Briani (allora studente), m’indirizzò al Teatro parrocchiale di San Giuseppe che diventò poi il Piccolo Alfieri. Lì con me c’erano anche Pietro Fontani e Masino Masi. Era l’anno 1948.
Alcuni anni dopo cominciai a lavorare con la Compagnia Niccòli che chiudeva sempre la stagione della Pergola e che era diretta da Wanda Pasquini e con quella Biagiotti-Nannini-Cecconi.

Una vita sul palcoscenico?
Eh sì, avendo iniziato così giovane… Infatti ho anche conosciuto e sposato un attore. La nostra vita si svolgeva sempre lì, a teatro. Anzi…le dirò di più, se non avessi sposato un attore probabilmente sarei rimasta zittella a vita!

Ricorda il suo debutto?
Certo, diamine! Avvenne con la compagnia Niccòli per una sostituzione improvvisa della signora Flora Barbieri al Teatro il Giardino. All’epoca eravamo pagati anche quando non si recitava, ma dovevamo sempre renderci reperibili in caso di necessità. Ricordo che una domenica pomeriggio (all’epoca facevamo due spettacoli al giorno) quando entrai in teatro, la signorina Bracci nostra amministratrice, mi venne incontro con aria trafelata dicendomi: Secci, Secci vada a vestirsi perché la Barbieri è malata! Mi vestii ed entrai subito in scena con i suoi abiti… Figuriamoci, lei era 30 centimetri più bassa di me e io parevo in minigonna…
Entrai in scena a commedia già iniziata e nessun collega sapeva di quella sostituzione. Quando finì lo spettacolo, Bruno Focardi mi avvicinò e mi disse: tu sei sfacciata come noi, fai parte della nostra grande famiglia!
Da quella sostituzione non sono scesa più dal palco. Ho ricoperto tutti i ruoli: prima ero l’attrice giovane ed oggi un po’ meno… ma ho sempre fatto la caratterista.
Le dirò di più. Essendo anche una cantante ho avuto anche l’onore di fare la commedia musicale “La donna più bella del mondo” di Bucciolini al teatro della Pergola.

Oggi come se la passa il teatro in vernacolo fiorentino?
Se le devo dire la verità sono un po’ annoiata… Sono cambiate un po’ troppo le cose.

In che senso? E’ finità l’epopea d’oro ma cosa è cambiato di preciso?
C’è un altro sistema di lavorare e di fare la preparazione alla commedia. Forse sono io che non capisco questi meccanismi nuovi e moderni, ma non credo che portino delle migliorie.

In questi giorni lei è in scena con I’Pateracchio di Paolieri al Teatro Cestello, una commedia che sicuramente avrà già recitato?
Sì, come no. L’ho fatta molti anni fa al Teatro Oriuolo nel ruolo della padrona, poi l’ho rifatta solo una decina d’anni fa e di nuovo adesso. E’ questa una commedia molto difficile rispetto ad altre più famose perché il modo di parlare è un fiorentino di campagna dei primi del ‘900. Richiede molta preparazione.

Wanda Pasquini, un monumento del teatro fiorentino. Lei che l’ha conosciuta bene, ci racconta qualcosa di lei?

Tanti anni insieme alla Wanda, che poi negli ultimi anni era di casa proprio al Teatro del Cestello.
Anzi, molto modestamente fui io a sostituirla ne “Le Sorelle Materassi” quando lei si ammalò. Ricordo che fece solo i primi tre spettacoli con la febbre altissima e poi non se la sentì più.
Pensi che alcuni anni dopo Pelagatti scrisse “Il ragazzo di San Frediano” apposta per lei, ma la Pasquini non l’accettò perché non se la sentiva più di recitare e anche in quella occasione fui io a prendere il suo posto.
E’ stata una grande amica. (si commuove).
Abbiamo condiviso per anni il camerino. Non scorderò mai quando una sera, chiamò a se quelle che erano le sue tre amiche: io, la Giunti e la Susini e ci portò un pensierino dicendo che voleva che avessimo un ricordo di lei prima di morire.
Una vita insieme alla Wanda e non solo sul palco. Pensi che prima di recitare con me lei aveva recitato anche insieme a mio marito (Renzo Biagiotti) nella compagnia Niccòli ed insieme avevano fatto proprio I’Pateracchio e poi tanto Grillo Canterino a Radio Rai.

In così tanti anni di teatro avrà qualche anedotto curioso da raccontarci?
Moltissimi, ma gliene voglio racconatare uno. Erano gli anni in cui lavoravo per la stagione estiva con Compagnia Niccòli. Un bel giorno venne in compagnia da noi Renzo Biagiotti che già conoscevo di vista perché quando d’estate lavoravo al Lido lui lavorava dall’altra parte dell’Arno, a Bellariva con la compagnia di Giovanni Nannini e finito lo spettacolo, ci ritrovavamo insieme sull’autobus numero 23 per tornare a casa. Io a San Jacopino e lui a Sesto Fiorentino.
Era il giugno del 1962, la sera del debutto di quella stagione estiva e stavamo per andare in scena con “Chi vive si da pace”.
Facevo la Prassede in quella commedia, una tipa bruttina e truccata male. Eravamo sulle scale prima di salire in scena noi due insieme alla Rovini e quest’ultima gli disse: “Oh Renzino! Lei l’è una ragazza bellina anche se fa la parte della bruttina, tu sei un bel giovanotto…chi vuole intendere…”
Lui rispose solo: “Mah, io gliel’ho detto, lei la ci pensa…” e poi entrò in scena. Quella fu la sua dichiarazione d’amore.
Ero emozionata, ma dovevo pur dargli una risposta ed allora, la sera dopo, aspettai che fossimo soli, mi avvicinai a lui, gli detti un bacino sulla guancia e dissi: “Questa e la mia risposta”. Ed entrai in scena…
Due anni dopo eravamo marito e moglie.

Una storia genuina di vita vissuta in sintonia con lo spirito fiorentino e del suo teatro…
Eravamo fatti così. Renzo era un grande attore (n.b. è morto da molti anni) ed anche un grande amico di Giovanni Nannini con cui recitava sempre.
Hanno fatto insieme anche un un film com Totò, Isa Barzizza ed Ave Ninchi: “Totò cerca pace” un film che Totò aveva voluto realizzare ispirandosi proprio una commedia di Nannini e Renzo e loro in quel film, ricoprivano gli stessi ruoli della commedia.

A proposito di cinema, lei ha lavorato anche in cinema o in tv?
Pochino per la verita. Non mi garba… T’interrompono in continuo e io perdo il filo… No, no lì fai tutto a pezzettini… Ho fatto qualcosa. Uno sceneggiato Rai di una produzione italo-tedesca con Andrea Jonasson (moglie di Strehler) che mi voleva tanto bene, poi una particina in Amici miei, in Donne con le gonne ed altri ancora e più recentemente un cortometraggio, ma non ho mai amato troppo fare cinema e tv, forse perché non li so fare.
Sono abituata al teatro e poi essendo una caratterista recito molto col viso e questo al cinema viene male.

Signora Secci perché oggi il teatro in vernacolo ha pochissimo spazio?
Sicuramente non ha fondi, non viene finanziato abbastanza e poi è molto, molto bistrattato.
Ai giovani oggi se parli di teatro in vernacolo, ti guardano bieco e storgono subito la bocca.
Mah, che dire? Forse è perché ci sono in giro troppe compagnie parrocchiali che distorgono le commedie e così chi va a vederli poi fa di tutta l’erba un fascio e pensa che sia quello il teatro in vernacolo…
Intendiamoci, come le ho detto prima, ho iniziato anch’io in parrocchia, ma erano altri tempi e c’erano altri maestri.
Oggi chiunque va in scena, recitano persone che – mi hanno raccontato, perchè io non vado a vederli – non dovrebbero nemmeno salire su un palco.
Mi dica lei, che pubblicità ci fanno questi pseudo attori? Pessima!

Allora signora Secci, verremo tutti al Cestello ad immergerci nel mondo del vero vernacolo fiorentino…

Vi aspetto! Grazie a voi di questo spazio perché pochi hanno parlato di noi e di questo nostro spettacolo sulla stampa. Eppure il nostro pubblico di affezionati, fra cui moltissimi giovani, ci segue sempre con entusiasmo, non capisco perché voi giornalisti vi dimenticate spesso di noi…

19, 20, 26, 27 aprile – 3, 4 maggio

I’Pateracchio di Ferdinando Paolieri – Teatro il Cestello, Piazza del Cestello

Info e prenotazione biglietti: 055 294609
email: [email protected]www.teatrodicestello.it

Sesto Fiorentino omaggia Primo Conti

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Opera grafica Primo Conti” si terrà all’interno del palazzo comunale di Sesto Fiorentino dal 20 aprile all’11 maggio. L’esposizione è stata presentata dal Sindaco di Sesto Gianni Gianassi e dall’assessore provinciale alla Cultura Giovanna Folonari.

Sesto Fiorentino, con le iniziative ‘Comune di vetro’ e ‘Maggio di libri’, intende proporre due appuntamenti annuali di valorizzazione artistica di alto livello. D’altra parte la Provincia di Firenze ritiene fortemente qualificante la promozione di questi eventi per il territorio fiorentino e ha stabilito un finanziamento di diecimila euro per il triennio 2007-2009, con l’intento di far diventare ‘Il Comune di vetro’ e ‘Maggio di libri’ appuntamenti stabili nell’ambito degli interventi promozionali avviati, incentivandone la ricaduta a livello pubblico.

 

Al minimo le tasse provinciali

“La decisione assunta dalla Giunta provinciale – ha detto Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze – vuole essere un modo concreto per intervenire a favore dei cittadini e delle imprese, in un momento come quello attuale in cui le difficoltà economiche sono così evidenti”.
“In campagna elettorale – ha aggiunto Renzi – tutti annunciano tagli alle tasse che non sempre si realizzano. Nella prima Giunta dopo le elezioni noi l’abbiamo fatto. Così la Provincia di Firenze diventa quella con minor pressione fiscale”.
“Le imposte su cui interviene la Provincia sono tre – ha spiegato Tiziano Lepri, Assessore provinciale al bilancio: in primo luogo l’imposta sull’energia elettrica, in questo caso la Provincia di Firenze applica già la tariffa minima; poi l’Ipt, che è l’Imposta provinciale di trascrizione per la compravendita di automobili. Attualmente si pagano circa 180 euro, ovvero il 20 per cento di incremento rispetto alla tariffa base, fissata per legge a 150 euro. Grazie agli interventi decisi dalla Provincia si tornerà a pagare la tariffa base, modulando la riduzione in due step, il primo dei quali, del 10 per cento, scatterà dal 1 ottobre, mentre l’azzeramento definitivo dell’incremento si avrà il 1 gennaio 2009”.
La Provincia di Firenze – è stato specificato nel corso della conferenza stampa – applicherà anche una agevolazione ulteriore sull’Ipt che riguarda due categorie di contribuenti: una che interessa la casistica della successione ereditaria (morte del titolare del veicolo), l’altra che riguarda la categoria noleggio e trasporto pubblico. Per queste classi il ribasso non si fermerà a 150 euro (dall’attuale 180) come per il resto dei contribuenti, ma si abbasserà ulteriormente a 120 euro per il noleggio e il trasporto pubblico e a 75 € nel caso delle successioni.
“L’ultima imposta di competenza provinciale – ha aggiunto l’Assessore Lepri – è la Tefa, ossia il Tributo per l’Esercizio delle Funzioni Ambientali, che consiste in una maggiorazione percentuale sulla tassa o sulla tariffa per i rifiuti. Attualmente si applica l’aliquota del 3 per cento. Anche in questo caso la Giunta ha deciso di scendere all’1 per cento, minimo previsto dalla legge dal 1 gennaio”.
“Questa manovra di bilancio – ha concluso il Presidente Renzi – comporterà circa 9 milioni in meno di entrate nelle casse provinciali, cifra che sarà comunque compensata da risparmi e tagli alle spese decisi dall’amministrazione di Palazzo Medici”.

Mattei riceve il Console del Perù

Il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze Massimo Mattei ha ricevuto, in Palazzo Medici Riccardi, il Console Generale del Perù, Ambasciatore Walter Negreiros Portella per gettare le basi per la realizzazione di una Newsletter periodica da inviare ai peruviani residenti in Provincia che dovrebbe educare i cittadini sudamericani ad un comportamento civile e corretto all’interno della società fiorentina.

L’Ambasciatore Negreiros Portella, appoggiando il progetto, ha sottolineato che il periodico può essere uno strumento adeguato per migliorare l’inserimento della comunità peruviana a Firenze e Provincia. In Regione sono tra i 18 ed i 20.000 i peruviani presenti. In Provincia la cifra oscilla tra 8 e 10.000 peruviani.

Anche il Presidente Mattei ha dato pieno sostegno all’iniziativa ed ha convenuto con l’Ambasciatore l’importanza di una maggiore integrazione della comunità peruviana e della presenza del Console con le autorità cittadine e provinciali.