mercoledì, 21 Maggio 2025
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Anche a Firenze Breil Milano

E’ il primo dei nuovi monomarca Breil Milano inaugurati in Italia dopo la recente apertura di Berlino, ed è la cornice ideale per presentare il mondo Breil Milano, non solo orologi e gioielli ma anche occhiali, pelletteria e profumi.
I negozi Breil Milano esprimono un nuovo lusso, uno stile essenziale, quasi minimalista, in cui si fondono armoniosamente arte e design. Sono luoghi che si ispirano alla struttura di un caveau e propongono tutte le collezioni in un ambiente di grande impatto visivo che mischia tonalità naturali e grigie con sfumature bronzo e oro.
Sviluppato dal gruppo di architetti interni all’azienda, il progetto del negozio Breil Milano è un vero e proprio tunnel sensoriale che avvolge il consumatore. Un progetto contemporaneo dove si inseriscono con naturalezza alcuni elementi della tradizione architettonica più antica, come gli archi e la volta a botte. Alle linee curve dell’ambiente si contrappongono le teche espositive, scatole squadrate trasparenti che mettono in risalto il prodotto.
I 70 mq di Firenze pongono tradizione e innovazione in perfetta sintonia, grazie alla vernice madreperlata che tinge la volta, il parquet in rovere naturale sbiancato e le pareti in vetro e metallo brunito. Il banco cassa è rivestito in pelle mentre le vetrinette sono in vetro, metallo color bronzo e pelle.
A parte le cinque lampade che illuminano scenograficamente la lunga vetrina centrale, e il maestoso lampadario di Andromeda con i suoi riccioli in vetro fumé che troneggia all’ingresso, la maggior parte delle luci si integrano nell’arredamento, mettendo così l’accento sui prodotti.
Un tappeto in cuoio è piazzato al centro dello spazio e un grande televisore al plasma, che trasmetterà le immagini della campagna pubblicitaria con Charlize Theron, accoglie i clienti subito all’ingresso.
In occasione dell’inaugurazione si potrà anche vedere un’installazione video dell’artista ceco Jakub Nepraš.
La parte in fondo al negozio ospita la zona operativa costituita dal banco cassa e dai display destinati alla vendita delle linee di pelletteria e di occhiali, le ultime nate in casa Breil Milano.
Questo nuovo concetto architettonico Breil Milano verrà poi esteso ai negozi esistenti: Milano, Roma, Torino, Napoli, Barcellona, Melbourne, Sydney e alle nuove aperture di New York, Buenos Aires, San Paolo.
Breil Milano
Via Calzaiuoli 37 r Firenze
Telefono : 055-2382773
Orari da apertura 10-20, 7 giorni su 7

10 a Prandelli, 0 a Totti

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10 – CESARE PRANDELLI
Se adesso, a primavera inoltrata la Fiorentina è ancora lì a lottare su due fronti importanti: Coppa Uefa e qualificazione in Champions League lo deve al grande maestro di calcio e di vita che risponde al nome di Cesare Prandelli.
Molti squadroni ce lo invidiano e ce lo vorrebbero portare via, ma l’amore fra lui e Firenze non ha prezzo.

9 – ADRIAN MUTU
Un mostro ad Eindhoven che ha spento le velleità di semifinale Uefa del Psv.
Tutta la squadra ha dato il meglio di se, ma come non mettere sul podio il Fenomeno rumeno che prima ha tirato fuori dal cilindro una punizione da leccarsi i baffi e poi ha bissato il successo personale con un gol furbo e bello da perfetto predatore delle aree di rigore.

8 – DANIEL ACQUAFRESCA
Un ragazzino o poco più (classe 1989) dalla faccia pulita e titolare nella Nazionale Under 21 che a forza di gol, nove e tutti di ottima fattura, sta provando nella fino a poco tempo fa, insperata impresa di salvare il Cagliari dal baratro della Serie B.
Eppure lui l’aveva detto ad agosto che non avrebbe fatto rimpiangere Suazo, ma tutti avevano sorriso. Beh, se si chiamasse Acquafreschinho e giocasse al nord avrebbe titoli a nove colonne sui giornali.

7 – SEBASTIAN GIOVINCO
Altro giovanotto dai piedini d’oro sugli scudi.
Gioca ad Empoli dove l’ha mandato a farsi le ossa quelli della Juventus. Fromboliere, tocco fino, gol di ottima fattura, un posto fisso in Under 21 e speriamo ancora un futuro ad Empoli serie A o serie B che sia.
Tornare alla casa madre sarebbe un involuzione. Giocherebbe poco e il suo talento in fiore rischierebbe di rimaner schiacciato fra le riserve delle riserve.

6 – MARIO BALOTELLI
Leggendo di fila questi tre nomi, a cui si può aggiungere quelli di Giuseppe Rossi ed Osvaldo, si può dire che il dopo Toni tinto d’azzurro ha un gran futuro, ma il rischio come detto e di perderli.
Balotelli e fin troppo osannato rispetto agli altri due e il motivo è chiaro: gioca nell’Inter ed è il cocchino di papà Moratti.
Il talento c’è, il carattere pure, la sfacciataggine non manca, ma è un cavallino da domare. Non gli si può insegnare ad alzare i gomiti in campo, ma gli si deve insegnare a vivere. Siamo sicuri che sia nell’ambiente giusto?

5 – MILAN
SuperPippo Inzaghi pare l’unico a crederci ancora alla rincorsa Champions. Il Milan che ha vinto la Champions e l’Intercontinentale lo scorso anno si era convinto di essere ancora una grande squadra, ma la realtà è un’altrà.
L’augurio è che non ce la facciano davvero a qualificarsi, anche perchè se esiste una giustizia divina sarà davvero delizioso sentire le dichiarazioni di Galliani che, poveretto, solo inorridisce a sentir parlare di Uefa! Ma andate in Intertoto palloni gonfiati!

4 – RECOBA
Il Torino fa dannare Novellino che non sa più che pesci prendere e il pur generoso presidente Cairo si dispera. Ha speso tanto, ma male; forse è stato consigliato peggio. Troppi fantasisti e nessun goleador e poi scusate, chi gli ha suggerito ad esempio, di portarsi in granata quel fantasma che risponde al nome di Recoba. Quell’uruguagio desaparecidos che dopo aver passato anni ed anni in casa Moratti a gozzovigliare ricoperto di miliardi ora è andato al Toro a fare il pensionato dell’Inps?

3 – LIVORNO
Si evocano i fasti del passato e si richiama allo stadio Igor Protti, come se avesse poteri traumaturgici. Ma il Livorno non c’è, va sempre pù giù ed ora è melonconicamente fanalino di coda.
La salvezza, calendario alla mano, è una chimera. Ma i tifosi si sfogano sbraitando contro giocatori, allenatori e presidente. Peccato che senza Spinelli sarebbero stati ancora a giocare contro il Rosignano Solvay.

2 – MEDIA ITALIANI
Rai, Mediaset, etc… ma anche quotidiani sportivi e non. La Fiorentina è l’unica squadra che rappresenta il bel paese in Europa e loro la ignorano, scientificamente.
Capiamo che vi rode da matti che Inter, Milan e Roma siano fuori, dall’Europa ma questo è troppo. Loro, gli squadroni osannati cacciati fuori dagli inglesi, che noi abbiamo battuto, ma non solo… Abbiamo battuto anche due squadre reduci dai gironi di Champions: Psv e Rosemborg.
Siamo una delle prime quattro squadre di Uefa, ma per i media italiani siamo assolutamente trasparenti.

1 – NICOLA RIZZOLI
L’arbitro bolognese mancava solo che si genefluttesse per prendersi anche gli sculaccioni da Totti. L’offende di brutto, per tre volte, davanti al muso e lui che fa?
Pare impacciato, quasi imbarazzato e l’unico cartellino che con fatica, riesce a tirar fuori dal suo taschino è di colore giallo.
Un arbitro di polso non c’è che dire, la prossima volta che arbitra i giocatori sono autorizzati a prenderlo a pedate nel sedere!

0 – FRANCESCO TOTTI

Se quello che ha fatto lui ad Udine lo facesse un Pinco Pallino qualunque a quest’ora sarebbe stato fustigato sulla pubblica piazza e si preparerebbe ad affrontare almeno 5 giornate di squalifica. Ma a lui pare tutto sia permesso. Perdonato con una multa di 1000 Euro…
Dopo gli ignobili sputazzi in faccia a Poulsen agli Europei che hanno fatto vergognare l’Italia intera ora bissa con la maleducazione. Il bello è che poverino, li trovano anche le giustificazioni. Vergogna!

Elezioni, i risultati a Firenze

SENATO

Al Senato, dopo lo scrutinio di 352 sezioni su 362, il Partito Democratico si attesta al 48,23%, mentre l’Italia dei Valori al 4,60%. La coalizione si attesta dunque al 52,82%.

Il Popolo della Libertà raggiunge il 30,61%, la Lega Nord all’1,26%, in totale la coalizione si attesta al 31,87%.

Per quanto riguarda gli altri partiti, la Sinistra l’Arcobaleno si attesta al 6,19%, l’Udc al 4,17%, la Destra – Fiamma Tricolore all’1,96%.

CAMERA

Per quanto riguarda la Camera, con 288 sezioni scrutinate su 362, l’Italia dei Valori – Lista Di Pietro al 4,88%, il Partito Democratio al 48,32%, per un totale della coalizione del 53,20%.

Il Popolo della Liberta’ si attesta al 29,85%, la Lega Nord all’1,34%, per un totale coalizione del 31,19%.

Gli altri partiti: La Sinistra L’Arcobaleno 4,85%, l’Udc 4,17%, la Destra – Fiamma Tricolore 2,30%.

Palcoscenici futuristi

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Lo spettacolo, che debuttò a Villa Fabbricotti durante l’estate 2005, considerato il notevole successo allora ottenuto, viene ora proposto sul palco del Teatro Puccini.

Una rigorosa, attenta e pungente messa in scena di testi teatrali di inizio Novecento; una occasione per conoscere, od approfondire, una produzione artistica praticamente dimenticata del Movimento Futurista.

Una messa in scena veloce, divertente ed adatta ad ogni spettatore: tutto questo è “Scintille futuriste”. Il Teatro Futurista rifiuta la logica formale, la verosimiglianza, la gradevolezza esteriore: alogico, antigrazioso, sono i termini più amati della scuola marinettiana, ed erano una pungente in-tenzione contro il “buonsenso borghese”. Attraverso dissonanze verbali, paradossi smaccati, scontri di at-mosfere eterogenee, situazioni capovolte, ecc. il futurismo mirava soprattutto a disorientare e sbalordire, perseguiva effetti fulminanti di stupore, usando tutto il repertorio di trovate che attingevano al repertorio del circo e del teatro di varietà.

Un valore assoluto per il futurismo è quello dell’irrazionalità che poi in qualche modo ha influenzato tutti i movimenti artistici del secolo scorso che si sono succeduti ad esso. Il “Manifesto del Teatro Futurista” del 1915 si apre con una condanna in blocco del teatro contemporaneo, dove tutto è prolisso, analitico, pedantescamente psicologico, esplicati-vo, diluito, meticoloso, statico, pieno di divieti “come una questura, diviso in celle come un monastero”.

Testi di: De Pisis, Marinetti, Boccioni, Buzzi, Settimelli, Corra, selezionati da Mario Verdone. Interpretati dalla compagnia Zauberteatro con la regia di Sandro Carotti. 

 

Biglietti: Platea 20 euro, galleria 17 euro. 

Ana Kapor tra le colline toscane

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I fari delle isole Croate, le ville palladiane, sotto il titolo “Contrappunto” si intrecciano storie narrate attraverso pochi elementi architettonici alla ricerca del paesaggio ideale, dal 16 aprile al 31 maggio – in 25 nuove opere, oli su tavola e acrilici su carta. Ana Kapor, dividendo il quadro in più quadri, scompone l’immagine per sezionarla e riproporla da un diverso punto di vista; questi suoi polittici propongono visioni che attingono con discrezione e maturata esperienza alla tradizione rinascimentale, ma anche alle atmosfere di Böcklin e del simbolismo tedesco.

Ingresso Libero 

Suv in divieto, Ataf fa causa

L’Ataf passa all’azione e fa causa al proprietario di un suv che, a sentire l’azienda, avrebbe fatto perdere all’azienda 17 corse, per essere stato parcheggiato in divieto di sosta. In una nota, l’azienda afferma che, domenica mattina, “l’Ataf ha perso diciassette corse, in tutto, sulle linee 9, 16 e 27 a causa di un Suv parcheggiato in divieto di sosta. Dopo l’intervento dei vigili, che hanno elevato una multa al proprietario del mezzo, l’azienda ha deciso di sporgere denuncia per interruzione di servizio pubblico e di chiedere il risarcimento dei danni“.

“Questa azienda – commenta la presidente di Ataf, Maria Capezzuoli – non ha nessuna intenzione di tollerare che mezzi privati possano bloccare e danneggiare gravemente, come successo domenica, il servizio pubblico. In tutti i casi come questo ricorreremo sempre alle vie legali”.

Il blocco della circolazione – continua la nota diffusa da Ataf – si è verificato intorno alle 10.45 alla rotonda Barbetti, continuazione di via il Prato, ed è stato rimosso alle 11.25 circa, quando sul luogo è arrivato il proprietario a impedire la rimozione forzata da parte della polizia municipale.

 

Fabio Volo incontra i lettori

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Il libro: Sveglia, caffè, tram, ufficio, palestra…. giornate sempre uguali, scandite da appuntamenti che, alla fine, si assomigliano tutti, persi nel cielo grigio di una metropoli che non sa più sorridere. È la vita di Giacomo, uno che non si è mai fatto troppe domande, che è andato incontro agli avvenimenti rimanendo sempre in superficie. Un giorno, però, Giacomo incontra sul tram una sconosciuta, e se la ritrova davanti il giorno dopo, e quello dopo ancora. Per mesi. E così, quelle tre fermate lungo il tragitto per andare in ufficio diventano un appuntamento importante della giornata. O meglio, diventano “l’appuntamento”. Ma la sconosciuta ha un destino che la porterà lontano, in un’altra città. E Giacomo? Lui per la prima volta nella vita decide di non rimanere in superficie, di prendersi anche il rischio di diventare ridicolo, e parte all’inseguimento di un sogno. È l’inizio di un gioco, incredibile e coinvolgente, che improvvisamente sarà interrotto, e che porterà i due fino a un punto di non ritorno, per scoprire se vale la pena, nella vita, di giocare fino in fondo.

L’amore, l’amicizia, il viaggio, i dubbi, le scelte, più una dose di gioco e sana incoscienza: questo romanzo ha gli ingredienti e il gusto delle pagine più riuscite di Fabio Volo. La prova esaltante di un talento narrativo che ha raggiunto la maturità senza perdere un briciolo di freschezza. L’autore: Fabio Volo ha pubblicato Esco a Fare due passi (Mondadori, 2001), E’ una vita che ti aspetto (Mondadori, 2003) e Un posto nel mondo (Mondadori, 2006).

Pergola, bambini protagonisti

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Il progetto è promosso dall’assessorato alla pubblica istruzione, e fa parte delle offerte formative delle Chiavi della Città. La rassegna è stata realizzata anche grazie alla partecipazione del Centro Teatro Educazione dell’Eti Teatro Pergola, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dell’Accademia Musicale di Firenze, della Compagnia Sperimentale Opera Bazar e del Centro Attività Musicali.

Martedì 15, sul palco del Teatro della Pergola, con inizio alle 16,30, andrà in scena “Fantasie di Micro-Opera” con gli alunni delle classi 2°A, 2°B, 2°C della scuola primaria Duca d’Aosta, della 2°A, 2°B della scuola primaria Enriques-Capponi, della 2°C della scuola primaria Galliano-Rossini, della 2°A, 2°B, 2°C della scuola primaria I.C. Montagnola all’Isolotto, della 4°A, 5°A della scuola primaria Vittorino da Feltre e della 1°A della scuola secondaria Barsanti. Durante il lavoro preparatorio, è stata rivolta una particolare attenzione alla creazione di una storia inventata dai bambini e, attraverso una serie di stimoli creativi sviluppati attorno ad un unico soggetto, “Il Circo”, i bambini hanno ideato gli elementi tematici proposti.

Dal punto di vista musicale, il primo passo per la composizione delle micro-opere è stato quello di abituarsi alla ritmica naturale e musicale della parola e più precisamente al rapporto tra ritmo e sillaba. La storia racconta del “Circo Boh?!” che così si chiama perché nessuno conosceva il suo nome: un circo vuoto che sarà riempito di storie, esibizioni, musiche, voci e colori. Con la guida degli insegnanti e dei relatori, i bambini hanno creato e sviluppato attorno ad un soggetto i testi e le musiche originali di questo spettacolo.

Guidati da “La Banda Suonata” sarà possibile ammirare: gli “Acrobati” della Famiglia dei Ventitré; la sfida a basket de “I Leoni di Brozzi” contro “I Topolini Cinesi”; lo strano treno de “I Pagliacci”; le peripezie dei “Pinguini Ballerini”; “Gli Elefanti” musicisti, pattinatori e saltimbanchi; i magici “Maghi”; i “Cavalli e Cow-Boy” dal lontano ovest; i saggi e perseveranti “Equicolieri”; i “Leoni” e i loro diversi modi di misurare il tempo; simpatici ma dal mutevole umore “I Clownatici” ed infine, i “Fachiri e Serpenti” che con i loro poteri toglieranno il mondo dai guai. Lo spettacolo è a ingresso libero. Per maggiori informazioni, www.portaleragazzi.it dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Violenza sulle donne, rete più forte

Inserire enti locali e centri antiviolenza toscani nel progetto nazionale “Arianna” che, oltre all’attivazione di questo servizio telefonico, punta alla costituzione di una vera e propria rete nazionale antiviolenza. Sono queste alcune delle attività che sarà possibile promuovere sulla base del protocollo quadro “per la sperimentazione di una strategia di supporto alle reti antiviolenza”, i cui contenuti sono stati già definiti e che sarà firmato presto dalla Regione Toscana e dal Dipartimento per i diritti e le pari opportunità della Presidenza del consiglio dei ministri.

Un protocollo, ha spiegato l’assessore regionale alle pari opportunità, che consentirà di imprimere un salto di qualità anche all’azione del tavolo permanente di lavoro che il governo regionale ha istituito per contrastare la violenza su donne e bambini. Questo tavolo, infatti, diventerà il referente toscano della Rete nazionale antiviolenza, con la possibilità di promuovere ecoinvolgere enti locali e centri antiviolenza toscani nelle attività di sperimentazione delle nuove attività previste dal progetto nazionale.

Se il numero di pubblica utilità 1522 è infatti già in funzione sull’intero territorio nazionale, le altre azioni riguardano per ora solo una ventina di territori pilota e tra essi per la Toscana figura solo Prato (città in cui è stato istituito un servizio di call center multilingue e costantemente operativo). “Si avverte invece la necessità di un maggior coinvolgimento della Toscana e di una maggiore sinergia tra le numerose iniziative regionali e il progetto nazionale”, spiega il vicepresidente della giunta regionale, competente anche per le politiche di prevenzione per la sicurezza, sottolineando anche i preoccupanti dati della violenza sulle donne: in Toscana, infatti, sono circa 450 mila le donne dai 16 ai 70 anni coinvolte, almeno una volta nella vita, in fatti di violenza fisica e/o sessuale, con un livello di esposizione al rischio superiore al dato nazionale (34,7 per cento contro il 31,9 per cento).

Dati di assoluto rilievo, ha ricordato ancora il vicepresidente, anche se per essi si può ipotizzare una maggiore propensione alla denuncia delle donne in Toscana, ulteriore dimostrazione del rapporto di fiducia più saldo che in altre regioni tra cittadini e forze dell’ordine. L’assessore alle pari opportunità ha invece ricordato l’estremo valore della legge regionale “Norme contro la violenza di genere” approvata lo scorso novembre per attivare iniziative di accoglienza, protezione, solidarietà e sostegno, ma anche per promuovere efficacemente la prevenzione, anche attraverso opportune campagne di comunicazione.

L’obiettivo, ha detto, non è continuare a registrare dati ma, da un lato valorizzare tutte le esperienze di buone pratiche che si stanno facendo a livello locale, dall’altro far partire una campagna che lavori sul fronte della prevenzione. La campagna di comunicazione e sensibilizzazione partirà entro il 2008.

Origine dei prodotti: l’Ue apre

Lo ha espresso l’assessore regionale all’agricoltura alla commissaria europea Mariann Fischer Boel, che è intervenuta all’inaugurazione del 255esimo anno dell’Accademia dei Georgofili in Palazzo Vecchio.

La volontà dichiarata dalla commissaria di dirimere una questione come quella dell’indicazione di origine nell’etichettatura, che sta molto a cuore alla Toscana, apre per l’assessore regionale all’agricoltura nuove prospettive, dopo le chiusure degli ultimi mesi e il contenzioso nato fra Ue e Italia in relazione all’olio d’oliva.

L’altro punto importante al centro dell’incontro è la revisione dello stato di salute della Pac (la Politica agricola comunitaria), su cui il 20 maggio la commissione presenterà le proprie proposte di regolamento. Anche la Toscana, come ha dichiarato l’assessore regionale, nella fase in cui si apriranno il dibattito e il negoziato, si impegnerà in una riflessione con tutta la filiera agroalimentare sull’Health Check.


L’assessore ha inoltre espresso apprezzamento sull’atto compiuto da 11 organizzazioni agricole sia dei produttori che sindacali attraverso l’elaborazione di un documento comune firmato e presentato proprio stamani alla commissaria.

Tale documento, che affronta temi strategici per il futuro dell’agricoltura – a partire dalle forme di erogazione degli aiuti nei paesi membri (il cosiddetto disaccoppiamento) al rafforzamento delle politiche per lo sviluppo rurale e alle strategie per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici e della biodiversità – costituisce uno sforzo importante del sistema agricolo e può aiutare a fare un passo avanti in questo momento di grandi trasformazioni.

Da parte dell’assessore regionale sono stati apprezzati lo sforzo di convergenza e la volontà di fare squadra con responsabilità, con apertura, e con la determinazione di affrontare i nodi più complessi del settore.


L’assessore regionale all’agricoltura e alle pari opportunità, che ha fatto dono alla commissaria Ue di vari prodotti e manufatti delle imprenditrici agricole toscane, l’ha accompagnata a visitare alcune delle realtà più qualificate del comprensorio vitivinicolo del Chianti.