lunedì, 15 Settembre 2025
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Il maestro Dmitrij Kitaenko a Firenze

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Nella prima esecuzione il programma prevede “Carmen Suite”, che costituisce una gustosa anticipazione musicale del nuovo allestimento del capolavoro di Bizet, che debutterà il 30 aprile nell’ambito del 71° Maggio Fiorentino per la direzione di Zubin Mehta e la regia di Carlos Saura. Fu nel 1967 il coreografo Alberto Alonso ad ideare un balletto intitolato “Carmen Suite”, tratto dall’opera di Bizet, in onore della ballerina del Bol’soj Maja Plissetskaja. La colonna sonora venne affidata a Rodion Scedrin, marito della danzatrice, che elaborò le più celebri melodie dell’opera in una partitura per percussioni e archi di forte impatto spettacolare ed emotivo.

Nella seconda esecuzione, invece, il maestro Kitaenko presenterà i “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij nella lussureggiante orchestrazione di Maurice Ravel.

Dmitrij Kitaenko è stato per quindici anni Direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Mosca e fedele collaboratore alla Komische Oper di Berlino del regista Walter Felsestein, con cui ha realizzato uno storico allestimento proprio di Carmen.

Il concerto di venerdì 28 marzo avrà inizio alle 20,30, mentre domenica 30 marzo alle 16,30.
Il costo dei biglietti parte da 20 euro, per i ridotti, fino a 35 euro. I biglietti possono essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Comunale di Firenze, al box office e on line sul sito
www.maggiofiorentino.com. Per ulteriori informazioni: 055 2779.350

La pittura di Carlo Testi in mostra

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La mostra è stata curata da Stefano De Rosa, che presenterà anche l’esposizione. “Ogni dipinto di Testi – spiega De Rosa – pare conservare, intatta, la medesima capacità di sorprendersi e di guardare con umiltà i meccanismi, silenziosi ed esatti, della natura. Il paesaggio toscano gli dispensa scorci pieni di suggestioni ed egli si rivela pronto a cogliere gli attimi fuggenti ed a portarli sulla tela – continua De Rosa – La musica pittorica che Testi compone è una specie di sinfonia domestica, all’interno della quale ciascuno crede di poter riconoscere una nota o una frase”
 
La mostra di Carlo Testi sarà aperta al pubblico dal 28 marzo fino al 6 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Progetto recupero borghi

Vi ha partecipato l’assessore alla casa ed edilizia sostenibile della regione. Un incontro che ha dato la possibilità alle 20 comunità montane della Toscana, collegate grazie ad una diretta streaming, di conoscere le opportunità che la Regione intende mettere in campo per favorire le politiche abitative pubbliche anche nelle zone periferiche e di montagna e non solo nei grandi centri urbani.

Oltre ad annunciare la nuova legge sulla casa, che sarà un testo unico e raccoglierà in sé tutte le norme regionali sulle politiche abitative, l’assessore ha richiamato l’attenzione sulla possibilità di estendere a tutta la Toscana progetti integrati per favorire il recupero e l’autorecupero di borghi e case della montagna.

Si tratta di progetti integrati, volti non solo a recuperare casolari o piccoli borghi in pietra, ma a favorire anche attraverso attività legate all’economia rurale della montagna, il presidio di zone che sono soggette ad abbandono.

Un primo esempio di questi progetti è stato avviato nell’alta valle del Senio, altri potrebbero essere presto avviati nell’ alto Mugello, in Valtiberina, nel Pratomagno o nella zona di Sambuca pistoiese, a partire da immobili del demanio regionale.

Ma l’assessore ha invitato le comunità montane ad una ricognizione degli immobili presenti sul loro territorio che potrebbero essere utilizzati per progetti di questo tipo e di soggetti interessati ad effettuare una scelta di vita che consentirebbe di riportare il presidio umano in zone di spopolamento con interventi legati all’economia della montagna.

Anche per quanto riguarda gli interventi riguardanti le politiche abitative l’assessore regionale alla casa ha invitato le Comunità Montane e i comuni che vi afferiscono a prevedere nei piani strutturali interventi legati all’edilizia residenziale pubblica. Con la nuova legge infatti non verranno più emanati bandi, ma saranno finanziati progetti che abbiano la caratteristica della immediata cantierabilità.

Sul sito dell’Uncem regionale (www.uncemtoscana.it) la registrazione dell’intervento in videostreaming.

 

Master, all’estero è meglio

Per favorire gli scambi e potenziare l’alta formazione la Regione ha deciso di stanziare 200 mila euro per consentire ai giovani cittadini toscani al di sotto dei 35 anni di seguire un corso di alta formazione all’estero. Il bando per la presentazione delle domande di contributo è stato pubblicato nei giorni scorsi sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 31 maggio 2008.

Per ogni studente è previsto un contributo pari ad un massimo di 20.000 euro, che serviranno per coprire le spese di iscrizione e frequenza al corso di alta formazione prescelto.

L’assessore all’istruzione, formazione e lavoro, Gianfranco Simoncini, sottolinea come il contributo si inserisca nel quadro di misure che puntano a promuovere la mobilità di studenti e laureati, apprendisti e lavoratori. L’intenzione è quella di sviluppare sempre di più la dimensione internazionale delle politiche dell’educazione, istruzione, formazione e lavoro, contribuire al processo di costruzione e di allargamento dell’Unione Europea e arricchire la possibilità di mobilità e di scambio.

Sono finanziabili i master di primo e secondo livello, corsi di specializzazione o perfezionamento post lauream, corsi di dottorato di ricerca, tutti ufficialmente definiti dai regolamenti di Università, Politecnici, Istituti e Scuole di studi superiori che li istituiscono. I corsi di alta formazione prescelti devono essere erogati da Università, Politecnici, Istituti e Scuole di studi superiori abilitati al rilascio di titoli di studio con valore legale nel paese in cui sono rilasciati. I corsi devono inoltre avere carattere di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente e sono successivi al conseguimento della laurea o della laurea specialistica.

Le domande possono essere presentate o inviate presso il settore Lavoro della Regione Toscana entro il termine ultimo del 31 maggio 2008, fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Il bando e i relativi allegati sono disponibili alla pagina http://www.rete.toscana.it/sett/poledu/voucher

 

 

180 milioni per la sanità

 

La proposta di prosecuzione del programma pluriennale degli investimenti in sanità, presentata dall’assessore al diritto alla salute,Enrico Rossi, è stata approvata ieri dalla giunta.

La cifra assegnata alla Toscana dalla deliberazione CIPE del 25 gennaio 2008 è di 169.570.030,64 (la cifra complessiva ripartita tra le diverse Regioni ammonta 2 miliardi e 375mila euro).

Ma la delibera prevede anche che per ciascun intervento ogni azienda debba contribuire con un cofinanziamento di almeno il 5% della cifra messa a disposizione dallo Stato.

Ecco che allora, ai quasi 170mila euro di finanziamenti ministeriali vanno ad aggiungersi 10.260.969,36 euro messi dalle aziende. Per un totale di 179.831.000 euro.

Un programma di respiro quinquennale, che per molti interventi partirà già entro il 2008: molte aziende hanno già le gare in corso.

In molte aziende, gli investimenti serviranno per il rinnovo delle tecnologie, a cominciare dal progetto Ris-Pacs (Azienda ospedaliera-universitaria Careggi e Asl 9 di Grosseto), il sistema che si basa sulla tecnologia filmless e paperless: non più la carta né le tradizionali lastre radiografiche, le radiografie viaggiano in rete, la gestione del processo è interamente digitale e al paziente viene consegnato un cd.

Altri interventi riguarderanno la ristrutturazione e umanizzazione dei pronto soccorso (Carrara, Pontedera, Poggibonsi); il completamento degli hospice (Castelfiorentino, Prato, Spicchio); la riorganizzazione dei presidi ospedalieri; la rete delle cure palliative; la rete informatica.

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“Donna manager in alto mar” al Ridotto del Teatro Comunale

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Quest’anno tocca al teatro, dopo un assaggio di soap televisiva (“A cena con lei”) l’anno passato e un cortometraggio (“Rischio d’impresa”) due anni fa, a mettere il dito sul pregiudizio antifemminile in azienda.
“Donna manager in alto mar” è un testo teatrale, scritto a quattro mani da due uomini, Francesco Brandi, che è anche regista, e Roberto Turchetta, che è anche attore.
Protagonista è Geppi Cucciari, ormai nota al grande pubblico, grazie al programma tv Zelig e al suo personaggio sempre in lotta con la bilancia e coi partner maschili, e adesso grazie anche all’ultimo film di Carlo Verdone, dove incarna la moglie di Leo. A farle da contrappeso, un altro volto noto della comicità italiana, Ugo Dighero (Avanzi, Mai dire gol, Un medico in famiglia, Camera caffè).
Con loro due, a dar vita alla “mise en espace”, che sarebbe la fase grezza di una messa in scena, l’ipotesi interpretativa cui mancano però l’assetto definito, le scene e i costumi, c’è un gruppo di giovani attori affiatati (Sara Armentano, Cesare Saliu e il già citato Roberto Turchetta), accompagnati dalle improvvisazioni al pianoforte del musicista Cesare Picco.
“Riflettere e far riflettere sulla condizione della donna imprenditrice, senza drammatizzare, ma con l’obbiettivo di un cambio di mentalità per gli uomini e di una piena consapevolezza delle proprie potenzialità per le donne. E poi dare un pizzico di calore umano alle donne imprenditrici, che nelle fiction sembrano sempre fredde, dure, determinate” – questo, dice Cristina Bandinelli, presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile di Firenze e membro della Giunta della Camera di Commercio, è il filo rosso che accomuna le scelte di ricorso alla fiction del Comitato, che adotta anche strategie mirate “di genere” sul credito, sugli asili aziendali o di quartiere, sulle quote femminili nel capitale aziendale, sui ruoli dirigenziali ricoperti da donne e sulla comunicazione.
Il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile ha un budget annuale autonomo, interamente finanziato dalla Camera di Commercio di Firenze, ma riesce a coinvolgere anche le Associazioni di categoria in azioni promozionali per l’imprenditoria femminile (la partecipazione scontata per le imprese gestite da donne alla scorsa Mostra dell’Artigianato).
Ecco una breve trama della pièce teatrale:
Marta è una dirigente con pochissima stima degli uomini, da sempre dominata da Cesare, suo padre e proprietario dell’azienda di famiglia, che non nutre in lei alcuna fiducia. Questi, ricoverato d’urgenza, è costretto suo malgrado ad affidarle la chiusura di un importante affare: ottenere dall’imprenditore Guido Ristori la sua piccola ma solidissima società a un prezzo stracciato, regalandogli una crociera nel Mediterraneo con una procace accompagnatrice. Ma proprio quando, in mezzo al mare, Marta, assistita dallo stagista filosofo, Ignazio Borghetti, e dalla eccentrica Alice, crede di essere a un passo dal chiudere l’affare, Guido, con inaspettata misoginia rifiuta candidamente, perché con una donna lui di affari non tratta. Quello che per Marta doveva essere il suo riscatto si trasforma nell’ennesima e più grande umiliazione

Famiglia in sciopero della fame: mozione

La mozione è stata illustrata dal consigliere Marco Cellai che ha spiegato come l’estremo atto sia l’unica chance per dar voce a cinque gravissimi cerebrolesi che evidentemente non hanno altro modo per far sentire le proprie ragioni. Cellai ha inoltre informato l’Aula che la protesta si è estesa a macchia di leopardo e ha coinvolto, ad oggi, 25 nuclei familiari.

 

Nel documento si chiede inoltre alla Giunta di rendere pienamente operativa la legge quadro (n.104 del 5 febbraio 1992) per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (in particolar modo l’art. 10 comma). Nel testo, infatti, è previsto che in casi di assoluta gravità, sia prevista l’erogazione di un’assistenza continua h24.

Risoluzione per l’Electrolux

La risoluzione votata impegna poi la Giunta “ad attuare un costante monitoraggio sulla crisi e ad istituire un tavolo tecnico/istituzionale, che comprenda gli enti locali, perché attivi tutte le competenze e le sinergie necessarie a proporre soluzioni idonee alla positiva conclusione della vertenza; ad affrontare globalmente le problematiche e le azioni per il rafforzamento del sistema manifatturiero toscano; a riferire in Aula circa gli eventuali sviluppi della vicenda”.

La risoluzione era stata presentata alle Commmissioni Lavoro e Attività produttive dal presidente della commissione Lavoro che, nell’esprimere solidarietà e sostegno alle iniziative delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori dello stabilimento di Scandicci, ha auspicato il superamento positivo della vertenza con il rientro dell’ipotesi presentata dalla proprietà che, in caso contrario, andrebbe a incidere su un territorio già duramente colpito nel recente passato.

Il Pd alla Richard Ginori

“La Richard Ginori rappresenta un’eccellenza toscana che va difesa e valorizzata dopo questi anni di crisi. Le sue porcellane sono un simbolo della tradizione toscana creativa e della qualità del made in italy nel mondo”. Così Andrea Manciulli, segretario del Partito Democratico della Toscana, che insieme al vicesegretario nazionale del PD, Dario Franceschini, ha visitato la Richard Ginori di Sesto Fiorentino.

“Per il Partito Democratico – continua Manciulli – c’è una sfida da vincere per rilanciare l’Italia e ridare un ruolo alla sua industria nella competitività globale puntando sulla qualità e sull’innovazione, valorizzando qull’enorme potenzialità del lavoro fatto con amore e dedizione come accade alla Richard Ginori. La sfida del rilancio di questa azienda è diventata la sfida di una comunità e delle sue istituzioni locali che il PD sostiene”.

E’ guerra all’insetto killer

“I pini non sono né di centrodestra né di centrosinistra, ma sono un patrimonio dei toscani e del bel paesaggio italiano, per questo tutto il Consiglio Regionale ha sottoscritto e approvato una mozione che impegna la Giunta ed il nuovo Governo ad attivarsi per la salvaguardia della nostra costa e delle nostre pinete dall’attacco degli insetti killer, il matsucoccu feytaudi e il leptoglossus occidentalis, che stanno colpendo i pini marittini e i pinoli tra Calambrone, Tirrenia, San Rossore e la Maremma, producendo molti abbattimenti e perdite e mettendo a rischio molti posti di lavoro nelle aziende del settore”. Così Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione Ambiente e Territorio, presenta come primo firmatario la mozione, approvata dal Consiglio Regionale, firmata da tutti i gruppi dell’aula.

“Sappiamo bene, anche per il lavoro d’ispezione svolto – spiega D’Angelis – che il paesaggio toscano sulla nostra costa purtroppo è a rischio di abbattimenti (sono già 216 gli ettari con circa 10mila pini marittimi da abbattere). La “mannaia” dei parassiti ha colpito anche i nostri pinoli (con una contrazione del 70% nella produzione in Maremma, che concentra due terzi della produzione nazionale, con la crisi in circa 40 aziende del settore e con circa 400 lavoratori in bilico). C’è bisogno sia di azioni di pronto soccorso – i tagli dei pini infestati sono inevitabili – sia di uno sforzo straordinario di ricerca delle metodologie di lotta biologica e naturale. Nel mondo vi sono ricercatori e centri di ricerca di eccellenza, i nostri Parchi, in particolare il Parco di San Rossore, sono disponibili ad ospitare una struttura internazionale di ricerca scientifica”.

“Con questa mozione – conclude D’Angelis – la Regione, che ha già svolto un ottimo lavoro, si impegna ulteriormente a mettere in atto tutte le azioni possibili per gestire l’emergenza ambientale e occupazionale e per la rapida ricostruzione del paesaggio. E’ indubbio che la Toscana non può fare tutto da sola e c’è bisogno di misure nazionali da mettere all’ordine del giorno dell’agenda del prossimo Governo: oltre a garantire le risorse necessarie, vanno aumentati i controlli sul commercio di materiale legnoso infestato che veicola la diffusione degli insetti killer, rafforzate le risorse per individuare il parassita già dai primi focolai, garantiti gli sforzi per la ricerca di pini resistenti all’attacco dell’insetto”.