lunedì, 7 Luglio 2025
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OperaFestival, la stagione 2008

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Mettere insieme il forte richiamo della lirica, popolare, ma colto, locale e internazionale insieme ai luoghi più suggestivi della Toscana, permette di creare un’offerta turistico-culturale unica nel nostro paese.

Eventi musicali di alto livello combinati all’alto valore paesaggistico – monumentale del territorio rappresentano un mix vincente che attira un turismo di qualità e che infonde nuova linfa ai contesti economici locali.

L’associazione Multipromo è l’organizzatrice del Festival, specializzata da anni anche nella ricerca di luoghi di grande valore paesaggistico e monumentale da strappare al ruolo tradizionalmente museale che troppo spesso condanna questi spazi al silenzio.

Dal 11 giugno al 3 agosto 2008 si susseguiranno importanti eventi fra lirica, musica, danza che saranno allestiti in suggestivi palcoscenici naturali della Toscana, creando così un’importante rete culturale sempre in via di ampliamento: il Giardino di Boboli di Firenze, l’Abbazia di San Galgano nel territorio senese (Val di Merse), la Villa Medicea di Cafaggiolo a Barberino di Mugello, Piazza Varchi a Montevarchi. Gli appassionati del melodramma si ritroveranno incantati dall’eterno fascino dell’opera vissuta e rappresentata in alcuni fra i più celebri luoghi turistico-monumentali della Toscana, a coniugare arte e spettacolo, storia e musica, turismo e cultura.

Quattro le novità di questa edizione: Il flauto magico di W. A. Mozart, Il barbiere di Siviglia di G. Rossini, La bohéme di G. Puccini e La traviata di G. Verdi, ma anche altri eventi importanti come i Carmina Burana di C. Orff ed il Bolero di M. Ravel, Le Stagioni di A. Vivaldi e “Il Laudario di Cortona” presentato dal Quintetto Polifonico Italiano «Clemente Terni».

Oltre alla grande opera, il calendario 2008 proporrà altri imperdibili appuntamenti: Favole con Paolo Poli, accompagnato dal pianista Antonio Ballista, The best of Momix 2008 della geniale compagnia statunitense ed il concerto Musica dal Grande Schermo, eseguito dall’ Orchestra da Camera Fiorentina, Sulle tracce di Diaghilev eseguito dal Junior Balletto di Toscana.

Un calendario di eccellenze, che propone come evento di apertura uno spettacolo straordinario ed esclusivo, uno dei più famosi musical al mondo che vanta i più grandi successi di tutti i tempi: Cats (da confermare) di Andrew Lloyd Webber in collaborazione con David Ian Production presenta the Cameron Makintosh and the Really Useful production of CATS and originally produced by Cameron Makintosh and the Really Useful Theatre Company.

L’archeologia va “Oltre la vita”,

L’esposizione è stata promossa dal Caricentro, l’associazione del tempo libero dei dipendenti della Banca, e dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità “Giorgio Pasquali” dell’Università in collaborazione con la Sorpintendenza Archeologica della Toscana.

Un’indagine di scavo, iniziata nel 1980 e giunta fino ad oggi, è stata svolta nell’insediamento etrusco dell’Accesa, presso Massa Marittima (GR) da un’équipe di archeologi e di studenti dell’Università di Firenze, sotto la direzione del Prof. Giovannangelo Camporeale e dal Dott. Stefano Giuntoli.

Individuate diverse tipologie tombali del periodo compreso tra il IX ed il VI secolo a.C., sono stati quindi esposti corredi funerari completi secondo un ordine cronologico.
Pannelli generali illustrano il profilo storico-archeologico dell’Accesa, la storia degli scavi, i tipi tombali ed i rituali funerari per ciascuna epoca, mentre pannelli specifici trattano i singoli contesti. Una guida illustrata facilita la visita della mostra e fornisce elementi utili per approfondimenti. I repertyi provenienti dall’insediamento dell’Accesa rappresentano il nucleo principale del Museo Archeologico di Massa Marittima (GR).

La mostra è aperta al pubblico in Via Bufalini 6 a Firenze con orario continuativo feriale 8.30-16.

Torna “Irlanda In Festa”

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A tagliare il nastro, giovedì 13, la più irlandese delle band italiane, i Modena City Ramblers, per presentare il nuovo album “Bella Ciao”.
Venerdì 14 e sabato 15, le uniche due date italiane di Seth Lakeman, di certo una delle punte di diamante del folk d’Oltremanica.
Tra le band in concerto sabato 15 impossibile non ricordare poi La Casa del Vento, formazione ormai lanciatissima anche a livello internazionale, mentre domenica 16 è in programma una lunga giornata (dalle ore 14,30) di danze e musica, insieme a Train de Vie, Cliffs Of Moher, Midnight e tanti altri ospiti.

Lunedì 17, evento clou: in tutto il mondo, ed anche al Saschall di Firenze, si celebra la festa di San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda che… aveva origini italiane: dalle ore 19,30 una girandola di spettacoli, degustazioni, brindisi, con le musiche dei Whisky Trail, dei Daldirda… e il colorato ensemble Le Cliff of Moher, che con il proprio repertorio di giga, reel e altre danze d’Oltremanica allieterà tutti gli appuntamenti.

Molto particolare la cornice, un mega-allestimento scenografico che per cinque giorni trasformerà il Saschall in un verde angolo d’Irlanda.
Per tutta la durata della manifestazione mostra/mercato di artigianato celtico, abbigliamento, monili, dischi e libri e non mancheranno gli stand gastronomici, dove gustare “Culcannon”, “Turrip and bacon soup”, “Dublin coddle”, “Irish stew” e tante altre golosità.
Per tutte le info: /www.tuscanyhall.it

Un’opera una storia al Museo Torrini di Firenze

Nelle sale di questo raffinato ed esclusivo ‘luogo di un’Arte’, situato all’ombra della Cupola del Duomo e da poco rinnovato nei suoi 200 mq espositivi che coprono lo spazio di quattro secoli, si inaugurerà giovedì 6 marzo (ore 17.30, ingresso gratuito su prenotazione) il primo ciclo di incontri del 2008, dedicati all’approfondimento di gioielli che sono frutto della creatività di artisti ‘storici’, perché capaci di lasciare un’impronta forte nel campo della tecnica e della cultura orafa.

“Franceso Torrini (1676-1735): dal Ponte Vecchio a Camden Hill”: questo il titolo del primo appuntamento in programma al Museo Torrini (fino al 10 aprile: orario martedì e giovedì dalle 15 alle 17) e incentrato sull’esposizione di un bellissimo gioiello in diamanti realizzato dall’antenato di casa Torrini, proprietario nella Firenze del ‘700 di una bottega di orafo e argentiere sul Ponte vecchio, dove esercitava la professione insieme a quattro suoi aiutanti.

Questo gioiello, è stato ritrovato casualmente a Londra nel 1978 al mercatino di Camden Hill, conserva l’antico marchio Torrini registrato nel lontano 1369 all’Arte dei Fabbri di Firenze e costituisce senza dubbia un rarità per raffinata tecnica di lavorazione e valenza storico-culturale.

La grafologia con… Mirka Cesari

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Dalla decodifica dei tratti grafologici che un buon professionista riesce a mettere in luce; oltre che la personalità si svelano le tendenze innate e le attitudini, gli aspetti più nascosti e piu’ profondi del soggetto scrivente. Anche i ricordi più insopportabili del passato, che magari l’individuo tende a rimuovere, ma che comunque rimangono registrati nel grande archivio della memoria, emergono incosciamente dal gesto grafico accompagnati da tutti i relativi e consequenziali segnali grafici di problemi psicologici.

Solitamente si ricorre alla grafologia per l’analisi del profilo personale, per l’analisi del rapporto di coppia, per chiarire le attitudini lavorative, l’orientamento scolastico e le scelte professionali, per analizzare lo stato di salute e per le perizie grafologiche riconosciute dai tribunali per attribuire la reale identità di una scrittura e di una firma.

Mirka Cesari è il meglio della grafologia in Italia e non solo perchè questo titolo gli è stato riconosciuto con un premio. Chi vi scrive ha avuto l’onore di condividere con lei un’iniziativa editoriale nuova e curiosa. Un libro sulla storia della Fiorentina uscito un paio d’anni fa in cui, per la prima volta, si è cercato di scoprire chi realmente erano i grandi campioni che hanno fatto grande la storia viola tramite la scrittura.
Mirka Cesari è la psico-grafologa d’Italia, quella conosciuta da anni nei salotti televisivi, quella che ha fatto conoscere questa insolita scienza al grande pubblico. Conduttrice radiofonica, ospite fissa in trasmissioni televisive (“Fenomeni” e “Chiambretti c’è” di Piero Chiambretti, “Buona Domenica” di Maurizio Costanzo, “Mattina in famiglia” di Michele Guardì, etc…) sa svelare con un linguaggio semplice e ben comprensibile come già solo da una firma, si compende l’indole di una persona, se ne scopre il suo vero carattere, le predisposizioni ed i lati più nascosti della personalità.
Tra le analisi fatte da Mirka anche quelle a personaggi della storia: Cleopatra, Carlo V, Paganini, D’Annunzio, Garibaldi. Ma anche personaggi noti della scena politica presente e passata nazionale ed internazionale quali: Craxi, Andreotti, Rutelli, Prodi, Blair, Berlusconi, Chirac, Zapatero, Schroeder ed altri ancora.

Ho svolto al suo fianco un lavoro prezioso e molto interessante, che ci ha portarto da veri topi d’archivio, a ricercare le firme autografe dei campioni viola estrapolandole direttamente dell’epoca e questo perché, ovviamente, anche la nostra firma come noi stessi con il tempo va modificandosi e quindi, solo la firma fatta nel preciso momento in cui i campioni erano al loro top ci poteva permettere di farli scoprire realmente: quali erano le loro doti, le loro aspirazioni e i loro segreti.
Il ritratto che ne è uscito fuori da ogni atleta gigliato è sbalorditivo ed in alcuni casi ci svela degli aspetti totalamente segreti.
Da Petrone a Menti, da Pandolfini a Chiappella, da Hamrin a De Sisti, da Antognoni a Batistuta, da Di Livio a Toni, da Trapattoni a Terim, fino alla squadra e al Mister di oggi.
Un esperimento assolutamente nuovo nel mondo del calcio che Mirka Cesari ha deciso di riproporre, in esclusiva, a puntate da queste pagine. Seguiteci ne scoprirete delle belle….

L’integrazione? S’impara in classe

A lezione di integrazione. Nel quartiere 5, dove secondo gli ultimi dati del Comune sono 2.950 i residenti di nazionalità cinese – con una concentrazione elevatissima nell’area che da via Baracca si estende verso la Piana – le basi della convivenza tra i fiorentini e la comunità con gli occhi a mandorla si gettano tra i banchi di scuola.

Dai Centri di alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana promossi dall’amministrazione comunale (il “Gandhi”, il cui coordinamento è affidato alla onlus Cospe, è quello a cui fanno riferimento le 22 scuole del quartiere: qui gli iscritti di nazionalità cinese erano lo scorso anno il 46%), ai corsi di cinese (il “Fiori di pesco”, a cui partecipano una quarantina di ragazzi italiani), per arrivare al gemellaggio tra l’istituto comprensivo Gandhi e la scuola di When Zhou, nella provincia dello Zhejiang, l’area da cui arriva la maggior parte delle famiglie cinesi che vivono in Toscana.
“Prima di Natale 8 studenti provenienti da questa scuola, sono stati ospiti in Italia – racconta Carlo Testi, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Gandhi – a maggio ci sarà lo ‘scambio’ e toccherà a 12 alunni delle medie ed elementari ad essere ospitati in famiglia in Cina”. Al Gandhi, su un totale di circa 590 studenti “gli alunni cinesi sono il 28 per cento – precisa Testi – in proporzione il loro numero è maggiore nella scuola dell’infanzia e in quella primaria”. Se nella popolazione scolastica la loro presenza è un dato ormai acquisito, riguardo alla loro integrazione “ci troviamo di fronte a una situazione variegata – spiega il dirigente scolastico – circa un terzo degli alunni cinesi sono nati in Italia e non sono mai tornati in Cina, parlano bene l’italiano e non incontrano grossi problemi; la maggioranza è composta da alunni che hanno studiato in parte in Cina e in parte qua, poi ci sono quelli arrivati negli ultimi due-tre anni, che incontrano le maggiori difficoltà di apprendimento”.
In questi ultimi “emerge la tendenza, soprattutto nei maschi, a fare gruppo tra di loro nei momenti di riposo, un atteggiamento che aumenta alla scuola media”. In effetti, spesso si parla di quella cinese come una comunità che “sta per conto suo”, che conduce una vita separata. Ma è veramente così? “Vede, l’essere chiusi da parte dei ragazzi cinesi è anche la conseguenza di essere oggetto di forme di esclusione che permangono nel tessuto sociale, nel clima attorno a loro e di un insieme di reciproche aspettative che vanno deluse”, spiega Maria Omodeo del Cospe. E se fino alla scuola secondaria di primo grado i ragazzi riescono ad essere più seguiti nei loro percorsi di inserimento, nell’età dell’adolescenza si fanno più visibili le difficoltà nell’inclusione socioculturale, come rivelano anche gli abbandoni scolastici nei primi anni della scuola superiore.

Buche e ostacoli: la dura vita del ciclista

 

Inoltre, non è inconsueto che le piste siano affollate da pedoni o, peggio ancora, occupate da auto e motorini. La rete ciclabile del quartiere 5 si presenta come un insieme di bracci isolati che non aiutano la mobilità. Manca, ad esempio, un collegamento diretto fra il centro storico e Careggi, lungo via Vittorio Emanuele II, in modo che dal Ponte Rosso ci si raccordi alla pista di viale Morgagni. Altro punto di rottura è quello fra Novoli e le Cascine, tratto non collegato da percorsi ciclabili. In questo senso, anche la stazione di Rifredi non è allacciata in modo funzionale a Sesto.
Altra pecca riguarda il fondo delle piste ciclabili: dossi, buche e toppe sono all’ordine del giorno. Una pista che manca di manutenzione è quella che dall’uscita del cavalcavia di viale Fratelli Rosselli arriva a viale Redi. Il ciclista occasionale, inoltre, accusa in modo pesante la grande carenza della segnaletica: solo l’intuito funziona da navigatore. Altra nota negativa sono le rastrelliere: per lo più assenti, anche dove presenti contano pochi posti o diventano parcheggio per motorini. Un esempio è quello di viale Corsica, dove per mancanza di rastrelliere i ciclisti parcheggiano le bici anche sulla stessa pista. Ma i tempi duri hanno le ore contate.
Sono tante, infatti, le piste ciclabili in fase di realizzazione o di progettazione. Fra queste, sta per essere terminata quella che dalle Cascine porterà a Sesto. Il tratto in oggetto passerà dentro il confine aeroportuale e collegherà anche il Polo Scientifico di Sesto fino ad arrivare al confine comunale. In via di Novoli i cantieri per lo spostamento dei sottoservizi, propedeutici alla realizzazione della linea 2 della tramvia, hanno comportato la realizzazione di una pista ciclabile ex-novo. Quanto realizzato va dall’ingresso del nuovo parcheggio di San Donato fino a via Torre degli Agli, per circa 650 metri sul lato nord della strada. La stessa pista proseguirà poi verso via Baracchini fino ad arrivare ai giardini di via degli Allori. In realizzazione è anche la pista del Terzolle che da piazza Puccini porterà in piazza Dalmazia, all’ingresso della stazione di Rifredi. Inoltre, è già stata appaltata la realizzazione della pista ciclabile nel tratto via Accademia del Cimento – piazza Artom. Altra tratta in progetto è quella che porterà da Careggi a Scandicci. Il tutto con l’obiettivo di creare una rete capillare e (finalmente) funzionale.

Ex Cnr, da uffici ad alloggi abusivi

 

Vecchi edifici che un tempo ospitavano scuole, ambulatori e uffici. Uno fra quelli che conta il più alto numero di abusivi è il grande palazzo di proprietà del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in via Panciatichi 64. È dal novembre 2006 che le stanze dell’ex Cnr sono state trasformate da uffici e laboratori in alloggi. All’interno della struttura, un palazzone di 12 piani, sono presenti più di duecento persone di varie nazionalità: in prevalenza rom, kosovari, eritrei e albanesi. Pantaloni e magliette sono stesi alle finestre, fuori sono installate alcune antenne. Numerose macchine sono parcheggiate nel viale d’ingresso e nel giardino che si affaccia su via delle Tre Pietre: fra le auto, modelli nuovi e altri più datati, marche costose e più economiche; il parcheggio, insomma, è ben fornito e assortito. Alcuni occupanti hanno un lavoro, altri vanno in giro per la città a elemosinare, mentre altri ancora sembra che si “guadagnino” da vivere commettendo furti.
La situazione non va giù ai residenti che, armati comunque di pazienza, stanno facendo sentire la loro voce. Si sono riuniti in un gruppo spontaneo e hanno manifestato il loro disagio – a fine gennaio al Circolo Lippi di via Fanfani – all’assessore per la sicurezza e la vivibilità urbana del Comune di Firenze Graziano Cioni, al vicequestore Roberto Sbenaglia e al maggiore dei carabinieri Luciano Garbano. “Non ci sentiamo sicuri – si sfoga un residente della zona – pochi giorni fa due cani di una ragazza che vive nell’edificio dell’ex Cnr sono entrati nel giardino di casa mia. È una questione di sicurezza e di degrado, non è gente civile, fanno i loro bisogni dove vogliono e si sentono i padroni. L’amministrazione pubblica e le forze dell’ordine si stanno muovendo nella maniera che gli compete, ma c’è ancora tanto da fare”.
Preoccupate anche le mamme che portano i bambini a giocare sia nei giardini del Lippi che nello spazio verde davanti al Nuovo Pignone, dove sono state trovate alcune siringhe. E la situazione non piace nemmeno ai commercianti. Il numero delle volanti della polizia che passano durante il giorno a monitorare la situazione è aumentato, come confermato dai residenti, ma per il secondo passo richiesto, quello dello sgombero, ci vorrà ancora del tempo. “È un problema di ordine pubblico, le famiglie che occupano lo stabile vanno assistite – spiega l’assessore Graziano Cioni – anche se bisogna individuare i delinquenti e punirli. Sicuramente ci vuole una maggiore sorveglianza”. Opinioni che non sono condivise dal consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli. “L’amministrazione comunale è troppo tollerante nei confronti degli abusivi – attacca – e a rimetterci sono le persone oneste che aspettano in graduatoria una casa. Chi occupa illegalmente gli edifici dovrebbe essere perseguito penalmente e le strutture in questione riqualificate”.
A fine marzo è previsto un altro incontro fra l’amministrazione e il gruppo spontaneo dei residenti di Firenze Nova per fare un bilancio della situazione. Per analizzare i passi fatti e, soprattutto, quelli che ancora restano da fare.

Che goduria ragazzi!

Le paiono l’uniche a Firenze che un’n’hanno sentito strombazzare i classone per le strade. Ma i’ndo l’erano? A guardare Domenica Inne!

Gli’è meglio ragionar con voi. Armeno vu’ siete viola dalla testa ai piedi come me, non come quelle rintriciullite!

Arto che picche nicche n’ campo domenica. S’è vendemmiato fori stagione!

In casa mia e s’era tutti talmente frementi che s’è preferito andar a desinare fori, in trattoria, prima del mecce. Un voleo mica dover perder tempo a rigovernare… Alle tre tutti pronti su’ i divano davanti a schai!

Quante unghie s’è mangiato i’ mi marito poer’oro! L’era la tensione, e si sa, coi gobbi gira balalla un rigorino contro i’becco di turno ci sta che te lo fischi sempre…

Io l’ero più tranquilla però perchè e gli ho visti i mi’ giovanotti che gioavan bene. Ti, ta, ti, ta. E la s’avea sempre noi la boccia fra i piedi!

Poi quando Gobbi l’ha buttaha dentro, un ci credeo! Gobbi che segna ai gobbi! S’è fatto degli zompi su que’ divano che l’è devono esser uscite da’ i’ guscio anche un par di molle. Costan poco, ma boni un sono boni per nulla sti’ divani dell’Ichea!

Madonnina Santa quando ci si siam riseduti dopo il golle a patire e c’avevo proprio quella molla precisa, fra le mele a rovistarmi. Mi parea d’esser su’ i busse nell’ora di punta, quando tu trovi sempre i’ sudicione che ti tocca il deretano…

Sudicione l’è stato, ma quel Sisso’icchene che maledetto gobbaccio, l’ha beccaho una rovesciata e l’ha fatto gol l’unica vorta che i’ Frei fa una bischerata in vita sua!
Ma via! A qui punto l’era finito i primo tempo, e mi son fatta un caffeino, tanto l’ero poco nervosa…

Ni’ secondo tempo poi, quei bui rotti un’segnano n’atra volta con que’ brutto muso che un ‘canta nemmeno l’inno italiano? Maledetti! I’solito ‘ulo!
Ma però e me lo sentivo io che s’ era in palla quando l’hanno inquadrato i’ Prandelli e c’havea la faccia bona e serena. Mah, mi sono detta, se e ci crede lui perchè un ci si de credere anche noi…

I’ finale di macche poi e vu lo conoscete tutti… eccetto quelle citrulle delle mi amihe!
Che goduria ragazzi. E voleo anda anch’io colla mi’ graziella viola all’aeroporto ad aspettar i’ragazzi, ma c’avevo da prepar cena pe i’ marito che ni frattempo l’era ito a i’circolino a farsi un gotto per festeggiare.
Caviale e champagne per cena. Sì, capita poco spesso e ho vorsuto fa’ la signora! Tutti briahi e pazzi di godiento dopo cena. Tant’è che dopo, quando siamo andati a letto i’mi marito l’ha voluto fa un gol anche lui.
E sì, non solo per la Fiorentina coi gobbi, ma anche pe la vostra Gigliola e capita una vorta ogni vent’anni….
Forza viola e alla prossima…

Due strutture per accogliere i rifugiati

Firenze si attrezzerà di strutture destinate all’accoglienza di richiedenti di asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria. Non Cpt fine a se stessi, comunque. L’accordo è stato siglato il 21 dicembre scorso, e vede quali parti firmatarie il Prefetto di Firenze Andrea De Martino, per il Ministero degli Interni, e l’assessore alle politiche e interventi per l’accoglienza e l’integrazione Lucia De Siervo, per il Comune di Firenze. L’obiettivo principale è quello di realizzare un sistema articolato e flessibile in grado di fornire, a coloro che ne avranno titolo, opportunità integrative e di sostegno, riducendo così gli interventi di emergenza e le situazioni di marginalità.

A questo proposito, l’assessore De Siervo ha precisato che “con tale accordo, il progetto è stato definito nei finanziamenti – circa due milioni di euro stanziati dal Ministero degli Interni – ma non nei tempi di attuazione e nei regolamenti che gestiranno il centro una volta aperto, tanto più che una delle due strutture è attualmente occupata e non è stato ancora definito nel dettaglio il cronoprogramma con la Prefettura”. Come illustrato dall’assessore, sarà un centro polifunzionale e policentrico. Infatti, il Comune ha messo a disposizione del Ministero due edifici: l’ex scuola Caterina de’ Medici, in viale Guidoni – ancora oggi occupata da persone di varie etnie – e l’ex struttura di medicina sportiva in via del Fosso Macinante, utilizzata cinque mesi l’anno per l’accoglienza invernale. In viale Guidoni saranno costruiti alcuni miniappartamenti, idonei ad ospitare anche nuclei familiari, in grado di accogliere non più di 80 persone; mentre nell’ex centro di medicina sportiva, che fungerà da prima accoglienza, verranno realizzate delle stanze con luoghi di vita quotidiana comuni.

Gli ospiti intraprenderanno, anche grazie a servizi che saranno istituiti ad hoc, un percorso finalizzato alla conquista di una indipendenza lavorativa, sociale e psicologica, in grado di consentir loro di trovare una dimensione di vita il quanto più possibile soddisfacente. In più, la loro permanenza al centro dovrà avere una durata massima compresa tra i 60 e i 180 giorni, durata che verrà stabilita caso per caso a seconda delle esigenze necessario ad ogni individuo. Il finanziamento del Ministero degli Interni comprende le spese necessarie all’adeguamento a fini abitativi degli immobili, le spese di ordinaria manutenzione, gli eventuali danni provocati dagli ospiti, i servizi di assistenza generica e sanitaria, di vitto,vestiario e generi di conforto per un ammontare di 55 euro a persona al giorno. Mentre al Comune sarà affidata la gestione dei servizi, della vigilanza e l’attivazione di un attrezzato sportello informativo.

Questo accordo, però, ha provocato la reazione di alcuni membri di Rifondazione Comunista, che restano critici al riguardo anche dopo l’audizione dell’assessore De Siervo in quarta commissione, delle politiche sociali e della salute. Ecco alcuni dei principali nodi da sciogliere secondo il consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Pape Diaw, “ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere, tra cui la non chiara definizione di che cosa si intenda per polifunzionale (chi realmente potrà usufruire di tale servizio?), il perché non si è provveduto a potenziare le strutture già esistenti e il timore che si vengano a creare situazioni proprie di un Centro di permanenza temporaneo”.