sabato, 3 Maggio 2025
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Zampini confermato direttore del Conservatorio Cherubini

Proseguirà anche per il prossimo triennio accademico la guida del maestro Paolo Zampini, che una larghissima maggioranza di voti ha voluto riconfermare come direttore del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze.

Lo abbiamo incontrato nel suo ufficio dell’antica e prestigiosa sede di piazza delle Belle Arti, per avere un bilancio dei tre anni passati e un’anticipazione dei progetti da qui al 2021.

Gli occhi dei severi personaggi che hanno fatto grande il Cherubini ci scrutavano benevolmente dalle pareti.

Cosa le hanno trasmesso questi primi tre anni da direttore del Cherubini?

Dopo un primo periodo di naturale assestamento, durante il quale tutto appare molto difficile, ho acquisito pian piano fiducia e sicurezza, senza mai abbattermi. Ogni giorno ho imparato qualcosa; devo dire che fin da subito ho avuto collaboratori eccezionali che mi hanno aiutato e mi aiutano tantissimo; immediatamente dopo le elezioni ho tenuto a precisare quanto siano importanti, per un direttore, i collaboratori e i delegati; ritengo che la mia conferma sia in realtà una conferma per tutto il conservatorio: la dimostrazione che esiste una volontà da parte del collegio dei professori di proseguire sulla strada intrapresa.

Aggiungo che l’attività da direttore è molto varia e impegnativa e si deve imparare presto a gestire nuovi ritmi: si passa molto tempo a scuola, ma poi si corre alla conferenza stampa, si incontra un sovrintendente o il direttore artistico per un progetto, si frequentano concerti per avere la possibilità di conoscere l’offerta musicale della città, ma anche per avere occasione per mantenere contatti giusti. Il conservatorio non può permettersi di chiudersi nel proprio mondo».

Docente di flauto al Cherubini dal 1999, delega per la produzione, vicedirettore e infine direttore: non le manca la sua attività di insegnante?

Un docente deve avere la testa libera dai pensieri per poter insegnare al meglio delle sue possibilità; inoltre sono cosciente che il professore che mi sta sostituendo è un ottimo insegnante e ne sono estremamente felice. Da direttore continuo ovviamente ad avere quotidianamente rapporti con gli studenti, ma si tratta di studenti afferenti ad ogni corso di studio. Diciamo quindi che anche nei rapporti con loro il mio ruolo è diventato più complesso.

Spesso va nelle scuole per raccontare l’attività del conservatorio. Quanto è significativa l’educazione musicale per bambini e ragazzi?

È bello andare nelle scuole, è una cosa che ho sempre fatto con grande piacere; ritengo sia fondamentale parlare con gli studenti, verificare come gli insegnanti trasmettano loro amore per la musica, che raccontino storie o affrontino argomenti appassionanti.

Devo dire che a volte succede di andare nelle scuole e trovare studenti molto ben preparati, ragazzi ai quali sono stati dati i mezzi per avvicinarsi alla musica in modo non banale come la conoscenza degli strumenti, il significato di un’esecuzione, il saper ascoltare un concerto. Dobbiamo anche creare un futuro pubblico competente, no?

Quanto sono cambiati i ragazzi nell’approccio allo studio della musica?

Fino a venti anni fa i ragazzi frequentavano il conservatorio contemporaneamente a un liceo o a un’università ottenendo un diploma che poi serviva solo in Italia, oggi non è più così. I ragazzi che si formano adesso (il conservatorio attualmente offre percorsi accademici distinti in triennio e biennio, ndr) sono ben consapevoli della loro scelta, estremamente impegnativa e complessa. Si tratta di un percorso che li obbliga a valutazioni molto precise riguardo al loro futuro. Oggi, con il nuovo ordinamento, il diploma conseguito è spendibile in tutto il mondo, certificando ogni percorso formativo svolto.

Come si pone il conservatorio in rapporto alle altre scuole di alta formazione artistica e musicale italiane?

Un conservatorio, al di là del numero dei suoi iscritti, cresce di importanza per il luogo in cui ha la sede. Il Cherubini ha intorno a sé un territorio molto fertile, ricco di offerte musicali di eccezionale livello; di conseguenza si ha un confronto costante e privilegiato con tutti gli enti musicali di formazione e produzione; tutto ciò crea ottime strategie di azione e anche opportunità lavorative.

Molti studenti che arrivano da noi sono ben informati su queste opportunità perché apprendono – e poi trasmettono a loro volta in tempo reale anche attraverso i social – le esperienze vissute, le molte opportunità di fare musica, favorendo la scelta di altri giovani verso questo istituto.

Cosa vuol dire oggi fare musica?

In Italia c’è poca attenzione a quello che può essere lo studio della musica, soprattutto classica. Se quarant’anni fa era più semplice fare il musicista perché maggiori erano le occasioni, oggi, dato che in Italia sono pochissime le orchestre stabili o quelle semi professionali, c’è poca alternanza e quindi poco spazio per i giovani emergenti. I nostri studenti hanno tuttavia un’ottima preparazione, studiano con passione e determinazione e forse per questo riescono, in linea di massima, a trovare occasioni di lavoro sia in Italia che all’estero».

Da oltre 40 anni svolge attività concertistica, è inoltre stato a fianco di Severino Gazzelloni ed Ennio Morricone. Cosa le hanno lasciato queste due figure?

Gazzelloni, come flautista, ha il merito di essere stato il più grande divulgatore dello strumento che suono, forse colui che per primo ha capito l’importanza di entrare in un mondo parallelo a quello strettamente accademico, facendo molte apparizioni televisive e anche pubblicità; un innovatore per il repertorio che ha introdotto in Italia, che ha suggerito a straordinari compositori suoi contemporanei. In Italia esisteva una importante scuola flautistica ma non una punta di diamante come è stato lui.

Per quanto riguarda Morricone posso affermare che con lui ho un legame molto più stretto, un’amicizia consolidata e una profondissima stima reciproca. Determinante è stato suonare al suo fianco per oltre trent’anni; mi ha insegnato la professionalità, il modo di porsi nei confronti della musica e dei colleghi musicisti, l’etica del comportamento e della professione stessa, la socialità musicale insomma.

Quali saranno i prossimi eventi di maggior caratura per il Cherubini di Firenze?

Proseguiranno le collaborazioni con tutte le Istituzioni dell’area metropolitana e con le biblioteche e i musei: l’Accademia della Crusca, la biblioteca Marucelliana, la Riccardiana, la Laurenziana, l’Opificio delle Pietre Dure, il Museo di San Marco, il Museo degli Innocenti, la Fondazione Zeffirelli e tanti altri importanti luoghi fiorentini. È fondamentale aprirsi alla città e offrire musica non come intrattenimento ma come momento di arricchimento culturale.

A Firenze, città dove sono stati inventati il melodramma, il pianoforte, le classi di informatica e di musica elettronica, che si porta dietro una tradizione compositiva in continua innovazione, è giusto e doveroso che la musica venga fruita da tutti.

Molto importante è la cura dei rapporti internazionali e, nell’immediato, segnalo due cose alle quali tengo molto: il Premio Nazionale delle Arti che in questa XIII edizione ci vedrà accogliere gli studenti di interpretazione musicale per chitarra, arpa e mandolino con un omaggio al grande compositore di scuola fiorentina Castelnuovo Tedesco e un convegno a settembre per ricordare alcuni personaggi nati nel 1818 tra i quali Abramo Basevi intellettuale, ricercatore, nonché uno dei fondatori del Cherubini, che disseminò Firenze con la sua collezione di libri.

Ovviamente il calendario di tutti i prossimi eventi sarà pubblicato sul nostro sito intrente del Conservatorio Cherubini.

I festival fuori Firenze da non perdere

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Non c'è solo l'Estate Fiorentina. Intorno alla città del giglio, la bella stagione offre diverse occasioni di svago, con festival, eventi, spettacoli. Abbiamo selezionato tre appuntamenti da non perdere, in base alla distanza da Firenze.

Estate Fiesolana (fino al 2 agosto)

Dal 21 giugno al 2 agosto potremo assistere alla 71° edizione dell’Estate Fiesolana. Raggiunta un’età veneranda, questo signor festival scandisce l’estate con appuntamenti di tutto rispetto. Buona notizia le visite gratuite – fruibili dalle 20 alle 21.30, mostrando il biglietto degli spettacoli – al bel Museo Civico Archeologico. Ultima ma non ultima fra le novità, prima degli spettacoli dedicati all’Iliade, gli studenti della Scuola di Musica di Fiesole si esibiranno al tramonto sulla terrazza del teatro, mentre noi spettatori preferibilmente sorseggeremo qualcosa di fresco godendo di un po’ di meritata bellezza.

Fra gli appuntamenti: Iliade un racconto mediterraneo, a cura di Sergio Maifredi (5/12/19/26 luglio – 2 agosto), Elio Germano con Viaggio al termine della notte (7 luglio), Stefano Bollani (10 luglio), Bobo Rondelli (13 luglio), Orchestra nazionale jazz giovani talenti (18 luglio), Calibro 35 (20 luglio) e Orchestra da Camera Fiorentina con le musiche dal grande schermo (1° agosto).

Estate Fiesolana 2018 - Festival estivi vicino Firenze

FESTA DELL'UNICORNO (VINCI DAL 27 AL 29 LUGLIO)

Dal 27 al 29 luglio si terrà la Festa dell’Unicorno di Vinci. Vista la relativa conoscenza che ho di questo mondo – lo ammetto – esploriamo il programma. L’ospite d’onore è Sean Astin. Niente? Samwise Gamgee, magari? La spalla di Frodo nel Signore degli Anelli, il vero eroe del film. Immaginare l’impacciato Sam – ben conscio che il suo fosse solo lavoro e non la realtà – in mezzo a migliaia di persone che vorrebbero essere sul serio elfi, maghi, fate, è già un presupposto per un momento divertente.

Poi i nomi degli appuntamenti, che fra il geniale e il preoccupante si suddividono in: Disfida di Arti Magiche, contest Creatura Fantastica, Vicolo della Paura, Parata degli Elfi, ciliegina finale, il Matrimonio Elfico. Ora voglio dire, davvero? Ci sarà un matrimonio Elfico? A me dopotutto sembra meraviglioso, e sebbene il tono di questo articolo possa apparire leggermente ironico la trovo una manifestazione straordinariamente non banale. Il costo è di 12 euro per gli adulti e 8 per bambini e ragazzi.

Festa dell'Unicorno a Vinci 2018

 

KILOWATT FESTIVAL (SANSEPOLCRO DAL 13 AL 21 LUGLIO)

“Diversi perché umani, l’energia della scena contemporanea” sono i due sottotitoli che accompagnano i cartelloni del Kilowatt festival che dal 13 al 21 luglio elettrizzerà i palchi di Sansepolcro, vicino Arezzo. Kilowatt si è confermato negli anni, dopo successi e qualche piccolo ostacolo, uno dei principali manifesti delle compagnie emergenti della scena contemporanea nel teatro, nella musica, nella danza, conquistando il premio Ubu nel 2010 e il Nico Garrone nel 2013. Kilowatt è anche centro di produzione e sostegno alla produzione, residenza per la creatività contemporanea, palco per letteratura contemporanea e arti visive.

Kilowatt Festival San Sepolcro

Principali appuntamenti del festival: Virgilio Sieni con “Ballo_1450Resurrezione”, il concerto di Eugenio Finardi, Magdalena Barile con “Api Regine”, commedia fantascientica sull’eliminazione del maschio e Giorgio Rossi di Sosta Palmizi con “Elevazioni”.

A Firenze l’estate… non ha età

È arrivata l'estate a Firenze, ma non fa rima con noia. Sì, perché per due mesi la città offre un ricco calendario di eventi e attività per grandi e piccini. Ecco i nostri consigli “divisi per fasce d'età”, per non scontentare davvero nessuno.

Ballo liscio à gogo per gli over

Mentre in 700 hanno scelto le mete estive per le Vacanze Anziani organizzate dal Comune c’è chi resterà a godersi l’estate a Firenze. Qui qualche escamotage per sopravvivere al caldo e godersi, divertendosi, le sere d’estate.

Sotto il ponte di Varlungo e precisamente al Circolo La Loggetta ogni momento è buono per ballare il liscio. Dal martedì alla domenica fino al 22 luglio è questo il luogo preferito da molti per oncedersi nelle sere fresche d’estate un momento danzante fra polka e mazurka, oltre ad allietare i palati con la brace, primi piatti della tradizione rigorosamente fatti in casa e pizze.

Sempre per gli amanti del ballo una tappa da non perdere è quella sul lungarno Aldo Moro presso l’impianto sportivo Enio Bartoloni dove la Società Floriagafir gestisce grazie ai volontari diretti dal ristorante Nappino la parte ristoro “Gli amici di Nappino” e dove ogni sera dal giovedì alla domenica è possibile esibirsi in performance danzanti. Il programma delle serate proseguirà tutta l’estate fino a settembre per concludersi dopo la festa della Rificolona.

A caccia di folletti o di avventura per i baby

In attesa delle vacanze con mamma e papà, i più piccoli trascorrono l’estate con attività e laboratori sempre più coinvolgenti pensati per divertire e per sviluppare in loro consapevolezza e creatività.

È il caso della proposta estiva Centri Di Quartiere de Le Curandaie, che hanno pensato per tutta l’estate fino al 7 settembre di organizzare le settimane scegliendo il tema di un mestiere così che per una settimana i bambini possano impersonarsi nei panni del musicista, del giornalista o del videomaker.

Non ci si annoia affatto anche con l’Associazione le Maghe Magò di via Boccaccio che per tutto luglio propone per i bambini dai 3 ai 7 anni il progetto “Piccoli alla scoperta del piccolo popolo” in cui ogni settimana i bimbi avranno l’opportunità di scoprire il magico mondo di folletti, gnomi ed elfi, con giochi di conoscenza di gruppo e laboratori di follettologia. Ogni giorno un’attività diversa nei boschi di Bivigliano al Campeggio di Poggio agli Uccellini con lezioni di nuoto in piscina e arrampicate sugli alberi nel vicino Parco Avventura di Pratolino.

Rock, dj, film e teatro per tutti gli altri

Voglia di uscire? C’è ampia scelta tra gli spazi estivi. A partire da Light – Giardino di Marte, dove il lunedì si balla la pizzica, il martedì lo swing insieme alla scuola Lindy Hop.

Si continua il mercoledì con il jazz e il giovedì con il rock insieme a Take a Wave per far decollare il weekend con dj set e performance live. Domenica fa rima anche questo anno con cinema, grazie alle rassegne a cura di “In Fuga dalla Bocciofila”. Sul lungarno Colombo gli appassionati di cinema sotto le stelle trovano al Wood Garden Music ogni lunedì fino a settembre la rassegna HolyWood e per chi ha voglia di rilassarsi al tramonto sempre il lunedì qui si pratica yoga con un’offerta libera che verrà devoluta in beneficenza.

Sempre lo yoga è al centro degli incontri al Cenacolo di San Salvi ogni lunedì, mercoledì e venerdì.
San Salvi si tinge di musica oltre alle proposte di teatro dei Chille del la Balanza con gli appuntamenti del festival “Salviamo la musica” organizzato da l’associazione La Chute che vedrà esibirsi fra gli altri anche Lydia Lunch il 29 agosto e Nada il 31 agosto.

Tanabata: la festa giapponese torna a Villa Vogel

Un mercatino con tanti prodotti dall’Oriente, giochi tradizionali, spettacoli, ma anche cibo tipico e degustazioni di sake. A Firenze torna Tanabata, la festa giapponese dei desideri: per un weekend, sabato 7 e domenica 8 luglio 2018, il parco di Villa Vogel si anima con tante iniziative a ingresso libero, dalle ore 17 alle 23, grazie all’associazione Lailac, realtà attiva da anni nel quartiere, e con la collaborazione del Q4.

Come vuole la tradizione nipponica, sarà possibile anche esprimere i propri desideri affidandoli a piccoli foglietti appesi ai rami di bambù, che poi saranno portati in un tempio scintoista in Giappone e sottoposti al rito del fuoco, per salire in cielo. Ogni sera l'omikoshi, che raccoglierà tutti i desideri, sarà portato in giro per il parco accompagnato dalle danze tradizionali.

La Festa giapponese dei desideri a Firenze

L’appuntamento a Villa Vogel sarà un’occasione per immergesi nella cultura nipponica, a partire dagli angoli dedicati alla calligrafia, per conoscere (e provare) questa antica arte, o quelli degli orgami e dell’oracolo omikuji. Ci sarà la possibilità anche di indossare yukata, il kimono estivo tradizionale, avvicinarsi alla Via del Tè, l’antica tradizione dell’ospitalità con degustazioni e dimostrazioni, e assistere alle danze tipiche bonodori (la danza degli antenati che in Giappone viene praticata in estate in ogni città).

Ospite del Tanabata la maestra di flauto traverso tradizionale shinobue Mizuki Nakamura, che nel mese precedente la festa tiene un corso di flauto per un gruppo di italiani allo scopo di insegnare le atmosfere, lo spirito e gli antichi suoni delle feste tradizionali giapponesi.

A Villa Vogel saranno presenti anche realtà locali come l'Istituto europeo di shiatsu e arti marziali giapponesi, Judo Educazione Firenze, Fudoshin Kai Prato e Itto Ryu Kai. 

Tanabata, l'origine della ricorrenza

Secondo la leggenda, ogni anno, solo in una notte la Principessa Orihime incontra il suo amato Kengyu, il Pastore dei Cieli: soltanto il settimo giorno del settimo mese dalla bocca del fiume della Via Lattea il rematore della luna porta sul suo traghetto Orihime fino al suo amato.

Da questo mito è nata l’usanza di esprimere i desideri lasciandoli appesi ai rami di bambù, una pianta forte, resistente e sempre verde che in Giappone simboleggia perseveranza e rettitudine ed elevandosi verso il cielo è il miglior portatore dei desideri.

Festa giapponese Villa Vogel

Sul sito dell'associazione Lailac si trovano tutte le informazioni su Tanabata 2018, la festa giapponese dei desideri a Firenze.

4 terrazze di Firenze per un aperitivo con vista

L’estate porta sempre con sé alcune novità. Tra queste, anche la possibilità di cambiare prospettiva da cui guardare la città. Se nei mesi invernali, catturati dalla bellezza del Duomo e di Palazzo Vecchio, ci ritroviamo a passeggiare per le vie del centro storico con la testa all’insù, nei mesi più caldi dell’anno riaprono le terrazze con vista, pronte a regalare una visuale dall’alto con panorami da cartolina.

Dagli hotel lussuosi, alle terrazzine nascoste, fino ad arrivare ai locali sulla cima dei musei, per l’estate 2018 non sono poche le novità da scoprire sugli aperitivi ad alta quota.

PER UN APERITIVO CHIC

La prima prende il nome di Florence Glance Hotel. Il lussuoso albergo, situato in via Nazionale, vanta una terrazza panoramica con piscina aperta da maggio a ottobre. Niente file per prendere bere, né schiamazzi a infastidire la quiete del tramonto, al sesto piano dell’edificio l’atmosfera è perfetta per bere un drink in completo relax con vista al suggestivo skyline di Firenze.

Glance Hotel

IL BAR CHE NON TI ASPETTI (a Villa Bardini)

Immerso tra le bellezze dei Giardini e i musei della Villa Bardini troviamo, invece, il Caffè Belvedere. Nascosta dal verde e situata in Costa san Giorgio, la piccola terrazza che si affaccia sulla città è un angolo di pace per tutti gli amanti del verde, da cui, sembrerà di toccare la cupola del Duomo. Il bar, così isolato e, allo stesso tempo, completamente inserito nel centro della città è il luogo perfetto per sorseggiare uno spritz a fine giornata e, da non sottovalutare, come luogo ideale per una pausa pranzo diversa e all’insegna del bello.

caffè belvedere firenze Villa Bardini

Un caffè… in cima al museo degli Innocenti

Per una vista mozzafiato guardando i tetti di Firenze un’altra esperienza da provare è quella di un pre-cena sulla terrazza del Museo degli Innocenti. Situato al quinto piano, il Caffè del Verone si trova nella grande loggia affacciata sulla città. La caffetteria del museo comprende una parte interna delimitata da grandi vetrate e circondata da una splendida terrazza allestita con tavolini moderni. Gli orari di apertura al pubblico sono gli stessi del museo, (dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 19), ma per accedere al bar non è necessario avere il biglietto.

Caffè del Verone Istituto Innocenti Firenze terrazze panoramiche

UN GRANDE CLASSICO: la terrazza della Rinascente

Tra i classici, ritroviamo la caffetteria La Terrazza. In piazza della Repubblica e all’ultimo piano del grande centro commerciale La Rinascente una delle “chicche” da non perdersi. Il bar conta su una grande terrazza panoramica posta sul tetto dell’edificio dotata di tavolini e ombrelloni dover potersi accomodare. “Sospesi” tra il Duomo e Palazzo Vecchio, nel classico e intimo locale è possibile recarsi a tutte le ore del giorno. Ma attenzione perchè, per gli amanti dell’aperitivo al tramonto, non è ammesso ritardo: la caffetteria chiude alle 20.

Terrazza Rinascente Firenze - aperitivo panoramico

Visite alla Fortezza da Basso, anche in sotterranea

Tutti i fiorentini la conoscono semplicemente come Fortezza da Basso, ma il suo nome “storico” è Forte San Giovanni. Durante l’estate 2018, questo monumento famoso anche per le tante fiere ospitate durante l’anno, spalanca le porte per speciali visite guidate curate dall’associazione MUS.E alla scoperta dei suoi tesori.

I tour si svolgono ogni sabato, da luglio fino al 29 settembre, su prenotazione ma con ingresso libero. Tre i turni alle ore 9.30, 10.30 e 11.30.

La Fortezza da Basso e le visite guidate

Il percorso dentro il grandioso fortilizio mediceo permette comprendere l’architettura e le strategie difensive, ammirare la città dall’alto del mastìo e percorrere una parte del camminamento di ronda sotterraneo, per la prima volta aperto al pubblico. Un percorso attraverso i secoli, dal medioevo alle trasformazioni Lorenesi fino alla rinascita grazie agli interventi di recupero e ammodernamento degli spazi a cura di Firenze Fiera.

L’iniziativa è la novità di quest’anno all'interno delle proposte per valorizzare le torri, le porte e il sistema difensivo cittadino, da Torre San Niccolò alla Torre della Zecca, da Porta Romana al Baluardo a San Giorgio. Il primo appuntamento con le visite nel Forte San Giovanni ha fatto registrare il tutto esaurito e sono molte le richieste anche per i prossimi appuntamenti.

La storia del Forte san Giovanni

“Fu sollecitato il Duca Alessandro dallo zio Pontefice a fabbricare una Fortezza…”: così le antiche cronache ricordano la fondazione del Forte San Giovanni, la cui progettazione fu affidata ad Antonio da Sangallo il giovane. Destinata a una doppia funzione di difesa dai nemici esterni e interni, la fortezza mostra ancor oggi gran parte dell’originaria struttura che ingloba anche la medievale porta Faenza.

Visite guidate Fortezza da Basso Firenze Fiera

La vista dal mastio della Fortezza da Basso (foto: Firenze Fiera)

Per prenotare le visite guidate nella Fortezza da Basso, realizzate grazie alla collaborazione di Firenze Fiera, è possibile chiamare il numero 055-2768224.

LA LUNGA ESTATE DI PIAZZA LEOPOLDO E PIAZZA BARTALI

Distano poco più di 6 km l’una dall’altra e si trovano la prima nel quartiere 5, l’altra a Gavinana, fulcro del quartiere 3. Sono i due grandi spazi davanti ai punti vendita Unicoop Firenze e fanno parte di un progetto di rigenerazione urbana portato avanti in collaborazione con Legambiente e con il sostegno del Comune di Firenze.

Luoghi dunque rivalutati e messi a disposizione della cittadinanza – complice l’inebriante stagione estiva – con l’offerta di iniziative ed eventi adatti a bambini, giovani e non, ad ingresso libero e gratuito.

L'estate in piazza Leopoldo

Ad inaugurare per prima (giugno scorso) è stata la “Terza Piazza” di piazza Leopoldo con la realizzazione di un grande murales con l’intento di sensibilizzare verso le tematiche ambientali. Il rapporto fra uomo e natura, fra biodiversità umana e naturale è infatti al centro di tutti gli appuntamenti di questo luogo e dei molti eventi che rientrano nel programma dell’Estate Fiorentina, come serate culturali, aperitivi, musica e performance organizzati fino al mese di settembre.

Piazza Leopoldo  Estate eventi programmi

PIAZZA BARTALI, tanti eventi in programma

Ma se per piazza Leopoldo il tema centrale delle attività è il verde, in piazza Bartali tutto il programma ruota intorno alla memoria. In uno spazio completamente ridisegnato da N_D CREATIVE, la “nuova” piazza Bartali offre 38 piccole strutture per la sosta e la socialità, una piccola platea e un palco dove si alterneranno danze greche, il laboratorio corale di Careggi e Cori Ensemble.

Per la cultura sono previsti collaborazioni importanti come quelle con l’Accademia della Crusca, inoltre, dopo l’inaugurazione con lo spettacolo su Gino Bartali, la Compagnia delle Seggiole ogni martedì regalerà al pubblico una performance.

Anche piazza Bartali ospiterà alcuni eventi dell’Estate Fiorentina fra cui quelli del Centro Teatro Internazionale, del Piccolo Coro del Melograno e di Kinesis Danza, oltre a Letizia Fuochi con Strumenti Sonori, La Veglia sull’Aia di Namasté Teatro e le Cleopatras in concerto.

Nuove mostre al Museo Novecento

Dal 3 luglio, per tutta l’estate, il piano terra del Museo Novecento a Firenze mette in mostra due nuovi artisti all'interno dei due cicli di riflessione ideati dal nuovo direttore Sergio Risaliti: Duel e Paradigma. Il tavolo dell’architetto

DUEL

Il primo, Duel consiste in un progetto creativo completo, affidato ad un artista invitato a dialogare sia con gli spazi espositivi delle ex-Leopoldine e che con un’opera o un artista presente nella collezione permanente. Per questo secondo appuntamento, dopo il primo con Ulla Von Brandeburg, l’invito è stato rivolto all’artista messicano José Davila.

Davila ha scelto per il suo “Duel”, da non intendersi come duello ma come confronto, la Composizione C.F. 124 di Mario Radice ed ha creato tre installazioni site-specific che nel complesso danno luogo alla mostra dal titolo Not all those who wander are lost (Non tutti coloro che vagano sono persi).

Davila ha colto l'occasione offerta dall'opera di Radice per riflettere su due epoche diverse, quella del Ventennio fascista e quella attuale, entrambe attraversate da movimenti populisti, e su quello che hanno prodotto (o possono produrre) in termini artistici. In questo modo Davila tenta di riattivare alcuni ricordi presenti nella memoria collettiva di ognuno per trovare nuove prospettive di senso, di appartenenza e forse di identità.

Da qui nascono Daylight find me with no answer e The Origin of Drawing, due rivisitazioni sul senso del segno e il disegno. La prima è una colorata e leggermente ironica ristrutturazione del segno dell'infinito con tubi di plastica pensata per fare dell'ironia sulle statue monumentali dello scorso secolo. Mentre la seconda opera, una composizione di cornici con un fondo monocromo sulle quali sono scritti i titoli di alcune opere celeberrime, invita lo spettatore a riflettere sulle tracce lasciate dall'umanità nel corso del tempo.

Davila - Found Me With No Answer

Il gioco quindi che si crea è una relazione tra opposti: moderno e classico, caldo e freddo, morbido e duro, materiale e immateriale. Lo steso effetto è quello che emerge da Joint Effort, Aporia I e Aporia II composte da materiali di riversa fragilità come il marmo e il vetro, dalle quali nasce un contrasto di interpretazioni tra istantaneità del movimento e immobilità del monumento.

Paradigma. Il tavolo dell’architetto

Nell'ala subito a sinistra dell'ingresso invece inaugura il secondo appuntamento di Paradigma. Il tavolo dell'architetto, un ciclo pensato come una rassegna dei lavori di alcuni tra i migliori architetti, collettivi o studi, italiani contemporanei. Fino al 6 settembre sarà possibile conoscere le tre grandi opere pensate e in corso di realizzazione dallo studio ligure Gianluca Peluffo & Partners in Egitto.

Sul “tavolo dell'architetto”, luogo prediletto per il lavoro concettuale e creativo, sono infatti esposti i materiali, i masterplan, i modelli e le foto dei due articolati progetti dello Studio. Da una lato la fondazione della città nuova commissionata dalla società egiziana Taweet Misr presso Sokhna sulle rive del Mar Rosso. I due elementi architettonici della nuova città, “il Monte Galala e la sua Moschea”, sono stati pensati per fondersi nel territorio, non imporsi ma ambientarsi perfettamente per costruire e insieme al paesaggio un nuovo luogo.

Peluffo - El Alamein View

Dall'altro lato, il secondo progetto riguarda il Museo della battaglia di El Alamein che prenderà posto nel complesso urbano della New Town di El Alamein. Il “Museo delle Nazioni”, ripercorrerà gli eventi della battaglia più importante della Campagna del Nord Africa della Seconda Guerra Mondiale – durante la quale le truppe del Regno Unito sconfissero gli eserciti italo-nazisti, avvenuta nel 1942 – e insieme creerà gli spazi per una nuova socializzazione, nuovi incontri, nuovi dialoghi.

Entrambi questi due monumentali progetti possono essere toccati con mano, sfogliati, analizzati, seguiti in tutto il loro processo creativo proprio al Museo Novecento, in attesa di poter prendere forse un biglietto per andarli a vedere di persona, magari in una delle prossime estati.

 

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito

Dal 3 luglio al 30 settembre
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Sabato e Domenica : 11.00 – 20.00
Giovedì: 11.00 – 14.00
Venerdì: 11.00 – 23.00
Biglietto Museo: 8.50 € intero, 4€ ridotto
Biglietto visite e attività : 4€ intero, 2€ ridotto

Trekking urbano alla scoperta di Gavinana

Due diversi percorsi per scoprire che  a pochi passi da casa ci sono luoghi ricchi di storia (e di storie). Dal 4 al 18 luglio, Unicoop Firenze insieme alla Cooperativa Archeologia, propone “Storie di quartiere”, itinerari guidati gratuiti per gruppi di massimo 25 persone che portano i partecipanti nel cuore del quartiere di Gavinana, a  Firenze sud.

Due i walking tour in programma: “Due passi in paradiso” e “Là dove ci porta il cuore”. Entrambi partono da piazza Bartali, davanti al centro commerciale Coop.fi di Gavinana, e sono stati ideati grazie ai temi emersi dall’indagine condotta nel laboratorio di co-creazione con la sezioni soci di Unicoop Firenze: lo sviluppo urbanistico del quartiere, una zona di collegamento con Firenze sin da epoca preistorica, e i luoghi della resistenza e della memoria.

Per partecipare basta prenotarsi chiamando il numero 055.5520407 (lunedì – venerdì 9.30-13 e 14-16.30) o mandando una mail a [email protected].

I 2 percorsi del trekking urbano

Si parte mercoledì 4 luglio alle ore 18.00 con il percorso “Là dove ci porta il cuore”, un itinerario nei luoghi della resistenza. Il via alla camminata da piazza Bartali, che porta il nome di uno degli eroi più burberi e più schivi della città, per proseguire in piazza Cardinale Elia dalla Costa, colui che ha avuto il coraggio di chiudere le finestre in faccia a Hitler, dove si visiterà il Monumento ai Caduti di Pian d’Albero e la Chiesa di San Piero in Palco. L’itinerario si conclude nel parco di Villa di Rusciano, molto amato e molto sentito dagli abitanti del quartiere. Il percorso sarà replicato l’11 e il 18 luglio dalle 18.00 alle 19.30.

Grotta del bandino - trekking urbano Gavinana Firenze

Il tour “Due passi in paradiso” è previsto invece sabato 7 e 14 luglio, dalle 9 alle 10.30, per andare alla scoperta della storia di Gavinana. Sempre partendo da Pazza Bartali, la passeggiata tocca via del Paradiso, dove le guide raccontano del “Paradiso degli Alberti” e di Santa Brigida di Svezia, fino a raggiungere e visitare la chiesa benedettina a lei dedicata di Santa Maria e Santa Brigida al Paradiso, detta La Badiuzza, da cui si gode di una splendida vista sulla città.

L’itinerario conduce poi alla Grotta del Bandino, aperta per l’occasione, fontana monumentale coperta, che si ispira alla moda manierista-barocca dei ninfei, iniziata con la Grotta del Buontalenti a Boboli.

Fino a quando durano i saldi estivi a Firenze (e in Toscana)

Nonostante qualche catena abbia proposto ai clienti più affezionati, muniti di carta fedeltà, un anticipo degli sconti, i saldi estivi 2018 a Firenze, come in tutta la Toscana, iniziano ufficialmente sabato 7 luglio per andare avanti fino al 4 settembre. Queste sono le date decise dalla Regione.

I capi più richiesti

Magliette, sandali, il costume nuovo per la tanto agognata vacanza, abiti leggeri:  secondo le previsioni saranno questi i capi più gettonati durante i ribassi di fine stagione, mentre Confesercenti Toscana si attende una buona partenza dei saldi, anche grazie all'influsso delle calde temperature di inizio luglio.

Firenze, come le altre città d'arte della regione, viene inserita tra le località toscane in cui le svendite andranno meglio.

Saldi a Firenze, dove comprare

Per gli amanti dello shopping ci sono delle zone di Firenze ben precise dove mettere mano al portafoglio: per dare caccia alle occasioni la “piazza” più richiesta è quella del centro, non solo le strade chic tra via de' Tornabuoni e via della Vigna Nuova, ma anche tante viuzze minori.

Ci sono poi i luoghi degli acquisti fuori dal cuore di Firenze, come via Gioberti, viale Europa e via Cento stelle e i sempre affollati centri commerciali, da quello di Novoli-San Donato fino ai Gigli (qui una nostra mappa dello shopping a Firenze stilata qualche tempo fa).

Sconti con le stesse date?

Intanto continua il dibattito sulle norme che regolano gli sconti: i giorni dei saldi sono infatti decisi a livello regionale secondo un  calendario ben preciso. Nonostante durante gli ultimi anni nelle vetrine siano comparse nuove opportunità per comprare abiti a prezzi scontati (dal Black Friday ai saldi di mezza stagione), al momento si tratta di puri e semplici escamotage per attrarre qualche cliente in più.

Da Confersercenti Toscana arriva la proposta di riformare le regole del settore, uniformando ad esempio le date dei saldi in tutta Italia, stessa data di inizio e fine per tutti, con una durata più limitata di 30 giorni anziché di 60, oltre a norme chiare e trasparenza nei negozi.