mercoledì, 14 Maggio 2025
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Giovani sì, arrivano i contributi 2018 per l’affitto

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Addio vita da “bamboccioni”. È stato pubblicato il bando 2018 per il contributo per l’affitto di Giovani Sì, il progetto della Regione Toscana per aiutare gli under 35 nel loro percorso di autonomia. Ecco le date: le domande potranno essere presentate da lunedì 5 febbraio 2018 e ci saranno quasi due mesi di tempo per mandare i documenti necessari. La scadenza è infatti fissata per sabato 31 marzo 2018. Successivamente sarà stilata una graduatoria.

Casa con Giovani Sì, i requisiti

Possono presentare domanda i giovani dai 18 ai 34 anni, che intendono lasciare il “tetto” di mamma e papà, stipulando un contratto di affitto regolare singolarmente o come coppia sposata o convivente. In particolare è necessario essere residenti in Toscana nel nucleo familiare di origine da almeno due anni. Il reddito Isee del nucleo familiare di origine non deve poi superare i 40mila euro.

Giovani Sì, il contributo per l’affitto 2018 in Toscana

Fino ad oggi, tra il 2010 e il 2015, sono stati pubblicati 5 bandi di cui hanno beneficiato oltre 5mila giovani. Nel caso del 2018 è previsto un contributo di affitto che durerà 3 anni. La cifra delle agevolazioni varia tra i 150 e i 350 euro al mese, a seconda del reddito e della presenza di figli. Il contributo verrà versato in anticipo ogni sei mesi.

Sul sito ufficiale sono disponibili tutte le informazioni per il contributo di affitto 2018 di Giovani Sì oppure è possibile mandare una mail a [email protected] o telefonare al numero verde 800.098719.

‘Fochi’ una volta al mese, fino a San Giovanni

A Firenze i 'fochi' di San Giovanni si aspettano ogni mese, con uno spettacolo pirotecnico una volta ogni 30 giorni. Si tratta di un momento di preparazione alla grande festa del 24 giugno prossimo, un modo per avvicinare i cittadini al significato storico di questa grande festa popolare, ma anche un accorgimento per sostenere gli elevati costi dello spettacolo pirotecnico più amato e atteso dai fiorentini. 

È la sorpresa annunciata della Società di San Giovanni Battista e da Fondazione CR Firenze che col nome di “Aspettando i ‘Fochi’. San Giovanni tutto l’anno’’ promuoveranno attraverso un ciclo di eventi per  far conoscere  e  apprezzare questa  importante  ricorrenza. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella insieme al presidente della Società di San Giovanni Battista Franco Puccioni e al direttore della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze Gabriele Gori.

Non solo 'Fochi' a Villa Bardini, aspettando San Giovanni

Ogni 24 del mese, grazie alla concessione degli spazi da parte della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron che ha in gestione il complesso per conto della Fondazione CRF, si terranno serate così organizzate: alle 19 visita alla mostra allestita a Villa Bardini; alle 20, dalla Terrazza Belvedere, si assisterà ad una anticipazione dei  ‘Fochi’  lanciati  dalla  parte in fondo del  giardino della durata di un minuto;  a seguire, in una delle sale della villa, breve conferenza da parte di un esperto sulla Firenze del tempo e sulle ragioni storiche, popolari e religiose che hanno dato origine ai ‘Fochi’.

Ogni serata terminerà con un buffet per il quale è chiesta una donazione minima di 10 euro a sostegno dei gravosi costi a cui ha da sempre fatto fronte, e quasi completamente, la Società di San Giovanni.

Quanto costa lo spettacolo pirotecnico del 24 giugno

Ogni anno il costo dello spettacolo pirotecnico si aggira intorno agli 80 mila euro e la Società di San Giovanni Battista si occupa dei festeggiamenti per la festività del Patrono dal 1796, anno della sua fondazione. Inizialmente erano le grandi famiglie che componevano la Società a sostenere le spese, successivamente sono state le grandi banche toscane, ma negli ultimi anni si è dovuto far appello con maggiore frequenza a piccoli e grandi imprenditori o direttamente ai cittadini tramite campagne di crowdfundig.

“Un ricco programma che vuole stimolare l’attenzione della cittadinanza verso l’evento clou con il grande spettacolo pirotecnico in onore di San Giovanni – ha commentato il sindaco Nardella durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – un ciclo informativo per creare momenti di avvicinamento culturale al valore dei ‘Fochi’ e alla sua radice storica cercando di raccontarne il significato sotto tanti punti di vista”.

Fochi San Giovanni Firenze Villa Bardini

Affresco in Palazzo Vecchio: i festeggiamenti per il patrono nel 1558

Il primo appuntamento di questa nuova iniziativa sarà dunque mercoledì 24 gennaio col professor Giovanni Cipriani dell’Università di Firenze e col professor Alberto Giusti, docente alla Fund Raising School di Forlì, che interverranno sul tema ‘Dal  Fiorino al Bitcoin’, ma sono previsti anche spettacoli teatrali e musicali.

Record di visitatori per Il Cinquecento a Firenze

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Si è chiusa a Palazzo Strozzi Il Cinquecento a Firenze, la straordinaria mostra dedicata all’arte del secondo Cinquecento a Firenze. Ultimo atto d’una trilogia di mostre a Palazzo Strozzi a cura di Carlo Falciani e Antonio Natali, iniziata con Bronzino nel 2010 (140.780 visitatori) e Pontormo e Rosso Fiorentino nel 2014 (146.797 visitatori), la mostra ha raggiunto la cifra record di oltre 150.000 visitatori. Il Cinquecento a Firenze è stata la mostra più visitata della trilogia, mantenendo, fin dall’inizio, una costante attenzione in termini di pubblico, di critica e di visibilità sulla stampa, tanto da essere consacrata miglior mostra del 2017 in Italia dalla prestigiosa classifica del Giornale dell’Arte. Un successo confermato anche dal web: più di 4 milioni e mezzo le persone raggiunte tramite Instagram, Twitter e Facebook, che con un seguito di oltre 75.000 persone conferma Palazzo Strozzi come una delle istituzioni culturali leader in Italia su questa piattaforma; più di un milione le visualizzazioni del sito www.palazzostrozzi.org, 300.000 le visualizzazioni dei video online. Hanno visto grande affluenza anche gli appuntamenti collaterali, con oltre 1.900 partecipanti al ciclo di conferenze “Nei luoghi del Cinquecento a Firenze e in Toscana”, e le collaborazioni con il Museo di Palazzo Vecchio e con il Grande Museo del Duomo, attraverso lo speciale biglietto congiunto che ha collegato la mostra di Palazzo Strozzi, il Museo dell’Opera del Duomo e il Battistero di San Giovanni. I gruppi che hanno visitato la mostra sono stati in totale 1.860 contribuendo con circa 42.780 presenze; ben 1.130 sono stati i gruppi di adulti per un totale di circa 26.000 visitatori e, di questi 6.900 hanno seguito le visite guidate organizzate dalla Fondazione. Oltre 700 sono state le classi delle scuole provenienti da tutta Italia, per un totale di circa 16.100 studenti che hanno visitato la mostra e aderito alle iniziative della Fondazione. Nel campo della didattica si segnala inoltre il successo di importanti progetti dedicati all’accessibilità, con i progetti dedicati alle persone con Alzheimer, le ragazze e i ragazzi con autismo, gruppi di adulti con disabilità fisiche o cognitive.

La migliore mostra del 2017

“Dopo i successi ottenuti portando a Firenze la grande arte contemporanea, con la mostra Il Cinquecento a Firenze, ultimo atto d’una trilogia di mostre curate da Carlo Falciani e Antonio Natali, Palazzo Strozzi si è riaccostato a un’epoca come il Cinquecento con un approccio nuovo e sperimentale: non solo per celebrare il nostro grande passato ma anche per riscoprire un periodo storico e una generazione di artisti sconosciuti ai più” dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi “L’ottimo risultato della mostra conferma ancora una volta la validità dell’offerta di Palazzo Strozzi, che continua a produrre mostre tanto originali e coraggiose quanto di successo, tenendo fede al disegno della Fondazione di portare a Firenze eventi culturali di qualità e di valenza internazionale. Questo successo non è dipeso solo dalle opere esposte ma anche da un approccio innovativo all’interpretazione, alla comunicazione e all’accoglienza.” “La mostra del Cinquecento a Firenze è stata giudicata la migliore del 2017; ma va subito aggiunto che è stata anche gratificata da un pubblico di visitatori molto alto, tenendo alla fine il passo di esposizioni che vertevano su Caravaggio, Monet, Picasso e Van Gogh. Nomi eclatanti e fulgidi; al cui cospetto la rassegna fiorentina ha proposto i suoi (poco o per niente noti) Cavalori, Macchietti, Naldini, Poppi, Portelli, Sciorina, Stradano, Zucchi, e giù per la scesa” affermano Carlo Falciani e Antonio Natali, curatori della mostra “Siamo pertanto grati alla Fondazione Palazzo Strozzi della fiducia che ci ha dato, accettando il rischio. Ma pari riconoscenza esprimiamo ai visitatori; i quali con la loro scelta hanno mostrato di non accontentarsi di feticci abusati. Le mostre si allestiscono non per celebrare i soliti artisti ormai arcinoti, ma per farne conoscere altri, meritevoli d’una più diffusa conoscenza”.

Prossimo appuntamento

Dal 16 marzo al 22 luglio 2018 si tiene a Palazzo Strozzi la mostra “Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano”: uno straordinario viaggio tra arte, politica e società nell’Italia tra gli anni Cinquanta e il periodo della contestazione attraverso oltre settanta opere di artisti come Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Emilio Vedova, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Mario Schifano, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto. L’esposizione, a cura di Luca Massimo Barbero, vede per la prima volta riunite assieme opere emblematiche del fermento culturale italiano tra gli anni Cinquanta e la fine degli Sessanta: un itinerario artistico che parte dal trionfo dell’Arte informale per arrivare alle sperimentazioni su immagini, gesti e figure della Pop art in giustapposizione con le esperienze della pittura monocroma fino ai nuovi linguaggi dell’Arte povera e dell’Arte concettuale. La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi con il sostegno di Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi, Regione Toscana. Con il fondamentale contributo di Fondazione CR Firenze.

Ottimo risultato anche per la mostra “Utopie Radicali. Oltre l'architettura: Firenze 1966-1976”

Oltre 17.000 persone hanno visitato Utopie Radicali mostra che si è tenuta negli spazi della Strozzina, curata da Pino Brugellis, Gianni Pettena e Alberto Salvadori con la collaborazione di Elisabetta Trincherini, che ha celebrato la straordinaria stagione creativa fiorentina del movimento radicale tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Fondazione CR Firenze e Osservatorio per le Arti Contemporanee, la mostra ha riunito le opere visionarie di Archizoom, Remo Buti, 9999, Gianni Pettena, Superstudio, UFO, Zziggurat, gruppi e personalità capaci di rendere Firenze negli sessanta e settanta il centro di una rivoluzione creativa che ha segnato lo sviluppo delle arti a livello internazionale. Grande partecipazione e forte stimolo di riflessione è stato dato anche dalla programmazione di conferenze e attività che si sono tenute durante tutto il periodo della mostra Grazie all’importante collaborazione con il Canadian Centre for Architecture (CCA) di Montreal la rassegna di Palazzo Strozzi Utopie Radicali. Oltre l’architettura: Firenze 1966-1976 andrà in trasferta a Montreal, dove vi resterà dal 1 maggio al 7 ottobre 2018. Questa importante collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e Canadian Centre for Architecture (CCA) di Montreal, centro di ricerca e museo internazionale, con una vasta collezione che comprende oltre 200 archivi contenenti le opere di alcuni tra i più influenti architetti e artisti internazionali operanti nei campi dell'architettura, dell'urbanistica e del design del paesaggio tra il XX e XXI secolo, conferma la reputazione di eccellenza a livello internazionale di Palazzo Strozzi e delle sue mostre. “Il meritato successo di questa esposizione – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Umberto Tombari – conferma la bontà e l’originalità del progetto espositivo. E’ anche un invito a proseguire nella esplorazione delle tante stagioni meno conosciute, ma non meno importanti, di Firenze. Se la città è oggi ancora ben salda nell’immaginario collettivo, lo deve anche alle tante effervescenze di movimenti, artisti, scuole che da Firenze hanno saputo lasciare segni profondi nella storia culturale e sociale internazionale. Ne è ulteriore prova la richiesta della mostra da parte del Canadian Centre for Architecture di Montreal, una delle più prestigiose istituzioni internazionali in questo campo’’. “Con Utopie Radicali – dice Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – abbiamo cercato di raccontare una Firenze insolita pronta ad abbracciare il mondo e le nuove idee che vi si affacciavano facendo riscoprire al nostro pubblico un momento storico recente in cui la città ha rappresentato un movimento di avanguardia culturale. L’ottimo risultato di questa mostra consolida il ruolo di Palazzo Strozzi come laboratorio di sperimentazione aperto alle città e alle sue eccellenze”.

Dentro la ‘bottega della musica’: il vinile vince sul cd

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La rivincita dei vinili, anche a Firenze. Ironia della sorte: una volta era il cd a volerlo mandare in pensione, oggi è lui, il caro e vecchio disco LP, ad avere la meglio sui compact disc. Loro sì che stanno lentamente scomparendo per effetto della musica online. Ciò che il web non può offrire è il suono analogico e caldo del 33 giri, resuscitati negli ultimi anni conquistandosi un fedele pubblico di nicchia, come fedeli sono i clienti dei piccoli negozi di buona musica.

Dentro lo “Yellow”

“Quasi la metà delle vendite è rappresentata da vinili”, dice Iacopo, 44 anni e venti passati dentro “Yellow Record”, lo storico negozio di dischi dell’Isolotto, nato come evoluzione di una sala per flipper e jukebox degli anni Sessanta.

“Dal 2015 siamo passati da 90 metri quadrati a 28”, racconta Iacopo: gli scaffali pieni di dischi e cd hanno lasciato il grande locale di via Torcicoda, per traslocare dietro l’angolo, verso via Sernesi. “Aveva poco senso rimanere in uno spazio così grande, anche per la quantità di dischi, ma a dire il vero questo nuovo negozio, più raccolto, mi piace: è più a mia misura”.

I vinili a Firenze? “Roba da appassionati”

Intorno al bancone c’è una selezione di dischi, classici e novità, cd, ma anche magliette delle band, libri dedicati alle star del rock. A frequentare lo “Yellow” è soprattutto una clientela fissa che arriva pure da fuori Firenze, in larga parte over 35: i millennials sembrano ignorare l’esistenza dei vinili, “è roba da appassionati e romantici”, fa notare Iacopo.

Yellow Record Firenze Isolotto - negozio dischi vinile Firenze

La concorrenza di Amazon

Gli affari vanno avanti, anche se con fatica. “Il problema si chiama Amazon – spiega senza mezzi termini – è impossibile fare concorrenza a chi paga le tasse in un altro Paese: non è una competizione alla pari”. Ma un sogno per il futuro rimane: “Vedere rientrare tanta gente in negozio per poter consigliare buona musica”.

Tra ristoranti e aperitivi, viaggio in Borgo La Croce

È impossibile non amare o non avere un debole per Borgo La Croce. Questa piccola via di Firenze, che fa da tramite a piazza Sant’Ambrogio e piazza Beccaria, è un piccolo mondo in cui si può comprare e fare di tutto.

Tutto in un borgo

In Borgo La Croce possiamo comprare una camicia, farci i capelli, portare il tacco di un paio di décolleté a sistemare, trovare il pigiama dei sogni, duplicare un mazzo di chiavi e innamorarci di una cornice che starebbe benissimo nella nostra casa. Senza dimenticarci che, proprio qui, possiamo assaporare piatti diversi grazie alla presenza di locali che soddisfano gusti e voglie differenti.

È una di quelle vie in cui si respira la quotidianità fiorentina più pura che non perde di autenticità neppure attraverso il cambiamento e la nascita di nuovi ristoranti e punti di ritrovo. Sì perché Borgo La Croce, negli ultimi mesi, si è arricchita di nuove presenze tutte da provare.

Gli ultimi arrivi in Borgo La Croce

Incuriosisce, al numero 32/r, Ararat. In un ambiente curato avviene l’incontro tra la cucina armena, ricca di carne, e quella georgiana basata soprattutto sulle verdure. Tra le specialità troviamo: la grigliata Ararat, gli involtini di carne speziata in foglie di vite, le polpettine di carne e grano speziato accompagnate da bulgur (frumento integrale), i paté e i saccottini ripieni dalla tradizione georgiana. Inoltre i piatti serviti a pranzo sono realizzati per coloro che amano mangiare leggero e hanno poco tempo a disposizione.

A pochi passi di distanza c’è il nuovissimo Borgo la Croce con i prodotti delle fattorie, il vino e la birra agricola, i piatti di carne Chianina e la porchetta di cinta senese, il punto forte. Il suo motto è “mangia, bevi e compra”. Apertura meno recente per Le Delizie del Borgo al numero 21/r. Informale e con i tavoli di legno sulla strada, per chi desidera mangiare all’aperto, offre pizza, taglieri di formaggi, salumi e verdure accompagnati da covaccini.

Dopo la location in via del Ponte alle Riffe, Dolci Pensieri ha aperto il suo secondo locale al numero
26/r di Borgo La Croce. Merita una sosta non solo per una colazione e per una dolce merenda ma per la “Cena a Caffellatte” del venerdì e per le serate vegane del giovedì.

La Fiorentina si arrende a Quagliarella

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La pausa invernale ha fatto male alla Fiorentina che interrompe il ciclo di otto risultati utili consecutivi con una brutta sconfitta a Genova, in uno scontro diretto per un posto in Europa League, contro la Sampdoria. Successo assolutamente meritato per la compagine doriana che, dopo aver sofferto l’avvio dei viola riescono a vincere la partita grazie a Ramirez e, come detto da Quagliarella. Babacar, per la prima volta titolare a fianco di Simeone, ha sprecato due occasioni per segnare. Stefano Pioli sorprende stante le assenze di Astori, Veretout e Thereau. Laurini si posiziona nel trio di difesa e spesso va in sofferenza in un ruolo non propriamente suo, Chiesa è costretto a coprire tutta la fascia destra e raramente si avvicina alla porta avversaria. Babacar, come accennato, incappa in una prestazione anonima. Marco Giampaolo si affida molto a Torreira ed a Ramirez con Quagliarella finalizzatore.

Primo Tempo

Ad inizio gara è tutto uno show viola. Al 13’ un cross di Chiesa dalla destra non viene intercettato da  Ferrari ma Simeone, che si trova proprio alle sue spalle non trova la deviazione vincente. Al 30’ la Samp passa in vantaggio con Ramirez che crossa dalla destra per Quagliarella che stoppa in area, resiste al goffo tentativo di intervento di Pezzella e trafigge Sportiello con un preciso diagonale. E’ l’1-0 dei blucerchiati. Passano due minuti e Babacar ha subito l’occasione del pareggio. Cross perfetto per il senegalese che, clamorosamente, mette fuori. Al 40’ ci prova ancora Quagliarella ma Sportiello para. Si va al riposo con i padroni di casa avanti.

Secondo Tempo

La Fiorentina si mostra arrendevole nella ripresa. Al 60’ Linetty recupera palla a centrocampo e serve Ramirez che trova il corridoio giusto per Quagliarella. Lo serve ed il bomber blucerchiato, da ottima posizione, è freddo nel trafiggere Sportiello per il 2-0. Al 65’ ci prova Simeone che spara alto, sopra la traversa. Al 68’ Praet trova Ramirez in area il quale, a sua volta con un gran colpo di tacco, libera ancora l’indomito Quagliarella che insacca con una botta potentissima dalla corta distanza. E’ il 3-0 che chiude la gara. Intanto Pioli fa entrare Sanchez. All’80’ i viola battono un angolo con Biraghi, Saponara prolunga in area e trova proprio il neo entrato che, di testa, batte Viviano. E’ solo il gol della bandiera al termine di una gara che la Fiorentina ha giocato male.

L’allenatore

Deluso, a fine gara, Stefano Pioli. “Mi aspettavo di più. Abbiamo fatto bene solamente l’inizio, abbiamo avuto le situazioni per andare in vantaggio. Siamo stati meno compatti del solito e meno squadra del solito. Loro però hanno meritato di vincere. Siamo stati squadra fino all’1-0 – aggiunge il tecnico viola – ma dopo è diventato tutto difficile, abbiamo perso le distanze e gli equilibri. Con l’Inter avevamo fatto una partita di spessore, oggi non ci siamo riusciti. Siamo stati poco continui anche nelle seconde palle. Abbiamo fatto più fatica. Il nostro avversario ha giocato meglio di noi, ma sappiamo che possiamo fare cose diverse”.

365 storie su Firenze, in un libro

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365 storie, aneddoti, attimi di storia e costume di Firenze, uno per ogni giorno dell’anno: è “Firenze 365”, libro edito recentemente da Apice Libri (Collana Tuscanìa) e scritto da Daniele Niccoli, fiorentino doc laureato in scienze biologiche e innamorato pazzo della sua città d’origine.

Un viaggio nello spazio e nel tempo che consegna una Firenze meno da cartolina e molto più umana, raccogliendo storie tra le più variegate della nostra città: da Dante a Topolino, passando per Leonardo da Vinci e Margherita Hack, Pinocchio e Amici Miei.

Firenze 365, tra storia e aneddoti

“Firenze 365” ci accompagna per tutto l’anno con un’avventura al giorno. Abbiamo fatto una carrellata lunga 12 mesi tra gli episodi più curiosi. Gennaio è segnato dalla nascita dell’Ataf: era il 1945. Sei anni dopo, il  12 febbraio, si tenne proprio a Firenze la prima sfilata di moda in Italia: nel salotto di
casa di Giovan Battista Giorgini a Villa Torrigiani, in via Serragli 144. Sotto gli occhi dei più importanti acquirenti americani, sfilarono celebri firme italiane come le sorelle Fontana ed Emilio Pucci.

Il 9 marzo 1864 fu eletto l’ultimo dei Gonfalonieri del Pellegrino di Careggi, Giuseppe Piccioni. Immancabili i riferimenti alla Fiorentina, come la nascita a Perugia dell’Antonio più amato dai fiorentini, Giancarlo Antognoni, il 1 aprile 1954. Risale invece al 3 maggio del 59 a.c., il battesimo di Firenze chiamata Florentia, in occasione dei Ludi Florales, festa che veniva organizzata per ringraziare
la dea Flora.

Da Filippo Lippi a Pinocchio

L’8 giugno del 1421 Filippo Lippi, pittore simbolo del Rinascimento, si fece frate, ma non abbandonando mai la sua più grande passione dopo l’arte: le donne. Il 7 luglio 1881 si lessero per la prima volta le avventure del burattino più famoso del mondo: allora sul «Giornale per i Bambini» uscì la prima puntata de Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino; l’autore era Carlo Lorenzini, che da anni si faceva chiamare Collodi in onore del paese d’origine della madre.

Il 20 agosto 1590, invece, l’Accademia della Crusca, si concentrò per la prima volta sulla preparazione del Vocabolario. Il 10 settembre 1979, Patti Smith arriva a Firenze e suona di fronte a 70.000 persone. Tra gli episodi raccontati anche il rimboschimento di Monte Morello avvenuto a partire dal 24 ottobre 1909 e la clamorosa sconfitta dei Viola contro il Bologna, avvenuta il 3 novembre 1968.

Una baby casa editrice, tutta fiorentina

A chiudere il libro, la storia di Topolino a Firenze: non tutti sanno che nel 1897 nacque la casa editrice tutta fiorentina fondata da Giuseppe Nerbini, che fu la prima a pubblicare in Italia importanti e famose testate a fumetti Americane come Topolino. Il 31 dicembre 1932, in epoca fascista, l’editore nostrano fu però costretto a cedere la testata all’avversario Mondadori. Rimane che Firenze fu, anche grazie a Nerbini e alle sue pubblicazioni, la capitale dell’editoria e della letteratura dell’infanzia grazie a Pinocchio e tanti altri.

Firenze 365 è un calendario che fa avanti e indietro nel tempo, un viaggio dentro la capitale della bellezza, da intraprendere tutto d’un fiato rapiti dalle variegate storie, o da gustarsi lentamente, percorrendo una tappa al giorno.

Il pancione si fa il trucco (e il calco in gesso)

Calco al pancione, truccapance, servizi fotografici. Anche a Firenze l’ultima tendenza per le mamme in dolce attesa è proprio questa. Divertirsi un pomeriggio a dipingere la pancia e fermare nel tempo questo periodo speciale con un servizio fotografico o con il calco in gesso del pancione. Tanti i centri e i negozi che propongono attività simili in tutta Firenze.

Truccapance: il pancione si fa “il trucco”

Noi abbiamo incontrato Chiara Muratori, ostetrica libera professionista, che già 5 anni fa dette vita agli incontri truccapance al negozio StarKids di Firenze Sud e ancora oggi organizza almeno un incontro mensile. Ad ogni appuntamento partecipano circa 12-15 mamme accompagnate spesso da mariti o future nonne. Insieme a loro una truccatrice esperta che con i colori naturali ascolta i desideri di ogni mamma e trasforma in disegni speciali.

Un immaginario che porta la mamma a rilassarsi un’ora pensando a come sarà il suo bambino. “Non c’è una regola sui disegni – spiega Chiara – si segue solo l’istinto della mamma che preferisce un personaggio piuttosto che un paesaggio fiorito”.

E un set fotografico per neonati

Non solo disegni artistici: le mamme di oggi già fissano appuntamenti con largo anticipo con fotografi e professionisti per imprimere nella memoria i primi giorni del neonato. Francesca Guerrini fotografa specializzata nell’arte dei neonati e della gravidanza lo sa bene. La sua fitta agenda è già piena per molti mesi del 2018.

Truccapance Star Kids - calco pancione Firenze, set fotografico neomamme

Il calco del pancione a Firenze

L’incontro di Francesca con l’ostetrica Chiara le ha portate a collaborare su molti progetti. Ne è un esempio ben riuscito la sessione di calco della pancia che insieme organizzano negli studi di Francesca. “Il momento perfetto per fare una sessione di calco della pancia – spiega Chiara – è intorno all’ottavo mese così che una volta tolto il calco e fatto seccare possa ospitare da lì a pochi giorni il piccolo in carne ed ossa pronto per uno shooting fotografico insieme a Francesca”.

L’ortolano di Santo Spirito è una star di Facebook

L'ortolano di Santo Spirito è nato sotto un cavolo, sì, ma un cavolo 2.0. Alessandro Manetti è la dimostrazione vivente che non è solo una favola, a lui è successo praticamente così. Manetti, classe 1990, ha un banco di frutta e verdura in piazza Santo Spirito, dove ha cominciato a lavorare fin da giovanissimo.

Ma non è un fruttivendolo qualsiasi, il ragazzo è diventato, da un po’ di tempo a questa parte, una star di Facebook, con la sua popolarissima pagina, da cui dispensa consigli (in fiorentino Doc) a massaie e non solo, complice un modo di fare divertente e spigliato, una faccia carina, simpatica e scanzonata e un delizioso cane di nome Leo.

L'eredità “verde” dell'ortolano di Santo Spirito

Ma facciamo un passo indietro. Alessandro – dicevamo – è un cittadino “onorario” del rione di Santo Spirito, quartiere fiorentino in cui la sua famiglia vive da generazioni. “Siamo nati in Borgo Tegolaio – spiega – Io mi sono spostato verso via Romana da quando mi sono sposato, ma ho sempre vissuto in questo quartiere”. E da generazioni – quattro per l’esattezza – ha un banco in piazza dove vende frutta e verdura.

Sveglio e volenteroso, Alessandro cinque anni fa ha deciso che, dopo aver finito gli studi e fatto il cuoco per alcuni anni, era giunto il momento, d’accordo col padre, di ereditare il  banco che prima ancora era stato del suo bisnonno e di suo nonno, per portare avanti la tradizione di famiglia, che fornisce ortaggi & Co. alla gente del quartiere fin dal 1947.

Non una scelta da poco per un ragazzo così giovane, che si è rimboccato le maniche e ha cominciato a svegliarsi all’alba per andare al mercato a selezionare la merce, prima di passare tutti i giorni (dal lunedì al sabato), dalle 7 alle 14.30 in piazza. Con il sole, la pioggia e il vento.

Ortolano di Santo Spirito Firenze - Alessandro Manetti

E i consigli su Facebook

“Non mi pesa – racconta -. È un lavoro che mi aggrada e poi sono curioso, cerco di tenermi al passo coi tempi e imparare sempre cose nuove riguardo al mio lavoro”. E sono proprio queste informazioni, che in maniera semplice e con grande forza divulgativa, spiega nei suoi video online, che collezionano migliaia di visualizzazioni sulla pagina Facebook, che guarda caso, si chiama proprio “L'ortolano di Santo Spirito” .

Dai consigli per fare il brodo vegetale senza sprechi alle proprietà del limone non trattato, dalla differenza tra serra forzata e serra coperta a quella tra mandarino o clementino senza dimenticare qualche ricetta con prodotti di stagione. Da non perdere.

‘La scelta migliore’ al Teatro delle Spiagge

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Una commedia vivace che sta tutta in un salotto, ricreato sul palco. Tra un divano e una poltrona ci sono i delicati equilibri tra padre e figlio, le ansie, le paure e le delusioni umane.  Tra detto, non detto e sottinteso, arriva anche il momento delle scelte.

Al Teatro delle Spiagge di Firenze (via del Pesciolino 26A, vicino via Pistoiese),  venerdì 19 e sabato 20 gennaio 2018 arriva “La scelta migliore”, progetto del regista e autore Marco Cappuccini.

Sul palco Marco Natalucci, Amerigo Fontani e Leonardo Venturi. Patrizia Corti (vista sul grande schermo nel film “Il Ciclone”) interpreta la madre e moglie che tiene insieme questi tre uomini. Uno sguardo sull’universo maschile declinato in tre stagioni della vita, tra chi cerca di trovare il proprio posto nel mondo e chi ne prepara l’uscita, per quanto è possibile.

Biglietti a 13,50 euro sul circuito Box office Toscana.