venerdì, 20 Giugno 2025
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cooplat

Il 1 febbraio 1946, in una Firenze ancora ferita dalla guerra, nove ex partigiani si costituiscono in cooperativa per iniziare un'attività “autonoma, senza padroni” nel settore delle pulizie. Cinquecento lire di capitale sociale, racimolate con grande fatica in tempi di carestia: nasce la “Lavoratori ausiliari del traffico”: L.a.t., poi meglio conosciuta come Cooplat. Settant'anni dopo, quell'azienda conta quasi tremila addetti di cui oltre 1.400 soci, attivi in 12 regioni d'Italia nei settori del facility management e dell'ecologia, delle manutenzioni e dell'energia. Un'impresa cooperativa che ogni anno fattura, con una crescita continua, circa 100 milioni di euro. Stamani Cooplat ha festeggiato il suo 70° compleanno con un a cerimonia al Teatro del Sale.

 

Erano presenti, tra gli altri, il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti e il governatore della Toscana Enrico Rossi, per rendere omaggio ad una lunga storia di lavoro, impegno e solidarietà.

 

“Festeggiamo un traguardo importante – dice il presidente di Cooplat Fabrizio Frizzi – e sapere che non ci sono in Italia molte aziende così longeve con la stessa ragione sociale, ci carica di grande responsabilità. Dal '46 ad oggi è cambiato il mondo, ma Cooplat ha saputo rendersi protagonista nel cambiamento: è riuscita ad innovarsi, espandersi, diversificare la sua attività. Lo ha fatto senza mai tradire i valori delle origini. Intergenerazionalità, solidarietà, legalità e partecipazione sono i fari che seguiamo da sempre. E la buona cooperazione genera buona impresa, che nella realtà delle cose si traduce in qualità del lavoro e del servizio offerto. La continua innovazione di un’organizzazione solidale per natura, flessibile per scelta, competitiva per qualità e orgogliosa della propria libertà, può rappresentare un valore aggiunto sia per l’economia che per la dinamica sociale del Paese. Un traino nella crisi economica, finanziaria e per certi versi anche morale di questi ultimi anni”.

 

“Siete un bell'esempio – ha detto il presidente Rossi –, una realtà d'eccellenza che brilla in Toscana e che deve rappresentare un punto di riferimento per molti. Faccio i miei complimenti ai dirigenti e se possiamo considerare finita la stagione delle ideologie, non dobbiamo fare lo stesso con i valori e con la centralità del lavoro, perché se c'è arretramento sul fronte dei diritti sul lavoro, su questo voi e il movimento cooperativo state facendo e potete fare ancora molto, con un'azione importante di bonifica e di ristabilimento della legalità”.

 

 

La storia di Cooplat è da sempre strettamente legata a quella di Firenze, la città in cui è nata. Nel 1965 ad esempio Cooplat perse l'appalto con Ferrovie che per quasi venti anni ne aveva caratterizzato l'attività. Un periodo davvero buio per i soci lavoratori, a cui da lì a breve avrebbe fatto seguito la terribile alluvione del 4 novembre '66. Ma è proprio da quel drammatico frangente che Cooplat riuscì a rinascere. I soci della cooperativa, da alcuni mesi senza lavoro, si presero cura fin da subito dei volumi della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze gravemente danneggiati, prima come “angeli del fango” volontari, poi con un incarico specifico: dopo essere stati formati da esperti nazionali e internazionali, nel 1967 dettero vita al Laboratorio di restauro del libro, ancora oggi riconosciuto come uno dei maggiori al mondo, che nel 1976 divenne un organismo permanente della Biblioteca.

 

Da lì in poi inizia il percorso di crescita della cooperativa, che acquisisce negli anni una importante serie di appalti, dagli Uffizi alle Poste fino alla Regione Toscana, e si espande con la sua attività fuori dal territorio fiorentino. Prima a Siena, dove approda grazie all'assorbimento di Pulicoop, un piccola cooperativa di sole donne impegnata nelle pulizie, poi sulla Costa e a Grosseto, dove si avvicina al settore socio – sanitario vincendo un appalto al locale Ospedale. Nel 1975 Cooplat muove i primi passi fuori dai confini regionali, acquisendo un importante appalto in Liguria presso l'Arsenale della Marina Militare. Dalla fine degli anni '70, inoltre, una scelta strategica nuova e che in seguito risulterà vincente: la diversificazione delle attività. Se fino a quel momento la cooperativa si era sempre occupata di pulizie, movimentazione merci e restauro, dal 1978 in poi si cimenta nel settore delle manutenzioni, dell'ecologia, della gestione dei rifiuti urbani e del verde, ampliando le proprie competenze e la competitività.

 

Cooplat continua a crescere negli anni '80 e '90. Crescono i cantieri e il fatturato ma soprattutto la forza lavoro, la base sociale della cooperativa. Che acquisterà piano piano alcuni tratti salienti che ancora oggi mantiene. Innanzitutto la presenza di un'alta, prevalente componente femminile. Oggi, su circa tremila addetti in totale tra soci e lavoratori, quasi 2.000 sono donne (di cui un migliaio socie). Consistente, inoltre, la presenza di personale straniero, pari al dicembre 2014 a 383 persone, di cui 295 provenienti da Paesi extra Cee. Una cooperativa “in rosa” e multietnica che da sempre ha messo in campo misure e progetti a sostegno del suo corpo sociale variegato ed eterogeneo. A partire dalla ricerca sul personale straniero affidata nel 2011 al Ceuriss fino a quella sulle donne immigrate impiegate in Cooplat presentata nel 2014 dall'Istituto Dirpolis della Scuola Sant'Anna di Pisa. Finalizzate ad accrescere le occasioni di integrazione del corpo sociale, entrambe fanno emergere il senso di appartenenza alla cooperativa sviluppato dal personale immigrato, che nel lavoro in Cooplat – seppur duro, umile e faticoso – rintraccia prima di tutto uno strumento di inclusione sociale.

 

A testimoniare l'importanza accordata da Cooplat alla qualità del lavoro, non c'è solo l'alto tasso di contratti a tempo indeterminato (su un totale di circa tremila, sono poco più di un centinaio i contratti a tempo determinato e soli 3 i Co.co.pro). Il riconoscimento del lavoro come sinonimo di dignità e occasione per il riscatto sociale si riflette anche nel protocollo di intesa raggiunto nel giugno 2014 con il Centro antiviolenza di Firenze “Artemisia” per l'inserimento lavorativo delle donne vittime di maltrattamenti. Un'intesa fortemente voluta dai soci della sezione fiorentina della cooperativa che ha condotto all'assunzione di alcune donne precedentemente accolte nelle case rifugio di Artemisia che con il lavoro in cooperativa hanno potuto riacquistare una autonomia precedentemente perduta.

 

Qualità del lavoro è la parola d'ordine anche sul fronte della sicurezza. Dal 2012 al 2014, gli infortuni in Cooplat passano da 221 a 195, l'indice di frequenza scende da 63,7 a 57,4 e l'indice di gravità da 168,7 a 145,3, ben sotto la media nazionale degli infortuni nei settori di riferimento.

A chiusura dell'iniziativa per i 70 anni una tavola rotonda dedicata al tema “C'è futuro nella cooperazione”.

 

“All’inizio – dice il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti – c’erano 9 ex partigiani, oggi Cooplat conta 1.400 soci che in 12 regioni danno lavoro quasi a 3mila persone: i numeri raccontano che in questi 70 anni la cooperativa ha saputo fare bene il proprio mestiere, ma dicono anche che lo ha fatto senza perdere per strada i propri valori, perché qui si realizzano le pari opportunità con 2 occupati su 3 che sono donne, si fa integrazione con il 12% dei lavoratori stranieri e si assicura buon lavoro, con il 95% delle persone assunte a tempo indeterminato. Questa capacità di trasformare i valori nei binari su cui far correre l’impresa è l’essenza della cooperazione e il fatto che voi lo continuiate a fare, ogni giorno, è una buona notizia per il nostro Paese”.

 

“Cooplat – è il commento dell'assessore al Lavoro del Comune di Firenze Federico Gianassi – rappresenta una realtà fiorentina di successo che può guardare al futuro con fiducia e ottimismo. È significativo il fatto che la cooperativa abbia scommesso su formazione, qualità del lavoro e sicurezza, parole chiave per tutte quelle imprese che oggi vogliono stare sul mercato ed essere competitive”.

 

“La cooperazione – dice il professor Luca Bagnoli, docente di Economia aziendale all'Università di Firenze – nasce come aristocrazia del lavoro, dove i più avveduti si organizzano per fare impresa, ed è tanto più attuale quanto più ha presente da dove viene. È questo il valore aggiunto di questo tipo di impresa, finché sta sul mercato ma riesce a mantenere un forte legame coi suoi soci, ha raggiunto il suo obiettivo più grande”.

 

S’allontana la zona Champions. Solo un pari della Fiorentina con il Verona

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Gemellaggio sugli spalti tra Fiorentina e Verona ma gli scaligeri riescono a strappare un punto al Franchi che stoppa la corsa verso la Champions dei viola. Zarate al 40’ trova il gol grazie ad una deviazione di un difensore avversario, nella ripresa Pisano pareggia nei minuti finali. Paulo Sousa schiera l’ennesima formazione a sorpresa. Torna Borja Valero ma non giocano l’infortunato Vecino e lo squalificato Badelj. In difesa il tecnico portoghese sacrifica Gonzalo Rodriguez e schiera Alonso a fianco di Astori. Tomovic e Pasqual agiscono da terzini con Borja Valero, Tino Costa e Tello a centrocampo. In attacco fiducia a Babacar ed a Zarate con Kalinic in panchina. Del Neri che spera nel miracolo salvezza lascia in panchina Pazzini ma schiera altri due ex viola: Toni e Rebic, assieme a Fares. In difesa giocano Bianchetti ed Helander.

 

Primo Tempo

 

Modesto tutto il primo tempo da parte di entrambe le squadre che giochicchiano senza mai rendersi pericolose sotto porta. Dopo 4 minuti s’infortuna Tomovic e Sousa è costretto a mandare in campo Roncaglia. In mezzo alla gran noia generale arriva, al 40’ il lampo di Zarate. Tutto il merito è di  Tello, alla fine il migliore dei viola e l’unico che supera abbondantemente la sufficienza, che va via sulla destra e mette in mezzo per Zarate, l’attaccante argentino riceve e calcia in gol. Deviazione decisiva però di un difensore gialloblù che mette fuori tempo Gollini. Una rete che permette alla squadra di casa di passare in vantaggio al primo tiro in porta. Si va al riposo sul vantaggio viola.

 

Secondo Tempo

 

Il ritmo della Fiorentina non cambia nella ripresa. Il Verona si propone maggiormente in attacco. Al 50’ doppia occasione per gli scaligeri. Tatarusanu salva il vantaggio su una punizione di Marrone e poco dopo in una mischia in area la difesa viola allontana. Al 60’ Astori salva su un gran tiro di Rebic. Al 77’ ci prova Luca Toni che si gira e con il sinistro prova a calciare la palla al volo di prima intenzione: Tatarusanu blocca a terra. All’86’ il Verona pareggia: angolo di Emanuelson, Pasqual perde Pisano che stacca di testa e batte Tatarusanu. Poco dopo Siligardi prova da fuori, il pallone lambisce il palo. In pieno recupero sui rivede la Fiorentina con Kalinic che nel frattempo aveva rilevato uno spento Babacar. Il numero 9 ha lo spunto giusto ma trova una deviazione del portiere avversario. Finisce 1-1. Risultao giusto che serve poco all’Hellas ma che allontana la Fiorentina dal terzo posto.

 

L’allenatore

 

Sconsolato, a fine gara, Paulo Sousa. “Stiamo attraversando un momento delicato. La sconfitta pesante contro la Roma ci ha creato anche dei problemi psicologici, ha disatteso le aspettative. Dobbiamo lavorare duro per recuperare le energie fisiche e tornare noi stessi, al nostro gioco. Non è stata una bella partita – ha concluso l’allenatore viola – e abbiamo perso punti, ma noi continuiamo a crederci”.

”Viaggio” nel nuovo Museo degli Innocenti

Un “viaggio” nel nuovo Museo degli Innocenti, in attesa che riapra i battenti. Prende forma il museo che il prossimo 23 giugno tornerà ai fiorentini completamente rinnovato dopo 3 anni di lavori, con 1.456 metri quadri di percorso espositivo e 1.655 metri quadri di spazi per eventi temporanei e attività educative.

il patrimonio

Grazie a due nuovi ingressi aperti su piazza Santissima Annunziata e alla realizzazione di nuovi collegamenti verticali, il museo renderà pienamente fruibile il patrimonio artistico, monumentale e storico dell'Istituto e offrirà numerosi servizi alla città, come laboratori artistici per bambini e famiglie, mostre temporanee, un punto accoglienza per residenti e turisti che vogliono visitare la città, convegni e attività di formazione, un bookshop specializzato per bambini e ragazzi, e una caffetteria nel Verone quattrocentesco.

“Con il nuovo Museo degli Innocenti, l’Istituto vuole valorizzare il suo patrimonio culturale, raccontando in modo nuovo la storia dell'Istituzione e la vita quotidiana dei bambini e delle donne che qui sono vissute – ha spiegato Alessandra Maggi, presidente dell’istituto degli Innocenti – sarà un nuovo spazio aperto alla città, in sintonia con la tradizione di un'istituzione che da secoli è sinonimo di diritti e tutela per i bambini. Con il Museo degli Innocenti l’Istituto salvaguarda un patrimonio unico al mondo e rinnova la sfida di sempre: far crescere una cultura che guardi con più attenzione e cura alle nuove generazioni. Una sfida che chiama a raccolta il sostegno di tutta la società”.

il museo

L’Istituto degli Innocenti è stata la prima istituzione laica nel mondo a occuparsi in maniera esclusiva di assistenza ai bambini. L'immenso patrimonio conservato dal 1419, anno della fondazione dello Spedale, sarà valorizzato e adeguatamente sistemato così da offrire a Firenze un nuovo museo dedicato all’infanzia e alla sua storia.

Nel seminterrato un itinerario storico racconterà l'evoluzione degli Innocenti e dell'assistenza all'infanzia, dalla fondazione dell'ente fino ad oggi, anche attraverso la ricostruzione di circa cento biografie di bambine e bambini che questo luogo ha accolto nel corso di sei secoli, presentate attraverso supporti multimediali.

A differenza del percorso precedente il nuovo museo racconterà tutta la storia dell’istituzione dal ‘400 fino ad oggi, spiegando come l’antico Spedale, divenuto poi Brefotrofio, sia infine diventato un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Nei cortili si svilupperà un percorso architettonico, per scoprire la storia della Fabbrica e gli interventi che nel tempo hanno adeguato gli spazi alle esigenze dell'accoglienza.

La galleria sopra il portico di facciata ospiterà l'ultima parte del percorso, dedicata alle opere più importanti e al Coretto di preghiera delle Balie. Il museo accoglierà circa ottanta opere, tra cui i capolavori di artisti come Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e Piero di Cosimo.

“Viaggio” nel nuovo Museo degli Innocenti

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Prende forma il museo che il prossimo 23 giugno tornerà ai fiorentini completamente rinnovato dopo 3 anni di lavori

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In mille a tavola per l’Anconella

Cena per mille all'ObiHall: tanti erano i cooperatori toscani che ieri sera si sono ritrovati a tavola per la cena organizzata da Legacoop Toscana per finanziare il progetto di ricostruzione del parco dell'Anconella, distrutto dal nubifragio dello scorso 1° agosto.

Il parco rivive grazie alla cooperazione

I mille cooperatori delle imprese mutualistiche che aderiscono a Legacoop sono arrivati da tutta la Toscana. Alla cena hanno partecipato anche il sindaco Dario Nardella e parte della giunta di Palazzo Vecchio, Mauro Lusetti, presidente nazionale Legacoop, e Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale. La serata è stata introdotta da una breve lezione su piante e benessere della città tenuta dal professor Stefano Mancuso, docente di neurobologia vegetale. Un contributo concreto è arrivato anche dall’Istituto Professionale di Stato Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera Bernardo Buontalenti, che ha preso parte alle attività di sala con 16 studenti.

Tutto pronto per il via ai lavori

Nei prossimi giorni prenderà il via l'intervento al parco dell'Anconella che riguarderà soprattutto i viali principali e comprenderà la posa in opera di alberi capaci cioè di resistere a eventuali nuovi episodi climatici violenti, specie adatte ai cambiamenti climatici in corso, in grado di incrementare lo sviluppo della biodiversità in ambito urbano e recuperare la funzione di polmone verde dell'area. Ad occuparsi dei lavori saranno i tecnici della cooperativa Agriambiente Mugello. Durante la cena sono state illustrate le linee guida del progetto Legacoop per l'Anconella concordato con gli uffici tecnici del Comune.


“Essere qui è importante perché possiamo vedere in faccia la cooperazione toscana che sostiene il territorio – ha afferma ieri sera Roberto Negrini, presidente Legacoop Toscana – Dalle cooperative di consumo e di servizi alle sociali, dalle cooperative dell’area lavoro al comparto agroalimentare fino ai dettaglianti, ogni settore si è dimostrato disponibile a destinare parte dei propri fondi al progetto di ricostruire l’Anconella. Uno degli obiettivi della cooperazione, di Legacoop Toscana e delle cooperative toscane è quello di contribuire al benessere della comunità e la ferita aperta nel polmone verde di Firenze Sud non poteva lasciarci indifferenti. Da oggi inoltre parte un nuovo percorso che include il Quartiere 3 e le scuole della zona perché la rinascita del parco sia davvero un processo partecipativo. Del resto, è soprattutto ai bambini e alle nuove generazioni che vogliamo donare la nuova Anconella”.

La canoa si sfida in Arno: a Firenze il campionato italiano

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I migliori atleti italiani della canoa a Firenze per il campionato di maratona classica. L’appuntamento, in programma domenica 13 marzo, è stato presentato in Palazzo Vecchio dall’assessore allo Sport Andrea Vannucci.

“un grande evento sportivo”

“Firenze ancora una volta protagonista di un grande evento sportivo – ha detto Vannucci – una bellissima occasione non solo di agonismo ma di vera festa per la città, con l’Arno protagonista. Un modo per raccogliere la Firenze dello sport attorno ai suoi grandi atleti e campioni di questa disciplina, dopo aver esultato per la conquista di titoli prestigiosi che hanno portato il giglio di Firenze ai massimi livelli”.

“battaglia” in Arno

Canoisti giovanissimi e master si daranno battaglia in Arno sulle lunghe distanze, su gare che offrono spettacolo non solo per velocità, tecnica e potenza, ma anche per tattica e capacità di interpretazione. Attesi oltre 500 spettatori sulle gradinate in riva d’Arno.

Scenderanno in acqua tutte le categorie ammesse dal codice di gara maratona, K1-K2-C1-C2 per ragazzi, juniores, under 23, seniores, master, maschile e femminile. Previste anche le gare della paracanoa per disabili. Già iscritte 22 società con 136 atleti, con la previsione di arrivare a 30 società e oltre 200 atleti provenienti da tutta Italia.

Canottieri comunali Firenze

La Canottieri comunali Firenze partecipa con tutta la squadra acqua piatta più vari master per un totale di oltre 30 atleti, tra i quali Matteo Graziani (K1 Senior), Francesco Bazzani (K1 under 23), Tommaso Freschi e Lorenzo Sodi (K2 under 23), Sara Bartoli (K1 under 23 f.), Francesco Fanfani (K1 junior). Per le altre società, molti atleti nazionali come Dal Bianco e Vincenzi della Bissolati Cremona, Balsamo-Cus Milano, le sorelle Stefania e Susanna Cicali cresciute nel vivaio della Comunali Firenze e ora in forza alle Fiamme Azzurre.

Appuntamento domenica 13 marzo dalle 8.30 alle 14 alla Canottieri comunali con ingresso gratuito.

Estate Fiorentina, via al bando

Via al bando per presentare proposte per l’Estate Fiorentina 2016. Si può partecipare fino al 24 marzo: come lo scorso anno, anche la prossima estate sarà lunga sei mesi, dal 30 aprile al 30 ottobre, e la Notte Bianca, prevista come di consueto per l’ultimo giorno di aprile, diventerà la “Prima notte dell’Estate”, vero e propria ouverture della kermesse estiva.

le proposte

La valutazione delle proposte – fanno sapere da Palazzo Vecchio – terrà conto “dell’originalità, innovazione e rilevanza nazionale e/o internazionale del progetto”, della capacità di “valorizzare parti della città meno conosciute o frequentate dai cittadini e percorsi alternativi agli itinerari turistici di massa”.

la Notte Bianca

In questa edizione della manifestazione, la tradizionale Notte Bianca, che si svolge ogni anno tra il 30 aprile e il primo maggio, sarà inclusa all’interno degli eventi dell’Estate e avrà una veste completamente rinnovata: si chiamerà la “Prima notte d’estate” e inaugurerà la rassegna con una serie di eventi artistici e culturali diffusi in città (per esempio nelle ville medicee, al Forte Belvedere, nelle biblioteche decentrate, nelle torri e lungo la cinta muraria, nei teatri di quartiere e all’ex Auditorium di viale Giannotti), che riguarderanno anche la promozione della lettura, del libro e la diffusione della cultura letteraria.

le location

Tra le location privilegiate dal Comune per l’Estate – viene spiegato ancora – ci sono Lungarno Serristori–Terrazzo sull’Arno, Parco dell’Anconella–Area Barchetto, Fortezza da Basso–Vasca dei Cigni, Giardini di Campo di Marte–Viale Manfredo Fanti, Limonaia di Villa Strozzi, Piazza delle Murate, Piazza del Carmine, Piazza Tasso, Piazza Tre Re, Giardino dell’Orticoltura.

Il Comune invita anche a realizzare eventi “in luoghi della città meno frequentati” come per esempio le torri, la cinta muraria, la Cavea dell’Opera di Firenze, l’immobile denominato “ex Fabbri” e lo spazio antistante nel Piazzale delle Cascine. Occhio di riguardo anche alle proposte che punteranno a valorizzare “la rete dei Musei civici, in particolar modo il Museo Bardini e il Museo Novecento”.

i progetti

I progetti presentati saranno esaminati e valutati da un’apposita commissione. I vincitori godranno, tra le altre agevolazioni, della concessione gratuita del suolo pubblico nel caso di eventi a ingresso libero o dell’abbattimento dell’80% della Cosap nel caso di eventi a pagamento. Tutti i dettagli si possono trovare sul sito del Comune.

Nuova area pedonale in piazza Madonna degli Aldobrandini

Cresce la città a misura di pedone. La giunta comunale ha approvato ieri, su proposta dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, l’istituzione di una nuova area pedonale. Si tratta di piazza Madonna degli Aldobrandini, per la precisione della porzione delimitata da via del Giglio e via dei Conti.

la nuova area

“Con questa nuova area pedonale restituiamo ai pedoni un’altra porzione del centro storico – sottolinea Giorgetti – valorizzando e riqualificando uno spazio su cui si affacciano importanti edifici di pregio come le Cappelle Medicee che richiamano molti turisti”.

parcheggio

Attualmente la zona è utilizzata come parcheggio per ciclomotori e motocicli. Sulla base del progetto approvato – viene spiegato – l’area diventerà pedonale di tipo A con l’installazione di dissuasori stradali per impedire il parcheggio. La sosta per i mezzi a due ruote sarà recuperata nelle strade vicine.

Nella delibera – conclude Palazzo Vecchio – si dà mandato agli uffici della mobilità di predisporre gli atti e gli interventi necessari per istituire concretamente la nuova area pedonale.

Vandali al piazzale Michelangelo: preso di mira il prato del Giglio

Vandali in azione al piazzale Michelangelo. Lo rende noto Palazzo Vecchio, che spiega che per tre volte è stato preso di mira il prato del Giglio allestito da tecnici e operai della direzione ambiente del Comune e inaugurato il 14 febbraio scorso per la pedonalizzazione dell’area.

l'intervento

“Abbiamo sporto denuncia contro ignoti e i nostri giardinieri sono subito intervenuti – ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – e continueranno ad intervenire: i vandali devono capire che non l’avranno mai vinta”.

Nella notte tra sabato e domenica, invece – spiega sempre il Comune – un’auto ha danneggiato le siepi di leccio.

Fiorentina, allenamento a porte aperte al Franchi

Un allenamento a “porte aperte” per la Fiorentina.

Dopo la sconfitta di venerdì contro la Roma e in vista della prossima gara, quella casalinga contro il Verona, la sessione di allenamento di martedì 8 marzo si svolgerà allo stadio Artemio Franchi e sarà aperta al pubblico.

cancelli aperti

I cancelli della tribuna coperta – fa sapere la società viola – saranno aperti al pubblico a partire dalle 14:50. L’ingresso avverrà dal varco T20.

Per motivi di sicurezza – ricorda la Fiorentina – non sarà consentito introdurre all’interno dell’impianto bottiglie di vetro e animali.