Fino al 31 agosto si potranno ammirare una serie di suggestive immagini fotografiche, scattate da due esperti e noti fotografi subacquei, Matteo Moscatelli e Sauro Gennai, che raccontano i fondali marini di diverse aree geografiche del mondo con particolare attenzione al Tirreno e i suoi tesori archeologici sommersi, come il “relitto Perelli”, nave romana di 2000 anni fa. Il tema è legato alla sensibilizzazione sull’importanza naturalistica, di risorsa ecologica, e di deposito archeologico del mare in ogni sua dimensione e locazione geografica. La mostra è pensata per avere un effetto spettacolare sui visitatori con un percorso espositivo suddiviso secondo sei livelli di profondità del mare, da 0 a -60, ciascuno con le diverse specie di flora e fauna subacquea. Questo grazie alla installazione di grandi pannelli fotografici alle pareti ( 4 per 3 metri), cilindri in plexiglass contenenti acqua di diverse colorazioni a seconda del tipo di mare, pannelli fotografici sospesi con fili trasparenti per dare un senso generale di “sospensione” acquatica. E poi tre grandi schermi trasparenti della nuovissima tecnologia di proiezione in alta definizione che conferiscono ai filmati proiettati (immagini di mari e fondali) l’effetto olografico, come se le immagini fossero sospese nell’aria. Durante gli orari di visita, sarà diffusa in sottofondo, tramite impianto audio, musica d’ambiente marino, mentre saranno avviate in rotazione due videoproiezioni nella due aule didattiche della sala. La mostra è stata organizzata dalla Fondazione Geiger di Cecina, costituita lo scorso febbraio, e che punta a diventare un punto di riferimento sul territorio della Val di Cecina e la Costa degli Etruschi per quanto riguarda la promozione sociale e culturale e finestra sul mondo globale e i suoi problemi. “Una esposizione – spiega Vittorio Riguzzi responsabile eventi culturali della Fondazione Geiger – concepita e voluta perché il mare per la maggior parte di noi è così vicino e così lontano. Ricopre il 71% della superficie terrestre, eppure oggi non è più la rotta comunemente praticata nei viaggi tra i paesi che unisce e separa, adombrata dalle moderne vie del cielo. E’ la meta per eccellenza di villeggiature e semplici occasionali fughe dalle città, ma poco o nulla sappiamo dei tesori naturali nascosti nel suo immenso regno. E’ il custode millenario di storie inabissate nelle sue profondità, quando noi ancora cerchiamo di ricostruire pezzo per pezzo attraverso i reperti di terra il nostro passato, quasi ignorando che là sotto sono chissà quante chiavi per comprendere l’intera vicenda umana”.
La mostra sarà inaugurata domani sabato 1 agosto alle ore 19 presso la Sala delle Esposizioni della Fondazione Hermann Geiger, Corso Matteotti, 47 Cecina (Livorno), alla presenza degli autori, del curatore Vittorio Riguzzi e del Presidente della Fondazione Geiger Giovanni Servi. Rimarrà aperta fino al 31 agosto ad ingresso gratuito tutti i giorni dalle 18 alle 23 e durante questo periodo sono previsti incontri con gli autori. Per informazioni, Fondazione Hermann Geiger, tel.0586.635011, sito web: www.fondazionegeiger.it