La mostra “Enrico Baj: dalla materia alla figura”, curata da Luciano Caprile e Roberta Cerini Baj, è aperta dall’11 luglio al 26 settembre 2010 e raccoglie 77 opere del maestro milanese realizzate a partire dal 1951, anno di fondazione del Movimento Nucleare) fino agli anni ’90, periodo in cui i concetti di “materia” e “figura” danno vita a “maschere tribali” e “totem” in cui l’”objet trouvé” partecipa appieno al gioco compositivo dell’artista. Baj fondò il Movimento insieme a Ssrgio Dangelo rivolgendo il suo pensiero al “De Rerum Natura” di Lucrezio e soprattutto al rischio di catastrofe atomica che incombeva sulla terra, appena uscita dal secondo conflitto mondiale. Le opere di questi due artisti evocano un mondo devastato dalla tragedia bellica e propongono un “day after” che ha cancellato l’umanità o l’ha trasformata in un incubo incessante. Le prime due sale della mostra contengono “Due figure atomizzate” del 1951, opera che presenta un inquietante processo metamorfico che interessa la sostanza pittorica con forme umanoidi o zoomorfe in un’atmosfera livida di colature ed umori.. Altre opere sono la mostruosa “Zia Vannia” del 1955 e l’“Autoritratto” del 1956.Nella terza sala appaiono le “montagne” che emergono da un magma in continuo divenire, mentre nella quarta stanza abbiamo il “Général se promenant avec son petit chien” del 1960, una delle opere più significative della mostra, non solo per dimensioni, ma anche per la violenza del suo contenuto narrativo. Nel quinto ambiente troviamo altri due “generali” del 1975 dalla forte arroganza militare. L’ultima sala è coloratissima e raduna le “maschere tribali” e i “totem” in cui il “ready made” rappresenta l’ennesimo pretesto per esaminare i comportamenti umani. Nelle vetrine ci sono poi i meccani, i lego, le plastiche, i mobili e gli specchi che ribadiscono il rapporto di Baj con i vari materiali.
Dall’ 11.7 al 26.9.2010
Orario: Tutti i giorni dalle 16 alle 24 Chiuso il lunedì (16 agosto aperto)
Ingresso: Intero Euro 5,00 Ridotto Euro 3,00
Fabrizio Del Bimbo