L’esposizione “Gian Lorenzo Bernini e la nascita del ritratto barocco” si concentra sui ritratti realizzati fin dalla piu’ giovane età. Grazie a Bernini, tra il 1615 ed il 1640 si passò dalle immagini statiche e severe del ‘500 a figure che parevano respirare e parlare con l’osservatore. Erano proprio “ritratti parlanti”, che vengono ora esposti in una delle due sezioni della mostra in confronto diretto con opere di pittori del tempo attivi a Roma, come Rubens, Carracci, Velazquez, Pietro da Cortona. Due dipinti permettono di conoscere il Bernini
pittore: il ritratto di Urbano VIII ed il suo autoritratto conservato agli Uffizi. Emerge in mostra anche la figura dell’allievo e aiuto di Bernini Giuliano Finelli, con alcune sue opere: il busto di Maria Barberini Duglioli del Louvre, il ritratto di Francesco Bracciolini del Victoria & Albert Museum e quello di Michelangelo il Giovane di Casa Buonarroti.
Bernini e i suoi ritratti al Bargello
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