giovedì, 25 Aprile 2024
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Pasolini in mostra al Gabinetto Vieusseux attraverso documenti inediti

In occasione dei 35 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini saranno esposti, per la prima volta in Italia, 400 documenti tra poesie, disegni, manoscritti, oggetti e pitture. Le opere dell'artista saranno in mostra all'Archivio contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux dal 18 novembre al 21 gennaio.

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In occasione dei 35 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini saranno esposti, per la prima volta in Italia, 400 documenti tra poesie, disegni, manoscritti, oggetti e pitture. Le opere dell’artista saranno  in mostra all’Archivio contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux dal 18 novembre al 21 gennaio.

FONDO PASOLINI. L’esposizione “Pasolini. Dal laboratorio” presenterà alcune carte inedite che fanno parte del Fondo Pasolini donato all’istituto Vieusseux nel 1988 da Graziella Chiarcossi, erede della madre del poeta, che sarà presente all’inaugurazione della mostra insieme a Nico Naldini, suo cugino, per presentare il libro di Susanna Colussi Pasolini che si intitola “Il film dei miei ricordi”.

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TITOLO MOSTRA. Il titolo della mostra, come spiega Gloria Manghetti direttrice del Gabinetto Vieusseux, è “dichiaratamente pasoliniano” e deriverebbe dal termine attraverso il quale l’artista amava definire il suo spazio lavorativo negli anni ’60.

PRIME DUE SEZIONI. La mostra si divide in quattro sezioni secondo un ordine cronologico che inizia con il periodo friulano, “Il Friuli, la zoventut”, che raccoglie manoscritti e poesie scritte in dialetto dal 1940 al 1950; la seconda parte è dedicata al periodo romano e riunisce la poesia civile e tutti gli scritti del maestro risalenti al 1950 fino agli anni ’60, compresa la prima collaborazione cinematografica con Fellini in “La Dolce Vita”.

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TERZA PARTE. La terza sezione espone documenti attinenti al periodo cinematografico e sceneggiature scritte a mano dal 1960 al ’70, tra cui tutte le bozze di preparazione dei film “Accattone”, “Mamma Roma”, “La ricotta” e il “Vangelo secondo Matteo”.

QUARTA SEZIONE. Infine l’ultima parte, “Il corpo nella lotta”, racconta gli anni di Pasolini-giornalista e il proseguimento del percorso cinematografico negli anni 1970-1975, testimoniato dalla macchina da scrivere che ha fatto storia, la “Olivetti Lettera 22”.

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