Quando le varie espressioni d’arte si traducono in “Percezioni visive”. Succede a Stia dove, nei suggestivi spazi del Palagio Fiorentino dal 7 agosto al 15 settembre va in scena la mostra così intitolata, patrocinata dal Comune di Stia e di Poppi, che mette a confronto l’ingegno creativo e la maestrìa tecnica di alcuni fra i più accreditati artisti toscani di oggi: da Giuliano Ghelli a Marco Cipolli, da Sauro Amegli a Marco Borgianni, da Lella Rontani a Alessandro Marrone. In mostra anche alcune opere dell’artista newyorkese Greg Waytt, salito agli onori della critica per la monumentale scultura “Two Rivers” donata al Comune di Firenze e dopo racamboleschi ‘tira e molla’ dell’amministrazione comunale, trasferita a Pisa per far bella mostra di sé a fianco di piazza dei Miracoli. Lo stesso Wyatt, a sigillo del suo amore per la Toscana, ha recentemente donato alcune sue opere ad altri centri toscani quali San Giovanni Valdarno, Reggello e, in Casentino, a Poppi e Stia.
“E’ stata un’idea che abbiamo preso tutti insieme – dichiara entusiasta lo scultore Marco Cipolli – siamo artisti toscani eccezion fatta per Waytt e legati visceralmente alla nostra terra e alle nostre radici. Ci auguriamo che la mostra, ospitata al Palagio, sede di un museo permanente di arte contemporanea, rappresenti un incentivo in più per chi quest’estate deciderà di far tappa in Casentino”.
Per i casentinesi e i turisti in giro per questa amabile terra l’appuntamento da non mancare dal 7 agosto al 15 settembre è dunque al Palagio di Stia con “Percezioni visive”. Riflettori puntati sul mondo immaginifico perennemente in bilico fra sogno e realtà di Giuliano Ghelli (che proprio a Poppi nel dicembre 2007 ha costituito una fondazione che ospita una sua mostra permanente), cui fa eco l’arte poliedrica di Marco Cipolli, classe 1957, nativo di Montevarchi, pittore, scultore, ceramista, artista versatile nell’utilizzo di virtuose soluzioni materiche che spaziano dall’olio su tela al metallo, legno, fino alle sculture in ferro dipinto e vetroresina. In mostra anche le felici creazioni plastiche e pittoriche di Marco Borgianni, nato a Vico d’Elsa e capofila di una rassegna di arte contemporanea intitolata “Vico d’Arte” (che raccoglie anche opere di Guttuso, Treccani, Maccari e Murer). A fianco della lievità poetica degli acquerelli di Lella Rontani, casentinese doc, la vis cromatica ed espressiva degli olii di Sauro Amegli, tangibile sia che rivisiti le ‘surriscaldate’ atmosfere senesi del palio sia che reinterpreti figurativamente alcuni ‘flash’ della sua infanzia trascorsa nell’amato borgo di Moncioni, vicino Montevarchi. In mostra anche le proposte di Alessandro Marrone, il più giovane del gruppo, pittore, scultore, scenografo e a capo di una scuola d’arte ad Arezzo.
Orario: giorni feriali, dalle 16,30 alle 19,30; domenica e festivo: dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,30 alle 19,30. Lunedì: giorno di chiusura
Inaugurazione: sabato 7 agosto alle ore 17,00.