Il contesto generato dalle sculture di Marino Marini, dalla città di Firenze e dalla ex-Chiesa di San Pancrazio (oggi sede del museo) riassume in sé alcuni elementi fondamentali della tradizione moderna come lo spazio, la storia e il concetto di stato-nazione che hanno plasmato la nostra idea di mondo, e che costituiscono dei parametri sempre più deboli attraverso cui capire la contemporaneità.
Attraverso la dimensione dell’errore, come richiamato dal titolo, la mostra guarda alla necessità di ripensare i processi attraverso cui una forma viene alla luce, ponendo in questione quegli stessi elementi che hanno fatto parte della costruzione del mondo contemporaneo. Allo stesso tempo, SETTE PICCOLI ERRORI / SEVEN LITTLE MISTAKES presenta opere che pur confrontandosi con il medium scultoreo ne pongono in crisi o ne ridiscutano alcune sue caratteristiche (come la presenza di un oggetto nello spazio o la monumentalità), in contrasto con la tradizionale idea di scultura.