“150 anni fa – ha detto l’assessore alla cultura- si apriva la fase della democrazia per Firenze e la Toscana, sicuramente connessa all’alba della nuova nazione che sarebbe stata formalmente costituita due anni dopo il 17 marzo 1861 con l’Unità d’Italia”.
La mostra che si inaugurerà il 30 aprile nella sala d’Arme di Palazzo Vecchio ha come obiettivo quello di evidenziare il ruolo fondamentale che Firenze e la Toscana ebbero nel determinare lo sbocco unitario nel processo risorgimentale italiano. Il percorso espositivo si avvale di dipinti, stampe, disegni, incisioni, bandi e allegorie tratte anche da giornali satirici.
L’assessore alla cultura ha poi ricordato il 27 aprile del 1859, giorno della partenza del Granduca, con una festa in città e un corteo dei ragazzi delle scuole, autorità e gonfalone che è passato nei luoghi più significativi e rappresentativi nel processo dell’Unità d’Italia, sostando davanti ai monumenti dei personaggi illustri di quel giorno. “Quest’iniziativa – ha spiegato l’assessore alla cultura del Comune- segna un momento importante nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, quando la Toscana si trasferì da Granducato a Regione d’avanguardia dell’Italia unita”. Il corteo ha concluso il suo percorso alle 16 con la corona al monumento di Bettino Ricasoli in piazza Indipendenza.