sabato, 27 Luglio 2024
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Cosa si può fare dal 4 maggio e cosa no

Le nuove regole su spostamenti, visite, attività sportiva, matrimoni e funerali nella fase 2: cosa si può fare e cosa no dal 4 maggio

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Spostamenti, visite ai parenti, attività motoria e sportiva, matrimoni, funerali. Con l’inizio della fase 2 dell’emergenza coronavirus entrano in vigore le nuove regole che allargano il campo di cosa si può fare e cosa no dal 4 maggio 2020.

Spostamenti in regione: cosa cambia nella fase 2

Cominciamo da quella che è forse la più grande novità della fase 2: dal 4 maggio 2020 si possono compiere spostamenti all’interno di tutta la regione, non più solo nel comune di residenza.

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Non è tuttavia un “liberi tutti”. Gli spostamenti devono sempre essere giustificati da una delle quattro motivazioni previste dalla normativa:

  • comprovate esigenze lavorative (in questo caso le forze dell’ordine possono anche controllare chiamando il datore di lavoro)
  • assoluta urgenza, per trasferimenti in un Comune diverso
  • situazioni di necessità all’interno del proprio Comune (come fare la spesa)
  • motivi di salute, ad esempio per il ritiro di medicinali in farmacia o per una visita medica

Posso fare la spesa in un supermercato fuori dal mio comune? Sì, perché fare la spesa è una situazione di necessità e dunque autorizza gli spostamenti all’interno della propria regione.

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Visite a parenti, congiunti e fidanzati: tutte le regole

La grande novità della fase 2 è che tra le situazioni di necessità saranno incluse anche le visite ai congiunti. Chi sono i congiunti?  Come spiegato nelle Faq pubblicate dal governo, per congiunti si intendono: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).

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Gli spostamenti per incontrare i congiunti sono ammessi però soltanto all’interno dalla regione di residenza.

I fidanzati sono congiunti? Sì, perché sono persone legate da uno stabile legame affettivo. Gli amici sono congiunti? No, il governo lo ha precisato molto chiaramente.

Durante gli incontri tra congiunti si dovranno comunque adottare tutte le misure di sicurezza: mascherina obbligatoria, distanziamento sociale di almeno un metro e divieto di assembramento.

Spostamenti, si può andare fuori regione?

In certe situazioni è consentito compiere spostamenti anche al di fuori della propria regione. In particolare, si può andare in un’altra regione per comprovate esigenze lavorative, per ragioni di assoluta urgenza oppure per motivi di salute (nel caso, ad esempio, di una visita medica o un ricovero).

È inoltre consentito il rientro presso il proprio domicilio, la propria abitazione o la propria residenza. Chi si fosse trovato bloccato in un’altra regione al momento del lockdown può insomma fare ritorno a casa sua. Una volta rientrato non saranno però consentiti altri spostamenti al di fuori della regione, se non per uno dei motivi legittimi di spostamento.

E nel caso di una seconda casa, è possibile spostarsi? Qui dipende: ciascuna regione ha deciso in modo autonomo. Così in Sicilia, ad esempio, ci si può trasferire nella seconda casa. In Toscana invece lo spostamento è ammesso solo per lavori di manutenzione e per riparazioni, con l’obbligo di tornare alla residenza principale entro la giornata.

Lo stesso vale per camper, roulotte e barche ormeggiate. Sempre meglio consultare la normativa regionale.

Non è consentito invece incontrare i congiunti che abitano in un’altra regione, in nessun caso.

Seconde case in Toscana, spostamento solo per manutenzione

La nuova autocertificazione aggiornata al 4 maggio

Per tutti gli spostamenti ammessi serve comunque l’autocertificazione: il ministero dell’intero ha diffuso un nuovo modulo di autocertificazione valido per la fase 2, dal 4 maggio. È di fatto del tutto simile al modello precedente, quello del 26 marzo. In quello nuovo sono state però rimosse le voci non più attuali, quelle che facevano riferimento al limite del proprio comune per lo spostamento.

Il modulo di autocertificazione per gli spostamenti da utilizzare a partire dal 4 maggio può essere scaricato in formato pdf e Word da questa pagina.

Attività motoria, attività sportiva, passeggiate e jogging:

La fase 2 è anche quella della ripresa, seppur ancora con forti limiti, dell’attività sportiva all’aperto. Il decreto del 26 aprile distingue tra attività motoria e attività sportiva, consentendole comunque entrambe in forma individuale. Cade il vincolo della prossimità alla propria casa.

Ci si può allontanare e si può anche andare fuori dal proprio Comune. L’unico limite resta quello di restare all’interno della propria regione.

Non solo: per svolgere l’attività motoria o sportiva è consentito anche utilizzare i propri mezzi o i mezzi pubblici per raggiungere il luogo nel quale si intende svolgere queste attività, pur restando all’interno della regione.

In poche parole si può:

  • fare passeggiate e camminate
  • fare jogging e correre
  • svolgere un qualsiasi tipo di allenamento individuale negli spazi aperti

Resta l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento interpersonale. È consentito anche fare trekking, ad esempio in montagna, e fare il bagno in mare rispettando le regole di sicurezza e restando all’interno della propria regione.

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Con l’inizio della fase 2 sono riaperti anche i parchi, i giardini e le aree verdi. Non si possono utilizzare le aree gioco e le attrezzature sportive, ma al loro interno si può comunque passeggiare e allenarsi.

Gli allenamenti di squadra riprenderanno invece il 18 maggio. Per tutti, dalla Serie A del calcio ai dilettanti di qualsiasi sport. Prima di allora sarà consentito allenarsi nelle strutture dei centri sportivi solo agli atleti professionisti e a quelli riconosciuti di interesse nazionale dalle proprie federazioni.

Coronavirus, si torna a celebrare i funerali dal 4 maggio

Con l’inizio della fase 2 riprendono, anche se con forti limitazioni, alcune cerimonie laiche e religiose: in particolare, funerali e matrimoni.

Una delle conseguenze più tristi della fase acuta dell’epidemia è stata l’impossibilità di offrire un rito funebre ai tanti defunti, sia che fossero morti per il virus che per altre cause. Nella fase 2 dell’emergenza coronavirus si torna a poter celebrare i funerali dal 4 maggio, sebbene con regole stringenti: su tutte, il limite rigido di un massimo di 15 persone consentite alla cerimonia. Sarà dunque un momento di raccoglimento solo per familiari e amici stretti. Ed è consentito il solo rito funebre: niente cortei verso il cimitero o il tempio crematorio, niente veglia funebre.

Durante il funerale si dovrà indossare la mascherina, mantenere il distanziamento interpersonale e saranno vietate le strette di mano. Si era parlato anche della possibilità di prevedere anche la misurazione della temperatura ai convitati prima dell’ingresso alla cerimonia, ipotesi poi tramontata per l’oggettiva difficoltà di organizzare le chiese e i luoghi di culto con gli strumenti adatti.

Matrimoni e coronavirus, cosa cambia nella fase 2

Uno dei settori più colpiti dalla crisi determinata dal coronavirus è poi quello dei matrimoni. Nella fase 2, dopo che tutto era stato sospeso, si potrà tornare a sposarsi. Ma niente banchetti, feste e tavoli con gli invitati. I matrimoni si possono celebrare solo con gli sposi, il sacerdote o l’ufficiale di Stato, i testimoni e i parenti più stretti. Fermo restando l’obbligo di mascherine e il distanziamento interpersonale. Per queste funzioni, come per le messe (che riprendono il 18 maggio), un protocollo Cei-governo ha stabilito le regole anti-coronavirus.

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