giovedì, 28 Marzo 2024
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Cosa si può fare dal 14 luglio, nuovo dpcm: misure e divieti anti-coronavirus

Firmato il nuovo decreto. Dalla mascherina alle regole in auto, treno e aereo, fino alla chiusura delle discoteche: tutte le novità previste dal testo

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Il 14 luglio 2020 è stato firmato un nuovo dpcm (decreto del presidente del Consiglio) che proroga dal 15 al 31 luglio i divieti e le restrizioni anti-coronavirus già decisi dal governo e introduce qualche novità su treni e arei. Bloccati i voli che arrivano da Paesi a rischio contagio Covid, conferma della chiusura delle discoteche, obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, controlli contro gli assembramenti, protocolli di sicurezza sui posti di lavoro: sono questi in sintesi i capisaldi del nuovo decreto, il cui testo è stato presentato dal ministro della Salute Roberto Speranza il 14 luglio in Parlamento e poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Proprio il 14 luglio scadevano i provvedimenti presi dal governo per la cosiddetta fase 3: la linea continua a essere quella della prudenza, rinnovando fino a fine mese le limitazioni fin qui previste. Il coronavirus a livello mondiale non arretra, ha spiegato il ministro Speranza durante la sua informativa al Senato, “per questo non dobbiamo abbassare la guardia”, aggiungendo che “in Italia, anche se in forma ridotta, il virus continua a circolare e siamo in una fase di convivenza con il Covid. Non esiste il rischio zero senza vaccino“.

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Ecco le misure, vecchie e nuove, previste dal nuovo decreto, in vigore dal 15 luglio 2020.

Il dpcm del 14 luglio 2020: stop ai voli e divieti per chi arriva dai Paesi a rischio coronavirus

Nel nuovo dpcm entra anche lo stop disposto nei giorni scorsi per i voli provenienti da 13 Paesi esteri: dal 14 luglio 2020 resteranno bloccati i collegamenti da e verso le nazioni a rischio coronavirus e c’è anche il divieto di ingresso per chi ha soggiornato negli ultimi 14 giorni in questi territori. La lista potrà essere modificata e aggiornata nei prossimi giorni: le valutazioni per capire quali Paesi aggiungere all’elenco dei voli bloccati e quali togliere prenderanno in considerazione sia il numero di casi positivi sia la situazione dei sistemi sanitari esteri.

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Potenziati anche i controlli in aeroporti e porti, con la quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutte quelle persone che arrivano da fuori dell’area Schengen e da Paesi extra UE: questo si applica anche agli sbarchi dei migranti sulle coste italiane. Il nuovo dpcm entrato in vigore il 15 luglio mantiene inoltre le sanzioni penali per chi non rispetta la quarantena obbligatoria.

Il nuovo decreto: coronavirus, chiusura per le discoteche

Decisa la proroga fino al 31 luglio 2020 della chiusura delle discoteche, che – secondo le misure anti-coronavirus del dpcm precedente – dovevano tornare in attività dal 14 luglio. Su questo punto però le Regioni si sono già mosse in ordine sparso, autorizzando in alcuni casi la riapertura delle piste, con la possibilità di ballare solo all’aperto e distanziati.

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Rinvio anche per la ripartenza di fiere, sagre ed eventi pubblici, lì dove le Regioni non abbiano già autorizzato la ripresa di queste attività.

Nuovo dpcm: obbligo di mascherina, i divieti e le nuove misure anti-coronavirus dal 14 luglio

Più che nuove misure, il nuovo dpcm proroga fino al 31 luglio le restrizioni e i divieti già previsti dal decreto di giugno, per limitare la diffusione del coronavirus, aggiungendo però maggiori controlli contro gli assembramenti durante gli eventi, in spiaggia, nei negozi e nelle palestre: resta quindi l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi (che rimarrà probabilmente fino a quando l’emergenza non sarà rientrata) e la necessità di mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone.

Nessuno dice di non mettere la mascherina, di non rispettare le distanza e di non provvedere all’igiene costante delle mani – ha chiarito il ministro della Salute Speranza nella sua informativa davanti al Senato sul nuovo dpcm del 14 luglio – in Italia siamo sulla strada giusta, ma la partita contro il coronavirus non è vinta, è ancora in corso“.

Si può andare al bar, al cinema e in palestra (ma attenzione ai controlli)

Dal 14 luglio il dpcm conferma le regole e le misure anti-Covid nei negozi (accessi contingentati, dispenser di gel per le mani, distanza e sanificazione) e anche nei cinema e nei teatri con un tetto massimo di 200 persone, che si alza a 1.000 nel caso di spettacoli all’aperto. Rimangono anche i protocolli di sicurezza anti-Covid sui posti di lavoro, in base alle linee guida già definite dalle Regioni per le riaperture durante la fase 3.

Resta il via libera agli allenamenti in palestra, a patto che sia mantenuta una distanza di almeno 2 metri tra le persone. Potranno restare aperti anche ristoranti, bar e gelaterie ma le singole Regioni potranno decidere degli stop nel caso la situazione dei contagi non sia sotto controllo. Annunciati infine maggiori controlli per verificare il rispetto del divieto di assembramenti.

Cosa cambia dal 14 luglio in aereo: bagaglio e mano e mascherina, le regole anti-Covid

Nel nuovo dpcm del 14 luglio sono previsti anche alcuni allentamenti e alcune modifiche delle misure previste fino a questo momento per fronteggiare il coronavirus, in particolare per i trasporti: sugli aerei cade il divieto di portare a bordo il bagaglio a mano, ma saranno le compagnie a decidere se consentire i trolley nella cappelliera o se imbarcarli in stiva, nel caso in cui il volo risulti troppo affollato. C’è anche la possibilità di imbarco a chiamata per evitare file.

I vestiti portati a bordo, come giacche, felpe e maglioni, inoltre dovranno essere custoditi in un sacchetto monouso, da consegnare al personale della compagnia aerea al momento dell’imbarco. Resta l’obbligo di indossare la mascherina in aereo, da cambiare ogni 4 ore.

Sui treni: snack al posto, meno di un metro tra le poltrone se non si è faccia a faccia

Nei treni a lunga percorrenza più moderni, quelli che hanno i posti a sedere allineati in verticale (ossia escludendo che due passeggeri siano faccia a faccia), la distanza tra le persone potrà essere meno un metro, sempre che sia garantita una buona areazione con impianti di climatizzazione e l’apertura delle porte alle stazioni (sportelli che dovranno restare spalancati per tutta la durata della sosta). Tradotto: potranno salire più utenti. Resta l’obbligo della mascherina, che deve essere cambiata ogni 4 ore.

Sempre sui collegamenti  ferroviari a lunga percorrenza può tornare attivo il servizio di ristorazione, ma solo con consegna al posto di alimenti e bevande in confezioni sigillate e monodose, da parte del personale che deve indossare mascherina e guanti.

In quanti si può viaggiare in auto dal 15 luglio: cosa dice il dpcm

Nel nuovo dpcm firmato il 14 luglio, e in vigore dal giorno dopo, vengono confermate anche le regole su quanti passeggeri (non conviventi) possono viaggiare su un’auto privata: come succede per il trasporto non di linea al massimo 3 persone, il conducente e 2 passeggeri distanziati per ogni sedile posteriore, tutti con mascherina.

Negli allegati del nuovo decreto anti-coronavirus è specificato che va “innanzitutto evitato che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente“.

La presentazione del nuovo “dpcm coronavirus” il 14 luglio 2020

E’ stato il ministro della Salute Roberto Speranza a illustrare al Parlamento le principali misure del nuovo dpcm, martedì 14 luglio: prima al Senato (ore 15.30) e poi alla Camera alle ore 20.00, dopodiché è stato pubblicato in pdf sul sito del governo e sulla Gazzetta Ufficiale, per entrare in vigore dal 15 luglio. Intanto si discute sulla proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre o al 31 dicembre 2020.

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