lunedì, 23 Dicembre 2024
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Decreto rilancio: cosa prevede la bozza dell’ex Decreto maggio

Bonus partite Iva, stop ai licenziamentiil, bonus vacanze, bici e baby sitter: cosa prevede la bozza del Decreto rilancio, ex Decreto maggio

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Era nato come “decreto aprile”, diventato “decreto maggio” dopo esser slittato di qualche settimana, e adesso ha un nuovo nome, quello definitivo. Si chiamerà Decreto rilancio il pacchetto di misure straordinarie da 55 miliardi di euro per il sostegno a famiglie e lavoratori e la ripartenza dell’economia italiana dopo la fase acuta dell’emergenza coronavirus: ecco cosa contiene la bozza da 770 pagine attualmente al vaglio dei ministri.

Dai bonus partite Iva e autonomi al prolungamento della cassa integrazione, dallo stop ai licenziamenti ai nuovi fondi per agricoltura, pesca ed editoria. E poi il bonus vacanze, il bonus bici e il nuovo bonus baby sitter potenziato. In attesa del testo definitivo che chiarirà quali misure saranno effettivamente adottate e quali no.

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Quando uscirà il Decreto rilancio? Le ipotesi

Stop ai licenziamenti prorogato per cinque mesi

Tra le novità contenute nella bozza del Decreto rilancio c’è l’estensione del divieto di licenziamenti prevista dal decreto Cura Italia. Il congelamento dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo e la sospensione delle procedure pendenti disposta dal precedente decreto era di 60 giorni: adesso verrebbe prorogata per cinque mesi dal nuovo Decreto rilancio.

I datori di lavoro avranno anche la facoltà di revocare ogni eventuale licenziamento a condizione di presentare richiesta di cassa integrazione in deroga per il lavoratore.

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Cassa integrazione, cosa cambia con il Decreto rilancio

La Cassa integrazione guadagni, la cosiddetta Cig, verrebbe prorogata dal Decreto rilancio di 12 settimane (tre mesi) e non di 18 come era stato anticipato in un primo momento. In pratica, le 9 settimane già previste dal Cura Italia vengono allungate di 3 settimane ulteriori.

Per la Cig sono messi a disposizione 1,2 miliardi di euro. Ci sarà anche una procedura semplificata con la quale i datori di lavoro che non anticipano la cassa integrazione ordinaria ai propri dipendenti potranno fare richiesta all’Inps, che si farà carico del pagamento della prestazione. La Cassa integrazione coprirebbe il periodo dal 23 febbraio scorso fino al prossimo 31 ottobre.

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Fondo filiere in crisi, un miliardo per agricoltura e pesca

La bozza del Decreto rilancio prevede l’istituzione di un Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi sotto il controllo del Ministero delle politiche agricole: sarebbe destinato infatti proprio all’agricoltura, alla pesca e all’acquacoltura. Un fondo da un miliardo di euro di dote per il 2020, col quale finanziare interventi di recupero dei danni subiti dalle filiere agricole, in particolare dai settori florovivaistico, lattiero caseario, vincolo, zootecnico, della pesca e dell’acquacoltura.

Editoria, musei, librerie

Un credito d’imposta del 30% sulla spesa sostenuta nel 2019 per l’acquisizione di server, hosting e manutenzione per le testate edite in formato digitale. Oppure per la information technology di gestione della connettività, nel limite di spesa di 8 milioni di euro per l’anno 2020. E poi l’innalzamento dal 30% al 50% del tetto ammesso a credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari, la forfettizzazione delle rese dei quotidiani, il riconoscimento di un credito d’imposta dell’8% della spesa sostenuta nel 2019 per l’acquisto della carta.

Queste alcune delle misure a sostegno dell’editoria contenute nella bozza del Decreto rilancio. Il testo prevede la creazione di un fondo da 150 milioni di euro destinato all’editoria e al sostegno dei musei. Il Fondo servirebbe anche a recuperare le perdite derivanti dall’annullamento di spettacoli, fiere, congressi e mostre. Sono previsti inoltre 100 milioni di euro per garantire l’apertura dei musei e dei luoghi della cultura nel 2020.

Bonus vacanze

Definiti i dettagli del cosiddetto bonus vacanze, tra i provvedimenti più anticipati: la bozza del Decreto rilancio conferma che si tratterebbe di un tax credit fino a 500 euro per le famiglie che trascorreranno le proprie ferie estive in Italia. Il bonus sarà riconosciuto ai nuclei familiari con reddito Isee non superiore ai 35 mila euro.

L’importo massimo riconosciuto sarà di 500 euro. Le coppie senza figli otterranno un bonus vacanze massimo da 300 euro, i single da 150 euro.

Come anticipato, il credito d’imposta sarà cedibile anche direttamente alle strutture ricettive per il 90% del suo valore. In pratica funzionerà come uno sconto sul prezzo del soggiorno. Il restante 10% del bonus sarà presentato come detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi. Sarà utilizzabile tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020.

Decreto rilancio, il bonus 600 euro

Resta il bonus autonomi e partite Iva, confermato a 600 euro come per il mese di marzo. Il bonus è rivolto agli iscritti all’Inps e ai professionisti delle casse private: Inarcassa, Cassa forense, Enpam e simili. Tutti i dettagli.

Il bonus da 600 euro spetterà anche agli sportivi iscritti alla gestione separata che esercitano attività sportive dilettantistiche o hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con società e associazioni sportive dilettantistiche da prima del 23 febbraio 2020. Il bonus sarà allargato anche a chi riceve il reddito di cittadinanza, integrandolo fino a raggiungere la soglia dei 600 euro.

C’è poi la possibilità di allargare il bonus da 600 euro anche ai lavoratori dello spettacolo che abbiano maturato almeno 15 giorni di contribuzione dal 1° gennaio 2019 al 30 marzo 2020. Nel precedente decreto Cura Italia i giorni di contribuzione necessari erano 30.

Gli altri bonus

  • L’ecobonus al 110 per cento di credito d’imposta, per lavori e ristrutturazioni di efficientamento energetico. Cosa rientra nell’ecobonus.
  • Bonus baby sitter, aumentato da 600 a 1.200 euro. Potrà essere utilizzato anche per l’iscrizione dei figli ai centri estivi, ai centri socio-educativi e a tutti i servizi integrativi per l’infanzia e la prima infanzia. Come funziona.
  • Un Bonus computer da 300 euro per l’acquisto di materiale informatico. Sia hardware, come pc e tablet, che software, come programmi e app, oltre che servizi di connettività.
  • Il Bonus bici, fino a 500 euro di credito d’imposta per l’acquisto di biciclette, monopattini, hoverboard e altri mezzi elettrici e “green”. Maggiori dettagli.
  • Il rimborso dell’abbonamento di treno, bus, metropolitana e altri mezzi del trasporto pubblico. Coprirebbe i costi degli abbonamenti acquistati prima del 10 marzo.
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