Spostamenti tra regioni e comuni bloccati, coprifuoco anche per la vigilia e Capodanno, regole per andare a pranzare dai parenti e dai fidanzati: sarà un Natale insolito, questo è sicuro, ma cosa si può fare il 24, 25 e 26 dicembre 2020, secondo l’ultimo Dpcm e il nuovo decreto legge Covid? Il governo ha pubblicato le FAQ, per rispondere ai dubbi più comuni sulle norme per le feste, in particolare quelle che scattano dal 24 dicembre al 6 gennaio in zona gialla e arancione. In molti si chiedono “quando posso uscire dal comune” soprattutto per i giorni clou della vigilia, del 25 dicembre e di Santo Stefano: vediamo allora cosa si può fare e cosa no secondo il decreto Natale.
Spostamenti tra comuni a Natale, quando si può andare nelle seconde case (dentro la stessa regione)
Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sono vietati gli spostamenti tra le regioni italiane, quelli tra comuni sono interdetti dal 24 dicembre al 6 gennaio, mentre durante i giorni festivi e prefestivi (quindi anche il 24, 25 e 26 dicembre) scatta la zona rossa e quindi non è possibile uscire di casa se non per comprovati motivi (lavoro, salute, necessità).
Secondo l’ultimo decreto legge Covid, che ha modificato le regole introdotte dal Dpcm di Natale, è comunque possibile andare nelle seconde case all’interno della stessa regione in tutto il periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio, mentre non ci sono deroghe per gli spostamenti verso quelle fuori regione: lo hanno chiarito fonti del governo, che è al lavoro sull’aggiornamento delle FAQ.
Spostamenti: il 24, 25 e 26 dicembre si può uscire dal Comune?
Diamo quindi uno sguardo a cosa si può fare la vigilia di Natale, secondo modifiche dell’ultimo decreto legge Covid: il 24, 25 e 26 dicembre non si può uscire dal comune e bisogna giustificare anche le uscite di casa, perché – come detto – nei giorni festivi e prefestivi dalla vigilia di Natale al 6 gennaio scatta la zona rossa nazionale. Nelle altre giornate è in vigore la zona arancione in tutta Italia e quindi non sono consentiti gli spostamenti tra comuni, ma è possibile muoversi solo all’interno del proprio comune. Per praticità abbiamo indicato qui i giorni in cui scatta il lockdown in tutta Italia.
Come previsto dal Dpcm, resta il coprifuoco per tutto il periodo di Natale e fino al 15 gennaio: anche il 24, 25 e 26 dicembre e anche a Capodanno sono vietati gli spostamenti dalle ore 22 alle 5 del mattino. Chi vorrà, può andare alla messa di Natale, che non è stata cancellata ma solo anticipata: anche durante la zona rossa del 24 dicembre è permesso recarsi nella chiesa vicino casa per assistere alla liturgia. Chi non riuscirà a partecipare alla celebrazione della vigilia (che in genere si svolge alle 19 o alle 19.30) ha comunque a disposizione le messe del giorno di Natale.
Natale 2020, cosa si può fare secondo il Dpcm e il decreto: il pranzo con parenti, genitori e fidanzati?
Niente scampagnate dunque, e il detto “Natale con i tuoi” quest’anno andrà seguito ancora di più alla lettera. Un freno arriva anche ai pranzi faraonici con genitori e parenti di ogni ordine e grado. La raccomandazione del governo è sempre quella di limitare al massimo i contatti sociali e di rispettare le regole anti-Covid anche quando si invitano persone in casa propria. E quindi mascherina, distanza e igiene delle mani (oltre che una buona areazione degli ambienti).
A differenza del primo Dpcm di Natale, l’ultimo decreto legge ha introdotto delle deroghe dal 24 dicembre al 6 gennaio: il provvedimento non vieta esplicitamente di invitare persone in casa, ma prevede delle forti limitazioni agli spostamenti. Il decreto permette al massimo a 2 persone di andare verso un’altra abitazione privata dentro o fuori comune (ma all’interno della stessa regione), una volta al giorno, dalle ore 5 alle ore 22, anche quando vige la zona rossa o arancione nazionale. Altra deroga per i piccoli comuni sotto i 5.000 abitanti. In questo caso si può uscire dal territorio della cittadina ma non se si è diretti verso i capoluoghi di provincia.
Dpcm Natale: ristoranti e negozi, aperti o chiusi il 24 e 25 dicembre 2020 in zona gialla?
Niente da fare per ristoranti e bar, forti limitazioni per i negozi di beni non essenziali. L’arrivo della zona rossa e arancione nazionale cambia le regole anche per gli esercenti. Ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e locali simili non possono restare aperti dal 24 dicembre al 6 gennaio, eccetto che per l’asporto (fino alle 22) e la consegna a domicilio (sempre permessa): no quindi al pranzo o al cenone al ristorante per Natale e Capodanno. E poi feste, vietate ovunque, sia nei locali pubblici che nelle abitazioni private.
I negozi di beni non essenziali sono chiusi dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e il 5 e 6 gennaio, mentre i parrucchieri possono restare aperti (anche la vigilia di Natale). Stesso discorso per supermercati, librerie, negozi di giocattoli, profumerie, farmacie, tabacchi, edicole, negozi di elettronica.
Cosa si può fare a Natale: le regole del Dpcm e del decreto per il 24, 25 e 26 dicembre
- Prima del 20 dicembre e dopo il 7 gennaio si può andare nelle seconde case fuori regione (se le regioni di partenza e destinazione sono gialle)
- Dal 21 dicembre al 6 gennaio si può andare nelle seconde case nella stessa regione gialla
- Non si può uscire dal comune il 28, 29 e 30 dicembre, oltre al 4 gennaio, se non per motivi di lavoro, salute, necessità (zona arancione)
- Non si può uscire di casa senza validi motivi (lavoro, salute, necessità) il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e il 1°, 2, 3, 5 e 6 gennaio (zona rossa)
- nelle giornate rosse e arancioni si può uscire di casa e dal comune (restando nella stessa regione) al massimo in 2 persone, diretti a un’altra abitazione privata, una volta al giorno e tra le 5 e le 22. Dal calcolo sono esclusi i figli con meno di 14 anni e i disabili conviventi
- si può andare a messa la vigilia di Natale, ma nella chiesa vicino casa e prima del coprifuoco delle 22 (il 24 dicembre la messa di mezzanotte sarà anticipata)
- non si può andare a pranzo o a cena al ristorante e al bar dal 24 dicembre al 6 gennaio. Sono aperti solo per l’asporto e la consegna a domicilio
- si può andare a fare shopping, con tutti i negozi aperti, nei giorni del 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Nelle altre giornate gli esercizi di beni non essenziali devono restare chiusi.
Sul sito del governo, nelle FAQ sul Dpcm di Natale.