Interessi economici della ‘ndrangheta in Toscana: cinque arresti e sequestri per più di 43 milioni.
L’OPERAZIONE. Dalle prime luci dell’alba è in corso un’operazione a contrasto della criminalità organizzata tra Toscana e Calabria, coordinata dalle Procure Distrettuali Antimafia di Firenze e Reggio Calabria. Le indagini, condotte per oltre due anni dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Pistoia e del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze, si sono concluse con l’arresto di cinque persone e il sequestro penale di un ingente patrimonio del valore di oltre 43,8 milioni di euro in Toscana e in Calabria. La vasta operazione di oggi vede impegnati, nella sua fase esecutiva, anche reparti della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Catanzaro e Lamezia Terme. Contestualmente, i soggetti e l’ingente patrimonio vengono colpiti da sequestro di prevenzione patrimoniale antimafia sulla base di indagini effettuate congiuntamente dalla Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria e dai finanzieri del Nucleo PT di Pistoia e del G.I.C.O. di Firenze.
SEQUESTRI. Le attività investigative condotte dalle fiamme gialle di Pistoia e Firenze hanno consentito – viene spiegato – di accertare la presenza di interessi economici in Toscana. L’intero patrimonio immobiliare che oggi viene sottoposto a sequestro è costituito da 29 immobili. Ben 12 i fabbricati residenziali con relative pertinenze sequestrati in Toscana; 17 i beni immobiliari sequestrati in Calabria. Sottoposti a sequestro anche dieci autoveicoli. Sono altresì oggetto del provvedimento di sequestro – viene spiegato ancora – sette società: la holding capogruppo con le sue cinque società controllate, nonché il 50% delle quote di una ulteriore società immobiliare di Montecatini Terme e il 66% delle quote della di una cooperativa recentemente costituita – e ancora inattiva – creata in Calabria.